Come cercare e trovare la propria vocazione? Vocazione a che cosa? Per l'autore si tratta di «un serbatoio continuamente rinnovato d'energia che non smette d'irrigare l'umanità e la Chiesa nel più profondo di se stesse» (dall'Introduzione).
Theobald legge in modo originale e profondo il tempo di crisi che stiamo attraversando, per aiutare a scoprire nella vita di ogni persona la vocazione cristiana al servizio del mestiere di uomo e di donna e a individuare le diverse vocazioni particolari che nascono all'interno della Chiesa in trasformazione.
Il suo percorso prende avvio incrociando qualche figura biblica dell'Antico e del Nuovo Testamento. Distingue successivamente la 'vocazione umana' e la 'vocazione cristiana', arrivando così a descrivere la struttura fondamentale dell'esistenza umana nel suo svolgimento tra la nascita e la morte, a mostrare che l'uomo ha bisogno di figure con cui identificarsi per dare forma alla propria vita e incontrare finalmente Gesù, il quale introduce nelle dimensioni ultime della propria "formazione" a immagine di Dio.
CHRISTOPH THEOBALD, gesuita, è nato a Colonia. Professore di teologia fondamentale e dogmatica al Centre Sèvres di Parigi, è direttore di Recherches de Science Religieuse. Tra le sue pubblicazioni: Le canon des Ecritures: études historiques, exégétiques et systématiques (1990); La Pensée musicale de Jean-Sébastien Bach. Les chorals du Catéchisme (1993), Histoire des dogmes. IV: La Parole du salut (1996), Présences d'Evangile. Lire les Evangiles et l'Apocalypse en Algérie et ailleurs (2003), Le péché originel. Heurs et malheurs d'un dogme (2005). Presso le EDB: La Rivelazione (22009), Il cristianesimo come stile. Un modo di fare teologia nella postmodernità, 2 voll. (22010), Trasmettere un Vangelo di libertà (2010), «Seguendo le orme...» della Dei Verbum (2011).
Communio numero 228, aprile-maggio-giugno 2011
Contributi di: Matteo Amori, Oreste Bazzichi, Simona Beretta, Aldino Cazzago, Maria Antonietta Crippa, Giuseppe Folloni, Gianluigi Pasquale, Thomas Prügl, Ivica Raguz, Walther Ruspi, Luigi Trezzi, Cosetta Zanotti
Questo libro racconta quattordici Miracoli Eucaristici, ripuliti dall'enfasi del sensazionalismo e riconsegnati all'uomo d'oggi. Questi eventi sono guardati attraverso la lente fornita da una preghiera tratta dagli scritti della Beata Maria Maddalena dell'Incarnazione: da questo testo sono stati tratti i temi che raccontano il Mistero dell'Eucaristia. Si delinea così un percorso in quattordici tappe che ci aiutano a ripercorrere le tracce di un mistero cardine della nostra fede. Così esposti, gli eventi miracolosi si prestano a diventare supporto per una catechesi efficace sull'Eucaristia e sulle verità di fede a essa connesse.
E’ una caratteristica di Jaca Book aver proposto a pensatori già suoi autori di disegnare e realizzare le loro Opere. Di fronte ad un pensatore "pastore" cioè ad una figura come Luigi Negri, attuale Vescovo di San Marino e Pennabilli, in occasione del suo settantesimo genetliaco è stato normale convenire di pubblicare una cernita importante di scritti che esprimessero un itinerario e costituissero un contributo culturale editorialmente organizzato.
Due parti scandiscono la presente raccolta. La prima raccoglie scritti filosofici e da questi, oltre alla amicale lontana influenza del metafisico Bontadini, non è certo assente una larga competenza teologica e una forte passione alla storia della cultura. Il tema della crisi, quella che oggi chiameremmo crisi antropologica radicale, percorre l’approccio di autori che da Campanella ad Hobbes giunge ai novecentisti Guardini e Guitton. La crisi inizia in quel Rinascimento, così ricco per l’Occidente di scienze, arti e sapere e così propenso all’autonomizzazione dell’uomo fino a renderlo più facilmente preda dell’ideologia e del potere, perché più povero di vita relazionata con il senso e la dimensione religiosa. La seconda parte è una conseguenza della prima. Il pensatore-pastore accompagna, nel suo messaggio pastorale e culturale, Giovanni Paolo II durante tutto il suo pontificato con scritti interpretativi che aiutano a cogliere nel Cristo la pienezza di umanità e la chiave culturale dello stesso uomo contemporaneo.
Il volume propone una traduzione italiana dei testi di Ammonas, con ampia introduzione storica e teologica. L'opera rende disponibile l'eredità di una grande figura del monachesimo egiziano del IV secolo finora presa in considerazione solo in relazione ad altri autori di quel periodo (Antonio, Serapione di Thmuis, Macario) o a problematiche correlate all'ambiente del primo cristianesimo egiziano (rapporto monaci-chiesa istituzionale, origenismo).
L'autrice ripercorre le principali linee di riflessione della teologia femminista degli ultimi vent'anni: spaziando dall'esegesi biblica alla teologia sistematica e alla storia, esplora la questione di Dio al femminile, il Gesù incontrato dalle donne, lo Spirito della preghiera, le donne nella chiesa.
