Questo libro nasce negli studi professionali, nelle scuole, nelle piazze, negli oratori, nei centri d’incontro, germoglia dalle esperienze, dalle rappresentazioni, dagli incontri tra le nostre menti e quelle degli adolescenti e dei loro genitori che abbiamo conosciuto durante la parte di strada percorsa insieme.
Per tradizione, nell’Istituto Adler e nel Gruppo di Supervisione dell’Adolescenza, non ci limitiamo a fare gli psicologi, ma, da sempre, condividiamo la fatica e il piacere di riflettere sul fare gli psicologi con gli adolescenti.
Il testo, cercando di mantenere un discorso unitario e di sviluppare un percorso narrativo, vuole offrire un lavoro di riflessione utilizzabile anche come un manuale; ogni capitolo conserva una sua autonomia ed è in grado di offrire spunti di riflessione in merito all’argomento che tratta, senza mai perdere di vista la complessità e l’interezza della questione del trattamento psicoterapeutico con l’adolescente.
L’anima di un percorso psicoterapeutico con l’adolescente e il suo ambiente è una fiducia incrollabile nell’impossibile.
Descrizione
Il volume mette a tema Abramo, il padre della fede. È un testo a due voci. La primaripercorre, attraverso i dati biblici, l’esperienza di vita e di fede del primo patriarca. Un’avventura che Abramo ha vissuto con la sua famiglia, in particolare con la moglie Sara e il figlio Isacco. Emerge la figura di un uomo chiamato a lasciare le sicurezze che aveva per mettersi in viaggio guidato da una presenza Altra che gli ha sempre chiesto tutto senza mi­sura. È proprio nel viaggio che l’esperienza di Abramo si consuma e diventa significativa. La seconda voce riprende il dato biblico e, gra­zie a una lettura psicologica, riflette su alcune esperienze del patriarca, in particolare quella del lutto. Abramo, l’uomo di Dio e da Lui scel­to, non è risparmiato dalle difficoltà della vita come nessun altro uomo o donna della Bibbia. Infatti, essere credenti non esonera dalle svolte difficili e tragiche della vita. Il lutto è uno stato emotivo che caratterizza la vita di ogni persona, il sentimento del lutto può accompagnare anche momenti importanti di cambiamento, legati a trasferimento geogra­fico, alla separazione, alla morte… A partire dal dato biblico si desidera far comprendere che la vita ci porta alla scoperta della morte e non solo fisica, terribile verità per tutti. È sag­gio quindi sviluppare una riflessioni che tema­tizzi come l’accompagnamento alla morte o l’e­laborazione di qualsiasi altro lutto, sia un’arte.
Biografia
Roberto Tadiello
docente di AT presso lo studio teologico Lu­rentianum e il polo accademico Marcianum di Venezia. Ha conseguito la licenza e il dot­torato presso lo Studium Biblicum Franci­ scanum di Gerusalemme.
Marco Bennati
psicologo psicoterapeuta, specialista in psi­cosessuologia, baccalaureato in teologia. Nell'Amazzonia brasiliana ha lavorato in ospedale con pazienti leucemici e in un consultorio psicologico dei quartieri meno ab­bienti dove ha affrontato i molteplici proble­mi del disagio sociale.
In un agile manuale, la storia dei principali concetti che sono alla base della scienza della psicologia. Dal lungo passato filosofico alla fondazione della psicologia scientifica come disciplina istituzionalmente riconosciuta nelle università e nei centri di ricerca nell'ultima parte del XIX secolo; dalla costituzione delle grandi 'scuole' (strutturalismo, funzionalismo, gestaltismo, comportamentismo), sino alla grande crisi dell'ultimo dopoguerra, con la nascita del cognitivismo, il movimento che tuttora domina la disciplina e che qui viene preso in esame fino ai suoi ultimissimi sviluppi, dal connessionismo ai sistemi dinamici non lineari.
