Costantino ha un fratello più grande, Filippo, e uno più piccolo, Lorenzo. Filippo se ne sta per i fatti suoi, ma tra Costantino e Lorenzo c'è una grande intesa. Costantino porta spesso con sé il fratellino in soffitta, dove si siedono sul vecchio "letto delle stelle" e dove il più grande racconta al piccolo meravigliose avventure: la scoperta dell'isola delle bambine, il volo in mongolfiera, l'incontro con la misteriosa Signora sulla sedia (una stella che ha una storia da raccontare, in cielo). Queste storie Costantino le racconta senza problemi, cioè senza balbettare: un difetto che nella vita quotidiana, invece, lo tormenta. E poi c'è la mamma, solo lei, che sembra a volte un po' scorbutica e invece pensa a tutto, anche ai bambini più lontani e poveri. A loro, tramite l'Associazione "Aiutiamo i bambini", giungeranno i giochi e i vestiti che i tre fratelli non usano più. Anche il letto delle stelle se ne va in Moldavia. E così, nel dolore di una separazione da un oggetto caro, Costantino si apre al mondo e scopre che può essere un luogo di nuovi amici, dove trovare la forza di esprimersi con fiducia e libertà. Ecco alcuni temi che emergono dal racconto: La fatica di diventare grandi. L'amore di una mamma, tutto da capire e apprezzare dietro le apparenze. L'apertura al mondo attraverso il duplice canale della fantasia e del dono, vero, di sé agli altri. La comprensione nei confronti di un bambino con un difetto da superare.
Amelia è una bambina cocciuta che ha una strana fame di accumulo. Non riesce a controllarsi, nemmeno quando si tratta di cedere al fratellino qualche sasso raccolto sulla spiaggia. Il battibecco tra fratelli esplora questa brama di accumulo incontrollabile, finché a casa, la zia preferita offre ai bambini alcuni oggetti che ha scartato facendo il trasloco. Mirco sceglie due giocattoli che catturano la sua attenzione, Amelia invece pretende di impossessarsi di interi scatoloni e cerca di stivarli in camera sua senza accorgersi che la stanza sembra già un bazar. La storia finisce con un incrocio di sguardi e di speranza per il cambiamento della protagonista.
Annalisa Strada è nata in provincia di Brescia, dove vive. La sua vita lavorativa ruota attorno ai libri, alle parole e alle storie. Per vari editori ha prodotto testi e manuali, alcuni sulle tradizioni popolari, altri di cucina e dintorni, certi anche per i lettori più piccoli. Per bambini e ragazzi ha pubblicato testi di lettura per le scuole medie e storie per i più piccoli. Tra gli altri: Tutti in scena! (Paravia Bruno Mondadori), Una nonna da educare e Oggetti smarriti (Loffredo); Cinque contro tutti (Simone Libri); Enrica la formica senza sedere (Ape Junior); Chi ride in giardino? (Edizioni Arka); Come nasce la casa (Panini Ragazzi); Il Condominio (Hablò); Le tre caramelle (Hablò).
Maria Caprì , grafica e illustratrice. Dopo il diploma all’istituto d’arte di Monza lavora come grafica per la realizzazione di marchi e immagini coordinate, libri, a collaborare con Letizia Galli per la realizzazione di un libro onomatopeico per bambini. Negli ultimi anni predilige il web e partecipa alla creazione, tra gli altri, di due siti dedicati ai bambini: bimbisicuri.it sito-progetto per la sicurezza dei bambini in auto, e genitoriche.org, sito vaso di pandora (in cui sbirciare senza pericolo) con comunity di genitori (o aspiranti o chiunque ne volesse far parte) che hanno voglia di far domande, di dar risposte, di confrontarsi.
Il padre di Tobia, studioso dalla grande saggezza, si rifiuta di rivelare il segreto di una invenzione geniale. Per questo viene rinchiuso in prigione e Tobia e la sua famiglia vengono espulsi dalla comunità, e sospinti in un esilio forzato nella zona dei Bassi Rami.
Ma Tobia riesce a fuggire dando inizio alla sua strabiliante avventura.
