Questo racconto nasce esperienze di viaggio di una troupe televisiva che per quindici giorni ha attraversato e visitato da Nord a sud, da est a ovest tutta la Siria, alcuni anni prima degli eventi bellici che hanno avuto inizio nel marzo 2011. Sei viaggiatori, accompagnati da un’attenta guida locale, hanno potuto guardare da un punto di vista privilegiato e conoscere una nazione di grandi splendori artistici e di immense ricchezze ambientali e culturali, che tutto il mondo le invidiava. Questa storia vuole celebrare la Siria felice e la sua grande bellezza. Proprio in questo tempo in cui la popolazione siriana, lacerata da una guerra crudele e infinita, ha bisogno della solidarietà e attenzione di tutto il mondo che crede nella libertà e nella pace. Un racconto reso ancora più vivido dal ritratto che emerge dal reportage di fu L vi o Scaglione che contrappose l’attualità del paese in tutta la sua devastante tragicità.
Un commento delle messe feriali per il Tempo ordinario, Anno dispari, Settimana 23-34.
In questo volume Foucault affronta i nuovi scenari della comunicazione su scala mondiale, le forme di produzione della verità, e analizza i sistemi di controllo del potere sull'individuo. La decifrazione di forme inedite della produzione della verità e l'individuazione di straordinarie possibilità espressive per la libertà degli individui rovesciano le prospettive precedenti, caratterizzate dal predominio dei dispositivi di sapere/potere, e comportano la necessità per Foucault di proporre la questione dell'etica. Nel riprendere la lezione dell'Illuminismo e dell'etica antica, sostiene pertanto l'attualità di un'estetica dell'esistenza (fare dello stile di vita un'opera autonoma e consapevole) e di un'etica come le sole vie accessibili al soggetto nell'epoca dell'estrema instabilità degli ordini normativi (declino dei progetti politici, metamorfosi della religione, insignificanza della morale, impraticabilità del diritto). Con questo terzo volume si conclude la pubblicazione italiana del cosiddetto Archivio Foucault, che raccoglie interviste, colloqui e interventi di vario tipo, importanti per definire al meglio la personalità del grande filosofo francese.
Un protagonista dietro le quinte della storia culturale e politica del nostro paese Fabio Luca Cavazza (1927-1996) è stato uno dei fondatori della rivista «il Mulino» (1951) e dell'omonima casa editrice (1954). Grazie all'accesso al suo archivio privato, e con il ricorso a una pluralità di archivi italiani e americani, Bello ha potuto per la prima volta tratteggiare il singolare ruolo avuto da Cavazza tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta nel tessere i rapporti fra il mondo culturale e politico italiano e quello americano. Da un lato con gli altri amici del Mulino contribuì a importare nel nostro paese la cultura sociologica e politologica statunitense, dall'altro si ritagliò un inedito ruolo di facilitatore dei rapporti Italia-Usa promuovendo la conoscenza reciproca delle due rispettive amministrazioni, cosa che gli permise di giocare un ruolo decisivo nello spiegare e far accettare all'amministrazione Kennedy la svolta politica del centrosinistra.
Manuale teorico che tratta approfonditamente gli argomenti essenziali delle prove scritte e orali dei concorsi a cattedra, corredato da centinaia di quiz a risposta multipla risolti e commentati. Gli argomenti trattati seguono le linee guida delle Avvertenze generali con l'integrazione dei nuovi ambiti di conoscenza richiesti per le abilitazioni all'insegnamento tra cui: metodologie didattiche, competenze organizzative e relazionali della professione docente, competenze metodologico-didattiche, tecnologie digitali e media per la didattica, psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione, la dimensione europea dell'apprendimento e il longlife learning, didattica personalizzata e bisogni educativi speciali, gestione del disagio scolastico e dinamiche inclusive, evoluzione storica dell'istruzione in Italia, organizzazione del sistema scolastico. Il volume contiene inoltre una batteria con centinaia di quesiti a risposta multipla, sempre risolti e commentati. Online saranno presenti delle risorse aggiuntive oltre ai testi normativi previsti nelle Avvertenze generali.
