Quest'opera prende in esame il contributo che Mons. Serrano ha offerto al diritto matrimoniale canonico, settore in cui è indiscusso protagonista da circa quarant'anni. In particolare si analizza il punto cardine della sua opera di canonista, vale a dire la centralità della persona, intesa come all'origine stessa dell'esperienza giurdica e del diritto canonico. L'opera è suddivisa in tre volumi: il primo offre un'esposizione sistematica della giurisprudenza coram Serrano riguardo ognuno dei canoni del consenso matrimoniale; il secondo volume ritorna sugli stessi argomenti del primo, considerando però il punto di vista e i contributi delle nuove generazione di Avvocati Rotali. Nel terzo volume infine si propone un approccio alla Letteratura contemporanea, considerando i contributi di autori e opere che vanno oltre a quanto comunemente si intende per diritto canonico, ma che studiano comunque la persona e il suo mondo. Il lavoro è di particolare interesse per gli Avvocati Rotali, per tutti gli studenti di diritto canonico, di letteratura e per le biblioteche.
Nel volume il giornalista Guido Dell’Aquila riordina tutti i discorsi ufficiali in tema di giustizia di Oscar Luigi Scalfaro, un giurista che è stato giudice, un uomo politico che ha scritto la Costituzione e infine Presidente della Repubblica dal 1992 al 1999 in un settennato di scontri politici acutissimi che non hanno risparmiato né la sua persona né l’istituzione da lui rappresentata. Dell’aquila suddivide i discorsi per argomento e per cronologia; li contestualizza in chiave politica e sociale; li legge in modo letterale e in controluce. Ne emerge sia la denuncia senza mezzi termini e in tempi non sospetti degli errori e dei vizi di certa magistratura troppo disinvolta con l’uso delle manette e davanti ai riflettori delle tv; sia l’incapacità dell’organo di autogoverno della categoria di perseguire dall’interno abusi e sbagli; sia la strumentalità dei tentativi di certa politica di utilizzare errori e abusi dei magistrati come foglia di fico per coprire le proprie responsabilità morali e penali.
Un'idea-guida muove l'articolata riflessione di Gustavo Zagrebelsky intorno alla legge: il diritto è una dimensione del vivere comune che non si lascia racchiudere e ridurre alla volontà di un qualunque legislatore e nemmeno si lascia dedurre da un qualche principio astratto di razionalità naturale o giustizia. La legge non vive isolata, costretta entro le rigide maglie di un mondo astratto, ma è calata nel contesto giuridico che le sta intorno. È essa stessa forma della convivenza. Né, tanto più, si può pensare il diritto come una realtà separata, avulsa dalle condizioni storiche, politiche, sociali e culturali in cui esso è chiamato a prestare i suoi servigi. Agire secondo diritto richiede agli attori, legislatori, giudici e giuristi in genere, la consapevolezza della loro posizione entro le istituzioni del diritto e dell'ethos che ne deriva. Questo ethos è, per ora, quello di una società plurale, aperta all'accoglienza.
«Intorno alla legge» - il titolo del libro - allude proprio alla rete di interrelazioni e tensioni in cui l'universo giuridico è immerso, costantemente avvolto.
L'immagine del diritto come sistema di norme disposte gerarchicamente, riconducibili tutte a una fonte unica, appare in declino, non solo perché all'attività legislativa statale si affiancano altre fonti subnazionali e sopranazionali, ma anche perché l'attività legislativa stessa procede sotto la spinta di interessi e posizioni ideologiche, senza che sia assicurata la compatibilità delle nuove norme con le leggi vigenti. Di conseguenza, nella legislazione come nell'applicazione delle leggi vi è una presenza sempre più invasiva di considerazioni extragiuridiche che cambia lo stesso ruolo degli operatori: dai magistrati - spesso tentati dall'interpretare le norme in base alle loro convinzioni personali - agli avvocati che cercano, fuori dal processo, soluzioni di tipo arbitrale o, nel processo, patteggiamenti vantaggiosi per l'imputato. Viene quindi da chiedersi se ci stiamo incamminando verso la fine del diritto, o almeno di quel diritto che ha accompagnato in Europa, per quasi un millennio, l'espansione del mercato e dei rapporti economici. Su questi temi, e sulle prospettive future del diritto, riflettono, sollecitati da Pietro Rossi, Luigi Capogrossi Colognesi, Sabino Cassese, Vincenzo Ferrari, Maurizio Fioravanti, Gilberto Lozzi, Pietro Rescigno.
Pietro Rossi è professore emerito dell'Università di Torino, dove ha insegnato dapprima Storia della filosofia e poi Filosofia della storia. E' socio dell'"Accademia Europea", dell'Accademia Nazionale dei Lincei e dell'Accademia delle Scienze di Torino. Ha diretto la "Rivista di filosofia". Ha condiretto, insieme a Carlo A. Viano, la "Storia della filosofia" (Laterza 1993-1999). Con il Mulino ha pubblicato "L'identità dell'Europa" (2007) e "Avventure e disavventure della filosofia" (2009).