Biografia della beata Enrichetta Alfieri.
Questo libro, con un linguaggio pacato e lineare, a tratti poetico, si propone di distinguere tra ateismi e convinzioni ispirate a forme, antiche e attuali, della religiosità. In queste ultime la categoria di «divino» è presente sottoforma di rispetto nei confronti della natura, cura dell’uomo, inquietudini dell’intelletto, giustizia e ricerca della verità. Anche tali forme di religiosità contemplano pratiche ascetiche quando le donne e gli uomini increduli, ben lungi dal dedicarsi ad esse solo per edonismo o felicità illusorie, si rivolgono alla solitudine, al silenzio, alla scrittura per vivere più intensamente il mistero di esistere.
Destinatari
Tutti coloro che sono interessati al dialogo tra credenti e non credenti.
Autore
DUCCIO DEMETRIO, professore ordinario di filosofia dell’educazione e della narrazione all’Università degli studi di Milano-Bicocca, ha fondato la rivista «Adultità» e la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (AR) dove, più di recente, ha dato vita all’Accademia del silenzio (www.lua.it). Tra le sue recenti pubblicazioni segnaliamo: Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Cortina, Milano 2005; Raccontarsi. L'autobiografia come cura di sé, Cortina, Milano 2007; La vita schiva. Il sentimento e le virtù della timidezza, Cortina, Milano 2007; La scrittura clinica. Consulenza autobiografica e fragilità esistenziali, Cortina, Milano 2008; Ascetismo metropolitano. L'inquieta religiosità dei non credenti, Ponte alle Grazie, Milano 2009; L'educazione non è finita. Idee per difenderla, Cortina, Milano 2009; L’interiorità maschile. Le solitudini degli uomini, Cortina, Milano 2010.
Si può “dimostrare”, attraverso un’argomentazione filosofica, che Dio esiste? Che valore hanno le “cinque vie” di san Tommaso d’Aquino?
Questo studio, facendo ricorso a numerosi testi finora inediti presenti in manoscritti di varie biblioteche europee, ed a fonti di autori spagnoli del XVI e XVII secolo, esamina come i tre articoli (“Se sia di per sé evidente che Dio esiste”; “Se sia dimostrabile”; “Se Dio esista”) della questione 2 della I Pars della Summa Theologiae del Dottore Angelico sono stati commentati – nelle lezioni universitarie e nelle prime opere pubblicate – dai teologi domenicani che per più di un secolo si sono avvicendati sulle principali cattedre della prestigiosa sede accademica salmantina, luogo che – come noto – ha visto nel “Siglo de Oro español” il sorgere e lo svilupparsi, all’interno della “Seconda Scolastica”, di una tradizione di pensiero particolarmente originale e significativa.
Il saggio consta di due parti: la prima – dal titolo Studio sugli autori: ricerca, testo, considerazioni – è suddivisa in sei capitoli, che trattano rispettivamente di Pedro de Sotomayor, Mancio de Corpus Christi, Bartolomé de Medina, Juan Vicente de Astorga, Domingo Báñez e Pedro de Godoy; la seconda – dal titolo Testi – riporta la trascrizione di tutte le fonti non confluite nei capitoli, compresi i ff. 49v-57r del Ms 1042 della Biblioteca Angelica di Roma. Di ciascuno degli autori si ripercorre brevemente la carriera accademica, in vista di collocare cronologicamente e contestualmente il commento alla questione 2, e si descrivono tutte le fonti a disposizione, fornendone la trascrizione insieme con alcune note di apparato. Nel caso di Domingo Báñez e di Pedro de Godoy si utilizzano per lo studio anche i testi pubblicati negli Scholastica Commentaria e nelle Disputationes Theologicae. Ogni capitolo si chiude con alcune fondamentali considerazioni storico-teoretiche che permettono di confrontare i commenti dei teologi domenicani qui esaminati con quelli dei maestri che li precedettero (a partire da Francisco de Vitoria, Domingo de Soto, Melchor Cano e Ambrosio de Salazar), e di segnalarne le caratteristiche peculiari e più significative. Si potranno così evidenziare – almeno su questo specifico argomento – le particolarità del “tomismo” salmantino, e comprendere le influenze immediate dei nostri autori rispetto ai commenti posteriori sia dei maestri domenicani sia dei teologi appartenenti ad altre “scuole” ed ordini religiosi, tra i quali gli agostiniani, i carmelitani e soprattutto i gesuiti.
La discussione sul tema del valore “apodittico” delle quinque viae e sulla validità intrinseca ed oggettiva della dimostrazione risulta essere particolarmente interessante non solo nel preciso contesto che viene trattato in questo volume, segnato soprattutto dal confronto con l’interpretazione fornita a proposito dal cardinale Gaetano, ma anche nell’attuale contesto culturale, come si mette in evidenza nella Conclusione. La “questione Dio” permane infatti come “domanda radicale” che appartiene all’integralità della stessa esistenza della persona umana, e al senso più profondo della sua vita.