La situazione attuale, per non pochi versi inedita, interpella la Chiesa a procedere a una revisione della pastorale della terza e quarta età. La ricerca di forme e metodi nuovi e l'elaborazione di percorsi pastorali radicati nel terreno della difesa della vita, del suo significato e del suo destino sembrano infatti una condizione imprescindibile per spronare gli anziani a portare il loro contributo alla missione della Chiesa e per aiutarli a trarre particolare giovamento spirituale dalla loro attiva partecipazione alla vita della comunità ecclesiale. Il presente documento, redatto dal Pontificio Consiglio per i Laici, alla luce di quanto sopra menzionato, intende offrire uno stimolo alla riflessione e all'impegno di quanti lavorano nel campo.
Il volume comprende trentasei documenti su svariati aspetti della vita ecclesiale: aggiornamento, analisi storica e riconoscimento di errori, rinnovato impegno missionario in una prospettiva più realistica ed evangelica nel convivere con le altre religioni, tematiche della vita consacrata, messaggi papali tesi a sottolineare ricorrenze celebrative.
Il documento intende offrire un insieme di convinzioni e proposte concrete per una rinnovata pastorale della cultura come luogo di incontro privilegiato col messaggio di Cristo.
Il testo, che descrive i ruoli del presbitero, costituisce un cammino di riflessione sulla sua identità e sulla sua missione all'interno della Chiesa.
Grazie all’apprezzamento dei lettori, a cinque anni dalla prima uscita (1999) vede ora la luce la seconda edizione assai ampliata di un volume che fa il punto sulla prolungata riflessione in materia di laicità sviluppatasi a partire dagli anni ’30 del XX secolo. Perché il maggior spazio accordato ai laici nella Chiesa non si limiti a un ruolo di supplenza per i vuoti lasciati da presbiteri e religiosi, l’autore ritiene urgente riprendere e allargare la riflessione sull’argomento. Muovendo dalla ricognizione dei fedeli laici come Chiesa nel mondo, egli ripercorre il cammino della laicità, illustra le principali coordinate dell’impegno dei laici nella storia, individua le forme di “ministerialità laicale” (dall’esercizio della teologia ai “nuovi ministeri”) suscettibili di più ampi sviluppi.
Note sull'autore
Giorgio Campanini, già professore di storia delle dottrine politiche all’Università di Parma, ha successivamente svolto una serie di corsi presso la Pontificia Università Lateranense e la Facoltà teologica di Lugano, approfondendo in particolare le tematiche etiche. Per le EDB ha pubblicato, in anni recenti: Il sacramento antico. Matrimonio e famiglia come «luogo teologico» (1996, 22000), Le parole dell’etica. Il senso della vita quotidiana (2002); Dossetti politico (2004). Fra i suoi lavori più recenti, La convivialità familiare, Mondadori, Milano 1999; Il pensiero politico di L. Sturzo, S. Sciascia, Caltagirone-Roma 2001; La fatica del cammello. Il cristiano fra ricchezza e povertà, Paoline, Milano 2002. È socio, dalla fondazione, dell’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM) e collabora a varie riviste, tra cui la Rivista di teologia morale del Centro editoriale dehoniano.
da luglio a dicembre del 1996 tutti i viaggi del papa sono occasione per innalzare la richiesta e l insegnamento della pace della chiesa, lanciando messaggi di speranza in situazioni mondiali spesso critiche. La preghiera per la pace in irlanda del nord e per il burundi; il martirio di mons. Claverie, vescovo di oran: queste le ferite che fanno soffrire la chiesa e il mondo nei mesi estivi di luglio e di agosto. Il papa scuote con i suoi interventi l'apatia del mondo di fro nte alla terribile tragedia del burundi e invita i cristiani e musulmanti a raccogliere e ad imitare la testimonianza del vescovo assassinato in algeria. A settebre il santo padre torna in ungheria cui segue la visita pastorale in francia, poi, nei mesi successivi, l'annuncio all'angelus de l ricovero in ospedale per intervento chirurgico di appendicectomia e le celebrazioni dei xviii anno di pontificato. Alta continua la voce del papa che corre in aiuto dei piu`poveri del mondo e con l'avvento , il pontefice avvia il triennio di preparazione immediata al grande giubileo dell anno duemila.
richiamando al valore divino della bellezza, giovanni paolo ii invita gli artisti a riavvicinarsi a dio e alla chiesa per farsi strumenti della vita apostolica. DAL SOMMARIO 1. L'ARTI STA, IMMAGINE DI DIO CREATORE;NE ARTISTICA AL SERVIZIO DELLA BELLEZZA; 4. L'ARTISTA E IL BENE COMUNE; 5. L'ARTE DAVANT I AL MISTERO DEL VERBO INCARNADI; 8. IL MEDIOEVO; 9. UMANESIMO E RINASCIMENTO; 10. VERSO UN RINNOVATO DIALOGO; 11. NELLO SPIRITO DEL CONCILIO VATICANO II; 12. LA CHIESA HA BISOGNO DELL'ARTE; 13. L'ARTE HA BIS OGNO DELLA CHIESA?; 14. APPELLO AGLI ARTISTI; 15. SPIRITO CREATORE ED ISPIRAZIONE ARTISTICA; 16.LA BELLEZZA CHE S