Il calendario da muro 2026 è dedicato a Gesù e alla Vergine Maria e propone la consacrazione come strumento efficace per vivere in loro compagnia con profondità e gioia.
Unisce estetica e funzionalità per accompagnarvi giorno dopo giorno. Ogni mese presenta una galleria di immagini artistiche che portano un tocco originale e suggestivo alle pareti di casa, dell’ufficio o di qualsiasi attività commerciale. Caratterizzato da una grafica moderna, semplice e pulita, questo calendario è tanto elegante quanto pratico. I numeri grandi e ben leggibili permettono di segnare facilmente appuntamenti giornalieri, pianificare impegni, turni, scadenze, compleanni, anniversari e ferie in modo ordinato e preciso.
Nell’era digitale, il calendario da muro 2026 continua a essere uno strumento indispensabile per una gestione efficace del tempo, aggiungendo al contempo un elemento decorativo alle vostre pareti.
Le forze armate
Ai confini o dentro la democrazia?
Le ragioni di una collana, di Francesco Clementi
Prima di cominciare
I. Le Forze armate nella storia d’Italia
1. Per una ricostruzione oggettiva
2. Dall’unificazione alla grande guerra
3. Il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale
4. L’8 settembre 1943
5. I primi tre decenni della Repubblica
6. Dal Libano (1982) al Libano (2024): l’impegno internazionale delle Forze armate italiane
II. La fisionomia delle Forze armate
1. Struttura e ruoli
2. La direzione politica della difesa
3. Organi politici e reparti militari: una grande differenza
III. Le Forze armate nella Costituzione italiana
1. Le Forze armate come «materia costituzionale»
2. Verso l’Assemblea costituente: la riscoperta della democrazia
3. Il sacro dovere di difesa della patria
4. Lo spirito democratico dell’ordinamento militare
5. L’identikit costituzionale
6. Il sacro dovere di difesa della patria secondo la Corte costituzionale
7. Lo status costituzionale del soldato
8. E i doveri?
IV. Proiezioni democratiche e repubblicane delle Forze armate
1. Le Forze armate nell’assetto democratico e repubblicano
2. Leva obbligatoria o militari di professione?
3. Le donne in divisa
4. Il soldato in politica
5. Forze armate e ordine pubblico interno
6. Esportare la democrazia? Le missioni internazionali
7. Quale futuro democratico e repubblicano per le Forze armate?
8. A proposito di spesa militare
9. Verso un esercito europeo?
10. Una istituzione riscoperta
Il 4 dicembre 1963 veniva approvata la costituzione del concilio Vaticano II sulla liturgia, Sacrosanctum concilium, avviando una riforma a lungo attesa e desiderata. Il documento, la cui preparazione aveva giovato dei decenni di attività del movimento liturgico e della timida azione di riforma intrapresa durante il pontificato di Pio XII, apriva infatti la strada a una nuova stagione di rinnovamento liturgico. Dell’inizio di questa stagione – durante la quale la vivacità della prassi celebrativa delle comunità accompagnava l’entusiasmo per il concilio ancora in corso e, allo stesso tempo, preoccupava la Santa Sede per le implicazioni che ciò avrebbe potuto avere nella prima ricezione del Vaticano II – ancora molto rimane da portare alla luce. Il volume, quindi, accompagna chi legge attraverso quella ingarbugliata successione di eventi che hanno condotto nel 1964 all’istituzione del Consilium per l’applicazione della costituzione sulla liturgia e, nell’arco di cinque anni, alla raccolta dei primi frutti della riforma ma anche, nel 1969, alla soppressione di quello stesso organismo, nel quadro di un’inversione di tendenza del pontificato di Paolo VI che lasciava presagire i tentativi di normalizzazione che ne sarebbero scaturiti. La liturgia, così, divenne il banco di prova del postconcilio e, nella sua ritrovata centralità, contribuì a delineare il futuro del Vaticano II.
Massimiliano Proietti ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Alta scuola europea per le scienze religiose Giuseppe Alberigo. Studioso del cristianesimo e in particolare della liturgia attraverso le diverse epoche storiche e fino alla contemporaneità, ha pubblicato su questo tema diversi articoli e contributi. Attualmente, svolge la sua attività di ricerca presso la Fondazione per le scienze religiose di Bologna e l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Declinata sempre più spesso al plurale, la parola “spiritualità” descrive i vari modi attraverso cui uomini e donne cercano il senso della propria vita nella complessità del mondo contemporaneo. Soluzioni molteplici, che mettono al centro la libertà di scelta del soggetto, con i suoi sentimenti e la sua aspirazione a una piena realizzazione, lasciando sullo sfondo il riferimento alla dimensione istituzionale tipica delle religioni tradizionali. A vent’anni dalla sua comparsa nel dibattito sociologico italiano, il volume illustra le diverse traiettorie di ricerca che hanno caratterizzato gli studi su questo tema nel nostro paese. Un percorso che si è al contempo allargato e approfondito: allargato fino a comprendere le “spiritualità atee”, che non fanno riferimento ad alcuna forma di trascendenza intesa in senso tradizionale; e approfondito perché, integrando un’impostazione romanticamente individualistica della ricerca del senso, ne evidenzia le nuove condizioni sociali che la rendono possibile. I capitoli narrano le strategie inedite di connessione con il sacro elaborate dagli attori sociali a partire dalle esperienze della vita quotidiana.
