Custodia, servizio, unità, amicizia, povertà, pace, periferie, sorprese, misericordia… Insieme a una serie di gesti simbolici ed evocativi, sono alcune parole, semplici ma precise, «come se le domande a cui cerca di dare risposta le avesse presenti da sempre» (cf. Regno-att. 6,2013,121), ad aver caratterizzato i primi interventi pubblici di Francesco dopo che il Conclave lo ha eletto, il 13 marzo 2013, vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale. Ne offriamo qui ampia documentazione, lungo un arco che va dall’omelia alla messa d’inizio del ministero petrino (19 marzo) a quella alla messa d’insediamento sulla cathedra romana, a San Giovanni in Laterano (7 aprile), e dal discorso ai rappresentanti dei media (16 marzo) a quello rivolto al corpo diplomatico (22 marzo). Alcune di queste parole ritornano anche nei punti essenziali dell’intervento che l’ancora card. Bergoglio pronunciò in Congregazione generale, il 7 marzo, e nella breve lettera che Francesco, primo papa gesuita, ha inviato il 16 marzo al confratello preposito generale della Compagnia di Gesù p. Nicolás (cf. riquadri alle pp. 194 e 198).
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Documento - Parte / Inserto
Nel mio cuore. Custodire (Omelia d’inizio del ministero petrino)
di Francesco
Regno-doc. n.7, 2013, p.193
Custodia, servizio, unità, amicizia, povertà, pace, periferie, sorprese, misericordia… Insieme a una serie di gesti simbolici ed evocativi, sono alcune parole, semplici ma precise, «come se le domande a cui cerca di dare risposta le avesse presenti da sempre» (cf. Regno-att. 6,2013,121), ad aver caratterizzato i primi interventi pubblici di Francesco dopo che il Conclave lo ha eletto, il 13 marzo 2013, vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale. Ne offriamo qui ampia documentazione, lungo un arco che va dall’omelia alla messa d’inizio del ministero petrino (19 marzo) a quella alla messa d’insediamento sulla cathedra romana, a San Giovanni in Laterano (7 aprile), e dal discorso ai rappresentanti dei media (16 marzo) a quello rivolto al corpo diplomatico (22 marzo). Alcune di queste parole ritornano anche nei punti essenziali dell’intervento che l’ancora card. Bergoglio pronunciò in Congregazione generale, il 7 marzo, e nella breve lettera che Francesco, primo papa gesuita, ha inviato il 16 marzo al confratello preposito generale della Compagnia di Gesù p. Nicolás (cf. riquadri alle pp. 194 e 198).
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La Chiesa esca da se stessa
di J.M. Bergoglio
Regno-doc. n.7, 2013, p.194
Ben pochi, specie tra gli osservatori italiani, avevano preso in considerazione, il 7 marzo scorso, a cinque giorni dall’inizio del Conclave, l‘intervento alla Congregazione generale dell’allora card. Bergoglio, che invece destò grande impressione nel Collegio cardinalizio. Il 23 marzo l’arcivescovo de L’Avana, card. J.L. Ortega y Alamino, ne ha riferito ai presbiteri e ai fedeli riuniti per la messa crismale, rendendo pubblico – con il consenso del papa – il testo in cui l’autore sintetizzò, su richiesta del confratello cubano, i quattro punti essenziali di quel discorso pronunciato «a braccio» (Avvenire 27.3.2013, 3; L’Osservatore romano 28.3.2013, 7).
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Nel mio cuore. Una lettura in prospettiva (Discorso ai rappresentanti dei media)
di Francesco
Regno-doc. n.7, 2013, p.195
Custodia, servizio, unità, amicizia, povertà, pace, periferie, sorprese, misericordia… Insieme a una serie di gesti simbolici ed evocativi, sono alcune parole, semplici ma precise, «come se le domande a cui cerca di dare risposta le avesse presenti da sempre» (cf. Regno-att. 6,2013,121), ad aver caratterizzato i primi interventi pubblici di Francesco dopo che il Conclave lo ha eletto, il 13 marzo 2013, vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale. Ne offriamo qui ampia documentazione, lungo un arco che va dall’omelia alla messa d’inizio del ministero petrino (19 marzo) a quella alla messa d’insediamento sulla cathedra romana, a San Giovanni in Laterano (7 aprile), e dal discorso ai rappresentanti dei media (16 marzo) a quello rivolto al corpo diplomatico (22 marzo). Alcune di queste parole ritornano anche nei punti essenziali dell’intervento che l’ancora card. Bergoglio pronunciò in Congregazione generale, il 7 marzo, e nella breve lettera che Francesco, primo papa gesuita, ha inviato il 16 marzo al confratello preposito generale della Compagnia di Gesù p. Nicolás (cf. riquadri alle pp. 194 e 198).
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Documento - Parte / Inserto
Nel mio cuore. Per l’unità nell’amicizia (Ai rappresentanti delle Chiese e di altre religioni)
di Francesco
Regno-doc. n.7, 2013, p.196
Custodia, servizio, unità, amicizia, povertà, pace, periferie, sorprese, misericordia… Insieme a una serie di gesti simbolici ed evocativi, sono alcune parole, semplici ma precise, «come se le domande a cui cerca di dare risposta le avesse presenti da sempre» (cf. Regno-att. 6,2013,121), ad aver caratterizzato i primi interventi pubblici di Francesco dopo che il Conclave lo ha eletto, il 13 marzo 2013, vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale. Ne offriamo qui ampia documentazione, lungo un arco che va dall’omelia alla messa d’inizio del ministero petrino (19 marzo) a quella alla messa d’insediamento sulla cathedra romana, a San Giovanni in Laterano (7 aprile), e dal discorso ai rappresentanti dei media (16 marzo) a quello rivolto al corpo diplomatico (22 marzo). Alcune di queste parole ritornano anche nei punti essenziali dell’intervento che l’ancora card. Bergoglio pronunciò in Congregazione generale, il 7 marzo, e nella breve lettera che Francesco, primo papa gesuita, ha inviato il 16 marzo al confratello preposito generale della Compagnia di Gesù p. Nicolás (cf. riquadri alle pp. 194 e 198).
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Segno di stima e di vicinanza
di A. Nocolas, Francesco
Regno-doc. n.7, 2013, p.198
La «novità» dell’elezione di un religioso gesuita al soglio di Pietro è stata sottolineata, nei giorni immediatamente successivi, da un breve ma intenso carteggio pubblico intercorso tra il preposito generale della Compagnia di Gesù, p. Nicolás, e lo stesso papa Bergoglio (testo spagnolo della Dichiarazione in www.sjweb.info; testo italiano della Lettera in www.vatican.va).
