Affiancandosi ad altri metodi esegetici, l'analisi narrativa biblica intende sia fornire gli strumenti per entrare nel mondo del racconto di un Dio che non teme di intrecciare storie con gli esseri umani, sia mostrare come i narratori biblici dispieghino consapevolmente le risorse della narratività.
"Scrittori di Scrittura" è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall'ebraico o dal greco. In questo volume Davide Longo commenta il primo miracolo di Gesù in maniera trascinante e spassosa.
Due volumi per un totale di 430 voci bibliche, che coprono tutti i temi di teologia biblica, i personaggi più importanti dell'Antico e del Nuovo Testamento, e tutti i libri della Sacra Scrittura. Ogni voce raccoglie ed espone il messaggio teologico e pastorale della Bibbia sull'argomento, è arricchita da lunghe citazioni bibliche, nella nuova versione della CEI 2008, esegeticamente analizzate e spiegate. Come suggerisce il titolo, si tratta di una riedizione, in parte rielaborata e per lo più nuova e originale, organizzata rispettando l'impianto conferitole da Giuseppe Barbaglio nella II edizione. Un'opera di grande respiro, da tempo esaurita, redatta con la collaborazione di numerosi e noti biblisti che uniscono chiarezza dello stile e sensibilità biblica e pastorale.
Due volumi per un totale di 430 voci bibliche, che coprono tutti i temi di teologia biblica, i personaggi più importanti dell'Antico e del Nuovo Testamento, e tutti i libri della Sacra Scrittura. Ogni voce raccoglie ed espone il messaggio teologico e pastorale della Bibbia sull'argomento, è arricchita da lunghe citazioni bibliche, nella nuova versione della CEI 2008, esegeticamente analizzate e spiegate. Come suggerisce il titolo, si tratta di una riedizione, in parte rielaborata e per lo più nuova e originale, organizzata rispettando l'impianto conferitole da Giuseppe Barbaglio nella II edizione. Un'opera di grande respiro, da tempo esaurita, redatta con la collaborazione di numerosi e noti biblisti che uniscono chiarezza dello stile e sensibilità biblica e pastorale.
Per il testo biblico, Pietro Lombardini ha avuto un amore appassionato, come testimoniano i saggi raccolti nel volume, dedicato alla figura teologica del profeta e ad alcuni singoli profeti in particolare. Osea, Geremia, Giona acquistano, nella sua esposizione, la vividezza di contemporanei. L'"esegesi narrativa" di don Pietro crea una "contemporaneità" tra il testo e il lettore, "ogni lettore ricostruisce di nuovo il testo". Questo vale in modo particolare per un libro "profetico". Letteralmente, il profeta è "la bocca di Dio", parla al suo posto e in nome suo: "Così dice il Signore..." è l'incipit di ogni oracolo. Anche per questo, la parola profetica è necessariamente contemporanea. Presentazione di Giuseppe Dossetti jr.
Nel luglio del 1969, papa Paolo VI aveva affidato agli astronauti Armstrong e Aldrin il testo del Salmo 8 affinché fosse consegnato agli spazi siderali, alle sabbie lunari che di lì a poco i due uomini avrebbero calpestato. Proprio a partire da quella raffinata opera dell'Antico Testamento inizia la riflessione del libro dedicato all'antropologia biblica, al ritratto della figura umana illuminata dalla rivelazione. Il Salmo 8 è un canto entusiastico nei confronti dell'uomo: creatura microscopica se comparata alle strutture celesti, vera e propria "canna fragile", secondo la celebre espressione di Pascal, eppure coronato come un sovrano da Dio, che lo ha reso di poco inferiore a se stesso. Un'esclamazione simile si trova anche nel primo coro dell'Antigone di Sofocle e riflette l'ammirazione del mondo greco per la capacità dell'uomo che vive l'esperienza del pensiero: "Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell'uomo".
