Theodore Dalrymple, uno de los comentaristas más incisivos y menos políticamente correctos de nuestros días, desenmascara el sentimentalismo oculto que asfixia la vida pública. Bajo la guisa de esfuerzos encomiables como la correcta educación de los niños, la atención a los desfavorecidos, la ayuda a los menos capacitados y el bien en general, estamos consiguiendo todo lo contrario: el sentimentalismo destruye el sentido de responsabilidad, debilita las relaciones humanas y en realidad está muy cerca de la agresión y la violencia. Al hilo de su perspicaz y en ocasiones incómodo comentario de temas sociales, políticos, populares y literarios muy diversos, Dalrymple nos muestra las consecuencias perversas que tiene abandonar la lógica en favor del culto a los sentimientos.
En un libro ágil, fácil de leer y ameno, José Pedro Manglano huye de teorizar en abstracto e ilustra sus planteamientos con personajes de la literatura contemporánea. Plantea al lector una serie de preguntas sobre la naturaleza del amor: ¿qué es lo que amo cuando digo que amo? ¿cómo puedo identificar el amor y diferenciarlo de las sensaciones subjetivas que despierta en mí otra persona? ¿Qué sentido tiene el matrimonio, si lo importante ya lo tenemos nosotros solos?
Il volume costituisce un profilo dell’italiano di oggi, tracciato ai vari livelli di analisi linguistica, dalla fonetica e fonologia alla morfologia flessiva e lessicale, dalla sintassi al lessico, compresa l’onomastica. Sono affrontati, fra l’altro, diversi aspetti di carattere variazionale, con capitoli dedicati al parlato, allo scritto, al trasmesso dei vecchi e nuovi media, e con approfondimenti sui dialetti, sulle varietà regionali e sulla lingua dei semicolti. Un’importante funzione di raccordo è svolta dal capitolo sulla testualità. Assai ricco il corredo degli esercizi.
"Dimostrerò che esiste una tecnica psicologica che consente di interpretare i sogni, e che, applicando questo metodo, ogni sogno si rivela come una formazione psichica resa di significato [...]. Tenterò inoltre di chiarire i processi da cui derivano la stranezza e l'oscurità del sogno e di dedurre la natura delle forze psichiche dalla cui cooperazione o dal cui contrasto il sogno trae origine".
Oggi, nel variegato panorama della scuola italiana, la gestione inclusiva nelle classi di alunni che hanno una diagnosi di disturbo del neurosviluppo diviene un bisogno sempre più sentito, urgente ed evidente. La qualità dell'inclusione dell'alunno con una diagnosi di Disturbo del neurosviluppo dipende dalle competenze che tutti i professionisti mettono in atto per definire un progetto condiviso, in grado di rispondere ai bisogni educativi dell'alunno con il disturbo ma anche degli altri alunni della classe. Il volume si propone di descrivere i diversi disturbi del neurosviluppo, alla luce del nuovo inquadramento del DSM-V, e di esaminare i possibili trattamenti specialistici e interventi didattici tenendo conto delle indicazioni scolastiche definite dalle normative vigenti. All'interno del libro vengono inseriti alcuni disturbi di questo nuovo raggruppamento, come la disabilità intellettiva, i disturbi della comunicazione, i disturbi dello spettro autistico, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e il disturbo specifico dell'apprendimento (DSA). Ogni capitolo inquadra e descrive il disturbo nel suo carattere evolutivo, mostrando come si possa presentare durante l'asilo nido, la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e secondaria. Vengono fornite informazioni sulla valutazione neuropsicologica e definiti gli obiettivi di un intervento sia psicologico che educativo. Infine per tutti i disturbi presentati viene proposta la costruzione del piano didattico personalizzato o del piano educativo individualizzato, documentazione fondamentale per definire linee di didattica specifiche per ciascun alunno con diagnosi di disturbo del neurosviluppo. Il volume è corredato da slides di supporto alla didattica per i docenti e da domande di autoverifica per gli studenti, disponibili nell'area Biblioteca multimediale del sito.
«La vida espiritual cristiana es una relaciòn de amor entre Dios y
cada hija e hijo suyo, destinada a ser, progresivamente, màs intima.
màs profunda y abarcante. Los santos son aquellos que màs se han
acercado a esa hondura de amor en esta tierra, y que disfrutan ya de
su plenitud en el cielo, en una vida infinitamente feliz, sin limites ni
condiciones. En este libro el autor busca desentranar algunos de los
"secretos" que transformaron a esas santas y santos, en los hombres y mujeres màs enamorados, y por eso mismo, màs dichosos de este mundo; para ayudarnos también a nosotros a serlo, y alcanzar con ellos la felicidad eterna: la santidad».
This book is primarily addressed to law students and its main goal is to introduce the study of Canon Law through the analysis of its current norms. Exegesis has not been chosen as main methodology for this book, but rather we have decided to use the fundamental basis of the entire legal order, meaning the centrality of every person within the ecclesial community. From this perspective, methodologically speaking, the guidance provided in this book is not the classical one of the legal commentaries. In fact, the explanation of the norms of the canons is proposed in a systematic and organized way, by grouping the subjects and explaining the juridical concepts that are peculiar to the law of the Church.
