Molti sono ancora convinti che ci sia una traiettoria obbligata dell'amore che incomincia con l'innamoramento, la passione ma poi declina e si spegne nella convivenza quotidiana, quando non finisce nel tradimento e nel divorzio. Ma sbagliano. Questo libro dimostra che la felicità e il piacere più intensi sono possibili soltanto nel grande amore erotico che conserva la freschezza dell'innamoramento, l'ardore della passione e che, anziché affievolirsi, col passare degli anni si intensifica. Dobbiamo tornare a dare alla parola amore il suo significato più pieno, più autentico. Perché il vero amore è rivelazione, ammirazione, adorazione, fusione con qualcosa che ci trascende e che dà un nuovo senso al mondo. Solo l'amore totale ci sa dare il brivido dell'assoluto, lo stupore del nuovo, il terrore della perdita e una felicità misteriosa, meravigliosa e divina. Il grande amore erotico si ottiene abbandonandoci all'amore, alla voglia di vivere, al candore dei sentimenti, alla sincerità, alla verità, alla libertà, chiedendo ciò che ci piace senza pudore, senza paura.
Questo libro insegna a riconoscere il vero innamoramento, quello da cui nasce una coppia appassionata. Il colpo di fulmine, l'attrazione erotica, la passione assomigliano a volte all'innamoramento, ma non creano un legame forte, duraturo. Vi sono poi amori che ci portano a commettere errori e sono causa di amarezza e rimpianto. Per questo è importante riconoscere il vero innamoramento, sapere come si forma la coppia innamorata, quali sono gli ostacoli che incontra e come può superarli per realizzare un amore erotico intenso, capace di affrontare la quotidianità. L'amore che merita, appunto, di dire "ti amo".
All’Università di Vienna Karl Popper ebbe per maestro Karl Bühler. Nel 1928 Popper si laurea con Bühler con una tesi dal titolo Sul problema del metodo nella psicologia del pensiero, qui pubblicata per la prima volta in edizione italiana. L’intento di fondo e dichiarato del lavoro di Popper è quello “di cercare di applicare alla psicologia del pensiero i risultati metodologici più importanti ottenuti da Bühler”. Una descrizione dei fatti psichici è possibile, secondo Popper, solo a patto che si tenga conto del “pluralismo degli aspetti” degli stessi fatti psichici, vale a dire dell’aspetto dell’esperienza vissuta, dell’aspetto del comportamento e dell’aspetto delle creazioni oggettive dello spirito – aspetti che corrispondono alle tre funzioni del linguaggio evidenziate da Bühler. Simile presa di posizione conduce Popper a una serrata critica del fisicalismo, ma anche del comportamentismo, nella persuasione che noi pensiamo per problemi e tentativi di soluzione di questi problemi. Questo lavoro segna, da parte di Popper, l’abbandono della psicologia del pensiero e l’approdo alla Logica della ricerca.
Il premio Nobel Eric Kandel usa le sue straordinarie doti di divulgatore per portarci nella Vienna del Novecento, dove le figure più eminenti della scienza e dell’arte diedero l’avvio a una rivoluzione che avrebbe cambiato per sempre il modo di considerare la mente umana. Nei salotti viennesi dell’epoca si discutevano idee che avrebbero segnato una svolta nella psicologia, nella neurobiologia, nella letteratura e nell’arte. Tali idee portarono a progressi che esercitano ancora oggi la loro influenza. Sigmund Freud sconvolse il mondo mostrando come l’aggressività e i desideri erotici inconsci si esprimano simbolicamente nei sogni e nel comportamento. Arthur Schnitzler rivelò la sessualità inconscia delle donne con l’innovativo ricorso al monologo interiore. Gustav Klimt, Oskar Kokoschka e Egon Schiele diedero vita a opere di grande evocatività che esprimevano il piacere, il desiderio, l’angoscia e la paura. Scritto in modo magistrale e stupendamente illustrato, L’età dell’inconscio aiuta a capire i meccanismi cerebrali che rendono possibile la creatività nell’arte e nella scienza, aprendo una nuova dimensione nella storia intellettuale.
