Questo volume intende rivolgersi a quanti intendano, personalmente e/o professionalmente, percorrere un viaggio alla ricerca dei perché più profondi della propria esistenza. Perché sono, penso, agisco, sento, mi relaziono, in un determinato modo? E se fossi nato in un'altra famiglia, in un altro paese, con un altro credo, sarei ancora io? Che legame c'è tra esperienza psicologica ed esperienza spirituale? La cultura sociale, politica, scolastica, nella quale sono immerso e dalla quale sono attraversato, che peso ha nell'influenzare le mie decisioni e le mie idee? Ed ancora, le relazioni che ho e che intrattengo mi condizionano nella costruzione del mio io e della mia idea di me? Ed io sono proprio certo di essere ed essere pensato come individuo unico, coerente, razionale o forse mi accorgo di cambiare forma, opinione, comportamento, in accordo alle situazioni temporali, relazionali, istituzionali, gruppali nelle quali trascorro la mia esistenza? Ed infine, esiste un'anima, un'identità, un'individualità o una relazione dinamica tra esseri in ricerca, in viaggio, verso orizzonti di benessere e felicità? Il volume non risponderà a questi interrogativi, ma organizzerà un pensiero originale, innovativo, complesso e poliedrico: stimolerà il lettore a percorrere un viaggio interiore, un percorso di verità ed autocoscienza, alla ricerca dell'anima, sino a giungere ad una possibile narrazione rigenerata di sé: il proprio testo in un contesto interpretativo relazionale.
Con questo nuovo lavoro, Luigi Cancrini muove dai territori a lungo esplorati delle manifestazioni psicopatologiche del giovane adulto per avventurarsi nel mondo dell'infanzia ferita. Un viaggio imprevedibile nei pensieri e negli stati d'animo del bambino che gli sta davanti in carne e ossa o di quello che viene evocato, "come un fantasma dai contorni incerti", nel momento in cui si accosta alla sofferenza dell'adulto. Un viaggio che si traduce in un racconto appassionante e commovente: non una sintesi o frammenti di terapie, ma un resoconto accurato dei molti e difficili passaggi affrontati nel corso del lavoro terapeutico o di supervisione. Storie di bambini "reali" e di bambini imprigionati, con il loro dolore e la loro confusione, nel corpo e nell'anima dei pazienti con gravi disturbi di personalità. Storie di bambini non ascoltati e non curati, capaci di condizionare drammaticamente, dall'interno, i giovani e meno giovani nei quali continuano a vivere, finché il lavoro terapeutico non riesce a raggiungerli, "perché quelli che curiamo anche quando curiamo pazienti adulti sono, alla fine, i bambini feriti che ancora piangono dentro di loro". Su questo sfondo emerge un altro punto di forza del libro che, partendo dalla clinica, denuncia l'applicazione acritica dei criteri diagnostici convenzionali e della terapia farmacologica in neuropsichiatria infantile.
Può la vocazione nascere e crescere senza un punto di riferimento comunitario?
Tutti conosciamo la risposta a tale quesito per l’importanza che hanno la relazione interpersonale e il cammino condiviso nella crescita del singolo. In questa epoca ancora tendenzialmente egocentrata, nel lavoro di animazione e di formazione vocazionale si scopre palesemente l’importanza di uno studio approfondito delle leggi che regolano l’aggregazione, l’accoglienza, la crescita, la condivisione e l’interscambio. Il gruppo, strumento fondamentale nell’animazione e nella pastorale, è sempre e comunque una palestra vocazionale. Nei gruppi vocazionali, il reciproco aiuto psicologico, morale e spirituale, a certe condizioni, che sono studiate in questo volume, favorisce e riesce a garantire la crescita serena e matura di ognuno.
Quindi, la crescita del singolo individuo all’interno del gruppo non è scontata, anche quando la natura comunitaria della vocazione è una sua nota essenziale. Essa esige dialogo e conduzione pedagogica, aspetti che oggi sono approfonditi e offerti dagli studiosi del Counselling di Gruppo. L’abilitazione alla gestione dei principi e delle strategie proprie di questo settore, con i migliori contributi di ogni approccio teorico, aiuteranno educatori e pastori della vocazione nell’esperienza di orientare nel cammino vocazionale perché diventi stimolante ed efficace.