Il giullare è colui che simbolicamente cammina a testa in giù e, così, propone uno sguardo capovolto sul mondo. L’espressione “giullare di Dio” (ioculator Domini) esprime per questo la sintesi della rivoluzione culturale di Francesco d’Assisi. Il suo sguardo rovesciato ha origine in una particolare proposta cristiana, che dalla follia dell’intuizione si incarna sia nella rappresentazione materiale sia nella storia, nella realtà dell’istituzione entro le forme “ordinate” dell’organizzazione politica, civile, religiosa ed economica. La vita fraterna come sudditanza reciproca, la rinuncia radicale al potere e alla ricchezza sotto ogni aspetto, la posizione di sottomissione e minorità, la gratuità del dono, la nudità come inanizione e privazione sono tutte “proposte ribaltate” che invertono – o tengono insieme – dentro e fuori, essere e apparire, visione e azione, parola e gesto, alto e basso, sublime e umile. Tale mutazione delle forme della rappresentazione e della concezione del mondo è tuttora una delle chiavi per comprendere la cultura umanistica e la modernità nel suo complesso. Nel volume studiosi di diverse discipline mostrano come la logica del rovesciamento di Francesco abbia inciso su arti figurative, letteratura, predicazione, devozione e drammaturgia, modificando nel profondo la cultura istituzionale, politica ed economica dell’Occidente medievale.
L'intenso lirismo della spiritualità carmelitana. Accanto a testi come Il Mistero del Natale e La preghiera della Chiesa, che si possono considerare già dei classici, questo primo volume degli scritti spirituali di Edith Stein, a cui farà seguito un secondo, raccoglie ritratti agiografici di figure care alla pietà popolare tedesca e non solo (Santa Elisabetta d'Ungheria - o di Turingia) e dense pagine sulla storia e sulla spiritualità del Carmelo. Sono poi inediti in italiano i testi raccolti nelle sezioni recensioni e necrologi, che offrono spunti interessanti anche per la biografia dell'autrice, e una testimonianza di una sua perdurante sensibilità filosofica. Scritti intensi, illuminati dalla fede che testimoniano il "Fuoco e l'amore di Dio".
Bowlby deve la sua fama alla radicale riformulazione della teoria psicoanalitica, da lui sviluppata nel corso di una lunga carriera di ricercatore, docente e consulente psichiatrico.
In questo libro propone una selezione delle più importanti lezioni e relazioni tenute dal 1956 al 1976 presso società di psicoanalisi o psicologia e presso istituti di ricerca. Questi lavori, nati dalla vasta esperienza clinica di Bowlby, e scritti con l’umanità e la chiarezza che gli sono proprie, costituiscono una valida introduzione al suo pensiero, in tutti i suoi principi fondamentali, e una guida pratica sul comportamento e allo sviluppo mentale dei bambini, a uso sia dei genitori sia degli operatori.
Il tema di questo libro, rivolto a psicologi, studenti, insegnanti e assistenti di scuole materne, sono le emozioni umane. L’analisi spazia da quelle più specifiche, come gioia, rabbia e paura, fino alle più complesse reazioni emotive, con un focus sui primi anni di vita. Viene anche affrontato il ruolo dell’emozione nell’organizzazione globale del comportamento, evidenziando i legami tra l’emozione e altri aspetti del funzionamento quali cognizione, regolazione e gestione delle emozioni da parte degli individui.
Considerando lo sviluppo un processo integrato, l’autore sostiene che le emozioni possono essere viste come il più complesso degli stati mentali nella misura in cui esse si mescolano con tutti gli altri processi. Di conseguenza, lo studio del loro evolversi può essere condotto solo tenendo presente lo sviluppo cognitivo e la matrice sociale al cui interno esso si dispiega.
In questi scritti, la frequentazione dei territori dell’arte, nell’ottica della coscienza religiosa, è concepita come un’avventura creativa dell’immaginazione teologica stessa: la teologia non “commenta” l’opera d’arte, cerca “l’illuminazione” che essa proietta su ciò che nella Parola resiste al commento che ­fissa il concetto. La pratica ermeneutica conseguente prende perciò distanza dalla riduzione dell’interesse teologico per l’opera d’arte a didascalia dell’idea religiosa (l’impostazione più diffusa nella teologia odierna). La restituzione teologica dell’atto estetico, ossia dell’invenzione creativa che, in esso, si sottrae alla pura intenzione utilitaria e strumentale, porta in campo un modo attivo e un valore aggiunto: diventa parte integrante della storia estetica dei suoi effetti. Nel cristianesimo, in particolare, quella restituzione riconsegna il mondo della creatura materiale, sensibile, figurale, agli affetti della fede: risplende così la bellezza e la verità del gesto anti-gnostico che ispira la rivelazione biblica (il mondo è un atto d’amore, non un effetto di corruzione). La creazione artistica è soglia e gradino dello spirito, non la sua ostruzione e il suo degrado.