Eric R. Kandel insegna alla Columbia University di New York e dirige il Center for Neurobiology and Behavior presso la stessa Università. Svolge inoltre attività di ricerca presso l’Howard Hughes Medical Institute. Nel 2000 è stato insignito del premio Nobel per la medicina grazie alle sue ricerche sui meccanismi biochimici che portano alla formazione della memoria nelle cellule nervose. Nelle nostre edizioni ha pubblicato Psichiatria, psicoanalisi e nuova biologia della mente (2007).
Il volume descrive una forma specifica di trattamento psicodinamico delle patologie della personalità, che gli autori hanno chiamato “psicoterapia dinamica per le patologie della personalità di alto livello” e che rappresenta uno sviluppo della psicoterapia focalizzata sul transfert. La finalità di questo trattamento è esplorare e modificare i modelli relazionali interiorizzati che il paziente agisce nei suoi rapporti con gli altri. Attraverso l’analisi di numerosi casi clinici, viene fornita una descrizione completa delle tecniche e delle strategie da impiegare nella psicoterapia dinamica dei pazienti con patologie della personalità di alto livello.
Gli autori
Eve Caligor insegna Psicologia clinica al Columbia University College of Physicians and Surgeons di New York.
Otto F. Kernberg insegna Psichiatria al Cornell University Medical College. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Le relazioni nei gruppi (1999), Psicoterapia delle personalità borderline (con J.F. Clarkin e F.E. Yeomans, 2000) e Narcisismo, aggressività e autodistruttività (2006).
John F. Clarkin insegna Psicologia clinica al Weill Medical College della Cornell University di New York.
Come può l'intelligenza emotiva aiutare a rompere il silenzio dei bambini sulle cause del loro malessere? Come può far crescere l'autoconsapevolezza e l'autocontrollo del genitore e dell'educatore? Come può modificare l'atteggiamento degli adulti verso il disagio dei bambini? E ancora, come si può contrastare la stupidità emotiva che rischia di dilagare nella famiglia e nella scuola? Come può l'attenzione alle emozioni offrire strumenti per prevenire e contrastare l'abuso e il maltrattamento sui più piccoli? A queste domande il libro di Claudio Foti fornisce risposte concrete, partendo da una dimensione teorica, ma integrandola con una specifica attenzione al piano operativo.
Questo libro è il frutto di due seminari separati che gli autori hanno messo insieme.Vi si trattano le varie fasi per raggiungere la prosperità con le vie che portano al benessere.
a) Per quanto riguarda il benessere, ecco alcuni degli argomenti trattati:
Responsabilità, attività fisica, espressione delle emozioni e dei sentimenti, motivazione allo sviluppo, dignità umana, vivere nel momento presente, cibo equilibrato, medicina olistica, gestione dello stress...
b) Per quanto riguarda la prosperità:
Convinzioni facilitanti, desideri, decisione d’intenti, piano d’azione, creatività, perseveranza, controllo della spese, integrità, fiducia-fede...
Il testo, scritto a quattro mani, è strutturato in due parti, e può considerarsi un interessante manuale per la crescita della propria personalità, e quella degli altri nel caso di genitori, educatori.
Mentre la prima parte tratta di come raggiungere il benessere psicologico, come star bene e in armonia con se stessi, la seconda parte tratta invece, di come raggiungere la prosperità, cominciando col trasformare convinzioni limitanti in convinzioni facilitanti.
Quindi il campo emotivo, l’apertura mentale nel senso delle decisioni, piani di azione ecc., e l’apertura etico-spirituale: integrità personale, fiducia, fede, perseveranza.
