"Non preoccupatevi di quel che avete ma di quel che siete"
(San Gregorio Magno)
Una guida che seguendo la grafica e lo stile delle "Guide San Paolo" ripercorre le grandi tappe del pellegrinaggio in Terra Santa indicando i luoghi da visitare, le informazioni storiche, religiose e turistiche. Offre suggerimenti originali per prendere unico e indimenticabile il pellegrinaggio. Rispetto alle altre guide si distingue per un'attenzione particolare alle famiglie, evidenziando spazi, luoghi e deviazioni di itinerario adatti a una famiglia con bambini: parchi ricreativi, zoo, escursioni, giochi diventano strumenti inediti e preziosi per riscoprire la forza di una terra che sa parlare della Bibbia e di Gesù non solo ai grandi ma anche ai piccoli.
Riccardo, 16 anni, è testimone dello scherzo crudele di un bullo ai danni di un ragazzo disabile ed è a sua volta aggredito per aver denunciato il fatto. Viene però aiutato da dei ragazzi appartenenti al gruppo dei Figli di Papà Sognante, tra i quali c’è anche Josephine, che è davvero straordinaria. Il ragazzo entra nel gruppo ma la sua famiglia è preoccupata: lascia il calcio, tiene lontano il fratello Lucio e non ascolta più nemmeno la sorella.
Una sera tornando in auto dalla casa del Maestro investono un motorino. Uno dei compagni scende a controllare e comunica agli altri che è tutto a posto. L’indomani Riccardo scopre che il conducente del motorino è morto
e viene quindi assalito dai sensi di colpa; il gruppo però lo minaccia imponendogli di non parlare.
Da allora cambia tutto. Riccardo riconosce che i Figli di Papà Sognante sono una vera e propria setta e, minacciato, scappa e abbandona il gruppo. Adesso non gli resta che convincere Josephine a seguire la sua scelta.
L'autore
Nicola Cinquetti è nato nel 1965, vive a Pescantina, in provincia di Verona, e insegna Storia e Filosofia in un liceo. Ha pubblicato molti libri di poesia
e narrativa per ragazzi ottenendo importanti riconoscimenti. Cuore testardo è il suo primo romanzo per le Edizioni San Paolo.
Possiamo cambiare questa situazione di crisi politica, economica, morale, che investe soprattutto i giovani e le famiglie? Tre autorevoli personalità in prima linea nella denuncia e nella proposta dicono: “Sì, se cambiamo prima noi”. Cambiare noi è un progetto che coinvolge tre importanti personalità del mondo ecclesiale, unite dalla capacità di rivolgersi anche al pubblico laico grazie all’autorevolezza che viene loro riconosciuta. Ciascun autore firma un saggio che affronta problemi sociali e politici di oggi, in una prospettiva al tempo stesso critica e costruttiva.
«Sarebbe un errore pensare che per uscire dalla crisi bastino contromisure economiche. È certo necessario accorciare le distanze tra il mondo della ricchezza e il mondo sempre
più vasto della povertà, ma la crisi ci chiede altro: ci chiede di ripensare e ricostruire le basi stesse della nostra convivenza ». (Luigi Ciotti)
«Il vero guaio dei nostri giovani siamo noi adulti, che non siamo mai diventati adulti. Tutti i titoli che vergognosamente diamo ai nostri figli andrebbero appiccicati a noi». (Antonio Mazzi)
«È vero che la famiglia, oggi, ha tanti problemi, ma va detto con estrema chiarezza che non è il problema del Paese. Mettendo in atto una rivoluzione copernicana, bisogna cominciare a considerarla come una risorsa, anzi la principale risorsa del Paese». (Antonio Sciortino).
Gli Autori
Luigi Ciotti (1945), sacerdote, è fondatore del Gruppo Abele e di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Antonio Mazzi (1929), sacerdote e pedagogista, è fondatore della comunità Exodus e presidente della Fondazione Exodus, che gestisce ventisei tra comunità e centri. Antonio Sciortino (1954), sacerdote e giornalista, dal 1999 è direttore del settimanale Famiglia cristiana.
