Abbiamo la testa e il cuore pieni di cianfrusaglie. Possiamo però cercare l'essenziale, lasciandoci accompagnare dalle pagine della Scrittura e dalla sapienza della Chiesa attraverso un itinerario di verità e libertà, per ritornare a stupirci del valore che la nostra vita ha davanti a Dio e davanti al mondo. Gli esercizi spirituali secondo la dinamica del discernimento del bene e del male sono un cammino di preghiera per imparare a distinguere l'Amore vero dai falsi amori, il Volto di Dio dalle sue contraffazioni, il Bene reale da quello apparente ed essere così liberi di donarci ai fratelli e alle sorelle nella gioia e nella gratuità.
Il cristianesimo si distingue dalle altre religioni per la sua fede nel Dio uno che esiste in tre persone: Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Nonostante il suo carattere fondamentale e centrale per il cristianesimo, ci sono stati periodi nei quali la dottrina della Trinità sembrava quasi lasciata nell'oblio. Il XX secolo ha portato nella teologia cristiana un risveglio trinitario. I grandi teologi come, tra gli altri, K. Rahner, H.U. von Balthasar, R. Panikkar, S. Bulgakov, J. Zizoulas, ma anche i grandi mistici come F. Kowalska, ci hanno offerto non soltanto uno sguardo rinnovato ed appassionato alla Trinità, ma anche una visione dell'impatto religioso, esistenziale, spirituale, culturale e sociale della fede trinitaria. Infatti, il mistero trinitario, anche se sorpassa la ragione umana, risponde alle questioni che pone la ragione, e non soltanto non offusca l'idea dell'Assoluto, ma la rende possibile e comprensibile.
Protagonista da magistrato di scottanti inchieste su corruzione e criminalità organizzata, Luigi de Magistris in questo saggio evidenzia come la Repubblica italiana, da decenni, sia fortemente condizionata da poteri occulti, con collusioni che arrivano fino al cuore dello Stato. Questi poteri costituiscono un sistema spesso criminale e sempre più pervasivo, che intreccia ma e, massonerie più o meno deviate, servizi segreti, imprenditori, finanzieri, politici e perfino settori della magistratura. Negli ultimi trent'anni, in particolare, si è assistito a una crescente criminalità istituzionale: i poteri occulti si sono mimetizzati nelle istituzioni, utilizzate per finalità illegali e per colpire, attraverso la legalità formale, chiunque osi indagare o opporsi. Dalla Prima Repubblica a oggi - dalla strategia della tensione al piano di rinascita democratica della Loggia P2, dalla trattativa Stato-mafia alle politiche autoritarie e salva corrotti del governo Meloni - il libro ricostruisce il ruolo eversivo dei poteri occulti nella storia italiana: un vero e proprio "golpe perenne" contro la Costituzione e la democrazia. De Magistris documenta come operano le nuove ma e al tempo del neoliberismo e denuncia la dilagante corruzione e la rinascita di una P2 trasversale ai partiti, dedita alla predazione delle risorse pubbliche. Nonostante la forza di questo sistema criminale, esistono ancora servitori dello Stato, come de Magistris, che hanno lottato e continuano a lottare per difendere legalità e giustizia, pagando spesso un prezzo altissimo. Analizzando fatti e vicende che pochi hanno il coraggio di raccontare, Poteri occulti è una lettura per conoscere le profonde connessioni tra politica, affari, criminalità e poteri segreti e al contempo un appello per un risveglio politico, etico e civile.
Il Giubileo è spesso interpretato come un momento che riguarda soltanto l'ambito religioso, ma i temi che lo guidano, in realtà, sono gli stessi che la società mette al centro del proprio progetto di civiltà. Ecologia, pace, libertà, rispetto dello straniero, sostenibilità economica, giustizia sociale: tutto questo, che fonda la nostra convivenza, ha le sue radici nel senso stesso dell'anno giubilare, uno dei grandi momenti rituali dell'ebraismo antico e, poi, del cristianesimo. Rendere il senso originario all'Anno Santo significa celebrare un tempo che non appartiene solo ai cristiani o a Israele ma a tutta l'umanità. Andrea Sarto restituisce in questo volume (dove anche un certo sorriso disincantato ha il suo spazio) un modo diverso per comprendere un tempo che cambia le nostre esistenze.