Il testo studia prima la natura e le forme di vita del gruppo e della sua evoluzione; riconosce, poi, i lineamenti teorici del Counselling Vocazionale di gruppo e conclude, in terzo luogo, con un’applicazione pedagogica al campo del Counselling nei gruppi vocazionali.
In appendice, l’autore propone una serie di tecniche di animazione facilitatrici del dialogo, della conoscenza reciproca e della maturazione personale e di gruppo. Il testo, in questo modo, rende esplicite e operative le ragioni che stanno a monte della sapienza popolare quando afferma: «L’unione fa la forza».
Piccolo manuale di un sentimento capace di evolversi, sorprenderci, crescere, affinato dall'esperienza quotidiana.
Culto della giovinezza, idolatria dell'intelligenza, ossessione della crescita economica, tirannia della moda: sono alcuni dei miti di oggi che Umberto Galimberti passa in rassegna per smontarli e denunciarne la natura ingannevole, mostrando come i falsi miti siano in realtà "idee malate", non avvertite come tali, e quindi tanto più capaci di diffondere i loro effetti nefasti senza trovare la minima resistenza. Sono i miti del nostro tempo, le idee che più di altre ci pervadono e ci plasmano come individui e come società. Quelle che la pubblicità e i mezzi di comunicazione di massa propongono come valori e impongono come pratiche sociali, fornendo loro un linguaggio che le rende appetibili e desiderabili. I miti sono idee che ci possiedono e ci governano con mezzi non logici, ma psicologici, e quindi radicati nel profondo della nostra anima. Sono idee che abbiamo mitizzato perché non danno problemi, facilitano il giudizio, in una parola rassicurano. Eppure molte sofferenze, molti disturbi, molti malesseri nascono proprio dalle idee che, comodamente accovacciate nella pigrizia del nostro pensiero, non ci consentono più di comprendere il mondo in cui viviamo. Per recuperare la nostra presenza al mondo dobbiamo allora rivisitare i nostri miti, sia quelli individuali sia quelli collettivi, dobbiamo sottoporli al vaglio della critica perché i nostri problemi sono dentro la nostra vita, e la nostra vita vuole che si curino le idee con cui la interpretiamo.
Il libro tratta in maniera divulgativa di Gestalt, che è una forma di psicoterapia ma anche una visione del mondo e delle relazioni umane: ne parla per aforismi e coinvolge qualunque lettore, senza richiedergli una specifica cultura o esperienza psicologica. I temi affrontati riguardano infatti l'uomo qualunque che legge, riflette e sperimenta con la passione di chi vuole accrescere se stesso. Nel testo, un'introduzione aiuterà ad inquadrare la disciplina gestaltica nel contesto storico della psicologia.
Questo libro è il resoconto della ricerca di Carl Delacato di una risoluta risposta alla sconcertante e spesso autodistruttivo comportamento dei bambini autistici. Attraverso l'osservazione e la ricerca egli giunge alla conclusione che l'autismo non è una disfunzione psicologica, ma piuttosto neurologica, egli afferma che i bambini autistici soffrono per alterazioni sensoriali e che la terapia vada orientata verso la percezione. In questo saggio l'autore offre tecniche specifiche che i genitori potranno mettere in pratica per aiutare i loro bambini.
In questo studio sull'identità psicologica e della personalità, l'autore ipotizza la nascita dell'uomo windows, che potrebbe essere il risultato adattativo ed evolutivo di una società traumatizzata da vari motivi: l'invio da parte della società attuale di messaggi discordanti; la perdita della capacità di affrontare lo stress di una società definita ultra-moderna; l'apertura di una nuova modalità operativa - come può essere quella di aprire molte finestre di funzionamento, come al computer, tipica dell'uomo windows a quella di pazienti borderline.