In questi saggi, tradotti per la prima volta in italiano, Alonso Schökel, un pioniere nello studio della poesia ebraica ma anche professore di letteratura classica e spagnola, dimostra sul piano teorico e nell’analisi di singoli testi come per leggere l’Antico Testamento non bastino
un patrimonio di conoscenze e la padronanza linguistica: bisogna saper varcare la soglia e cogliere il significato realizzato nella parola artistica.
Il racconto storico utilizza accorgimenti letterari che non sono mera forma, ma il modo con cui il significato esiste o si manifesta.
Dotato di uno stile asciutto ma evocativo, nella sua riflessione metodologica e nella sua attività esegetica l’autore mostra come il testo biblico spezzi le pastoie del passato e giunga fino al lettore.
Luis Alonso Schökel (19201998), uno dei più autorevoli biblisti a livello mondiale, è stato per quarant’anni docente al Pontificio Istituto Biblico. Pionieristica fu la sua tesi sulla poetica ebraica (divenuta poi un fortunato Manuale). Nei suoi monumentali commentari ai Profeti, a Giobbe, ai Proverbi e ai Salmi (tutti tradotti in italiano) ha prestato attenzione in modo particolare all’analisi stilistica e alla struttura letteraria dei testi. Sottolineando la forza del linguaggio simbolico, ha aperto prospettive teologiche di grande suggestione.
Beppe Gaido, medico, appartenente alla congregazione del Cottolengo, è arrivato a Chaaria nel 1998, in un territorio assai lontano dal Kenya turistico, segnato dalla povertà e da un’economia di pura sussistenza. Vi ha trovato un dispensario, che ha trasformato in un ospedale, aggiungendovi ogni anno un reparto. Il libro – curato da Mariapia Bonanate, giornalista de «Il Nostro Tempo», e da Miriam Carraretto – è il diario di questa impresa non comune.
Cuore del volume è l’incontro con l’umanità dolente: davanti al lettore si alternano personaggi indimenticabili, capaci di far emergere la vera realtà dell’Africa e delle africane, al di là degli stereotipi e dei pregiudizi occidentali.
Fratel Beppe Gaido, torinese di nascita, classe 1962, è un religioso della comunità dei Fratelli di San Giuseppe Cottolengo dal 1981. È laureato in Medicina e Chirurgia e ha un diploma in Igiene e Malattie Tropicali. Come religioso ha prestato a lungo il suo servizio in Italia. Ha poi studiato a Londra ed è in Africa dal 1997, dapprima in Tanzania e poi in Kenya.
Mariapia Bonanate vive a Torino. È condirettore del settimanale nazionale Il nostro tempo e collabora con Famiglia Cristiana. Come giornalista è sempre andata alla ricerca di “buone notizie”, anche nelle situazioni più difficili. Fra le sue opere, Suore, ripubblicato con il titolo Suore vent’anni dopo; Preti; Donne che cambiano il mondo e Io sono qui. Miriam Carraretto, biellese di nascita e torinese di adozione, è una giornalista specializzata in Esteri, Cultura e Società. È stata redattrice per il settimanale Il nostro tempo, collabora con diverse testate nazionali, quali Repubblica.it, Tiscali e Affaritaliani, e attualmente è caporedattrice per il Diario del Web. Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche con una tesi sul campo in Senegal in Antropologia politica, si occupa da anni di Africa e tematiche del Sud del mondo.
Un excursus storico e artistico sul tema della croce, dalle scarse testimonianze dei primi secoli fino all’epoca di Costantino il Grande, quando, per una serie di contingenze storiche, il simbolo cristiano per eccellenza conoscerà – attraverso molteplici canali artistici, dai mosaici all’oreficeria, alla struttura architettonica delle basiliche di nuova fondazione – una prima grande diffusione. Gli esempi proposti riguardano principalmente Roma, capitale dell’impero dove la nuova religione progressivamente comincia ad affermarsi e si dota di una vera struttura organizzativa. Lontani dall’idea di grandi cattedrali o complessi monumentali, i primi luoghi di culto furono le catacombe e i cimiteri. Fino all’Editto di Milano non sarà tuttavia possibile trovare altri luoghi di culto, se non sporadicamente alcune domus Ecclesiae, le abitazioni private di aristocratici convertiti che mettevano a disposizione dei fedeli le proprie residenze. Solo a partire dal IV secolo la nuova religione potrà fregiarsi di adeguati luoghi di culto, diventando fino a tutto il medioevo l’unica fonte di ispirazione artistica.