La storia di Alda Merini, la sua vita scandita da tappe dolorose e la sua vocazione alla Poesia sono protagoniste di questa storia rivolta ai ragazzi. Protagoniste anche le api e un bombo, che fanno da portavoce alla Primavera, mostrando alla giovane Alda quanto lei sia simile a loro: così come l'ape regina si nutre di pappa reale, Alda si nutre di Poesia e senza di essa non può vivere pienamente. Nella narrazione incontreremo tutti i personaggi cardine della vita della poetessa: la sua famiglia, Giorgio Manganelli, Ettore Carniti e Michele Pierri. A scandire i momenti di crescita e cambiamento della vita di Alda Merini, sono anche le splendide illustrazioni dell'architetto Mariateresa Oldrati, che accompagneranno i giovani lettori in questo viaggio a ritroso tra realtà e favola. Prefazione di Lietta Manganelli. Età di lettura: da 12 anni.
Il divorzio tra diritto e religione rischia di condannare l'Occidente al declino: è questo l'allarme lanciato nel 1974 da Harold J. Berman, tra i più autorevoli e poliedrici studiosi della storia e della filosofia del diritto. Nel suo libro, intitolato Interaction of Law and Religion, egli sostiene che «il diritto senza la fede degenera in mero legalismo» e che «la fede senza il diritto degenera in mera religiosità: risulta, dunque, necessario superare l'era della separazione e preparare il terreno per una «età della sintesi». A cinquant'anni di distanza, l'appello di Berman è più attuale che mai: l'interazione tra diritto e religione appare decisiva per il futuro dell'Occidente e dell'umanità.
Questo libro affronta alcune delle apparenti incongruenze tra economia e dottrina sociale cattolica. Gli autori dei capitoli sono economisti e accademici con una profonda conoscenza della dottrina sociale cattolica. Il libro mira a ispirare gli ecclesiastici ad approfondire e a intraprendere ulteriori indagini e a incoraggiare i giovani cristiani a studiare l'economia ed eventualmente a servire il loro Paese come imprenditori. Prefazione di Raffaella Petrini.
Dalle esplosioni dei cercapersone degli Hezbollah all'azione dei chatbot che ha sostenuto la campagna presidenziale di Donald Trump e di Elon Musk. Tutto è cybersecurity. La connettività diventa logistica militare. Come l'11 settembre 2001, anche il 17 settembre 2024 è un giorno cruciale nella storia della guerra. Quel giorno, con le migliaia di esplosioni nelle tasche degli Hezbollah, sono state archiviate visioni geopolitiche, credenze militari e culture sociali. A New York fu un uso sorprendente di abilità e sorpresa a rendere vulnerabile il sistema del trasporto aereo, che da allora è diventato un settore a massima sorveglianza. Oggi sono i saperi tecnologici con le ormai irrinunciabili abitudini connettive a permettere all'intelligence militare di trasformare il vitale sistema della comunicazione globale in un'arma propria. L'irruzione dell'intelligenza artificiale, con la potenza di calcolo che classifica ogni singolo nemico, permette un inventario delle vittime prima di colpirle. Siamo alla guerra aumentata. Più aumenta l'intensità, più si decentra la deterrenza. L'individuazione prima e poi il cecchinaggio a distanza del network di una delle organizzazioni più inafferrabili e coperte, come quella degli Hezbollah, mediante una lunga azione di depistaggio e infiltrazione nel cuore del nemico, conclusa con una micidiale gestione della tracciabilità e raggiungibilità di ognuna di quelle migliaia di combattenti grazie a quei dispositivi che sembravano sicuri, hanno reso ogni apparato mobile, connesso alla rete, un bersaglio. Gli obiettivi prioritari sono ora moltitudini di individui, localizzati nominativamente, e colpiti nei luoghi più intimi, con precisione chirurgica. Una tecnica che i militari hanno mutuato dalle ordinarie risorse della rete, ed è dunque decentrata a chiunque. La mobile war trasforma così il web in un poligono di tiro permanente, dove ognuno può essere cecchino o vittima. Confondendo guerra e pace in un'unica uniforme cospirazione.