Autori
Gianni Bassi e Rossana Zamburlin, entrambi psicologi, hanno fondato a Milano nel 1989 il «Centro Studi Psicanalisi del Rapporto di Coppia». Coordinano e conducono la scuola di psicanalisi della persona per counsellor, psicologi e medici. Dirigono il Master in «Psicologia della coppia» per psicoterapeuti, psicologi e medici. Autori di numerosi libri di successo, tra cui La comunicazione nel rapporto di coppia (2008), L’intimità nel rapporto di coppia (2009), I sentimenti nel rapporto di coppia (2006). Per le Paoline hanno pubblicato Come essere un buon capo (con M. Brambilla) (2010), Vincere la timidezza. Come migliorare la stima di sé (2011).
Chi l'ha detto che gli esseri umani siano sostanzialmente tutti egoisti? Molti ritengono che la tendenza a sopraffare sia comune e abbia addirittura sicure basi scientifiche. Silvia Bonino dimostra che non è così: le conoscenze che provengono dall'insieme degli studi psicologici, etologici, evoluzionistici e dalle neuroscienze mostrano il contrario. Nei nostri rapporti esiste un ricco equipaggiamento di predisposizioni biologiche che favorisce i legami con i nostri simili e ci spinge a prenderci cura l'un l'altro. Questo bagaglio va dal pianto al sorriso, dal contatto fisico al bacio, dai gesti di conforto al rispecchiamento emotivo, sia nelle forme più immediate del contagio sia in quelle più evolute dell'empatia. Ma nell'essere umano, animale culturale dotato di specifiche capacità cognitive, i rapporti con gli altri chiamano in causa anche complesse costruzioni mentali e categorie che possono negare quell'umanità che la biologia ci ha programmato a riconoscere. Le predisposizioni biologiche andrebbero quindi sostenute dalla cultura e dai suoi valori e coltivate dall'educazione, soprattutto in famiglia e a scuola.
State per affrontare un radicale cambiamento nella vostra vita. Non importa se siete tristi, annoiati, giù di morale, depressi, o se siete, invece, sulla strada giusta o state relativamente bene: il programma di questo libro vi aiuterà a essere più felici, in ogni caso e molto presto. Paul McKenna ha dedicato gli ultimi venticinque anni della sua carriera allo studio e allo sviluppo di tecniche volte a rendere più felici le persone e ha ottenuto un risultato importante creando un sistema unico, che ha un effetto immediato e quantificabile sul livello di felicità dell'individuo. Ricerche scientifiche recenti dimostrano, infatti, che la felicità può avere gradi diversi. Per aumentarli occorre un impegno regolare, per qualche giorno, seguendo semplici istruzioni e sfruttando alcune infallibili tecniche psicologiche.
Questo volume, per la prima volta in Italia, pone a tema l'approccio alla religione derivante dalla teoria e dalle ricerche sull'attaccamento. Solo da pochi decenni la teoria dell'attaccamento si è venuta ponendo come un approccio specifico nell'ambito accademico della mainstream pychology. Fatto ancora più recente è l'applicazione alla religione del paradigma dell'attaccamento. Pionieri in questo campo, sono stati, a partire dagli anni Novanta, Lee A. Kirkpatrick e Pehr Granqvist. Oggi l'argomento è di attualità e suscita ampio interesse e dibattiti tra i cultori della psicologia della religione in ambito internazionale. A questo progetto vorrebbe dare un contributo anche questo volume. La novità del binomio attaccamento e religione è ben evidenziata da Pehr Granqvist che apriva un recente congresso sul tema, tenuto a Milano dalla Società Italiana di Psicologia della Religione, con queste parole: «Dopo diversi anni di ricerca nell'area "attaccamento e religione", sono veramente lieto di portare il mio contributo al primo congresso internazionale dedicato esclusivamente all'applicazione della teoria dell'attaccamento nell'ambito della ricerca sulla religione. Anche se la teoria e la ricerca sull'attaccamento hanno già dato contributi importanti alla psicologia della religione, credo che in futuro, il loro rilievo