Durante la stretta collaborazione che condusse alla stesura del Mulino di Amleto, Giorgio de Santillana e Hertha von Dechend raccontarono in varie conferenze le scoperte sensazionali che andavano via via facendo. Sepolti in sedi editoriali difficilmente accessibili, i testi di alcuni di quegli interventi sono ora qui raccolti, e consentono al lettore di gettare uno sguardo nell’incomparabile fucina di idee da cui uscirà la loro opera capitale: «l’importanza unica» di Sirio – la più luminosa delle stelle fisse, che per più di 3000 anni sembrò non essere affetta dalla Precessione degli Equinozi – nelle antiche civiltà di tutto il mondo, da Babilonia alla Grecia, dal Medio Oriente iranico all’India, dalla Cina alla Polinesia; il «sistema di misure normate» posto a fondamento della cultura superiore arcaica, dove lunghezza, capacità e peso, strettamente collegati, sono derivati dalle uniche misure «assolute» esistenti in natura: lo scorrere del tempo e gli intervalli armonici; infine, il «mutare delle mode in storiografia», a partire dal caso esemplare del soggiorno di Eudosso in Egitto. In un percorso dalle mille ramificazioni, queste pagine ci offrono una porta d’accesso a quel pensiero arcaico in cui il rigore della Scienza, fondato su numerus, pondus et mensura, parlava ancora il linguaggio tecnico quanto immaginifico del Mito – e contribuiscono a farci rivalutare « quei nostri remotissimi antenati che crearono proprio le civiltà superiori».
L’amicizia fra Benjamin e Scholem spicca, nel Novecento, come una tra le più affascinanti e vitali. E quando nel 1980 Scholem pubblica questo carteggio, che copre gli ultimi otto anni della vita di Benjamin, vuole rendere giustizia a un rapporto complesso e non privo di contrasti, ma improntato a una profonda fedeltà. Grande studioso della Qabbalah e della mistica ebraica, Scholem è, nel 1932, già da tempo in Palestina e ormai a un passo dalla cattedra; la vita di Benjamin, cabbalista in incognito e profondo innovatore del pensiero, attraversa invece la sua fase più tormentata: ospite di volta in volta a Ibiza, Parigi, Sanremo e in Danimarca, è costantemente alla ricerca di una base di sussistenza. Tra i due, fortemente segnati dalla formazione nella Berlino di inizio secolo e subito attratti dalle ricerche l’uno dell’altro, si sviluppa un confronto incessante che investe l’attualità politica, i libri letti, le comuni conoscenze (da Buber a Bloch, da Brecht ai francofortesi), e che trova il suo fulcro nei densissimi scambi a proposito di Kafka. Un dialogo a distanza – se si esclude il breve incontro parigino dell’inverno del 1938 – e non di rado drammatico, intessuto com’è anche di malintesi, puntute allusioni, eloquenti silenzi, ma che resta una prova convincente delle parole con cui Benjamin definì il suo rapporto con Scholem: «fra Gerhard e me le cose stanno così: ci siamo persuasi a vicenda».
L'umanità si trova a un bivio. Le crescenti disuguaglianze, l'acuirsi della violenza a livello politico, i fondamentalismi in conflitto e una crisi ambientale di proporzioni planetarie rappresentano l'attuale scenario cui far fronte. Come modellare un mondo che abbia spazio per tutti, incluse le generazioni future? Quali le possibilità per un vivere collettivo? A queste urgenti questioni cerca di rispondere l'antropologia, mettendo in campo la saggezza e l'esperienza delle persone, indipendentemente da background e percorsi di vita. L'autore ripercorre le tappe di sviluppo di questo campo di studi; nato per supportare gli ideali del progresso, crollato tra le rovine della guerra e del colonialismo, rinasce oggi come disciplina della speranza, destinata ad assumere un ruolo centrale nel dibattito sulle impellenti questioni intellettuali, etiche e politiche contemporanee. Con appassionate argomentazioni, Tim Ingold dimostra perché l'antropologia è importante per tutti noi.
Il presente compendio:
· fornisce una solida preparazione generale sul diritto sindacale e del lavoro
· offre una completa disamina di tutti gli argomenti storici e attuali della materia
· analizza tutti i temi del diritto sindacale e del lavoro privato e pubblico
· è ideale per chi si approccia allo studio della materia in vista di prove concorsuali o esami di abilitazione alle professioni giuridiche
Il volume è aggiornato:
- alla Corte Cost. 16 luglio 2020, n.150, in tema di jobs act
- al decreto Rilancio
- al decreto Cura Italia
Vincent Van Gogh adorava dipingere, ma nelle sue opere i colori erano cupi e spenti. In cerca di ispirazione, si recò a Parigi, in visita all'adorato fratello Theo, e si imbatté in un gruppo di pittori detti Impressionisti. Da loro imparò l'uso dei colori vivaci! Da quel momento non smise mai di dipingere, realizzando oltre duemila opere. Lasciatevi ispirare da uno dei pittori più rappresentativi della storia dell'arte occidentale, attraverso i suoi capolavori. Scoprite, tra le pagine del libro, più di 10 capolavori di Van Gogh. Età di lettura: da 5 anni.
Che cosa significa riuscire nella vita? E qual è il senso di una vita autenticamente riuscita se nell'economia dell'universo siamo meno di un'ombra che passa? È stato dimostrato che nella storia non è mai esistita una creatura umana identica a un'altra. Ogni persona è cosa nuova e per essere felice deve sentire di dare compimento alla propria natura in questo mondo per renderlo migliore. Per diventare quelli che siamo chiamati a essere, per trovare la nostra strada, dobbiamo accettare il rischio di una ricerca esistenziale che ci chiede di non scegliere solo tra alternative note e rassicuranti, ma di rischiare, mettendo in discussione il nostro modo di amare, di lavorare, di stare con gli altri, spalancando gli occhi sulla varietà di colori che la tavolozza della vita ci offre. Il segreto dell'arte di riuscire è un'alchimia fra azione e contemplazione. E non c'è vera riuscita che non sia costruita superando lacune, storture, errori, sconfitte, delusioni.
