Fra gli scrittori che hanno riflettuto sulla complessa relazione tra politica e letteratura, la posizione di Mario Vargas Llosa è particolarmente interessante, in quanto il grande narratore peruviano non solo ha indagato questa relazione nel corso della sua ormai vasta opera, ma ha voluto cimentarsi anche in prima persona con l'impegno politico, candidandosi alcuni anni fa alla presidenza del suo Paese. Il presente volume è il risultato di un ciclo di conferenze tenutosi in Messico, nel quale Vargas Llosa ricostruisce l'evoluzione della sua visione politica, a partire dai giovanili entusiasmi per Jean-Paul Sartre, fino ad evidenziare il ruolo della politica nell'opera degli scrittori più amati; Flaubert, Tolstoj, Faullkner.
Il gioco appare non solo con la forza del ricordo, ma con il suo possente valore simbolico di ricerca del paradiso in terra, inteso come giustizia, bellezza, libertà, amore: l'Utopia. E due utopisti sono Paul Gauguin e Flora Tristán, sua nonna materna agitatrice sociale e protofemnminista, le cui vicende vengono narrate in parallelo in questo romanzo. Ribelli e impulsivi, sognatori irriducibili ma anche ostinati combattenti.
L'aggiunta allo spartito grande Dio della Mia Lode". "
Rivista bimestrale di teologia 2/2010.