Continua, con questa "Lettura semplice del Vangelo di Matteo", il percorso di approccio e di conoscenza dei testi evangelici che "Il Sale" ha intrapreso pubblicando le lezioni che, negli anni, il vescovo Monari ha proposto ai sacerdoti della diocesi di Brescia.
Al di là del principio di piacere, oltre il principio di non contraddizione, la "veste del Logos" ricopre, con un linguaggio strutturato nell'inconscio, le forme di una verità che si traduce nel "mistero di un corpo parlante". Un dramma attraversa il disagio della civiltà, come quello del singolo e si manifesta nel reale come la psicoanalisi e la teologia non cessano di interrogare. Scegliere di percorrere le catene forgiate da Lacan e da von Balthasar, ha costituito il rischio di un difficile confronto, poco frequentato, tra l'uno e l'altro di questi due saperi. L proprietà trascendentali dell'essere e i registri dello psichico si incrociano su quella scena dove da un buco, che è un fuoco, viene interpellata l'esperienza dell'umano con una duplice domanda: quella che viene da dentro - "Che sono io?" - e quella che viene da fuori - "e voi chi dite che io sia?". L'Altro, termine con il quale Lacan cerca di decifrare gli enigmi nascosti nella struttura, si confronta con il "Tutt'Altro", categoria con la quale von Balthasar cerca di fare luce sul paradossale mistero di un'identificazione impossibile. L'originario della fede, che è un grembo vuoto, conosce le potenzialità della parola, come lo chiama Lacan, di "un Dio a parte" separato e nello stesso tempo ex esistente, così che lo si possa desiderare ed ascoltare. Non senza aver imparato a riconoscerlo, tra le ambivalenze del godimento, nell'atto generatore di un senso nuovo della corporeità e della relazione. In queste pagine si percorre, da un punto di vista storico, analitico e teologico quel sentiero che, aperto da Freud e risolcato da Lacan, ha tracciato il lavoro dei militanti dell'Ercole freudiane facendo emergere, nascosti nella scrittura di gesuiti con Paul Beauchamp, nuovi strumenti per una rinnovata ermeneutica e per una inedita riscoperta degli statuti dei godimenti premoderni come la mistica, l'amor cortese ed, entre-deux, la Beatrice di Dante.
Luigi Novarese, "l'apostolo dei malati" (san Giovanni Paolo II), è il sacerdote del Novecento che ha intrapreso un cammino che nessuno prima di lui aveva ancora percorso. Ha sostenuto, fin dagli anni Cinquanta, la centralità del malato nell'ambito dell'assistenza medica e lo ha reso evangelizzatore del mondo. E' stato imprenditore della carità, costruttore, fondatore di associazioni religiose e medico della guarigione interiore. Papa Francesco lo ha proclamato beato l'11 maggio 2013. Questa nuova edizione della biografia arricchita di otto capitoli, ne racconta la storia. Novarese è l'ex ammalato che, mettendo a frutto l'esperienza scaturita dal dolore, si è tuffar nell'impresa di indicare agli infermi un cammino di libertà: l'incontro spirituale con la Croce trionfante del Cristo risorto, "scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani (1 Corinzi 1, 23)".
Mons. Luigi Negri arcivescovo di Ferrara ha svolto tre incontri-lezioni sull'opera dello scrittore Robert Hugh Benson e in particolare sul suo romanzo più noto: Il padrone del mondo. Gli incontri si sono svolti nella Cattedrale accompagnati da lettura di brani dal vivo. Con il suo stile sempre attento all'attualità Negri crea un paragone tra la realtà prefigurata dallo scrittore e quella in cui la Chiesa si trova a vivere oggi sottolineando non poche similitudini. Il Padrone del mondo è un romanzo profetico che descrive "una omologazione dell'intero pianeta" in una visione falsamente umanitaria che in realtà nega Dio e il Cristianesimo. Contiene anche un vigoroso richiamo alla verità della comunione ecclesiale, alla forza della testimonianza e alla necessità della missione. Il volume raccoglie i testi delle sue lezioni ed è accompagnato da un dvd con la registrazione degli incontri.
