Questo libro è dedicato alla comprensione del significato e della motivazione della violenza umana estrema, a partire dall'analisi della forma più patologica dell'attaccamento e delle relazioni oggettuali dell'offender. L'atrocità della violenza di un uomo nei confronti di un proprio consimile è qualcosa che continua a sconvolgerci profondamente. Quest'emozione, tuttavia, ci lascia spesso confusi e incapaci di trovare strategie appropriate di contenimento. Il Los Angeles Times ha condotto uno studio sugli omicidi commessi tra il 1990 e il 1994 nella circoscrizione più popolosa ed eterogenea degli Stati Uniti, riscontrando che durante quegli anni, in media, ogni cinque ore un individuo è stato ucciso intenzionalmente. Questo vasto campo di sterminio urbano si estendeva lungo tutta la contea di Los Angeles, ma le morti erano concentrate nelle aree più degradate e più povere. Gli uomini di colore avevano il doppio delle possibilità di essere uccisi rispetto ai maschi latini, e erano quindici volte più a rischio rispetto ai maschi caucasici o asiatici. Nel 26% dei 9442 casi, l'offender era uno sconosciuto; in tutti gli altri casi, che fossero relativi a uno scontro tra bande, tra familiari o conseguenze di litigi coniugali, era presente un attaccamento tra l'offender e la vittima. In quasi metà dei casi, i colpevoli non sono stati arrestati. Questi dati mostrano una simile diffusione in tutta la nazione, facendo degli Stati Uniti una delle nazioni più violente al mondo. La gravità del tipo di omicidio messo sotto esame in questo libro, nonostante sia meno comune rispetto a questi dati, sposta l'attenzione sulla vita interiore dell'offender.
Prefazione del prof. Luigino Bruni
«I giovani riscoprano la “vocazione” al lavoro-vocazione al lavoro, che è uno dei tratti della dignità umana, non c’è la vocazione alla pigrizia, ma al lavoro, il senso alto di un impegno che va oltre il suo risultato economico, per diventare edificazione del mondo, della società, della vita» (Papa Francesco – 14 dicembre 2015).
«Quando cerco di spiegare ai bambini il concetto di bene comune, ovvero quel tipo particolare di bene che ci tiene assieme, dico: “Quando fate una moltiplicazione e moltiplicate un numero per zero, che succede?” ; a questo punto, il bambino che ha studiato, risponde: “Diventa tutto zero”» (Mons. Fabiano Longoni).
«I processi di trasformazione non banali – come ci ha insegnato la storia – prendono il via sempre da una minoranza profetica. Gesù stesso iniziò con dodici persone umili, partendo dal basso e nel nascondimento. Dipende da noi: se stiamo nella storia da protagonisti positivi, tutto può migliorare in noi, vicino a noi, attraverso di noi» (Stefano Zamagni).
Dopo il successo del libro “Giovani Vangelo Lavoro”, esce questo secondo libretto sull’impegno del cristiano nel mondo del lavoro, perché il lavoro sia, come dica Papa Francesco, degno, solidale, partecipativo, libero, creativo e costruttivo.
Un libro davvero significativo!
L'uomo vitruviano, un disegno di Leonardo da Vinci, rappresenta le proporzioni ideali del corpo umano in forma geometrica, mostrando come possa essere armoniosamente inscritto in due figure geometriche: il cerchio e il quadrato. Si potrebbe pensare alla quadratura del cerchio! In geometria vi sono anche molte figure del triangolo; ma essa non ammette un cerchio triangolare, ma neanche la quadratura del cerchio. Questo libro non è di geometria, bensì di antropologia filosofica. Leonardo ha pensato a due figure geometriche per illustrare la perfezione del corpo umano. Cerchio triangolare vuole mostrare come la perfezione della persona si compia nel dinamismo circolare tra metafisica, antropologia ed etica. Il punto focale del libro non è la triade, ma l'unità che essa costituisce. Unità e perfezione che si raggiunge nell'intreccio armonico tra fondazione metafisica, identità antropologica e agire etico.
After crash-landing in the Sahara Desert, a pilot encounters a little prince who is visiting Earth from his own planet. Their strange and moving meeting illuminates for the aviator many of life's universal truths, as he comes to learn what it means to be human from a child who is not.
Antoine de Saint-Exupéry's delightful The Little Prince has been translated into over 180 languages and sold over 80 million copies. This Macmillan Collector's Library edition features a specially commissioned translation by Ros and Chloe Schwarz, as well as the charming original illustrations by Saint-Exupéry himself, coloured by Barbara Frith, one of England's leading colourists. It's a book that will enchant both children and adults alike.
Designed to appeal to the booklover, the Macmillan Collector's Library is a series of beautiful gift editions of much loved classic titles.
Questo dizionario offre una visione d'insieme originale, che lo distingue dai numerosi strumenti biblici oggi a disposizione e lo colloca tra i sussidi più preziosi per il vasto pubblico. Nell'illustrare i principali concetti e temi-chiave della bibbia, l'autore offre tutti gli elementi essenziali per una sintesi di orientamento informativo e storico.letterario, esegetico spirituale in grado di aiutare a comprendere, interpretare e mediare la Scrittura nei suoi aspetti fondamentali. Le voci sono in genere esposte in modo breve e essenziale. ma sono presenti anche analisi più articolate per quelle più importanti dal punto di vista generale o specifico (peculiarità di alcuni libri biblici, centralità dei personaggi, rilevanza dei concetti, ecc.).