Il volume accompagna nella lettura di uno dei testi più belli della letteratura religiosa di ogni tempo: "Il pensiero alla morte" di Paolo VI (1897-1978). Il titolo dell'opera può trarre in inganno: non è una meditazione sulla morte, ma una riflessione sul senso della vita, scritta dall'allora pontefice in un periodo di riposo, a Castelgandolfo, nell'estate del 1965. Tre i temi centrali: la gratitudine per i sempre sorprendenti doni della vita e del mondo; il pentimento per non averli sempre utilizzati a dovere; la scelta di fare del proprio tempo un rinnovato dono d'amore per tutti. Un'occasione per entrare nel cuore di una delle personalità più significative, e ancora da riscoprire, del XX secolo.
L'economia globale si sta spostando sempre di più verso le indicazioni dettate dai principi dello sviluppo sostenibile. Ci sono le nuove professioni e le startup green, che stanno occupando nicchie di mercato ancora non sature e in continua espansione. Questa nuova era dell'economia verde sta creando migliaia di nuovi posti di lavoro trovando soluzioni ai bisogni ambientali, al bisogno di "tirare il freno a mano", per citare la giovane attivista svedese Greta Thunberg, per salvare il pianeta dalla corsa folle che ha innescato il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Quali sono le start up di tutto il mondo che hanno avuto successo con un'idea rivoluzionaria che può risolvere i problemi del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile? Chi sono i giovani dietro a queste idee e come hanno iniziato? Cos'è la Green Nation, la nazione senza confini geografici che unisce i giovani nei principi della scienza e che le autrici di questo libro hanno raccontato in "Il mio nome è Greta", edito da Centauria nella primavera del 2019. Attraverso capitoli brevi ma molto dettagliati, illustrazioni, un glossario delle parole chiave che sono ormai entrate a fare parte del linguaggio comune della nuova economia sostenibile, consigli per lanciare la propria idea di successo e i referenti autorevoli in Italia e all'estero, questo libro è una lettura per giovani dai 13 ai 30 anni, quei ragazzi che hanno deciso di investire nel proprio futuro e in quello del pianeta Terra.
La pubblicazione, nel 1963, del libro di Hannah Arendt "La banalità del male" suscitò un dibattito incandescente, che turbò profondamente Arendt, anzitutto perché quel libro incrinò i suoi rapporti con gli amici e i sodali ebrei di un tempo, tra i quali Gershom Scholem. Ma quel dibattito dai toni accesissimi, che dagli ambienti accademici tracimò sui giornali e sui media del tempo, era destinato a lasciare un segno indelebile sul pensiero e sulla vita stessa di Arendt. Esso inaugurò un lungo e travagliato percorso speculativo che l'avrebbe condotta al capolavoro incompiuto "La vita della mente". La "questione ebraica", così come viene messa a fuoco attraverso il dibattito provocato da "La banalità del male", segna così una svolta radicale nel cammino di pensiero di Arendt e lascia affiorare una concezione assolutamente peculiare dell'ebraismo, distante anni luce dalle versioni allora dominanti, compresa quella difesa dallo Stato di Israele, una concezione che negli scritti arendtiani, fino ad allora, era rimasta sottotraccia.
Non c'è niente da fare: Greg rimarrà sempre una schiappa e a lui tutto sommato sta bene. Qualcuno però dovrebbe spiegarlo a suo padre Frank, che l'ha iscritto a una scuola di calcio e ad altre attività che dovrebbero farne "un vero uomo". Ora pensa addirittura di spedirlo all'Accademia Militare! Riuscirà Greg a schivare i deliranti propositi di suo padre? Terzo volume della serie. Età di lettura: da 11 anni.
Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall’esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
Prólogo de José Mazuelos Pérez
«No tengo duda de que las páginas de Espera, Adviento, Navidad del Mesías nos harán penetrar mejor en los misterios más profundos del Adviento y nos posibilitará ahondar con las Escrituras en el misterio de la Encarnación de Nuestro Señor Jesucristo. Nos iluminarán las raíces judías de nuestra Navidad para poder así superar la visión pagana de la misma, que alude exclusivamente a la identificación con el solsticio de invierno. También nos facilitarán entender el misterio y la dimensión kerygmática del evangelio de la infancia de Lucas. Creo que no es atrevido por mi parte afirmar que este libro es una ayuda estupenda para vivir con más intensidad la gruta y la luz de Belén, la experiencia de los pastores y de los Magos en su peregrinar al Portal, así como la contemplación del misterio de la Sagrada Familia» (Mons. José Mazuelos Pérez, Obispo de Asidonia-Jerez).
Francesco Giosuè Voltaggio, sacer dote diocesano de Roma, es licenciado en Sagrada Escritura por el Pontificio Instituto Bíblico de Roma y doctor en Ciencias Bíblicas y Arqueología por el Studium Biblicum Franciscanum de Jerusalén. Vive en Tierra Santa, en el monte de las Bienaventuranzas, donde es rector del Seminario Redemptoris Mater de Galilea y profesor de Sagrada Escritura en el Studium Theologicum Galilaeae.
Ed. orig. Alle sorgenti della fede in Terra Santa. II: Attesa, avvento, Natale del Messia (Ed. Cantagalli, Siena - Chirico Ed., Nápoles 2018)