Almeno trentasei settimane per diventare madre, non meno di trentasei mesi per diventare padre. L'esperienza della paternità ha una gestazione, una sorta di "prefisso" che insegna ad abitare in modo nuovo le relazioni decisive della vita.
I primi tre anni di vita del piccolo Filippo sono per Luce la fioritura di quel "seme di paternità" già presente nella vita di coppia. Attraverso la parola assume su si sé una nuova postura da padre, imparando ad accettare i propri limiti, a convivere con i propri errori, fino ad assaporare una felicità inedita che lo porterà riscoprire, da adulto, la propria natura di figlio e a rigenerare quella di sposo.
Un viaggio affascinante che conduce a una scoperta: padre non lo si è da subito, ma lo si diventa per sempre.
ZeroTre è un racconto che vuole parlare a tutti i padri: chi lo è già, chi desidera diventarlo, chi vorrebbe rinunciarvi.
Luca Alici è sposato con Valentina ed è padre di Filippo. E' professore associato di filosofia politica presso l'Università di Perugia, project leader della Fondazione Lavoroperlapersona e responsabile dell'ufficio studi di Rondine Cittadella della pace.
"La difesa è molto più importante della ricchezza". Adam Smith segna così i confini dell'economia politica, nel momento della sua nascita. Anche oggi il mercato ha il suo unico limite nella sicurezza nazionale, dominio arcano dei grandi contendenti dell'arena globale, gli Stati Uniti e la Cina. Le due potenze fondono l'ambito economico e quello politico, attraverso le decisioni del Partito comunista cinese e degli apparati di difesa e sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Pechino e Washington vivono un acceso conflitto di geodiritto: una guerra giuridica e tecnologica combattuta attraverso sanzioni, uso politico delle istituzioni internazionali, blocchi agli investimenti esteri. Partendo dalla filosofia, Alessandro Aresu traccia un percorso chiaro che porta il lettore fino alla più recente attualità, descrivendo in dettaglio il conflitto tra diritto ed economia in atto tra Stati Uniti e Cina.
La prima infanzia è, sul piano educativo e pedagogico, una «scoperta» moderna o affonda le sue radici nella storia più antica? Per rispondere in maniera critica e documentata a questo interrogativo, l'autrice esplora in due volumi (vol. I Dall'antichità a Comenio, vol. II Da Locke alla contemporaneità) le concezioni pedagogiche e le pratiche educative che hanno, di fatto, accompagnato la condizione delle bambine e dei bambini nella fascia d'età compresa fra 0 e 3 anni dall'antichità fino ai giorni nostri. La ricostruzione è anche occasione per riscoprire le radici epistemologiche di una agoghé del pâis progressivamente finalizzata a gettare le basi di un'educazione capace di confrontarsi con i caratteri precipui della «natura umana». Dall'analisi della prima comparsa di un pensiero «intenzionalmente» pedagogico fra età antica ed età medievale (vol. I), si è passati (vol. II) allo studio della formulazione in età moderna e contemporanea di una pedagogia sistematica della prima infanzia, distinta (anche se mai separata) dai saperi della letteratura, della teologia, della filosofia. Il ricorso ad una pluralità di fonti storiche ha consentito di far emergere dai «silenzi dell'educazione» la figura ancora poco abbozzata dell'infans, riconosciuto però nel corso del tempo come portatore di un lógos in potenza e, in quanto tale, protagonista e destinatario di un'educazione secundum naturam.