Da circa un decennio la questione libica divide profondamente l'opinione pubblica italiana. Da un lato chi è stato favorevole all'intervento armato nel 2011, dall'altro i contrari. Da un lato - soprattutto - chi pensa che il flusso dei migranti verso le nostre coste vada fermato con ogni mezzo, e che i centri di detenzione "legali" e illegali in Libia siano una soluzione, dall'altro chi ritiene che i migranti imprigionati in Libia abbiano il diritto di fuggire ed essere salvati da trafficanti e sfruttatori. Bianco o nero; pieno o vuoto; tutto o niente. Ma come sempre la realtà è più complessa. Occorre conoscerla. Questo volume dà notizia di una Libia diversa da quella dei telegiornali e dei post sui social. È la Libia dei libici, la Libia delle code fuori dalle banche per procurarsi una moneta che non ha più valore. La Libia dei ragazzi che hanno combattuto il regime di Gheddafi e ora lo rimpiangono perché almeno, "quando c'era lui", si sentivano sicuri; e non mancavano soldi, corrente elettrica, benzina. La Libia delle madri ferme alla finestra in attesa di figli che non torneranno. La Libia degli anziani che hanno attraversato decenni di dittatura e si guardano sempre le spalle. La Libia della gente comune che subisce ogni giorno ricatti dei militari, abusi, rapimenti, e vive perennemente nel terrore.
Nessuno sa dire che cosa sia l'energia. Sappiamo però che senza una qualche sua trasformazione nulla si produce. I fisici attribuiscono all'energia il ruolo di motore cellulare, gli antropologi quello di motore culturale. Allora si può raccontare una storia del mondo e dell'uomo nella quale la prima fonte di energia fu il cibo. Quando il cibo divenne il prodotto dell'agricoltura e non più della caccia, cambiò il mondo. Poi la fonte dell'energia si fece fossile, e la nostra vita cambiò di nuovo, perché crescemmo e ci moltiplicammo. E adesso, forse, abbiamo bisogno di affrontare una transizione per superare i fossili, altrimenti il riscaldamento globale sfuggirà dalle nostre mani con conseguenze catastrofiche. Anche questa volta, se ci sarà una rivoluzione, la nostra vita non sarà più la stessa. Massimo Nicolazzi ha gestito importanti progetti energetici in Europa e in Asia. Negli ultimi due secoli la storia ha avuto un'accelerazione grazie a fonti di energia sempre più economiche ed efficaci: il carbone, il petrolio e poi il gas naturale. Senza queste fonti non sarebbe stato possibile il progresso civile e tecnologico che abbiamo conosciuto. D'altra parte, oggi non sono più sostenibili. Superarle sarà difficile, perché sono tanti gli interessi in gioco. Per esempio: la tassazione italiana sui carburanti fossili ha un valore più elevato del danno che ci deriva dalle emissioni del tubo di scappamento? Questa storia diventa così un'inchiesta che indaga la rete complessa dei rapporti di forza che fanno del superamento dell'energia fossile un problema di difficilissima soluzione. E ci mostra la sola certezza che abbiamo: "è la disponibilità di energia la chiave di tutto".
«Era il 1966 quando l'autore austriaco, che debuttando a teatro nello stesso anno aveva fatto scalpore con i suoi Insulti al pubblico, esordiva nella narrativa lanciando, a quel medesimo pubblico creativamente maltrattato, la sua sfida, stuzzicandolo con una provocazione, spiazzandolo con una storia costruita - o frantumata - come un rebus, un puzzle, un enigma. Il romanzo rifiuta di lasciarsi riassumere, è composto da episodi che resistono a farsi ricondurre a un insieme coerente, è presentato da un titolo che non concede indizi per una risoluzione né la traccia per una univoca interpretazione. Volendo estrarre il nucleo, l'ossatura di un plot, si rischia di far svanire il fascino perturbante di questo mosaico narrativo. Due ragazzi, due fratelli, giocano un giorno d'estate vicino al fiume e, mentre saltano da una riva all'altra, uno dei due scivola in acqua e annega. Il terzo fratello, il narratore, diviene cieco quel giorno e alla cieca procede attraverso le proprie percezioni e sensazioni sondando l'accaduto. Ma allora chi sono i calabroni? Sono le parole armate di pungiglione? I detentori di un punto di vista sfuggente, messo a fuoco da occhi sfaccettati in vari ocelli e capaci di guardare anche al buio? I volatori su traiettorie apparentemente caotiche e segretamente rispondenti a una linea misteriosa, come questa scrittura? Oppure sono i diretti parenti - nonché i voraci predatori - delle numerose figure animali che popolano il paesaggio rurale della Carinzia meridionale dove Handke è cresciuto, descritti uno dopo l'altro come arcani simboli viventi: la vespa, il tafano, la zanzara, la formica, la tignola...» (Alessandra Iadicicco)
Questo testo nasce come lectio magistralis del Vescovo Franco Giulio Brambilla introduttiva alla Summer School MCL 2019 (XI edizione) dal titolo "Corpi intermedi: innovazione sociale e azione politica", destinata a un folto gruppo di giovani del Movimento Cristiano Lavoratori riuniti nella nostra Università Cattolica del Sacro Cuore per una intensa quattro giorni di lezioni, lavori di gruppo, tavole rotonde. Il titolo I corpi intermedi, figure del noi sociale: per lo sviluppo della persona e la giustizia nella società è di per sé eloquente. Si tratta di una rilettura, per diversi profili originale, del principio di sussidiarietà costantemente riproposto dalla dottrina sociale della Chiesa nel suo sviluppo. Dalla sua funzione principale - quasi apologetica, assolta in passato - di tutela del cittadino dalle pretese dello Stato suggerisce di passare a una visione personalistica per la promozione della dimensione sociale dell'essere umano. Parlare oggi di "corpi intermedi" può sembrare anacronistico, ma ciò rende ancora più urgente trattare l'argomento, in tempi nei quali l'individualismo e la disintermediazione politica e sociale sembrano prevalere, non solo nel nostro paese.