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Nel mio cuore. Contro la povertà, per la pace (Discorso al corpo diplomatico)
di Francesco
Regno-doc. n.7, 2013, p.199
Custodia, servizio, unità, amicizia, povertà, pace, periferie, sorprese, misericordia… Insieme a una serie di gesti simbolici ed evocativi, sono alcune parole, semplici ma precise, «come se le domande a cui cerca di dare risposta le avesse presenti da sempre» (cf. Regno-att. 6,2013,121), ad aver caratterizzato i primi interventi pubblici di Francesco dopo che il Conclave lo ha eletto, il 13 marzo 2013, vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale. Ne offriamo qui ampia documentazione, lungo un arco che va dall’omelia alla messa d’inizio del ministero petrino (19 marzo) a quella alla messa d’insediamento sulla cathedra romana, a San Giovanni in Laterano (7 aprile), e dal discorso ai rappresentanti dei media (16 marzo) a quello rivolto al corpo diplomatico (22 marzo). Alcune di queste parole ritornano anche nei punti essenziali dell’intervento che l’ancora card. Bergoglio pronunciò in Congregazione generale, il 7 marzo, e nella breve lettera che Francesco, primo papa gesuita, ha inviato il 16 marzo al confratello preposito generale della Compagnia di Gesù p. Nicolás (cf. riquadri alle pp. 194 e 198).
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Nel mio cuore. L’unzione giunga alle periferie (Omelia alla messa del crisma)
di Francesco
Regno-doc. n.7, 2013, p.200
Custodia, servizio, unità, amicizia, povertà, pace, periferie, sorprese, misericordia… Insieme a una serie di gesti simbolici ed evocativi, sono alcune parole, semplici ma precise, «come se le domande a cui cerca di dare risposta le avesse presenti da sempre» (cf. Regno-att. 6,2013,121), ad aver caratterizzato i primi interventi pubblici di Francesco dopo che il Conclave lo ha eletto, il 13 marzo 2013, vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale. Ne offriamo qui ampia documentazione, lungo un arco che va dall’omelia alla messa d’inizio del ministero petrino (19 marzo) a quella alla messa d’insediamento sulla cathedra romana, a San Giovanni in Laterano (7 aprile), e dal discorso ai rappresentanti dei media (16 marzo) a quello rivolto al corpo diplomatico (22 marzo). Alcune di queste parole ritornano anche nei punti essenziali dell’intervento che l’ancora card. Bergoglio pronunciò in Congregazione generale, il 7 marzo, e nella breve lettera che Francesco, primo papa gesuita, ha inviato il 16 marzo al confratello preposito generale della Compagnia di Gesù p. Nicolás (cf. riquadri alle pp. 194 e 198).
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Nel mio cuore. Le sorprese di Dio (Omelia all’insediamento sulla cathedra romana)
di Francesco
Regno-doc. n.7, 2013, p.202
Custodia, servizio, unità, amicizia, povertà, pace, periferie, sorprese, misericordia… Insieme a una serie di gesti simbolici ed evocativi, sono alcune parole, semplici ma precise, «come se le domande a cui cerca di dare risposta le avesse presenti da sempre» (cf. Regno-att. 6,2013,121), ad aver caratterizzato i primi interventi pubblici di Francesco dopo che il Conclave lo ha eletto, il 13 marzo 2013, vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale. Ne offriamo qui ampia documentazione, lungo un arco che va dall’omelia alla messa d’inizio del ministero petrino (19 marzo) a quella alla messa d’insediamento sulla cathedra romana, a San Giovanni in Laterano (7 aprile), e dal discorso ai rappresentanti dei media (16 marzo) a quello rivolto al corpo diplomatico (22 marzo). Alcune di queste parole ritornano anche nei punti essenziali dell’intervento che l’ancora card. Bergoglio pronunciò in Congregazione generale, il 7 marzo, e nella breve lettera che Francesco, primo papa gesuita, ha inviato il 16 marzo al confratello preposito generale della Compagnia di Gesù p. Nicolás (cf. riquadri alle pp. 194 e 198).
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Documento
Il laboratorio di talenti. Nota pastorale sul valore e la missione degli oratori
di E. Solmi, C. Giuliodori, Conferenza episcopale italiana
Regno-doc. n.7, 2013, p.205
Gli oratori «sono ponti tra la Chiesa e la strada». Lo ha affermato mons. Giuliodori nel presentare – lo scorso 5 aprile, nella sede di Radio vaticana – la Nota pastorale sul valore e la missione degli oratori curata da due Commissioni episcopali della CEI, quella per la Cultura e le comunicazioni sociali e quella per la famiglia e la vita. Inserita nel percorso degli orientamenti pastorali del decennio sull’«educare alla vita buona del Vangelo » (cf. Regno-doc. 19,2010,601ss), la nota intende «riconoscere e sostenere il peculiare valore dell’oratorio» – istituzione che vanta 450 anni di esperienza – «nell’accompagnamento della crescita umana e spirituale delle nuove generazioni». Il testo si struttura in tre parti dedicate rispettivamente alla «memoria viva» delle solide radici dell’esperienza oratoriana; ai fondamenti, alle dinamiche e allo stile dell’educare in oratorio (con una «convinta valorizzazione del gioco, della musica, del teatro, dello sport, della natura, del volontariato e della solidarietà»), e alla «responsabilità ecclesiale» verso quei permanenti «laboratori educativi», che gli oratori «sono stati, sono ancora» e devono diventare sempre più.
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Documento - Parte / Inserto
Consiglio permanente CEI - Nomine
di Episcopato italiano
Regno-doc. n.7, 2013, p.216
Si è svolta a Roma, tra il 18 e il 19 marzo, la sessione primaverile del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana. «Una sessione essenziale, recita il Messaggio finale, caratterizzata dagli eventi che nelle ultime settimane hanno scandito la vita della Chiesa». Su tutte, spicca l’elezione di papa Francesco a cui i vescovi italiani, alla fine dei lavori, hanno indirizzato un messaggio nel quale si parla di «speciale sintonia (…) che ci rende testimoni privilegiati della sua missione, primi destinatari della sua premura e del suo magistero». Tra le altre cose, il Consiglio permanente ha proceduto alle seguenti nomine (www.chiesacattolica.it):
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Documento
L’intesa con gli induisti entra in vigore. { Repubblica italiana - Unione induista italiana }
di G. Napolitano
Regno-doc. n.7, 2013, p.222
Con la legge n. 246 del 31 dicembre 2012, entrata in vigore il 1° febbraio 2013, il Parlamento ha approvato le Norme per la regolazione dei rapporti tra lo stato e l’Unione induista italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell’art. 8, terzo comma, della Costituzione. L’intesa era stata firmata nel 2007 dall’avv. Franco Di Maria per l’Unione induista italiana (UII) e dal presidente del Consiglio Romano Prodi. Il provvedimento approvato regola gli ambiti nei quali la pratica religiosa dei circa 135.000 induisti in Italia entra in contatto con l’ordinamento giuridico del paese: riconosce l’autonomia dell’UII, il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, la possibilità di prestare assistenza spirituale ai fedeli in ospedale e in carcere, il diritto di istituire scuole, le prerogative dei ministri di culto, gli effetti civili dei matrimoni religiosi, la partecipazione all’otto per mille dell’IRPEF sia sulla base delle scelte espresse dai contribuenti sia – in proporzione – sulla base di quelle non espresse.