Dopo un'assenza di tre anni, Joan Capdevila torna a casa e trova la morte. Qualcuno gli spara alla schiena nella masia tra le montagne in cui vive con la famiglia. Isolati da tutti, ferini e aridi come le terre che lavorano, i Capdevila sono convinti che l'assassino sia uno di loro: il ragazzo, cresciuto allo stato brado come un animale storpio; Maria e Pere, bramosi di fuggire anche se solo uno dei due ce la farà; Tomás, il primogenito attaccato come un folle alla famiglia e alla terra; il padre, un uomo debole e sopraffatto dalla tragedia; la madre, irrimediabilmente segnata dall'inferno in cui è cresciuta. Fanno da controcanto gli abitanti del paese: dall'esterno, intuiscono i segreti e gli orrori che scorrono nel sangue dei Capdevila... Tredici personaggi in altrettanti monologhi disseminano tutti gli indizi necessari a far luce sull'omicidio in un noir polifonico che esplora i recessi più oscuri e terribili della natura umana, cancellando la distinzione tra vittima e carnefice, tra salvezza e perdizione.
Amico di Fitzgerald e collaboratore di Hitchcock, Michael Arlen arriva in Italia con una frizzante raccolta di racconti arguti e pungenti. Esponente di spicco degli ambienti di lusso internazionali, noto nelle cronache mondane di inizio XX secolo, in questa selezione di short stories - con inusuali capovolgimenti di trama, in un crescendo di verve e suspense - l'autore ci mostra come anche i dandy dalle buone maniere e le ricche signore azzimate nascondano delle personalità intriganti e lussuriose. E, talvolta, persino criminali. In questo volume sono contenuti alcuni dei testi più brillanti della più ampia raccolta "The Crooked Coronet and Other Misrepresentations of the Real Facts of Life" (1937) dell'autore inglese di origini armene Michael Arlen. Ammirato da Francis Scott Fitzgerald e scritturato da Alfred Hitchcock per scrivere un episodio della sua serie televisiva The Gentleman from America (1956), Arlen è conosciuto principalmente per la sua scrittura pungente, con cui narra le avventure dei personaggi delle sue opere, ambientate principalmente nel bel mondo inglese dei primi decenni del XX secolo.
L'ascesa dei fondi internazionali come BlackRock, Vanguard, e State Street nell'economia globale è uno dei fenomeni più significativi della finanza contemporanea, al punto da mettere in discussione i principi stessi della democrazia. Volpi offre un'analisi approfondita di come i colossi finanziari statunitensi abbiano consolidato il proprio potere. Grazie a una fitta rete di partecipazioni incrociate e a una struttura proprietaria volutamente opaca, questi fondi hanno acquisito fette significative delle principali aziende tecnologiche e dei settori strategici, arrivando a controllare circa il 20% delle maggiori società quotate. Tale egemonia ha profondamente alterato gli equilibri economici globali, portando alla creazione di monopoli mascherati, alla manipolazione dei prezzi attraverso iniezioni di liquidità, al condizionamento del settore farmaceutico e al controllo delle agenzie di rating. Le conseguenze sono critiche per la stabilità e l'equità del sistema finanziario mondiale: si assiste allo svuotamento del concetto di libero mercato, all'aumento delle disuguaglianze e alla diminuzione del ruolo della politica, con una concentrazione del potere economico globale.