La fede in Gesù risorto è una luce che illumina tutto il percorso dei credenti; non come luce illusoria, valida solo nel passato, bensì come luce da riscoprire perché significativa anche per il presente e per il futuro.
Papa Francesco organizza l’esposizione del tema della fede in quattro capitoli: 1. Abbiamo creduto all’amore: se vogliamo capire che cosa è la fede, dobbiamo raccontare il suo percorso, la via degli uomini credenti, a partire da Abramo, Mosè..., per arrivare a Gesù Cristo morto e risorto, fondamento della fede e specchio nel quale ogni credente scopre la propria immagine realizzata.
2. Se non crederete, non comprenderete: comprendere le vie del Signore, trovando nella fedeltà di Dio il piano di saggezza che governa i secoli. Richiamare la connessione della fede con la verità è oggi più che mai necessario, proprio per la crisi di verità in cui viviamo. Dialogo fede e ragione.
3. Vi trasmetto quello che ho ricevuto: la Chiesa, madre della fede dei credenti. La parola ricevuta si fa risposta, confessione e, in questo modo, risuona per gli altri, invitandoli a credere. La trasmissione della fede, che brilla per tutti gli uomini di tutti i luoghi, passa anche attraverso l’asse del tempo, di generazione in generazione. I sacramenti, i comandamenti. 4. Dio prepara per loro una città: la fede e il bene comune; la fede e la famiglia; la fede come luce e consolazione.
Il libro avvicina il lettore all'innato interesse di ricercare ed utilizzare piante spontanee per scopi commestibili, con 400 ricette sul loro impiego.
Il Compendio presenta i contenuti del Catechismo della Chiesa Cattolica in forma di dialogo secondo lo schema classico del catechismo:
Parte I - La professione della fede;
Parte II - La celebrazione del mistero cristiano;
Parte III - La vita nuova in Cristo; Parte IV - La Preghiera cristiana.
Vengono affrontati con coraggio i grandi problemi del mondo contemporaneo, rendendo omaggio al progresso scientifico, appellandosi alla coscienza e ai diritti della persona. Come in un dialogo tra maestro e discepolo, quasi immaginando di stare alla scuola del vero Maestro, il Compendio offre una chiara e affascinante esposizione del messaggio cristiano nella sua integrità e completezza, con un linguaggio accessibile a tutti.
Non tutti sanno che, accanto ai Padri della Chiesa (termine usato a partire dal V secolo per indicare i principali scrittori cristiani), sono esistite alcune Madri della Chiesa, la più celebre
delle quali è Santa Sincletica, detta la madre del deserto. La sua vita e i suoi preziosi insegnamenti sono racconti in questa biografia scritta intorno al 382 da pseudo Atanasio. La parte centrale del libro riguarda il pensiero di Santa Sincletica sui “pensieri malvagi”,
una riflessione di estrema attualità, capace di una fine e moderna analisi psicologica sui meccanismi del male che ciascuno sperimenta dentro di sé. Il volume fa parte della collana Vetera sed Nova, nata per far scoprire ai lettori l’attualità della parola dei Padri e della Madri della Chiesa.
L'AUTORE: Pseudo-Atanasio.
Gli antichi storici della Chiesa hanno voluto attribuire la Vita di Sincletica ad Atanasio (295-373), vescovo di Alessandria e autore di una celebre Vita di Antonio: come questa infatti narra i detti e fatti del patriarca del monachesimo cristiano, così quella descrive «la vita e i modi della beata maestra Sincletica»,
come rende esplicito il titolo greco dell’opera. La tradizione manoscritta tuttavia non è concorde nell’ascrivere la paternità dell’opera ad Atanasio, variando nell’attribuzione ad altri più o meno sconosciuti autori, quali un certo Policarpo asceta o un Arsenios Pegados, la cui identificazione, al pari del primo, rimane incerta. Connessa alla questione della paternità dell’opera è quella
della datazione. La tradizione colloca Sincletica nel IV secolo, senza ulteriori determinazioni. In base a una serie di indicatori interni ed esterni al testo
si può tuttavia ipotizzare che la data di composizione risalga alla metà del V secolo oppure, volendo restringere
«Sono sempre più numerosi coloro che accumulano di coloro che lasciano; ogni giorno i ricchi opprimono, con prepotenza, i poveri». L’attualità
di queste parole è sconvolgente, soprattutto se la denuncia non viene da un nostro contemporaneo, ma da Ambrogio, vescovo di Milano nel 374.