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Documento - Parte / Inserto
Le altre intese firmate in Italia
di Redazione
Regno-doc. n.7, 2013, p.224
Con la legge n. 246 del 31 dicembre 2012, entrata in vigore il 1° febbraio 2013, il Parlamento ha approvato le Norme per la regolazione dei rapporti tra lo stato e l’Unione induista italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell’art. 8, terzo comma, della Costituzione. L’intesa era stata firmata nel 2007 dall’avv. Franco Di Maria per l’Unione induista italiana (UII) e dal presidente del Consiglio Romano Prodi. Il provvedimento approvato regola gli ambiti nei quali la pratica religiosa dei circa 135.000 induisti in Italia entra in contatto con l’ordinamento giuridico del paese: riconosce l’autonomia dell’UII, il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, la possibilità di prestare assistenza spirituale ai fedeli in ospedale e in carcere, il diritto di istituire scuole, le prerogative dei ministri di culto, gli effetti civili dei matrimoni religiosi, la partecipazione all’otto per mille dell’IRPEF sia sulla base delle scelte espresse dai contribuenti sia – in proporzione – sulla base di quelle non espresse.
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Documento
Eutanasia del legame sociale. Dichiarazione dell’episcopato belga
di I vescovi del Belgio
Regno-doc. n.7, 2013, p.227
Il nostro «rifiuto dell’eutanasia non è la scelta della sofferenza, né quella di fare soffrire, e nemmeno quella di lasciare soffrire», dicono i vescovi del Belgio in un dichiarazione resa nota lo scorso 6 marzo e intitolata Si può sottoporre a eutanasia il legame sociale? È infatti in discussione nel paese, dopo la depenalizzazione dell’eutanasia per gli adulti consenzienti nel 2002 (cf. Regno-att. 12,2002,408), un progetto di legge per estenderla anche ai minori – con o senza il consenso dei genitori – e ai malati mentali. La questione verte, naturalmente, attorno alla possibilità di esprimere un consenso valido. Ma – dicono i vescovi – anche se il consenso vi fosse, «è questa la società che vogliamo?». Una società prigioniera della propria «solitudine » che a maggiore ragione colpisce i membri più fragili. L’eutanasia delle persone fragili – concludono i vescovi – «contraddice la nostra umanità più profonda» proprio laddove dovrebbe «manifestare una solidarietà più stretta».
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Documento
Dalla parte dei figli. La Chiesa cattolica del Lussemburgo sul matrimonio omosessuale
di Commissione diocesana per la pastorale familiare
Regno-doc. n.7, 2013, p.229
«Procreare non è riprodurre (…). Diventare padre o madre (…) non è in nessun modo riducibile a un atto biologico o tecnico. Si tratta di un’unione di corpi, di parole e di mistero». Così il nucleo centrale della dichiarazione della Commissione diocesana per la pastorale familiare della Chiesa cattolica del Lussemburgo, rilasciata lo scorso 15 marzo in merito al dibattito che anche in questo piccolo stato sta avendo luogo sulla possibilità di estendere l’istituto matrimoniale alle coppie dello stesso sesso, con tutte le conseguenze relative alla filiazione. Da questo breve testo emerge anche un’altra riflessione interessante: gli «studi che dimostrerebbero che la composizione familiare non ha effetti sullo sviluppo psicologico dei bambini» o che «i genitori omosessuali sarebbero educatori (…) validi» quanto i genitori eterosessuali, a parte la questione del loro «valore scientifico», non possono ancora valutare un dato fondamentale sui figli di coppie omosessuali: quello relativo alla loro filiazione, quando (e come), cioè, decideranno di diventare essi stessi padri o madri.
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Documento
Una Costituzione da riformare. Conferenza episcopale del Vietnam alla revisione della Costituzione
di Conferenza episcopale del Vietnam
Regno-doc. n.7, 2013, p.232
In risposta alla consultazione avviata dall’Assemblea nazionale, con una coraggiosa scelta pubblica i vescovi cattolici del Vietnam hanno proposto un proprio contributo alla revisione della Costituzione del 1992, mettendo esplicitamente in questione il monopolio del Partito comunista e dell’ideologia marxista-leninista e chiedendo coerenza nella difesa dei diritti umani affermati dal testo costituzionale. Il documento, intitolato I vescovi cattolici del Vietnam trasmettono le loro osservazioni e contributi riguardo al progetto d’emendamento della Costituzione del 1992 (emendamento 2013), è stato inviato il 1° marzo 2013 al Comitato di redazione del progetto d’emendamento della Costituzione del 1992, ed è stato elaborato dal Comitato permanente della Conferenza episcopale del Vietnam. Pubblicato in lingua vietnamita sul sito della Conferenza episcopale (hdgmvietnam.org), è stato integralmente tradotto in francese dalla redazione di Églises d’Asie, l’agenzia d’informazione della Società per le Missioni estere di Parigi.
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Documento
Salvaguardare le risorse idriche europee. Programma quadro della Commissione europea
di Commissione europea
Regno-doc. n.7, 2013, p.235
A partire dal 2000, con la Direttiva sulle acque l’Unione Europea «ha affrontato per la prima volta in modo globale i rischi cui sono esposte le acque» del suo territorio, «mettendo in evidenza che la gestione va ben oltre le questioni di distribuzione e trattamento delle acque». Occorre infatti tenere conto della «gestione del suolo», della «pianificazione territoriale adottata dagli stati membri» e alle concrete disponibilità finanziarie. La direttiva mirava a «raggiungere un buono stato delle acque entro il 2015» e ciò sarà possibile per il 53% delle acque. Per il 47% rimanente si rendono «necessari ulteriori interventi», che sono oggetto del presente Programma quadro firmato dalla Commissione europea e reso noto il 14 novembre 2012. In particolare le «principali cause dei pericoli per lo stato delle acque» sono legate alla modalità di gestione di una serie di eventi collegati tra loro (cambiamenti climatici, uso del suolo, produzione energetica, industria, agricoltura e turismo, sviluppo urbano, cambiamenti demografici) da considerare in un’ottica «ecocompatibile» e più efficiente dal punto di vista della «gestione delle risorse idriche».