Non piegato dalla sofferenza del suo corpo, Giuliano Fantechi ci mostra una via misteriosa e allo stesso tempo unica per continuare a sognare e a combattere contro i nostri draghi, contro i nostri demoni, contro le nostre malattie, perché smettere di sognare e di sperare è già un po' morire. Queste favole ci insegnano il valore dei sentimenti, dell'amore per gli altri e prima ancora per se stessi, ci guidano nella riflessione e nella comprensione di ciò che siamo e riescono a far emergere il bambino dimenticato. Quel bambino anela la nostra attenzione e le nostre cure, poiché tutti siamo stati bambini e tutti portiamo ancora magnifica, dentro di noi, la gemma di quella purezza.
È sempre più difficile per il credente vivere in una società secolarizzata come l?attuale, nella quale una certa interpretazione della scienza sembra negare l?esistenza stessa di Dio. La fede cristiana è sottoposta più di ogni altra a critiche e a veri e propri attacchi sulla base dell?assunto che essa sarebbe del tutto contraria alla ragione e inconciliabile con le conquiste scientifiche. Timossi fornisce ai credenti uno strumento per rispondere ai dubbi sollevati dalla cultura contemporanea e per consentire a tutti di proporre a testa alta e a viso aperto la propria fede, rintuzzando se occorre le tesi dei non credenti. La sua riflessione muove a partire dalla filosofia greca fino alla scienza contemporanea. Parafrasando Jean Guitton, alla fine ogni uomo si trova sempre a dover scegliere tra l?assurdo, ovvero il nulla, e il Mistero; ed è più ragionevole scegliere il secondo piuttosto che il primo, come fanno da sempre i cristiani.
Una Via Crucis illustrata con disegni di sole mani per raccontare figurativamente che ?la passione delle mani di Cristo- è l?atto conclusivo di un?incessante attività di guarigione e benedizione: mani che hanno guarito, che hanno spezzato il pane, mani che hanno benedetto e accarezzato i bambini, che sono state trafitte... Una Via Crucis semplice, fatta di testi essenziali della Scrittura e di preghiere per affidarsi totalmente a quelle mani.
Una Via Crucis dalla parte delle donne, ignorate, sfruttate, colpite a morte. Questa ?passione di dolore- si svolge sullo sfondo della ?passione d?amore- di Cristo che abbraccia le donne che lo hanno seguito e ascoltato (Maria, Marta, Maddalena), le donne che lo hanno testimoniato (Teresa, Caterina, Chiara), le donne che portano oggi le sue stesse ferite. Con brani di Etty Hillesum, Edith Stein, Teresa d?Avola, Anna Frank, Ildegarda di Bingen, Madre Teresa di Calcutta, Caterina da Siena, Teresa di Lisieux, Chiara Lubich, Simone Weil e Chiara d?Assisi.
La poesia di Emanuela Ghini, giunta qui a una nuova matura prova, lascia trasparire la ricchezza del suo mondo interiore e del suo itinerario umano e spirituale, sempre teso all'essenziale, fin dagli anni della sua formazione, vissuta nel respiro del Concilio e alla scuola di maestri quale Giuseppe Dossetti, cresciuta nel solco della spiritualità carmelitana e al tempo stesso profondamente biblica. La relazione dell'anima con Dio si fa così dialogo aperto sulle relazioni umane e sul mondo,che vivono sospesi sull'orlo del mistero.
Sínodo es nombre de Iglesia?. En el ámbito de la celebración del 50 aniversario de la institución sinodal, el Instituto Teológico de Vida Religiosa de Madrid ha querido sumarse a este hacer camino común (sínodo) con la Iglesia. En el presente libro se ofrece un estudio de los principales hitos de este caminar común que ha supuesto un verdadero estímulo y una llamada para las personas consagradas. La lectura de estas refl exiones nos puede ayudar a tomar el pulso eclesial y comprobar cómo la vida consagrada ha ido al paso de la Iglesia en estos últimos años ofreciendo un testimonio de consagración, entrega y comunión con las demás formas de vida eclesial.