La crescente diffusione del fenomeno delle cosiddette unioni di fatto determina richieste di riconoscimento e tutela sempre più estese e generalizzate, che pongono lo Stato italiano di fronte a difficili scelte di politica legislativa.
Un importante contributo alla riflessione sul tema viene offerto dal magistero della Chiesa, sviluppato a partire dalla “recta ratio” a servizio del bene comune.
Il volume raccoglie gli scritti di diversi studiosi di diritto internazionale, italiani e stranieri, dedicati ai diritti fondamentali della persona nella sfera economica, sociale e culturale. I temi affrontati, pur riguardando una delle principali categorie in cui sono tradizionalmente classificati i diritti umani, hanno ricevuto a lungo un’attenzione secondaria rispetto ai diritti civili e politici, e solo in tempi più recenti sono divenuti oggetto di studio e di approfondita riflessione nella comunità internazionale.
Attraverso l’esame delle norme rilevanti e della prassi internazionale, i vari studi offrono le chiavi di lettura e gli elementi necessari per comprendere il contenuto degli obblighi e dei diritti fondamentali in quest’ambito, il loro comune obiettivo di garantire la realizzazione di condizioni di vita dignitose per ogni essere umano, nonché per cogliere le connessioni che i diritti in esame hanno non solo tra di loro ma anche con i diritti civili e politici. A tal fine, oltre ad analisi di taglio generale e sistematico, sono affrontati nel dettaglio alcuni tra i più rilevanti diritti nel settore in questione (il diritto all’alimentazione, all’istruzione, all’abitazione, a un ambiente sano e i diritti in materia di lavoro).
Ampio spazio è dedicato all’opera dei principali soggetti cui compete la tutela internazionale in tale materia, a partire dalle organizzazioni internazionali che hanno predisposto strumenti di protezione specifici (l’ONU, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, il Consiglio d’Europa, l’Organizzazione degli Stati Americani). A questa prospettiva tradizionale il volume affianca l’analisi del ruolo fondamentale che nella promozione dei diritti economici, sociali e culturali spetta ad altri attori dell’attuale vita di relazione internazionale, quali le istituzioni finanziarie internazionali, l’Unione Europea, le imprese multinazionali.
Scritti di: Francesco Bestagno (Università Cattolica del Sacro Cuore), Michael Bothe (Università di Francoforte «W. Goethe»), Francesco Costamagna (Università degli Studi di Torino), Marise Cremona (Istituto Universitario Europeo), Pasquale De Sena (Università degli Studi di Napoli «Federico II»), Claudio Di Turi (Università degli Studi della Calabria), Claudio Dordi (Università Commerciale «L. Bocconi»), Marco Gestri (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Gisella Gori (Consiglio d’Europa), Giorgio Malinverni (Corte europea dei diritti dell’uomo), Card. Renato Martino (Santa Sede), Riccardo Pisillo Mazzeschi (Università degli Studi di Siena), Silvia Sanna (Università degli Studi di Sassari).
L'opera si colloca nella prospettiva del diritto quale oggetto della giustizia, secondo cui il diritto canonico o ecclesiale è ciò che è giusto nella Chiesa di Cristo, comprendendo sia gli aspetti essenziali e permanenti contenuti nello stesso disegno fondazionale di Cristo (diritto divino) sia quelli provenienti dalla dinamica storica di determinazione dei rapporti di giustizia intraecclesiale (diritto umano). Nel testo si sono privilegiate le questioni di fondo e i capisaldi della disciplina, cercando di mostrarne i fondamenti e i problemi attuali. Per questo motivo è stato scelto il nome di ''corso fondamentale sul diritto nella Chiesa''. Il manuale copre le materie principali del Codex iuris canonici del 1983 (con brevi riferimenti anche al Codex canonum ecclesiarum orientalium del 1990, nei punti più caratteristici della disciplina orientale). Si è adottato un metodo sistematico, non esegetico, evitando di considerare il Codice come un testo scientifico-didattico.
Sommario Parte Prima: INTRODUZIONE Il diritto e la giustizia nella Chiesa - Il diritto canonico nella storia - La configurazione del diritto nella Chiesa. Parte Seconda: I SOGGETTI ECCLESIALI DI DIRITTO La persona umana nella Chiesa - La Chiesa come istituzione: a) Aspetti generali. b) La dimensione universale della Chiesa. C) Le dimensioni particolari della Chiesa. Le realtà associative nella Chiesa.
La selezione delle sentenze dell'anno 2001 del Tribunale Apostolico della Sacra Rota. Il XCIII volume della collana che raccoglie le sentenze e ledecisioni del Tribunale Apostolico della Sacra Rota. Uno strumento di consultazione (in lingua latina) per gli specialisti del diritto canonico.
Il Compendio si propone di spiegare in maniera sistematica e rigorosa, ma allo stesso tempo sintetica, gli elementi fondamentali del sistema amministrativo vigente nella Chiesa.