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Documento
Dell’universale e delle particolarità. Lezione di commiato di Pierre Gisel all’Università di Losanna
di P. Gisel
Regno-doc. n.7, 2013, p.249
Lo scorso 9 novembre, davanti alla Facoltà di Teologia e di scienze delle religioni dell’Università di Losanna, dove è docente dal 1976, il teologo Pierre Gisel ha tenuto la sua lezione di commiato sul tema: Resistenze delle particolarità e trappole dell’universale. Per un utilizzo sovversivo dei corpi, delle tradizioni e dei confini. Gisel entra nel cuore della modernità occidentale – e del cristianesimo stesso –, là dove «particolarità identitarie ed ereditarie» convivono in tensione con una pulsione al loro superamento (cui «fanno resistenza»). Ma l’universale verso cui ci si dirige nasconde – nella tendenza a «integrare» o assimilare l’alterità – delle «trappole» (forme di omogeneizzazione e banalizzazione), «o peggio ancora» (violenza). L’analisi parte da concrete realtà religiose, che la «secolarizzazione» non sembra affatto superare, ma anzi produrre in nuove forme «fuori dal religioso», e le interroga quale «forza critica» dell’antropologico e del sociale. «L’invito è a puntare al cuore delle particolarità in gioco» per aprire, in una stagione di crisi «costante e poco produttiva», un diverso interrogativo «sull’umano e sulla società».
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Sommario rivista n. 123 PDF Stampa E-mail
Anno XV - Maggio 2013 - n. 123
03 Editoriale - Che mondo...
.....di Gianpaolo Barra
04 La pagina dei lettori - Il "raccomandato"
06 Dove trovare il Timone
08 JuniorT
09 Giorno del Timone regione Lazio
INFORMAZIONETimone n. 123
10 News dall’Italia e dal mondo
12 La civiltà dell'aborto
.....di Mario Palmaro
14 Il segreto di don Matteo
.....di Armando Fumagalli
16 La bellezza dell'abbandono a Cristo
.....di Vincenzo Sansonetti
18 Il rischio Corea
.....di Riccardo Cascioli
20 Il Kattolico. I pastori di Natale
.....di Rino Cammilleri
FORMAZIONE
22 Storia. Preghiera e carità. Confraternite laicali nel Medioevo
.....di Renato mambretti
25 Non tutti sanno che…
26 Storia. I martiri di Otranto
.....di Andrea Tornielli
28 La “nostra Casa”. USA: buone news
.....di Andrea Galli
30 Morale. Tappe della Rivoluzione sessuale. Parte I
.....di Giacomo Samek Lodovici
32 Fides et ratio. Perenne San Tommaso
.....di Maurizio Schoepflin
34 Hanno scritto hanno detto
47 Il mondo del sacro. Il dilemma dell'altare
.....di Andrea De Meo Arbore
48 Teologia. Un matrimonio riuscito
.....del Card. Giacomo Biffi
50 Società. Movimento 5 stelle
.....di Massimo Introvigne
52 Testimoni. Rolando Rivi ucciso per Gesù
.....di Emilio Bonicelli
54 Mariologia. Maria. Donna di fede indomita
.....di Mons. Girolamo Grillo
56 La Tradizione spirituale. Paolo VI: alle radici della sua vita
.....di Rosanna Brichetti Messori
58 La voce del Magistero. Misericordia e conversione
.....di Marco Invernizzi
60 I grandi fatti della Bibbia. L'adultera
......di don Pietro Cantoni
61 Catechismo. Relativismo & C.
.....di Stefano Biavaschi
62 Libri di casa nostra
.....a cura di Giovanni De Marchi
63 Home video
.....a cura di Giovanni De Marchi, Paolo De Marchi, Salvatore Mussari
63 Cinema. Salvate il soldato Ryan
.....di Ludovico A. Grassi
64 Vivaio. Dai moralisti agli ipocriti
.....di Vittorio Messori
67 Cattolici in internet
.....di Alessandro Nicotra
DOSSIER: VIAGGIO ALL'INFERNO
36 L'Inferno
.....di don Claudio Crescimanno
39 Lo hanno visto...
.....Anna Caterina Emmerick
.....S. Teresa d’Avila
.....S. Veronica Giuliani
.....S. Giovanni Bosco
.....I tre veggenti di Fatima
.....S. Faustina Kowalska
.....S. Caterina da Siena
.....S. Maria Maddalena dei Pazzi
RUBRICA
Per comunicare meglio
3. Sposarsi in chiesa (prima parte) (pag. 3)
(Roberto Laurita)
DOSSIER
Le nostre grandi parole 38. Timor di Dio
Presentazione a cura della Redazione (pag. 11)
1. Timor di Dio: il significato del termine e il suo fraintendimento (pag. 13)
(Valeria Boldini)
2. Dal terrore al rispetto: il timor di Dio nei libri sapienzali (pag. 17)
(Sebastiano Pinto)
3. ‘Timor di Dio’ come dono dello Spirito (pag. 21)
(Francesco Lambiasi)
4. Timor di Dio: indicazioni per la predicazione (pag. 25)
(Chino Biscontin)
5. Timor di Dio: breve antologia di testi (pag. 30)
(Benedettine dell Isola S. Giulio)
SUSSIDIO
Grandi cose ha fatto per noi. Due incontri di preghiera e riflessione con persone portatrici di handicap (pag. 35)
(Anna Maria Viganò, Anna Maria Viganò)
PREPARARE LA MESSA
Dalla Trinità alla 14ª domenica del Tempo ordinario
Presentazione a cura della Redazione (pag. 47)
Santissima Trinità
Presentazione a cura della Redazione (pag. 49)
Interpretare i testi:
Dio si fa conoscere come Amore (pag. 50)
(Nicoletta Gatti)
Programmare la celebrazione (pag. 59)
(Samuele Riva)
SS. Corpo e Sangue di Cristo
Presentazione a cura della Redazione (pag. 66)
Interpretare i testi:
Per la vita degli uomini (pag. 67)
(Nicoletta Gatti)
Programmare la celebrazione (pag. 77)
(Samuele Riva)
10a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 84)
Interpretare i testi:
Gesù Cristo ha vinto la morte (pag. 85)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
Dio ha ancora compassione di noi? (pag. 95)
(Paola Bignardi)
Programmare la celebrazione (pag. 98)
(Samuele Riva)
11a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 104)
Interpretare i testi:
L’amore di Dio vince il peccato (pag. 105)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
«Poiché Lui mi ama, anch’io amerò il mio innamorato»: un inno di Romano il Melode (pag. 116)
(Gianmarco Busca)
Programmare la celebrazione (pag. 122)
(Samuele Riva)
12a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 128)
Interpretare i testi:
La via verso la vita (pag. 129)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
La sofferenza è salvifica? (pag. 139)
(Angelo Brusco)
Programmare la celebrazione (pag. 142)
(Samuele Riva)
13a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 148)
Interpretare i testi:
Cristiano è seguire Cristo (pag. 149)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
La fatica di scegliere: cosa sarà mai ‘chiamata’? (pag. 159)
(Ezio Caretti)
Programmare la celebrazione (pag. 162)
(Vittorio Brunello)
14a domenica ordinaria
Presentazione a cura della Redazione (pag. 168)
Interpretare i testi:
Messaggeri della salvezza (pag. 169)
(Nicoletta Gatti)
Attualizzare il messaggio:
Noi discepoli di Gesù oggi: agnelli in mezzo a lupi (pag. 179)
(Gianni Ambrosio)
Programmare la celebrazione (pag. 183)
(Vittorio Brunello)
In questo numero del Bollettino la miscela esplosiva della ideologia del Gender e delle nuove tecniche di fecondazione assistita.