Niente sgomitate o urla: far volere le proprie ragioni e non essere messi all'angolo è un'arte, e Barbara Berckhan ne è la maestra. Il suo metodo "dolce", che prevede tuttavia una certa fermezza, permette di mostrarsi fieri, riuscire a dire di no, rimanere coerenti con le proprie idee, non farsi ignorare, avanzare chiaramente le proprie richieste, trovare ascolto. Tutto questo condito con un pizzico di humor e senza forzare l'indole di ciascuno. Ogni capitolo infatti affronta una delle cinque tecniche suggerite e fornisce numerosi consigli pratici su come adottarla; ma si tratta di spunti, non di regole, che ognuno può riadattare al proprio stile personale con semplicità ed efficacia. Così facendo, il modo per farsi valere non risulterà artificioso o dettato dall'esterno, ma diventerà parte della personalità di ciascuno. Un vero Coaching individuale per acquisire sicurezza ed esprimere se stessi e le proprie opinioni in modo efficace.
Un libro utile per genitori, insegnanti, ragazzi e per tutti coloro che cercano di capire quanto le nuove dinamiche sociali modifichino i vissuti della contemporaneità. Attraverso il caso clinico di Enrico, un adolescente che non ce la fa a vivere nel nostro contesto sociale, il testo tenta di cogliere le ragioni di un comportamento così estremo come il ritiro dalla società. Alcuni dei nostri ragazzi stanno sparendo: abbandonano la scuola, si nascondono nella loro stanza, rifiutano di uscire e di incontrare gli amici, dormono di giorno e si svegliano la notte per connettersi ad Internet. Passano la loro vita al computer immersi in giochi virtuali e rifiutano ogni tipo di relazione sociali. In Giappone, dove ce ne sono quasi un milione, li hanno chiamati hikikomori, che significa "reclusi"; gli psichiatri occidentali parlano di "ritiro sociale acuto"; ovunque, genitori sconcertati e allarmati cercano una risposta ed un aiuto mentre la questione del ritiro sta diventando un problema sociale. Proprio come nel caso clinico qui narrato in prima persona dove uno psicoterapeuta da voce ad uno di loro, Enrico, illustrando nel modo più diretto e più chiaro i pensieri di un adolescente che non ce la fa a vivere nel nostro contesto sociale. Un libro utile per i genitori, gli insegnanti, i ragazzi e per tutti coloro che cercano di capire quanto le nuove dinamiche sociali modifichino i vissuti della contemporaneità.
Compagni di gioco e di segrete confidenze: una presenza indispensabile e preziosa nella quotidianità di una giovane famiglia.
Non pretendere che le persone "facciano" questo o quello, ma ottenere che esse "vogliano fare" questo o quello è il senso della leadership, che consiste nel plasmare opinioni, desideri e priorità all'insegna non di un "io" potente ma di un "noi" efficace. Dalle origini dell'identità di gruppo alle basi della legittimità e dell'autorità, alle dinamiche legate alla giustizia e alla correttezza dei comportamenti, alle determinanti del carisma e dell'appartenenza a un gruppo, fino alla pratica e alle politiche della leadership, il volume presenta una nuova psicologia della leadership, secondo cui il leader, per avere successo, deve saper creare, difendere e trasmettere un senso di identità di gruppo.
Il testo offre un programma di pedagogia sportiva per educatori, ma è utile anche ai giovani per l’entusiasmo e gli orizzonti vasti che caratterizzano l’autrice. Vengono presi in considerazione aspetti della cultura contemporanea che non aiuta i ragazzi a scegliere valori fondanti della vita ma, complici i mass media, spesso vengono enfatizzati disvalori come il top del successo nella vita. A questo stato di cose, l’autrice oppone una cultura di valori umani che nobilitano la vita, come il rispetto dell’altro, la solidarietà nello sport come agente di socializzazione ancorché di competitività, ma sempre nel rispetto dell’altro. Completano il testo spunti narrativi di testimoni del mondo dello sport.
