«Mi ha fatto piacere che poco fa abbiate citato una bambina, Antonia Meo, detta Nennolina. Proprio tre giorni fa ho decretato il riconoscimento delle sue virtù eroiche e spero che la sua causa di beatificazione possa presto concludersi felicemente.
Che esempio luminoso ha lasciato questa vostra piccola coetanea! Nennolina, bambina romana, nella sua brevissima vita - solo sei anni e mezzo - ha dimostrato una fede, una speranza, una carità speciali, e così anche le altre virtù cristiane. Pur essendo una fragile fanciulla, è riuscita a dare una testimonianza forte e robusta al Vangelo e ha lasciato un segno profondo nella Comunità diocesana di Roma».
Discorso di Sua Santità Benedetto XVI ai ragazzi e ragazze di Azione Cattolica Italiana, giovedì, 20 dicembre 2007.
Questa nuova edizione delle lettere di Antonietta Meo, per lo più da lei dettate alla madre e conosciute ormai come le «Letterine» di Nennolina, è corredata da brevi presentazioni che ne introducono il contesto storico e il senso spirituale e teologico da parte di uomini di Chiesa e di studiosi.
Chiara Lubich (1920-2008) è stata una protagonista indiscussa nel panorama ecclesiale del secolo scorso. Fondatrice del Movimento dei focolari, con stile silenzioso e umile dedicò la vita ad accendere nei cuori il fuoco dell'amore di Dio e della vita di comunione. Diede vita al movimento Gen (generazione nuova) rivolto ai giovani. Fondò la Mariapoli di Loppiano, presso Firenze, prima di una serie di cittadelle le cui comunità vivono nell'unità l'amore evangelico. Fu attiva anche nel campo del dialogo interreligioso. Il libretto illustrato ne traccia il profilo biografico e spirituale, evidenziando il dono profetico di questa donna instancabile e coraggiosa.
Il libro illustrato racconta la vita della Serva di Dio Scolastica (al secolo Orsola) Rivata (1897-1987), suora piemontese della Famiglia Paolina che nel 1924 collaborò con il beato Giacomo Alberione alla fondazione delle "Pie Discepole del Divin Maestro". Donna umile e ardente, ha lasciato in eredità la testimonianza che è bello stare con Dio. Fu il segreto della bellezza sorridente di Madre Scolastica conservata lungo gli anni, nascondendo dentro le pieghe del cuore non poca sofferenza: la sua gioia nasceva dalla fede come abbandono fiducioso nelle mani di Dio. È in corso il processo di beatificazione.
L'arcivescovo Gianni Danzi, prelato di Loreto, trascinatore nella fede, uomo più di parola che di scrittura, tenne migliaia di ore di lezione, diresse innumerevoli campi giovanili, si lasciò coinvolgere in conversazioni concitate e appassionate, pronunciò centinaia di omelie. La sua capacità contagiosa di persuasione fu spesso registrata su nastro, trascritta dai suoi studenti e dai suoi fedeli e ricopiata. Era un pastore da catturare al volo per fermarlo sulla carta. Intorno all'arcivescovo Danzi si è costruita una trama di memorie per raccontare i tratti della sua vita, le tappe della sua attività di seminatore come sacerdote, parroco, educatore, alto funzionario e prelato vaticano,Vescovo e Arcivescovo, soprattutto nella parole di chi lo ha conosciuto e si è giovato della sua lezione continua, personalissima, ma anche rigorosa e umile. È passato tra noi un vescovo buono e fermo. Qui ne diamo testimonianza in esperienza e parola.
In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Don Primo Mazzolari, ecco un ritratto attento e appassionato di questo “parroco” della bassa mantovana.
Gli scritti di don Primo sono un mare di riflessioni, sensazioni ed esperienze e in questo mare, come un subacqueo, Don Giuseppe Massone - psicologo, conferenziere, scrittore – esplora fondali affascinanti.
Un approccio immediato, un ritratto inedito, un’emozione che i lettori si ritroveranno nel cuore.
La Pira reca a tutti il messaggio di una libertà spirituale inaudita. Non fonda alcun ordine religioso, non prescrive niente di determinato. Nessuna pratica particolare, nessuna vocazione specifica, nessun luogo sacro. Solo la vocazione a voler bene a tutti gli uomini nella forma più radicale e universale, senza discriminazioni di alcun tipo. Per lui, come per San Francesco, ogni posto è Gerusalemme, ogni uomo è fratello. La grandezza della sua figura deve essere forse ancora misurata e capita.
Un ritratto a tutto tondo della personalità di La Pira, uomo di pace evangelica, attraverso una lettura lapiriana delle Scritture e il profilo di La Pira mistico, La Pira politico, La Pira romanista e La Pira tomista.
Infine, un resoconto dettagliato e rigoroso degli studi su La Pira ci aiuta ad amare questo maestro di libertà di spirito e a comprendere come egli sia stato anzitutto un uomo santo.
Il Servo di Dio Don Ottorino Zanon (1915-1972) fondò l'Istituto San Gaetano, scuola di formazione cristiana per giovani poveri da avviare al lavoro. Diede vita anche a una Famiglia Religiosa, la Pia Società San Gaetano, composta di preti e diaconi, per il ministero pastorale in diocesi particolarmente bisognose, oggi presente in diversi paesi soprattutto dell'America Latina. Il libretto illustrato racconta questa vita operosa e intensa, stroncata da un tragico incidente stradale.