Articolo
Jorge M. Bergoglio - Francesco: il Pastore. Primi passi del nuovo papa
di G. Brunelli
Regno-att. n.6, 2013, p.121
Dal 13 marzo 2013 il card. Jorge Mario Bergoglio, gesuita, arcivescovo di Buenos Aires, è il nuovo vescovo di Roma e sommo pontefice della Chiesa universale. Si chiama Francesco. Ed è la prima volta che questo nome viene assunto da un papa. Così come Francesco è il primo papa che proviene dall’America Latina, dall’Argentina, dov’è nato nel 1936 da immigrati italiani. Ed è anche il primo papa della storia che proviene dalla Compagnia di Gesù. È stato eletto alla quinta votazione del secondo giorno di Conclave. Bergoglio era stato il candidato antagonista di Joseph Ratzinger nel Conclave del 2005; allora, ritirandosi dopo la terza votazione, aveva lasciato il passo al futuro Benedetto XVI. Ora, con la sua rinuncia al pontificato, Benedetto XVI, misteriosamente, ha lasciato il passo a Francesco. «Fratelli e sorelle buonasera. (...)»
Articolo
Francesco e la stagione ecumenica. Germogli
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.122
Il dialogo «nasce da un atteggiamento di rispetto verso l’altro, dalla convinzione che l’altro abbia qualcosa di buono da dire; richiede di fare spazio nel nostro cuore al suo punto di vista, alla sua opinione e alla sua proposta. Esige un’accoglienza cordiale e non una condanna preventiva. Per dialogare bisogna abbassare le difese, aprire la porta di casa e offrire calore umano». È quanto scriveva sull’esperienza del dialogo il card. Jorge Mario Bergoglio nel 2011, introducendo il volume sulle sue conversazioni con il rabbino di Buenos Aires Abraham Skorka. Questo atteggiamento sembra improntare i primi gesti e parole del papa Francesco nel rapporto con le confessioni cristiane e le religioni non cristiane, suscitando reazioni positive e riscontri di sostanziale corrispondenza con l’esperienza pastorale a Buenos Aires.
Articolo
Conclave – Rassegna stampa: pope-media. La Chiesa raccontata «a un pubblico vasto e variegato»
di G. Mocellin
Regno-att. n.6, 2013, p.125
Si può circoscrivere, simbolicamente, ai primi 23 giorni di marzo, intercorsi tra l’inizio della Sede vacante e la visita di Francesco a Benedetto XVI, l’analisi della «copertura» che i media italiani, e segnatamente i quotidiani, hanno riservato al recente Conclave e ai primi atti del «nuovo papa». Infatti, se come tale l’evento della successione al soglio di Pietro è una storia che i media sono abbastanza abituati a raccontare (mediamente, una volta ogni undici anni, dalla fine della guerra a oggi), è una «prima» assoluta, in tutta l’età moderna e non solo negli ultimi decenni, la storia della compresenza (oltretutto pacifica) di due vescovi di Roma, uno in carica e uno emerito.
Articolo
Argentina - Bergoglio e la dittatura: Accuse infondate
di M. Bernardoni
Regno-att. n.6, 2013, p.126
La campagna contro Jorge Mario Bergoglio «è ben nota e risale già a diversi anni fa. È portata avanti da una pubblicazione (il quotidiano argentino Página 12 – ndr) che compie campagne a volte calunniose e diffamatorie. La matrice anticlericale di questa campagna e di altre accuse contro Bergoglio è ben nota ed evidente». Così una nota letta ai giornalisti, lo scorso 15 marzo, dal portavoce della Sala stampa vaticana, p. Federico Lombardi.
Articolo
Argentina - Il vescovo Bergoglio: il papa venuto dal Sud: Da conservatore ad amico dei poveri
di W. Uranga
Regno-att. n.6, 2013, p.127
Lui stesso si è definito come il papa che i cardinali sono andati a prendere «quasi alla fine del mondo». Jorge Bergoglio, argentino, 76 anni, dal 13 marzo scorso è Francesco, il papa della Chiesa cattolica. È un sacerdote di solida formazione teologica e filosofica, ma anche un uomo di profonda spiritualità, nonché studioso di problemi politici e sociali. È dall’età di 37 anni che è abituato a esercitare il discernimento e a prendere delle decisioni: a quell’età fu eletto superiore provinciale della sua congregazione religiosa, la Compagnia di Gesù, in Argentina.
Articolo
Argentina - Intervista a Juan Carlos Scannone: La teologia di Francesco
di M. Castagnaro
Regno-att. n.6, 2013, p.128
Padre Juan Carlos Scannone, gesuita ottantunenne, già docente
in diversi atenei latinoamericani ed europei, compresa
la Pontificia università Gregoriana di Roma, ed ex preside
delle facoltà di Filosofia e teologia dell’Universidad del Salvador di
Buenos Aires, è il massimo teologo argentino vivente.
– Che cosa pensa dell’ascesa del card. Bergoglio al soglio di
Pietro? (...)
Articolo
Stati Uniti - America Latina: ricollegare le comunità. Le Chiese e la geopolitica del continente
di D. Golemboski
Regno-att. n.6, 2013, p.130
Nel corso degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta, ampi settori della comunità cattolica degli Stati Uniti erano fortemente impegnati in varie forme di relazioni ed espressioni di solidarietà con i popoli dell’America Latina, la terra dell’arcivescovo Oscar Romero, della teologia della liberazione e degli squadroni della morte. C’erano anche delegazioni di nordamericani che si recavano in Nicaragua, El Salvador o in altri luoghi e fiorivano i gemellaggi fra parrocchie degli Stati Uniti e comunità cristiane dell’America Centrale. Secondo Christian Smith, sociologo a Notre Dame, oltre 100.000 cittadini statunitensi si recarono in quegli anni in Nicaragua per «vedere con i loro occhi la sua rivoluzione».