L'autrice
Rosetta Calì, docente di filosofia, pedagogia, psicologia e altre discipline. Educatrice, animatrice di giovani sia di educandato che di sistema scolastico, si occupa di numerose iniziative a favore del mondo giovanile. Ha una particolare sensibilità per il rapporto giovani e mass media e le implicanze pedagogiche ed esistenziali che ne derivano.
L'essere felici non dipende tanto da fattori esterni o da particolari tecniche, ma dal nostro cuore. Sono le buone radici della nostra infanzia che ci rendono capaci della felicità. C'è una felicità sana, propria degli ottimisti che, possedendo una buona fiducia di base, si sentono amati e sono pronti a dare amore. E c'è una felicità malata, propria dei cercatori del piacere scambiato per felicità, dei dipendenti da psicofarmaci o da droghe, degli euforici, degli iperattivi, degli iperadattati che, per evitare la critica ed essere accettati e amati, si sentono inconsciamente obbligati a esibire la maschera della contentezza. Ci sono coloro che, pur desiderandolo, si sentono in colpa o hanno paura di essere felici. Ci sono i pessimisti che si sentono tagliati fuori dal mondo della felicità, ma essa può loro dischiudersi, se saranno aperti a un serio e impegnativo itinerario psicoterapeutico. Aspirare a essere felici è una potente molla dell'esistenza. Rivela che non abbiamo perso la fiducia in noi stessi e nei nostri simili e che la speranza non è spenta nei territori della nostra psiche. Ciò aiuta a crescere, anche quando l'anagrafe ci colloca nella terza o nella quarta età.
La rivalità è un sentimento che impregna le relazioni quotidiane avvelenandole e trasforma la vita in una gara continua per la ricerca del protagonismo. Ma da dove origina la rivalità? È possibile la vita senza competizione? Facendo riferimento alle teorie psicoanalitiche, biologiche e filosofiche più avanzate, con un linguaggio chiaro e non specialistico, si tenta di rinvenire le radici inconsce del sentimento di rivalità e i malintesi che lo alimentano. Si scoprirà così un nuovo orizzonte che permetterà di vivere la vita in armonia con se stessi e con gli altri.
Alle origini della civiltà occidentale, i Greci svilupparono una vera e propria cultura del sogno. Per loro la vita notturna non era marginale e poco significativa, ma un messaggio capace di proiettarsi con forza sulla vita cosciente; a loro si chiedevano indicazioni su scelte da compiere, oracoli, persino miracolose guarigioni. Questo libro parla delle varie funzioni dei sogni nella civiltà greca, sino alla tarda antichità: dai sogni di Omero a quelli che progressivamente vennero studiati e descritti da filosofi , scienziati, poeti, interpreti professionisti di sogni.
L'autore
Giulio Guidorizzi insegna Teatro e drammaturgia dell’antichità all’Università di Torino. Nella collana Scienza e Idee ha pubblicato Ai confini dell’anima (2010).
"L'espressione 'cuori infranti' non è solo un modo di dire, ma un'immagine che rende perfettamente la sensazione anche fisica che vivono gli innamorati delusi. Certo, il cuore non si rompe, ma sembra stretto in una morsa, oppresso da un peso troppo grande per non temere che possa spezzarsi da un momento all'altro. In questo libro troverete gli stati d'animo più ricorrenti tra coloro che soffrono per amore: i sospetti, la gelosia, le domande assillanti ('Che cos'ha più di me?', 'Dove ho sbagliato?', 'È giusto restare amici?') le speranze rinate, le sospirate rappacificazioni... Troverete una mappa che vi indicherà il punto in cui siete nel vostro percorso di guarigione, suggerendovi, a ogni spostamento, la via d'uscita. Fino a quando un giorno, a sorpresa, vi sveglierete e scoprirete che ogni dolore è svanito." (Gianna Schelotto)