Claudia Corti è nata a Grosseto nel 1975 e si è laureata presso l’Università degli Studi di Siena in Lettere a indirizzo moderno artistico con una tesi nell’ambito dell’archeologia dell’architettura. Guida turistica, opera da anni nelle grandi mostre e nei musei milanesi e pavesi e si occupa della divulgazione culturale su molteplici livelli. Collabora con la rivista Il Dirigente per la quale cura la rubrica mensile dedicata all’arte.
Da anni la siccità non lascia tregua. Nessuna goccia di pioggia ammorbidisce il terreno secco della mitica Jolof, terra africana densa di racconti e incrocio di popoli. Poco più che ragazzino, Amed si vede affidare una missione importante: dovrà partire per l’Occidente alla ricerca del tamburo magico, capace di invocare la pioggia e interrompere l’arsura. Il cielo non lascia altra speranza, ma Amed non è il primo a partire: un gruppo di giovani ha tentato l’impresa e non ha mai fatto ritorno. Tra Francia e Italia, tra momenti spassosi e altri di intensa drammaticità, questa vicenda si legherà a doppio filo ai problemi della convivenza tra popoli diversi, fino a costituire una vera e propria fiaba di riconciliazione.
Mohamed Ba (1963) è nato a Dakar. Trasferitosi in Europa, prima di arrivare in Italia ha vissuto in Francia, dove ha pubblicato il romanzo Parole de nègre. Autore e interprete per il teatro, ha messo in scena, tra gli altri, “Parole fuori luogo”, “BSogni”, “Negritudine”, “Canto dello spirito”, “Invisibili”
e “Sono incazzato bianco”. Ha collaborato con numerose associazioni impegnandosi nella diffusione, anche nelle scuole, dei valori dell’intercultura
Parole immagini dedicate alla gioia. La pagina di dedica del libretto permette di personalizzare gli auguri per la persona cara.
Un libro da leggere e rileggere ai più piccoli: dodici divertenti filastrocche sul cibo scritte da Iolanda Restano e illustrate da Stefania Pravato.
Iolanda Restano, nata a Vercelli nel 1967, ha lanciato il sito Filastrocche. it, diventato in breve un punto di riferimento per l’intrattenimento delle famiglie con bambini sulla rete. La sua passione l’ha quindi spinta a cominciare a scrivere storie, filastrocche, canzoni, e a curare siti web per aziende con target infantile, tramite la sua società Jop. Ha pubblicato una serie di 15 libri di fiabe con CD allegato.
Dai 3 anni
Questo nuovo volume della collana “Arte e Fede” è dedicato al ciclo di affreschi delle "Storie del Vecchio Testamento" nella chiesa collegiata di San Gimignano.
Come i precedenti libri della collana, anche questo offre al lettore un percorso che si snoda attraverso i sentieri incrociati dell’arte e della spiritualità.
Il testo è arricchito da una scheda di riflessione, una guida alla lettura dell’immagine e da semplici spunti di meditazione.
Valentina Rapino è nata ad Atessa (Chieti) nel 1984. Laureata in Storia dell’arte e archeologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante la formazione accademica si è specializzata in storia dell’arte contemporanea, ha curato la mostra “Riviste, riviste... Riviste d’arte e cultura degli anni ’70 e ’80” presso l’Archivio Ricerca Visiva di Milano e collaborato con periodici d’arte quali «Tema Celeste», «Juliet», «Mousse Magazine», «Exibart», «Boîte». Attualmente scrive per la testata culturale free press «Artribune» e cura pubblicazioni sul rapporto tra arte e fede.
Della stessa collana
226X54 Vergine Madre. Gli affreschi di Andrea Delitio nella cattedrale di Atri
226X55 I doni dello Spirito. Gli affreschi del Cappellone di San Nicola a Tolentino
226X52 Il ciclo della passione. In San Maurizio al Monastero Maggiore 226X51 Germoglio di luce. La cappella Baglioni di Pintoricchio a Spello 226X50 Gli ultimi giorni. Negli affreschi di Luca Signorelli a Orvieto.