Informazione
Stati Uniti - Gesuiti: Quarant’anni di aborto
di A. Franzoni
Regno-att. n.6, 2013, p.133
Il 22 gennaio 1973, con una maggioranza di sette giudici a favore e due contrari, la Corte suprema degli Stati Uniti pronunciava due sentenze che rendevano legale l’aborto in tutta la nazione. Con il caso principale, Roe contro Wade, venivano abrogate tutte le leggi statali che vietavano l’aborto: si riconosceva l’aborto come un diritto a prescindere da qualsiasi circostanza che non fosse la libera scelta della donna. Con il caso gemello, Doe contro Bolton, si estendeva il diritto ad abortire all’intera durata della gravidanza. La legislazione precedente alle sentenze Roe-Doe prevedeva che l’aborto fosse disciplinato da ogni stato secondo leggi proprie. Nella maggior parte degli stati, essendo considerato reato, l’aborto non poteva essere praticato in nessun caso, mentre in alcuni di essi quest’ultimo era consentito solo in determinate circostanze: gravi problemi di salute della donna, violenza carnale, malformazioni del feto. Solo in quattro stati il requisito legale sufficiente era la richiesta di abortire da parte della donna.
Articolo
Vietnam - Chiesa e stato: rifondare la Costituzione: I vescovi appoggiano una riforma democratica
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.134
Sono passati quasi 40 anni dalla fine della guerra con gli Stati Uniti, e il Vietnam sotto molti aspetti sta vivendo una fase di trasformazione e crescita straordinaria che lo rende una potenza emergente tra i paesi del Sud-est asiatico. Boom economico, sviluppo della classe media, turismo e settore manifatturiero in espansione. Il collasso del comunismo nell’Europa orientale e la disintegrazione dell’Unione Sovietica – riferimento ideologico e politico principale del Partito comunista vietnamita – dopo la caduta del muro di Berlino ne hanno modificato radicalmente il contesto strategico, costringendolo a uscire dall’isolamento e a impegnarsi in modo più diretto nelle questioni internazionali a livello sia regionale sia globale. Nel 1992 ne è anche scaturita una riscrittura della Costituzione, che veniva in parte incontro alle esigenze del contesto mutato e poneva le premesse per l’introduzione dell’economia di mercato.
Informazione
Cina - Nuovo presidente: Una scelta di stabilità
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.136
Com’era lecito attendersi, il 14 marzo l’Assemblea nazionale del popolo (il Parlamento cinese) ha votato quasi all’unanimità come nuovo presidente della Repubblica popolare e dell’Esercito di liberazione Xi Jinping, il segretario generale del Partito comunista cinese eletto nel corso del 18° Congresso lo scorso 15 novembre. Pur essendo un «principe rosso», cioè figlio di un alto funzionario del Partito comunista della prima generazione, Xi Jinping ha un curriculum che gli ha permesso di essere accettato anche dalla corrente di quanti si sono invece formati nella Lega della gioventù comunista cinese, l’altro canale d’ingresso privilegiato nel Partito, da cui sono passati per esempio Hu Jintao, attuale presidente della Repubblica, Wen Jiabao, premier uscente, e Li Keqiang, eletto il 15 marzo primo ministro. L’accordo tra le due correnti aveva anche comportato, poco prima del Congresso, l’epurazione del principale concorrente di Xi, Bo Xilai, promotore di una rinascita maoista e di un acceso populismo, accusato di omicidio insieme alla moglie, e ora in sciopero della fame.
Articolo
India - Teologia: Dio nella terra indiana. A colloquio con Francis Gonsalves
di L. Clemente
Regno-att. n.6, 2013, p.137
Raggiungiamo il Vidyajoti College of Theology di Delhi una fredda sera di gennaio. «Noi» siamo un gruppo di viaggiatori interessati a conoscere le diverse realtà religiose dell’India e la lettura di un articolo in una pubblicazione di studi teologici indiani ci ha condotti all’istituto gesuita fondato nel 1881 nel Bengala e al suo rettore,. Lo troviamo che ci aspetta sorridente davanti al cancello. Mentre ci riprendiamo dalle ore passate nel traffico che paralizza, in un’inimmaginabile morsa di metallo e inquinamento (a Delhi come in buona parte delle megalopoli indiane), Gonsalves, nato nel 1960 a Bombay, licenza alla Gregoriana e dottorato a Madras, ci introduce alla problematicità dell’India. Un paese dalle molte lingue e dalle molte religioni che il nazionalismo hindu cerca in parte di assimilare, in parte di emarginare. Le statistiche parlano di un 82% hindu, un 13% musulmano, un 2,3% cristiano, più altre esigue realtà, su una popolazione totale di 1,2 miliardi.
Articolo
Nord Arabia - Chiese: cresce la fede cristiana. Reportage nei paesi del Golfo Arabico
di F. Strazzari
Regno-att. n.6, 2013, p.140
Il 12 dicembre 1952 sono iniziati i lavori per la costruzione della chiesa di Ahmadi, sotto il titolo di Nostra Signora di Arabia, che sono stati completati l’8 settembre 1955, festa della Natività di Maria. La chiesa è stata benedetta dallo stesso p. Urbano Stella il 1° aprile 1956. La grande statua è arrivata nella capitale del Kuwait e da lì è stata portata in processione ad Ahmadi. Dal suo arrivo fino a oggi i fedeli recitano ogni settimana una novena a Nostra Signora di Arabia, alla quale sono molto devoti, anche perché – assicurano – continua a fare non pochi miracoli. Nel 2011 è stato rinnovato il presbiterio della chiesa e la statua miracolosa è rimasta al suo posto, al centro, in uno spazio di nobile bellezza.
Articolo
Egitto - Mediazioni: al Azhar, no alla violenza. Un documento firmato da tutte le forze politiche
di G. Bernardelli
Regno-att. n.6, 2013, p.145
Avevamo lasciato l’Egitto all’indomani del contestatissimo referendum sulla nuova costituzione vinto dal presidente Mohammed Mursi fondamentalmente grazie ai voti dell’Alto Egitto (ma con l’opposizione del Cairo e di Alessandria). E avevamo aggiunto che lo scontro – congelato dopo le giornate caldissime dell’assedio della folla al palazzo presidenziale – era solo rinviato all’appuntamento cruciale delle elezioni politiche, attese per la primavera (cf. Regno-att. 22,2012,723). La tregua è durata in realtà poco: il paese è tuttora nel caos. Ogni venerdì è ormai l’occasione per nuove proteste che sfociano puntualmente in manifestazioni violente.
Libri del mese
Dio fa ombra alla politica. Michael Walzer e le domande politiche alla Bibbia ebraica
di P. Stefani
Regno-att. n.6, 2013, p.147
Desmond Tutu, il grande vescovo e leader sudafricano campione della lotta contro l’apartheid, dichiarò, ironicamente, di essere perplesso su quale Bibbia la gente legga quando afferma che la religione e la politica non si mescolano. La questione sta sia nel definire cosa s’intende per politica, sia nei modi di stabilire come avviene questo «mescolamento». Comunque, se l’affermazione fosse di natura storica, essa potrebbe contare sul sostegno di gran parte della prassi e del pensiero politici delle età tardo antica, medievale e moderna e su robuste tracce, dirette o indirette, presenti nell’epoca contemporanea.