Timothée De Fombelle ha 33 anni e fino ad oggi ha scritto per il teatro. Tobia è il suo primo romanzo, in due episodi ed ha già ricevuto numerosissimi riconoscimenti in Francia. Sta per essere pubblicato in 12 paesi in tutto il mondo. L’edizione italiana è la prima in assoluto. Il secondo libro dell’epopea di Tobia, Gli occhi di Elisha, sarà pubblicato nel 2008.
Un palazzone fatiscente - strano, magro e alto, come un lampione che ha fatto una cura dimagrante, chiamato "il Sigaro" - e i suoi buffi abitanti; un ingegnere misterioso che vive solo di notte; una banda di ragazzini comandati da un "pollo" e da una bambina straordinaria con una curiosità vivacissima, che con la sua famiglia abita al settimo piano. Non si sarebbe nulla di strano se non fosse che Enrica Teiera (si chiama così la bambina) non può camminare e l'ascensore non arriva al settimo piano... Sono questi i protagonisti di un'incredibile avventura, che parte dal buio del sottosuolo per arrivare fino... in cielo! In compagnia di un vecchio e inquietante ingegnere che sa ancora sognare e, cosa ancora più importante, sa come realizzare i sogni degli altri. Il libro, indicato per lettrici e lettori del secondo ciclo elementare, affronta alcuni temi di sicuro coinvolgimento: il tema del coraggio e della passione per la vita della protagonista, il gusto per l'avventura che suscita solidarietà e attenzione agli altri, la capacità di non fermarsi alle apparenze e di andare al di là di limiti. In queste pagine viene affrontato, anche se non direttamente, il grave problema dei rifiuti tossici, una delle emergenze della nostra epoca, con l'obiettivo di sensibilizzare i giovanissimi a questo problema. Età di lettura: da 9 anni.
Il mondo degli orchi è sconvolto dalle morti misteriose di alcuni di loro: sembra che ognuna delle vittime sia stata uccisa dai loro stessi incubi. Sono stati convocati tutti alla locanda "Orchi sporchi" per scoprire chi sia il misterioso assassino. Scopriranno che è uno scrittore che si è stancato e vuole porre fine alla storia uccidendone i protagonisti. Questa idea non piace agli orchi che decidono invece di portare lo scrittore nel loro mondo...
La protagonista, sempre alla ricerca di un cane che vorrebbe come compagno di giochi, scopre che le galline sono interessanti compagne di gioco e molto più intelligenti della fama che hanno. Una provocazione ad andare oltre i pregiudizi e le apparenze. Il romanzo è indirizzato ai ragazzi che iniziano a conoscere il mondo dall'alto e ad assaporare la possibilità di riflessioni e valutazioni autonome.
Matteo non ama andare a scuola: non capisce subito le spiegazioni, i compagni lo prendono in giro, la maestra fa differenze tra gli allievi e poi tutti vogliono essere amici di Luca e questo proprio non gli va giù…
La storia di Ciccio Porcello e di Codina Ricciolina che convolano a nozze circondati dagli amici maiali, ripuliti e vestiti per l'occasione. Una festa memorabile che li vedrà gioiosamente cantare, mangiare e ballare come pazzi. Età di lettura: da 5 anni.
In questa favola Buzzati fonde ballata popolare, invenzione fantastica e riflessione morale sulla vita di oggi e di ieri, per raccontare la parabola degli orsi che, dopo aver sperimentato la vita di città, decidono di tornare sulle loro montagne. E ripensa in forma "leggera" i grandi temi a lui cari: la semplicità della vita in montagna, il senso dell'attesa, l'ambiguità insita nel male come nel bene, rivivendo l'eterna storia dell'umanità, chiamata a ritrovare le proprie origini. Età di lettura: da 9 anni.
Nel tempo dei tempi la Sicilia viene invasa dagli orsi: scendono dalle più alte montagne, guidati dal loro re, a cui i cacciatori della pianura hanno rapito il figlio. Nella loro memorabile avventura gli orsi superano infiniti ostacoli. Alla fine la capitale viene espugnata e il figlio del re riconosciuto in un equilibrista del Gran Teatro Excelsior. Divenuti i signori dell'isola, gli orsi vedono a poco a poco la corruzione insinuarsi nel loro mondo. E solo il ritorno, in lunghissima fila, alle vecchie montagne assicurerà loro la quiete della natura, segnando la fine dell'indimenticabile incursione tra gli uomini. Età di lettura: dai 9 agli 11 anni.