Per smascherare i soprusi contro i più poveri, Ambrogio fa riferimento alla vicenda biblica del re Acab che per possedere la vigna di Nabot ne fece uccidere il proprietario: «Non un solo Nabot fu ucciso. Ogni giorno Nabot è umiliato. Ogni giorno è calpestato». La storia biblica del re Acab, è «antica, ma nell’uso è attuale», commenta Ambrogio all’inizio del
suo libro. Partendo da questo spunto iniziale, Ambrogio denuncia i soprusi dei ricchi e propone un giusto uso della ricchezza: «Non sai, o uomo, come collocare le tue ricchezze? Se vuoi essere ricco sii povero secondo il mondo, affinché tu sia ricco per Dio». In questo volume, che apre la collana Vetera sed Nova, testi scelti di Ambrogio da Milano sono presentati in una nuova traduzione fedele e moderna realizzata da specialisti, con un apparato di note leggero e preciso. Il volume è corredato da un’introduzione e da una biografia dell’autore.
L'AUTORE:
Sant’Ambrogio nacque verso il 340 a Treviri da famiglia romana cristiana. Chiamato a Milano per risolvere il dissidio tra cattolici e ariani in merito all’elezione del nuovo vescovo, fu designato, per pubblica acclamazione, a ricoprire quel ruolo. L’ottima preparazione letteraria, le capacità di amministratore e uomo di governo, gli consentirono di svolgere la sua azione pastorale con grande efficacia: riformò la liturgia, testimoniò la fede di fronte agli ariani, difese i poveri, condannò con coraggio le ingiustizie dei nobili
e affermò il principio della funzione sociale della proprietà. Sant’Agostino, entusiasta ammiratore di Ambrogio, si convertì e da lui fu battezzato.
Ispirandosi alla storia biblica di Tobi, il pio ebreo che prestò denaro senza esigere garanzie, Ambrogio condanna l’usura: «Finché sei libero dai vincoli, tieniti lontano del giogo e dal peso della servitù. Sei ricco? Non addossarti mutui. Sei povero? Non addossarti mutui. Sei ricco? Non ti preme nessuna necessità di chiedere. Sei povero? Esamina la difficoltà di restituire. L’opulenza viene diminuita dalle usure; la povertà non è alleviata dalle usure. Infatti non si corregge mai il male
con il male, né la ferita si cura con la ferita, anzi s’incancrenisce nell’ulcera». In questo volume, che fa parte della collana Vetera sed Nova, testi scelti di Ambrogio da Milano sono presentati in una nuova traduzione fedele e moderna realizzata da specialisti, con un apparato di note leggero e preciso. Il volume è corredato da un’introduzione e da una biografia dell’autore.
Sant’Ambrogio nacque verso il 340 a Treviri da famiglia romana cristiana. Chiamato a Milano per risolvere il dissidio tra cattolici e ariani in merito all’elezione del nuovo vescovo, fu designato, per pubblica acclamazione, a ricoprire quel ruolo. L’ottima preparazione letteraria, le capacità di amministratore e uomo di governo, gli consentirono di svolgere la sua azione pastorale con grande efficacia: riformò la liturgia, testimoniò la fede di fronte agli ariani, difese i poveri, condannò con coraggio le ingiustizie dei nobili
e affermò il principio della funzione sociale della proprietà. Sant’Agostino, entusiasta ammiratore di Ambrogio, si convertì e da lui fu battezzato.
È da prima che esistesse la scrittura che l’uomo racconta storie e parabole. Le tramanda da padre in figlio come gioielli di famiglia, arricchendo la cultura del suo popolo e dell’umanità. La parabola è stata utilizzata dai maestri per spiegare importanti verità, per rendere intuibili concetti difficili, per trasmettere ammaestramenti di valore sociale, per favorire l’immaginazione dell’uditore; anche Gesù le ha utilizzate per parlarci di Dio, dell’uomo e del loro rapporto. Eusebio Gómez Navarro prende spunto dalle parabole del Maestro per offrire al lettori riflessioni, semplici ed efficaci, utili per il cammino di tutti i giorni.
L'AUTORE
Eusebio Gomez Navarro è un carmelitano scalzo, ordinato sacerdote nel 1970. Ha esercitato il ministero sacerdotale in Spagna, nella Repubblica dominicana e a Miami. Ha studiato musica al Conservatorio di Madrid. Si è licenziato in spiritualità al Teresianum di Roma. Ha scritto diversi libri e articoli. Dal 1992 è direttore del Centro di spiritualità Nostra Signore del Carmelo a Miami.