Schede
Libri del mese - Schede - Marzo 2013
di M.E. Gandolfi
Regno-att. n.6, 2013, p.150
I «Libri del mese» si possono ordinare indicando il numero ISBN a 13 cifre:
- per telefono, chiamando lo 049.8805313;
- per fax, scrivendo allo 049.686168;
- per e-mail, all'indirizzo vendite.dirette@dehoniane.it
- per posta, scrivendo a Centro Editoriale Dehoniano, via Nosadella 6, 40123 Bologna.
Segnalazioni
G. Bernardelli (a cura di), Vino Nuovo
di A. Plotti
Regno-att. n.6, 2013, p.163
Segnalazioni
Suor Paola Maria d. Spirito Santo, M. Anselmi, Santa Maria Maddalena De’ Pazzi
di B. Secondin
Regno-att. n.6, 2013, p.164
Segnalazioni
Chiavi di lettura: Gli instant di Francesco
di M.E. Gandolfi
Regno-att. n.6, 2013, p.165
Segnalazioni
G. Valente, Francesco, un papa dalla fine del mondo
di F. Lozito
Regno-att. n.6, 2013, p.166
Segnalazioni
F.D. Tosto, Ultimi o primi?
di A. Franzoni
Regno-att. n.6, 2013, p.166
Articolo
Kenya - Chiese ed elezioni: educazione civica. Diverse denominazioni cristiane per la pace precaria
di D. Maggiore
Regno-att. n.6, 2013, p.167
In attesa di giudizio, in più di un senso. Così appare il Kenya, che ha votato il 4 marzo per le elezioni generali: il verdetto delle urne rischia di non essere l’ultimo. Dal voto presidenziale è uscito vincitore Uhuru Kenyatta. Il figlio del primo capo dello stato kenyano (Jomo Kenyatta, in carica dal 1963, anno dell’indipendenza, alla morte, nel 1978) ha ottenuto il 50,07% dei consensi: un margine appena sufficiente a fargli evitare il ballottaggio contro Raila Odinga, a sua volta «figlio d’arte»: suo padre, Jaramogi Oginga Odinga, fu prima il vice e poi il grande oppositore di Kenyatta. Lo scontro tra gli eredi delle due dinastie politiche sembra destinato a spostarsi ora sul piano legale: Odinga ha parlato di «massicci brogli», annunciando ricorsi. A suo modo, è una buona notizia. Nelle scorse presidenziali, a fine 2007, entrambi i candidati (lo stesso Odinga e il presidente uscente Kibaki) reclamarono la vittoria: furono oltre 1.000, secondo la stima più prudente, i morti negli scontri delle settimane seguenti. L’accordo per un esecutivo di unità nazionale riportò la pace: Kibaki ottenne il secondo e ultimo mandato da presidente, Odinga il posto di primo ministro.
Informazione
Nigeria - Violenze e religioni: Prosegue l’orrore
di D. Maggiore
Regno-att. n.6, 2013, p.169
Sono Ganye, vicino alla frontiera con il Camerun, e Kano, nel Nord, gli ultimi teatri dell’orrore in Nigeria, scossa anche dalle vicende degli ostaggi catturati dai fondamentalisti di Boko Haram e dalla «nuova» formazione Ansaru. A Ganye, il 22 marzo, miliziani armati hanno preso d’assalto una banca, una stazione di polizia, un carcere e alcuni ritrovi all’aperto. Gli attacchi ricordano, per la dinamica, quelli di Boko Haram in altre regioni settentrionali, e hanno provocato almeno 25 morti. Sono state oltre 20, invece, le vittime dell’attentato suicida del 18 marzo a Kano, che ha colpito una stazione degli autobus. Il paese resta dunque instabile, nonostante le forze armate siano impegnate da tempo in vaste operazioni contro i fondamentalisti.
Articolo
Italia - Bergamo - Teologia: il caso bioetica. Ragioni della fede, ragioni della laicità
di L. Testa
Regno-att. n.6, 2013, p.170
La bioetica rappresenta nel contesto contemporaneo un ambito nel quale emergono in modo emblematico le questioni relative al rapporto fra universalità della morale e coscienza cristiana. La questione bioetica è ormai da alcuni decenni uno dei nodi critici del dibattito sociale, sia nelle sue forme mediatiche, sia negli approfondimenti degli esperti, come anche nelle prese di posizione interne al mondo ecclesiale, spesso segnate da un rapporto dialettico con la società civile. In questo senso la bioetica è un «caso» nel senso forte di «banco di prova» (Testfall) che fa emergere i punti critici e le sfide del rapporto fra le ragioni della fede e gli argomenti della cosiddetta «laicità».
Articolo
Teologia - Università: sguardi tra fede e storia. Mons. Müller a Padova, p. O’Malley alla Gregoriana
di M. Bernardoni
Regno-att. n.6, 2013, p.172
Due importanti istituzioni accademiche, la Facoltà teologica del Triveneto e la Pontificia università Gregoriana, hanno celebrato tra fine febbraio e metà marzo il loro dies academicus. Le prolusioni sono state affidate, a Padova, a mons. Gerhard L. Müller, teologo e attuale prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e alla Gregoriana, al gesuita americano John W. O’Malley, docente alla Georgetown University e «decano degli storici americani del cristianesimo». I loro interventi hanno riguardato due temi – quello della fede e quello del concilio Vaticano II – che, singolarmente intrecciati, caratterizzano l’Anno della fede che stiamo vivendo.
Informazione
Padova - Chiesa - Quaresima: Prossimità digitale
di S. Melchiori
Regno-att. n.6, 2013, p.174
Utilizzare la rete digitale per «raggiungere persone che non partecipano alla vita delle parrocchie ma sono in ricerca», attraverso uno spunto quotidiano di meditazione su un «“frammento” di Vangelo», con lo scopo di «illuminare le “zone oscure” che sono in noi, guarire le ferite, ritrovare la pace del cuore nell’incontro con Gesù» (mons. Mattiazzo). E farlo – nello spirito dell’Anno della fede – nel tempo forte di Quaresima, come occasione per cercare di seminare e raggiungere in modalità varie e multiple anche quanti sono un po’ lontani dalle soglie delle chiese, vivono distrattamente la propria appartenenza alla religione cattolica, non riescono a collocarsi all’interno delle modalità comunitarie, o appartengono a quella «categoria aperta» dei «ricomincianti».