«Questo libro di Francesco Zanotti su don Oreste merita di essere letto. Con affreschi di vita quotidiana e aneddoti entra nel cuore di questo sacerdote con la tonaca consumata che nella ferialità si è donato ai più poveri. Un grazie perché facendo conoscere don Oreste l’umanità cresce in bontà. Dall’A alla Z, un alfabeto d’amore per questo infaticabile apostolo della carità» (dalla prefazione).
Chi era don Benzi?
Don Oreste Benzi nasce il 7 settembre 1925 a San Clemente (RN), un paesino nell'entroterra collinare romagnolo a 20 Km da Rimini, da una povera famiglia di operai, settimo di 9 figli. All'età di 12 anni entra in seminario a Rimini e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1949. Fin da allora è grande il suo interesse per gli adolescenti e i giovani, per proporre “un incontro simpatico con Cristo”. Dopo il 1950 inizia a lavorare con alcuni giovani che decidono di impegnare le proprie vacanze nell'animazione dei soggiorni montani per adolescenti in difficoltà. Nel 1968 dà vita all'associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”, di cui rimane Responsabile Generale fino alla morte, il 2 novembre del 2007. Ai funerali partecipano più di diecimila persone.
Franz Jägerstätter nasce il 20 maggio 1907 in un paesino austriaco.Rifiutò ogni collaborazione con il nazionalsocialismo dopo l’annessione del suo Paese alla Germania (1938) divenendo di fatto uno dei pochissimi testimoni che in terra tedesca, abbia osato opporsi al regime hitleriano. Chiamato alle armi nel 1943,in pieno conflitto mondiale,dichiarò che come cristiano non poteva servire l’ideologia hitleriana e combattere una guerra ingiusta. Non è senza significato che il suo parroco Josef Karobath, dopo la discussione decisiva nel 1943,pochi giorni prima della chiamata all’arruolamento, abbia scritto:”Mi ha lasciato ammutolito, perché aveva le argomentazioni migliori. Lo volevamo far desistere ma ci ha sempre sconfitti citando le Scritture”. Franz viene ghigliottinato a Brandeburgo (Berlino, nello stesso carcere si trovava anche Bonhoffer) il 9 agosto 1943. Il 26 ottobre 2007 viene proclamato Beato. Nel 1997 venne iniziata la causa di beatificazione su base diocesana.Il 1º giugno 2007 Papa Benedetto XVI ha autorizzato la pubblicazione del decreto che riconosce il suo martirio,aprendo così le porte alla sua beatificazione. Questo libro è la sua storia.
AUTORE Cesare G.Zucconi fa parte della Comunità di Sant’Egidio.
Chi era Giuseppe Coletta? Un uomo amante dei bambini, marito, padre, carabiniere… Uno dei 19 morti di Nasiriyah. Un eroe? E Margherita Coletta? Una donna di fede, moglie, madre, compagna di una vittima di Nasiriyah. Una santa? «Eppure, così come Giuseppe non è un eroe, lei non è una santa. Entrambi, Giuseppe e Margherita, hanno trovato una risposta alla guerra che non è mai subordinata ad essa. Entrambi riescono in un’opera straordinaria: dalla guerra e dalla morte traggono motivo di pace e di nuova solidarietà. Dalla
guerra – ci dicono – si può uscire migliori, si può trovare la ragione per fare del bene. Ecco questo non lo sapevo e neppure lo immaginavo. E questo mi sembra davvero un miracolo» (Ritanna Armeni). Nasiriyah è abisso, Nasiriyah è inferno, Nasiriyah è letame. Ma dallo strazio di Nasiriyah, incredibilmente, sono nati dei fiori. Le pagine di questo libro ne conservano intatto il profumo.
Il libretto illustrato racconta la vita e l'opera di padre Alberto (al secolo Enrico) Beretta (1916-2001), medico e missionario cappuccino. Trascorse tutta la sua vita religiosa in Brasile. Fratello di santa Gianna Beretta Molla, frei Alberto, come tutti lo chiamavano nella missione di Grajaú, è ricordato ancora oggi con grande affetto dalla sua gente e dai tantissimi ammalati che ha curato con amore, ai quali ricordava: "Il vero medico non sono io, ma nostro Signore". È in corso il processo di canonizzazione.
Ogni giorno, nelle strutture di accoglienza create da don Benzi, si siedono a tavola 49.000 persone, tutte alimentate dalla Provvidenza. Chi era il fondatore della “casa famiglia”? A un anno dalla morte, sopraggiunta il 2 novembre 2007, esce la prima biografia di don Oreste Benzi. Il volume ripercorre la storia del sacerdote riminese: dalle origini, l’infanzia, la formazione fino alle prime esperienze sacerdotali;dalla fondazione della comunità Papa Giovanni XXIII fino ai suoi impegni che più lo hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica (e spesso al centro di polemiche),e cioè lotta contro l’aborto,liberazione delle prostitute, recupero dei tossicodipendenti. Dal libro emerge con chiarezza che tutto questo era frutto di una grande fede in Cristo e di un altrettanto forte amore alla Chiesa. Il libro contiene anche un inserto fotografico, con foto inedite che don Benzi consegnò all’autore di questo libro.