Nel vostro presepe – come nelle tantissime immagini che avrete visto dipinte sui muri delle chiese, all’oratorio, a scuola, al cinema, in tv, in internet – un posto centrale ce l’ha Maria, la mamma di Gesù. Quest’anno, continuando il discorso iniziato con voi gli altri anni, voglio soffermarmi un poco sulla figura di Maria. Perché? Chiederete voi. Perché nella nascita, e in tutta la vita di un bambino, la figura della mamma è importantissima.
«Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19), dice ancora il Vangelo. Aspettando il dono più grande che è Gesù Bambino, facciamogli spazio – come sua Madre – nel nostro cuore, per esempio facendo la Novena di Natale; e nella nostra vita, anche attraverso piccoli gesti di condivisione.
La felicità dà alla vita un respiro inconfondibile, è il bene più prezioso che possiamo custodire. Più che l'aria per respirare, il cibo per non morire, abbiamo bisogno di felicità per vivere: è l'urgenza prima di ogni nostra giornata, di ogni istante della nostra vita. Avere consapevolezza di questa esigenza ultima, esalta e semplifica tutto, ci permette di riconoscere che il nostro peccato non é che desideriamo, ma che non desideriamo più, piuttosto rincorriamo affannati delle voglie inutili, incapaci di darci un briciolo di vera felicità. Questa, inaspettatamente, si nutre di curiosità e desiderio, si esalta ed è esaltata dalla capacità di stupirsi, ti spalanca alla realtà e alla vita con una forza colma di positività, di bene: solo così può raggiungere la sua forma più viva e matura, il godimento. Questa è l'arte suprema della vita. Un'arte possibile e semplice, che non dipende affatto dal portafoglio. Questo libretto, agile e acuto, aiuta a guardare la vita e noi stessi con una profondità trasparente, che nutre un respiro colmo di pace, radice di ogni godimento, secondo la promessa di Colui che ha ridato la gioia agli uomini: "Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena".
Lettera Apostolica a conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia.
Dall'introduzione di Papa Francesco
Francesco
a quanti leggeranno questa Lettera Apostolica misericordia e pace
Misericordia et misera sono le due parole che sant'Agostino utilizza per raccontare l'incontro tra Gesù e l'adultera (cfr Gv 8,1-11). Non poteva trovare espressione più bella e coerente di questa per far comprendere il mistero dell'amore di Dio quando viene incontro al peccatore: «Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia».Quanta pietà e giustizia divina in questo racconto! Il suo insegnamento viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia, mentre indica il cammino che siamo chiamati a percorrere nel futuro.
La pubblicazione si distingue dalle consuete guide turistiche: non solo suggerisce la visita di luoghi caratteristici, permette di conoscere la storia della città e dei monumenti e di gustare la bellezza e il significato delle opere artistiche, ma offre anche tante occasioni di autentico arricchimento culturale e spirituale. I pellegrini troveranno contenuti dedicati alla devozione e al culto: testi per la celebrazione delle Messe, Salmi, preghiere, professione di fede e canti...
Papa Benedetto XV visse durante e dopo la I Guerra Mondiale. Egli non solo cercò invano, con tutte le sue forze di fermare l’insensata strage, ma si adoperò anche in tutti i modi per portare sollievo materiale e spirituale alle innumerevoli vittime del terribile conflitto.
Un antico e straordinario documento redatto a Bergamo nel Duecento da un impareggiabile “cronista” dell’epoca, è al centro di una vera e propria “inchiesta” su colei che è ritenuta la prima santa della Chiesa di Bergamo. “Santa Grata e il suo Monastero in Bergamo Alta” è il titolo n. 500 della popolarissima “collana blu”, autentico fenomeno editoriale di Velar e Elledici, incentrato su pubblicazioni che presentano biografie di santi, beati di tutte le epoche.
Scritto da Roberto Alborghetti che aveva firmato anche la biografia “Sant’Alessandro Martire e patrono della terra di Bergamo”, già ristampata – il testo ricostruisce, come in una sorta di indagine giornalistica, la vicenda di Santa Grata, considerata la “compatrona” della Diocesi di Bergamo. Grata è colei che, giunta sul luogo della decapitazione del vessillifero della Legione Tebana, ne raccoglie le spoglie e le porta alla sepoltura. Con questo semplice e devoto gesto, la nobildonna Grata entra a pieno titolo nella storia della cristianità bergamasca. La sua vicenda e la sua testimonianza sono giunte fino a noi trasmesse da antichi luoghi di culto (la chiesa di Santa Maria Vecchia, il monastero benedettino di Santa Grata in Columnellis, la chiesa parrocchiale di Santa Grata Inter Vites), da immagini (si pensi agli affreschi duecenteschi custoditi nello stesso cenobio benedettino), da documenti storici (le diverse versioni delle Passiones) e da due opere fondamentali della storiografia: il Liber Pergaminus di Mosè del Brolo e il Legendario del Beato Pinamonte da Brembate.