Nel mondo contemporaneo, la percezione delle imprese come soggetti indiscutibilmente economici, ma anche politici, istituzionali e sociali si è andata progressivamente affermando, nei mercati occidentali come in quelli emergenti. Il presupposto di base della riflessione proposta nel volume, in questo senso, è che solo un'impresa solida, nei suoi valori e nell'unicità dei suoi vantaggi competitivi, e un management preparato siano i reali antidoti alle "crisi" degli ultimi due decenni. La nuova edizione vede la luce infatti dopo il verificarsi di una serie di trasformazioni che hanno fortemente marcato i contesti economici, politici e culturali in Italia e a livello internazionale e il manuale intende pertanto restituire ai suoi lettori un senso "logico" e "sostenibile" delle dinamiche delle imprese, in primo luogo tornando ai fondamenti che ne caratterizzano le determinanti d'azione, in secondo luogo rileggendo i più recenti fenomeni aziendali attraverso la comprensione dei contesti settoriali, del ruolo delle risorse e competenze e delle relazioni interorganizzative, per poi concludere analizzando le principali tendenze evolutive. La nuova edizione rilegge le dinamiche attraverso due chiavi di lettura prevalenti, la digital transformation e la competizione internazionale. Il libro si rivolge agli studenti dei corsi universitari, agli studiosi della materia e ai manager e ai professionisti impegnati con le imprese. Ulteriori risorse sono disponibili per docenti e studenti sul sito mheducation.it.
Un secolo circa di storia, dall'avvento del fascismo ai giorni nostri, rivive nelle vicende e nei volti di una borgata rurale della Calabria, formatasi nel tempo intorno a un antico palazzotto nobiliare. La pena del vivere quotidiano, il trapasso dalla civiltà contadina a nuove forme di vita e di cultura, il travaglio della nobiltà terriera, l'emergere di nuove forze sociali e di nuovi soggetti della ricchezza e del potere ne sono l'ordito, che regge il tessuto di problemi vecchi e nuovi, guardati di volta in volta con un velo di amarezza, di malinconia, di indignazione, ma con un sentimento continuato della pietas, che governa allo stesso modo la lacrima e il sorriso. Quello che colpisce è soprattutto il fatto che lo sguardo del narratore non cala dall'alto ma è, come poche altre volte, assolutamente interno al mondo rappresentato. Un filo unitario percorre, pur nella loro singolarità, questi venti racconti, che possono essere considerati capitoli di un romanzo che eleva il casale a personaggio collettivo e corale. Prefazione di Marco Beck.
Un libro interattivo per un invito alla lettura e per imparare i primi vocaboli in modo divertente e creativo! Le attività migliorano la coordinazione occhio-mano. Età di lettura: da 3 anni.
Il declino dell'Italia è un destino inevitabile? Le dieci storie qui raccolte, con competenza, intelligenza e curiosità, da Maria Cristina Origlia, giornalista economica e presidente del Forum della Meritocrazia (prima associazione no profit nata in Italia per diffondere la cultura del merito nel paese), dimostrano che non è così. In Italia e all'estero - dall'Italia partiti e, spesso, in Italia tornati - ci sono scienziati, filosofi, economisti che hanno costruito le loro carriere sull'impegno, sulla serietà e sul rispetto verso se stessi e le proprie scelte. Dalla virologa Ilaria Capua, con il suo rivoluzionario approccio alla salute, a Leonardo Becchetti, tra le principali voci dell'economia civile, a Daniela Del Boca, pioniera della partecipazione delle donne al mercato del lavoro. E ancora: dal sindacalista controcorrente Marco Bentivogli, apripista del dibattito 4.0, alla presidente del Maxxi Giovanna Melandri, impegnata a promuovere la finanza d'impatto, dall'artefice dell'Istituto italiano di tecnologia Roberto Cingolani ad Alessandra Perrazzelli, vicedirettrice della Banca d'Italia capace di affermare la visione femminile nel business, da Carlo Cottarelli, impegnato nella missione di diffondere la cultura della spesa pubblica nel paese, a Federica Saliola, che dalla Word Bank lavora per elaborare policy dedicate alla crescita sostenibile. Per finire, il filosofo Luciano Floridi che, con la sua visione utile a comprendere i risvolti etici del digitale, va ad aggiungersi alle altre «storie di merito» di questo libro che è anche un manifesto corale, pieno di idee, proposte, esperienze di persone che possono essere d'ispirazione per il nostro presente.