Il sussidio per il cammino 14enni prende spunto dalle riflessioni proposte dall'Arcivescovo Angelo Scola nella lettera pastorale "Il campo è il mondo" e dalla proposta della Fom "A tutto campo", per stimolare i nostri ragazzi a cercare e a vedere il bene che li circonda - il grano buono della parabola evangelica - anche nelle situazioni in cui sembra "soffocato" dalla zizzania. Nella riflessione saremo aiutati dalla metafora degli occhiali, che ci aiuteranno a vedere a diversi livelli di profondità il bene che ci circonda. Lo cercheremo insieme nei luoghi abituali di vita dei ragazzi: la scuola, il tempo libero, le relazioni, la vocazione.
Una “grammatica” essenziale dell’ispirazione profetica, gli ingredienti essenziali della profezia biblica nelle
sue diverse forme. E non tutto è già stato scritto, il libro è ancora aperto. I profeti ci aprono a una speranza:
la loro ultima parola non è la parola “fine” ma un avverbio di dubbio, di avvertimento e di incoraggiamento,
“forse”: vuol dire che non tutto è perduto, ma vuol anche dire che nulla è garantito.
Alberto Mello (Biella 1951), monaco di Bose e biblista, unisce alla conoscenza delle Scritture la passione per la sapienza di Israele. Presso le nostre edizioni ha curato la pubblicazione di alcuni classici della tradizione ebraica, ha redatto i commenti biblici a Geremia, ai Salmi e all’Evangelo secondo Matteo, e ha approfondito il messaggio profetico in La passione dei profeti, attingendo alle ricchezze della tradizione ebraica.
A che serve il nostro denaro? Per che cosa lo usiamo? Che ne è dell’essere umano di fronte al denaro? L’autore si sofferma su tali interrogativi e ci presenta l’originalità dell’approccio biblico e, in particolare, del messaggio di Gesù. Accolto come un dono di Dio, il denaro non è più condannato a essere luogo delle nostre paure. Può divenire un segno di gratuità, può essere reinvestito per permettere la relazione e l’attenzione gli uni agli altri, in modo che l’utilizzo dei beni non manifesti più la dismisura delle nostre brame, ma l’amore del Dio che dona.
Daniel Marguerat (Losanna 1943), pastore della chiesa riformata del cantone di Vaud e professore emerito alla Facoltà di teologia dell’Università di Losanna, è un rinomato biblista, esegeta del Nuovo Testamento e specialista della ricerca su Gesù e sulle origini cristiane.
L’esperienza umana avviene all’interno e grazie alla dimensione della fiducia. Essa ha a che fare con la vita; investe l’ambito dell’esistenza quotidiana; serve a rassicurare, ma non è esente da rischi. La pratica di umanità di Gesù di Nazaret, che possiamo apprendere alla scuola del vangelo, è fonte di insegnamento e di ispirazione per una vita che, volendo umanizzarsi, non può che apprendere e mettere in pratica l’arte della fiducia.
Luciano Manicardi (Campagnola Emilia 1957), monaco di Bose e biblista, collabora alla rivista Parola, Spirito e Vita. Attento all’intrecciarsi dei dati biblici con le acquisizioni più recenti dell’antropologia, riesce a far emergere dalla Scrittura lo spessore esistenziale e la sapienza di vita di cui è portatrice. Presso le nostre edizioni ha pubblicato tra gli altri Il corpo (2005), Guida alla conoscenza della Bibbia (2009), La fatica della carità (2010).
Le Beatitudini sono anzitutto un'autobiografia di Gesù: rivelano il suo volto di Figlio di Dio e il volto di Dio, suo Padre, uguale a lui. Mostrano poi il volto dell'uomo realizzato e quello della comunità dei suoi figli, e ci chiamano a "fare" secondo ciò che "siamo", cioè a vivere la nostra identità di battezzati. Questo agile libro, per ognuna delle "beatitudini" evangeliche, offre brani della Scrittura, meditazioni, dati, approfondimenti, testimonianze, domande per l'attualizzazione, preghiere.
Il libro presenta una raccolta di giochi codificati ma non convenzionali, nati nei cortili d'oratorio salesiani. Sono giochi che mettono in risalto l'importanza di procedere attraverso forme di apprendimento sempre più complesse, passando da processi di logica di base. Un libro scritto per quegli adulti che hanno fatto dell'insegnamento del gioco la loro professione.
Pagine ricche di mille stimoli, di mille idee, capaci di innalzare la qualità della nostra arte di educare. Non sono pagine per lettori superiori: sono pagine per genitori che, senza testimoni e senza elogi, continuano a educare i figli perché il mondo non vada in frantumi. Pagine per chi non ha perso la passione educativa. Pagine per chi ha capito che per fare le rivoluzioni occorre mangiare idee.
Il libro affronta un tema molto discusso nell'antichità e sotteso a tutta la Bibbia. Nel mondo biblico conoscere il nome di una persona significava conoscerne l'essenza, l'identità profonda. Molti dolci e imponenti nomi sono stati dati a Dio nel corso della storia dell'uomo. L'autore ne esamina alcuni dei più importanti. L'analisi biblica condotta con un criterio dogmatico confluisce poi in una riflessione teologico-filosofica sulla relazione Dio-uomo.
Attraverso il genere letterario del racconto, l'agile sussidio presenta le sorgenti, i contenuti e i soggetti della catechesi, fornendo una lettura critica dell' "esistente". Scopo del libro è stimolare, attraverso storie inventate, idee e domande pedagogiche che possono aiutare i catechisti a rispondere con maggior entusiasmo alle esigenze della nuova evangelizzazione e interpretare le esigenze dei ragazzi d'oggi.
Una riflessione sull'atto del condividere il cibo, molto più che una quotidiana necessità.A tavola si fa esperienza di compagnia e umanizzazione, e i commensali possono divenire pane uno per l'altro.
Una riflessione intorno alle sfide, multiformi e appassionanti, poste oggi dall'etica civile. Verso il comune compito, di cristianesimo e "modernità", di formare un nuovo "cittadino etico".
L'esegesi letterale e spirituale del libro biblico, un invito al pentimento. Girolamo compone i commenti a libri biblici di Naum e Sofonia tra il 389 e il 392 dedicando entrambi a Paola, nobile matrona romana, e la figlia Eustochio delle quali era guida spirituale. Il commento a Naum è costituito da un unico libro, introdotto da un breve prologo e privo di conclusione. Com'è abitudine di Girolamo, il libro profetico è analizzato versetto per versetto con una doppia interpretazione, prima secondo un livello storico-letterale e poi spirituale. Quale il messaggio di Girolamo? Ninive è intesa come figura del mondo in cui viviamo e i veri Assiri di cui bisogna avere timore sono i persecutori dei credenti, cioè degli uomini di Chiesa, autentico Israele.Così procede per il commento a Sofonia. Tema dominante del libro è l'annuncio del giorno del Signore, "giorno della collera, giorno del castigo, giorno del giudizio" che si traduce nel testo di Girolamo in un invito al pentimento.