nella psicologia della religione potrà solo aumentare. Spero che il mio intervento possa fornire qualche indicazione sulle direzioni future di questo sviluppo».Mario Aletti, psicologo psicoanalista, è docente di Psicologia della Religione e di Psicologia dinamica presso l'Università "Cattolica" e la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale (Milano). Socio fondatore e presidente della Società Italiana di Psicologia della Religione, è membro del comitato di direzione dell'International Journal for the Psychology of Religion e dell'Archiv für Religionpsychologie. Dal 2007 è membro eletto del Board dell'IAPR-International Association for the Psychology of Religion. Ha pubblicato diversi volumi, a partire dal manuale Psicologia della religione (con G. Milanesi, 1973) e numerosi articoli in riviste internazionali.Germano Rossi, psicologo, è docente di Psicometria presso l'Università di Milano-Bicocca. Si interessa di psicologia delle comunicazioni artistiche (in particolare la musica) e dei comportamenti e atteggiamenti religiosi sia in ambito individuale (religiosità) sia in quello sociale (fondamentalismo). Per la Società Italiana di Psicologia della Religione ha organizzato diversi convegni ed è stato curatore (con M. Aletti) di diversi volumi sulla psicologia della religione.Contributi di Mario Aletti, Luca Carissimi, Rosalinda Cassibba, Daniela Convertini, Rocco Coppa, Alessandro Costantini, Antonella Delle Fave, Raffaella Di Marzio, Federica Durante, Georgina Falco, Kazimierz Franczak, Sergio Gatto, Pehr Granqvist, Salvatore Iovine, Maura Lichino, Alessandro Longatti, Tiziana Magro, Roberto Mattioli, Andrea Menegotto, Riccardo Molinelli, Lorenzo Montali, Paolo Riva, Germano Rossi, Giovanni Sorge, Gertrud Stickler, Fabio Tartarini, Ines Testoni, Chiara Volpato
Il volume presenta un modello descrittivo-esplicativo della psicopatologia dello sviluppo dalla prospettiva del cognitivismo contemporaneo, introducendo riferimenti agli aspetti relazionali, alla teoria dell’attaccamento e al processo di costruzione dell’identità personale. In ogni capitolo sono presentati gli indicatori più rilevanti per identificare le problematiche tipiche dell’età evolutiva – disturbi d’ansia, depressione infantile, disturbi del comportamento, disturbi dell’apprendimento – e vengono illustrati eziologia, aspetti relazionali, fattori di rischio, metodi di intervento clinico relativi a tali problematiche.
Gli autori
Maria Grazia Strepparava insegna Psicologia clinica alla facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca.
Emanuela Iacchia insegna Psicopatologia dello sviluppo in numerose Scuole di specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Gli autori, tra i più noti studiosi a livello internazionale nel campo delle relazioni familiari, espongono in questo volume il modello relazionale-simbolico che rappresenta una suggestiva prospettiva alla ricerca del "famigliare", nel suo perenne moto di connessione tra mutamento e continuità, aspetti varianti e invarianti. La prima parte del volume è dedicata ai principi del modello (principio organizzativo, simbolico e dinamico) che prendono corpo nei vari ambiti della relazione familiare. Nei capitoli successivi, dedicati al legame di coppia, al legame genitoriale e ad alcune sue specifiche forme (adozione, affido, separazione), ai giovani adulti e alla famiglia migrante, vengono esposti i risultati di numerose e significative ricerche ispirate al modello e sviluppate nel corso di più di due decenni da studiosi psicosociali e clinici del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell'Università Cattolica di Milano. Viene inoltre delineata la metodologia di lavoro che orienta gli interventi formativi con le famiglie nella comunità, così come le caratteristiche dell'intervento clinico-psicoterapeutico. L'ultima parte del volume è dedicata ai principali strumenti quantitativi e qualitativi utilizzati dai ricercatori.