Diario ecumenico
Le Chiese europee e i nuovi movimenti cristiani
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.175
Diario ecumenico
Dialogo tra Santa Sede e Concordia di Leuenberg
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.175
Diario ecumenico
Rinuncia di Benedetto XVI - Reazioni ecumeniche
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.175
Diario ecumenico
Chiesa d’Inghilterra – Donne vescovo
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.175
Diario ecumenico
Siria – Intronizzazione di Youhanna X
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.175
Diario ecumenico
Chiesa ortodossa russa
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.175
Diario ecumenico
Bulgaria – Neofit è il nuovo patriarca
di D. Sala
Regno-att. n.6, 2013, p.175
Agenda vaticana
Rinuncia del papa
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
Altre parole sulla rinuncia
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
IOR
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
Monti e Napolitano
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
Ravasi predica gli esercizi
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
A Versaldi il governo dei Concezionisti
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
Sud Sudan
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
Ultimo Angelus e ultima udienza
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
Rapporto cardinali su fuga documenti
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
O’Brien dimissionato
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
Motu proprio Notas nonnullas
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Agenda vaticana
Ritiro a Castel Gandolfo
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.176
Studio del mese
Rileggere la Pacem in terris 50 anni dopo: Utopia in cammino
di D. Christiansen
Regno-att. n.6, 2013, p.177
Forse solo a 50 anni di distanza si può apprezzare pienamente la visione profetica dell’enciclica Pacem in terris, pubblicata l’11 aprile 1963 e indirizzata da Giovanni XXIII ai fedeli di tutto il mondo, «nonché a tutti gli uomini di buona volontà, sulla pace fra tutte le genti nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà». Mentre all’epoca non fu pienamente capita – come osservava anche questa rivista nel supplemento dedicatole nel maggio 1963, fu accusata di astrattezza o abbassata al rango di una «paterna esortazione del papa buono» –, la Pacem in terris ha nel tempo offerto la struttura portante che ha consentito un impegno diretto della Chiesa nelle questioni globali per gli anni a venire. Questa partecipazione è stata fondamentale per il dispiegarsi di sviluppi quali il movimento per i diritti umani, il concetto di comunità internazionale, il principio della responsabilità di proteggere e l’idea di una governance globale per affrontare problemi globali. L’«utopia» della Pacem in terris è ancora in cammino, con la sua aspirazione alta che dev’essere ulteriormente realizzata.
Profilo
Mons. G. Nervo (1918-2013) - La fede in dono. Il primato della carità vissuto accanto ai deboli
di G. Pasini
Regno-att. n.6, 2013, p.184
I commenti dei media alla notizia della morte di mons. Giovanni Nervo, avvenuta il 22 marzo, dopo una lunga e sofferta permanenza ospedaliera, all’invidiabile età di 94 anni, si sono concentrati attorno a due aspetti della sua vita: il servizio ecclesiale nella Caritas e il suo impegno sociale. In ambedue gli ambiti è stato evidenziato il suo amore verso i poveri e gli ultimi realizzato saldando insieme i grandi valori della carità e della giustizia, un binomio bene rispecchiato nel titolo di una delle pubblicazioni di don Giovanni: Giustizia e pace si baceranno.
Parole delle religioni
Giona. Il profeta chiamato a convertirsi
di P. Stefani
Regno-att. n.6, 2013, p.187
Riguardo alla natura del piccolo-grande libro di Giona, vi sono tre punti su cui il consenso interpretativo è pressoché unanime: si tratta di un libro «favolistico-profetico», «penitenziale» e «universalistico». In esso compare un solo nome di persona, quello del protagonista, e un solo nome di città, Ninive; non vi è però alcun riferimento a eventi e cronologie specifiche. Letta da questa angolatura, la profezia sembra estraniarsi dal fuoco della storia concreta per assumere un andamento sapienziale paragonabile a quello del libro di Giobbe, in cui non è richiesto datare l’«eterna parabola » relativa al giusto sofferente. Da qui la dimensione paradigmatica della «sapienza», che vale al di là delle delimitazioni di tempo e luogo.
I lettori ci scrivono
Kenya: il missionario e il cardinale
di A. Cappi; D. Maggiore
Regno-att. n.6, 2013, p.189
I lettori ci scrivono
Viri probati
di O. Gulot
Regno-att. n.6, 2013, p.189
I lettori ci scrivono
La rinuncia di Benedetto XVI
di A. Pomatto
Regno-att. n.6, 2013, p.189
I lettori ci scrivono
Donne nella Chiesa
di A. Scantamburlo
Regno-att. n.6, 2013, p.190
"Io non mi vergogno del Vangelo"
Due o tre idee avventate. Sulla traumatica e salutifera rinuncia di papa Benedetto
di L. Accattoli
Regno-att. n.6, 2013, p.191
Sconcerto, tristezza, lenta intelligenza del fatto. Ho bisogno di tempo per fare i conti con l’uscita dalla storia di papa Benedetto, che ho subito avvertito come un traumatico e salutifero fatto di Vangelo. Stavo rileggendo il terzo volume su Gesù di Nazaret, attendevo l’enciclica sulla fede che non avremo. «Penso che basti ciò che ho fatto», aveva detto a Peter Seewald l’agosto scorso. Forse ha fatto più di quanto abbiamo capito, anche quelli che gli abbiamo voluto bene. Sono tra quelli che l’hanno amato da subito. Me lo facevano amico – come argomentai in questa rubrica su Regno-att. 10,2005,359 – la sua avvertenza del mistero del male e della difficoltà di credere, l’invocazione al Signore perché torni a manifestarsi.
Il quaderno si propone di sviluppare il rapporto tra le dimensioni del mangiare e del pensare. Si vive alimentando anima e corpo; e una molteplicità di metafore e modi di dire indica come le due dimensioni siano tra loro collegate (ad esempio, fame di conoscenza o di informazioni, sete di sapere, divorare un libro, fare indigestione di dati, avere la nausea di leggere o di scrivere, non essere mai sazi di racconti, masticare una lingua straniera, digerire-assimilare-metabolizzare alcuni concetti, bersi una storia, paragoni gustosi, parole dolci o amare, risposte acide, riflessioni insipide, storielle appetitose o particolari piccanti). Dall’agri-coltura al campo della cultura si tratta di preparare le condizioni, seminare, far crescere e raccogliere i prodotti di cui vive l’uomo. I frutti del lavoro e del pensiero devono essere ulteriormente elaborati per essere poi offerti in pasto ai lettori. Cucinare è come scrivere e mangiare è come leggere. La cucina e il pensiero raffinato, corretto, seguono delle ricette, perché ogni passaggio deve essere compiuto in un modo preciso e non ogni accostamento è opportuno. Gli abbinamenti tra cibi sono come nessi sintattici e grammaticali. Mentre l’animale si alimenta, l’uomo mangia e pensa il cibo che mangia. La preparazione del cibo è espressione di chi cucina, è come un discorso. E il pasto è qualcosa di più della somma delle portate. È un’arte.