L'opera di Everett Ferguson, in tre tomi, raccoglie i risultati di una vita di studi dedicati al battesimo nei primi secoli cristiani e abbraccia un arco temporale che si estende dai riti di purificazione in età precristiana fino ad Agostino di Ippona, passando per il battesimo nella letteratura neotestamentaria. Come il sottotitolo recita, l'analisi di Ferguson affronta la problematica del battesimo nei suoi sviluppi non soltanto storici ma anche teologici e liturgici, con tutta una parte dedicata alla documentazione archeologica e un interessante apparato iconografico. L'opera di Ferguson è condotta su una miriade di testi, spesso poco noti, riportati per esteso ed esaminati approfonditamente nel loro significato religioso e teologico, e anche questo è uno degli aspetti che fa l'originalità dell'opera.
«Scrittori di Scrittura» è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall'ebraico o dal greco. Elena Varvello ripropone la vicenda di Giobbe trasfigurata nella storia di un uomo di oggi. «Ci sono cose che non potremo mai capire, anche se ne parliamo fino a sfinirci e diventiamo furiosi se non ci riusciamo» disse. «Cose che sembrano orribili, e che lo sono, quando ci succedono, l'ho provato sulla mia pelle, è capitato a me. Che cosa è giusto e cosa non lo è. Quello che ci spetta davvero. È una misura diversa, voglio dire». Risposi che certo, lo sapevo bene. Stavo mentendo: non sapevo niente, e volevo capire sempre tutto.
La parabola del banchetto del ricco epulone e del povero Lazzaro che giaceva alla sua porta.
È ormai accertato che tradizioni su grandi inondazioni e diluvi sono state tramandate in tutti i continenti e in numerose civiltà, e alcuni di questi racconti sono addirittura anteriori a quello biblico. Si può allora parlare di un "mito" universale? In tal caso, si può far riferimento a un unico evento? E in che cosa il racconto della Bibbia si distingue dagli altri? Il dossier risponde a queste e altre domande, approfondendo inoltre la percezione contemporanea del concetto di diluvio e verificando se l'idea di "umanità rinnovata" è ancora attuale. Completano il numero della rivista le consuete rubriche "Studi biblici" e "Bibbia e cultura".
L'insolito dialogo su "spirito e verità" che si svolge accanto a un pozzo tra Gesù e la Samaritana, narrato nel quarto capitolo del Vangelo di Giovanni, costituisce una delle pagine più intense del Nuovo Testamento e ricorre con frequenza nell'esegesi e nella produzione letteraria di Tolstoj. Lo scrittore russo, impegnato nella sperimentazione e poi nell'abbandono della pratica religiosa, profondamente influenzato da Pascal e da Rousseau, è convinto che in tutte le tradizioni sia presente un nucleo di sapienza che è ragione di vita per l'intero genere umano e che conferisce verità a credenze esteriori che di per sé ne sono prive. Quel nucleo consiste "nella rinuncia a se stessi e nell'amore", un centro da cui prende forma quella particolare idea di culto, profondamente ispirata al dialogo tra Gesù e la Samaritana, che penetra con profondità e continuità nell'opera di Tolstoj.
Le domande radicali sul significato dell'esistenza che contraddistinguono il cammino esistenziale degli scrittori del Novecento. Da Clemente Rebora a Luigi Santucci, passando per Guido Morselli, Cristina Campo, Primo Levi, David Maria Turoldo, Sergio Quinzio, Mario Luzi, Divo Barsotti e Alda Merini: sono alcuni degli scrittori della letteratura del Novecento dalle cui opere - di fronte al dolore e al male che opprimono la vita dell'uomo - si leva il grido di sofferenza e la domanda tragica a Dio sul perché. Partendo da una riflessione sulla qualità poetica della letteratura biblico-sapienziale, i contributi qui raccolti prendono in esame tale tragica domanda in alcuni autori della letteratura contemporanea, registrandola nelle sue molteplici forme come fossero "echi" di quegli interrogativi alti e puntuti che si trovano già nelle Sacre Scritture (dai Salmi al Qohelet fino al libro di Giobbe).