Biografia dell'autore
Pierangelo Sequeri, teologo, musicologo, scrittore, è Consultore del Ponti­ficio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, della Segreteria del Sinodo dei Vescovi, della Ponti­ficia Accademia per la Vita. Già membro della Commissione Teologica Internazionale, è stato docente e preside nella Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale di Milano e nel Ponti­ficio Istituto teologico Giovanni Paolo II di Roma, dove attualmente dirige la Cattedra «Gaudium et Spes». Tra i fondatori del «Centro Esagramma» di Milano, ha dato vita a una speciale metodologia di inclusione attraverso la condivisione della pratica musicale orchestrale. Le sue indagini nell’ambito della teologia fondamentale e dell’antropologia­ filoso­fica, dell’estetica teorica e della cultura musicale hanno fornito nuove piste di ricerca all’intelligenza credente e al pensiero contemporaneo, richiamando l’attenzione sui nodi di intersezione del sapere e della fede che de­finiscono al tempo stesso le criticità e le potenzialità della nuova epoca. Tra i suoi contributi di rilievo sistematico: Il Dio af­fidabile (Brescia 1996), L’umano alla prova (Milano 2002), Il sensibile e l’inatteso (Brescia 2016), Deontologia del fondamento (Torino 2016), L’iniziazione (Milano 2022), Iscrizione e rivelazione (Brescia 2022), Il grembo di Dio (Roma 2023).
Oggi la religione è una realtà troppo complessa perché una sola disciplina, qualunque sia, possa esaurirla. Le scienze che se ne occupano costituiscono un campo conoscitivo in continua ridefinizione, aperto al confronto tra saperi diversi. Il panorama religioso è cambiato radicalmente, con l’affermazione del pluralismo e il ritorno delle religioni sulla scena pubblica. Le più recenti tecnologie digitali comportano un cambio di paradigma e i dibattiti sul metodo scientifico contribuiscono a mettere in luce il ruolo inevitabile della soggettività dello studioso, non semplice osservatore esterno, ma attore coinvolto nei processi di costruzione e interpretazione dell’oggetto di studio. In questa nuova edizione aggiornata e ampliata, il manuale affianca alle discipline tradizionali (sociologia, antropologia, psicologia) altre prospettive, come quelle proposte da teologia, filosofia, storia, neuroscienze, geografia, diritto comparato, educazione, semiotica, Digital Humanities. Far interagire strumenti, metodi e linguaggi è un requisito imprescindibile per costruire conoscenze adeguate a leggere e interpretare la pluralità dei fenomeni religiosi.
Torna l’ormai classico volumetto che quotidianamente aiuta ad approfondire le letture della messa attraverso una breve meditazione offerta da francescani, clarisse e amici di san Francesco. In un unico volume, ad un prezzo contenuto, vengono offerti i testi necessari per tutto l’anno.
Uno strumento semplice e accessibile a tutti che aiuta a compiere il difficile passaggio dal vangelo alla vita e dalla vita al vangelo. Un amico fedele e senza pretese che favorisce una sana familiarità con la parola di Dio. Un’idea simpatica per un regalo utile per tutto l’anno.
Nel 2026 ricorderemo l’ottavo centenario della morte di san Francesco.
Nel 2026 ricorderemo l’ottavo centenario della morte di san Francesco e ogni mese sr. Chiara Amata ci aiuterà a ricordare una tappa della sua vita.
Nel 2026 ricorderemo gli ottocento anni trascorsi dalla morte di san Francesco, dal suo beato transito, come i biografi hanno definito il suo passaggio da questo mondo al Padre. Di quella morte conosciamo molti particolari, dai quali emerge il desiderio di Francesco di viverla quasi come una celebrazione liturgica (recita im salmo, fa leggere il vangelo...), all'interno di una comunità formata da coloro che più gli sono stati vicini (i frati, certo, ma anche donna Jacopa e altri amici)."Io ho fatto la mia parte": detta in quel momento solenne, questa frase rivela una scoperta importante di Francesco: la sua vita aveva un senso, uno scopo, e quello scopo lui l'aveva compreso e realizzato. Nella mente di Dio ogni vita ha un suo senso e un suo senso, anche la mia e la tua!
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Ringraziamo il Signore per la nostra sorella Chiara Amata, che con le sue tavole non si stanca di aiutarci ad accogliere la vita con gratitudine, e sa sempre regalarci un sorriso, anche in tempi poco propensi all'ottimisto...
Frate Paolo francescano