Alexander Graham conduce da sempre un’esistenza tranquilla ad Halcyon, una piccola cittadina canadese a nord del lago Ontario. È un uomo convinto che con la prematura scomparsa della moglie la sua vita abbia imboccato
la parabola discendente, ma quando Andrew, il figlio minore, che studia in Inghilterra, scompare senza lasciare traccia, Graham parte alla volta di Oxford deciso a ritrovarlo.
Graham scopre che Andrew ha aderito a una misteriosa setta che ha plagiato la sua mente; per salvare il figlio non gli resta che dare inizio a un lungo inseguimento che lo condurrà agli estremi confini del mondo e lo costringerà ad affrontare la fame e le torture e a incrociare il suo cammino con i Servizi segreti di due superpotenze. Michael O’Brien, autore dei bestseller Il Libraio e Il Nemico, regala ai suoi lettori un thriller ad alta tensione, dove, tra intrighi internazionali e settarismo religioso, un uomo lotta per ritrovare se stesso e proteggere quanto di più caro gli resta.
L'AUTORE
Michael D. O’Brien nasce a Ottawa (Canada) nel 1948 e vive vicino a Combermere, Ontario, con la moglie e i sei figli. Pittore autodidatta e scrittore, lavora come artista professionista dal 1970. Ha pubblicato numerosi saggi dedicati alla fede e la cultura in periodici internazionali. Ha scritto numerosi libri, soprattutto la serie di romanzi in sei parti Children of the Last Days pubblicata da Ignatius Press (San Francisco). Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Il nemico (2008), Il libraio (2008), L’isola del mondo (2009), Theophilos (2010) e L’Attesa.
Dopo la Bibbia, L’Imitazione di Cristo è il testo religioso più diffuso della letteratura cristiana occidentale. L’opera è anonima, ma vari studi hanno indicato in Tommaso da Kempis o in Jean Gerson il possibile autore. Ai suoi insegnamenti si sono formate figure come Teresa di Lisieux, Jacques-Bénigne Bossuet (che lo definì “il quinto Vangelo”), Giovanni XXIII e Benedetto Giuseppe Labre. Questo classico della spiritualità cristiana è ora riproposto in una nuova traduzione dal latino particolarmente scorrevole e moderna.
Inoltre, questa versione si distingue dalle altre per un lavoro attento di traduzione dei testi originali latini in una forma italiana moderna e priva di tecnicismi.
Un libretto a colori che illustra la bellezza dell’amicizia. ‘’Chi trova un amico trova un tesoro’’, dice il proverbio. ‘’Piacevole e benefico è ogni accordo dell’amicizia, ma felice è il viandante che la sinfonia dell’amicizia aiuta a superare le paludi, e il deserto sassoso: nella sete, nella fatica, con tenacia fino alla vetta per abbracciare dall’alto lo spettacolo della vita’’.
Naum, Abacuc, Sofonia, tre libri profetici della Bibbia. Ogni testo è preceduto da una introduzione e da una bibliografia, ed è presentato nell’originale ebraico e nella nuova traduzione italiana, con un ricco apparato di note filologiche e di commento. Completa l’opera un’appendice dedicata all’uso dei tre libri nella liturgia odierna. Seguendo i criteri della Collana (Nuova versione della Bibbia dai testi antichi), il volume offre un’ampia introduzione, il testo ebraico, la nuova versione italiana, le note filologiche e il commento teologico.
Donatella Scaiola ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. Attualmente, è professore straordinario nella Facoltà di Missiologia della Pontifica Università Urbaniana. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Una cosa ha detto Dio, due ne ho udite”. Fenomeni di composizione appaiata nel Salterio Masoretico, Roma 2002; Rut, Giuditta, Ester, Padova 2006; “Servire il Signore”. Linee di una teologia biblica della missione nell’Antico Testamento, Roma 2008, Rut, Milano 2009. Collabora con numerose riviste di carattere biblico, teologico e pastorale. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato Abdia, Giona, Michea (2012).
Padre Amedeo Cencini è noto per i suoi testi di psicologia della vita religiosa. In questo volume, per la prima volta, affronta il mondo dell'educazione dei bambini. In un linguaggio chiaro, diretto e ironico, elenca i diritti spesso negati oggi ai bambini: il diritto di non essere programmati, il diritto all'imperfezione, il diritto all'imperfezione dell'ambiente in cui si vive, il diritto a essere trattati da bambini, il diritto a non essere giudicati con categorie "adulte", il diritto ad essere apprezzati per quello che si è. Tra tutti questi diritti vi è, fondamentale, il diritto a dire e a ricevere dei "no", come condizione per crescere liberi e responsabili.