Senza computer, smartphone e Internet oggi ci sentiamo perduti. Questo vuol dire che l'uso massiccio delle tecnologie di consumo sta mandando il nostro cervello all'ammasso. E intanto la lobby delle società di software promuove e pubblicizza gli esiti straordinari delle ultime ricerche in base alle quali, grazie all'uso della tecnologia, i nostri figli saranno destinati a un radioso futuro ricco di successi. Ma se questo nuovo mondo non fosse poi il migliore dei mondi possibili? Se gli interessi economici in gioco tendessero a sminuire, se non a occultare, i risultati di altre ricerche che vanno in direzione diametralmente opposta? Sulla base di tali studi, che l'autore analizza in questo libro, è lecito lanciare un allarme generale: i media digitali in realtà rischiano di indebolire corpo e mente nostri e dei nostri figli. Se ci limitiamo a chattare, twittare, postare, navigare su Google... finiamo per parcheggiare il nostro cervello, ormai incapace di riflettere e concentrarsi. L'uso sempre più intensivo del computer scoraggia lo studio e l'apprendimento e, viceversa, incoraggia i nostri ragazzi a restare per ore davanti ai giochi elettronici. Per non parlare dei social che regalano surrogati tossici di amicizie vere, indebolendo la capacità di socializzare nella realtà e favorendo l'insorgere di forme depressive. Manfred Spitzer mette politici, intellettuali, genitori, cittadini di fronte a questo scenario: è veramente quello che vogliamo per noi e per i nostri figli?
La relazione di coppia rappresenta una delle sfide più impegnative, problematiche e decisive, nello sviluppo della personalità. Perché ci sentiamo attratti da un'altra persona? Perché amiamo? Come si coltiva un rapporto sereno e duraturo? Come ci si libera da un amore impossibile? Insomma, cosa bisogna sapere per essere felici in amore? A tutte queste domande risponde il manuale teorico-pratico di Iacopo Casadei, nel quale si affrontano con un approccio multidisciplinare, non solo dal punto di vista della psicologia e della biologia, ma anche della filosofia e della letteratura, i grandi temi dell'amore, nelle varie fasi dell'attrazione, dell'innamoramento, del consolidamento del rapporto di coppia. L'arte di farsi amare è il nucleo fondamentale del volume. L'autore analizza la figura del seduttore, ne fornisce un modello più ricco e positivo dello stereotipo moderno, indicando nel senso dell'umorismo, nella generosità, nella capacità d'ascolto, nella fantasia, le "virtù" necessarie a chi vuole attrarre e conquistare la sua anima gemella. Le diverse tecniche di seduzione non vengono presentate come metodi infallibili, quanto piuttosto come suggerimenti e consigli immediatamente praticabili nella vita quotidiana. Vengono anche proposti comportamenti e stili relazionali che saranno utili al lettore non solo per acquisire una maggiore capacità seduttiva, ma anche e soprattutto per rendere serena e stabile una relazione e per migliorare la quotidianità.
L'attenzione è una risorsa mentale sottile, sfuggente, invisibile quasi, e per questo generalmente poco considerata. Eppure riveste un'importanza enorme rispetto al modo in cui affrontiamo la vita, ci mette in connessione con il mondo, plasmando e definendo la nostra esperienza: i suoi effetti, come hanno spiegato in questi ultimi anni le neuroscienze, si fanno sentire nella maggior parte delle cose che facciamo. Dall'autoconsapevolezza, fondamento della gestione del proprio sé, all'empatia, radice della competenza nelle relazioni con gli altri, gli ambiti in cui occorre sapersi muovere sono molti: soprattutto oggi, assediati come siamo da una marea di dati che ci spinge a ricorrere quotidianamente a scorciatoie prive di metodo. Gli ambienti in cui viviamo, pieni di tensioni, tentazioni e obiettivi contesi, tendono a confonderci, e la nostra capacità d'attenzione è fondamentale per trovare un'armonia che lasci spazio sia alla felicità sia alla produttività. "Il funzionamento dell'attenzione è in gran parte assimilabile a quello di un muscolo: se la usiamo poco si infiacchisce, mentre se la facciamo lavorare bene acquista vigore" spiega Goleman in questo nuovo studio, mostrandoci i benefici che possiamo ricavare dal suo rafforzamento e i modi in cui possiamo raggiungere questo obiettivo. E lo fa senza mai dimenticare l'altra faccia della medaglia: la creatività, il massimo punto di equilibrio tra concentrazione e distrazione, attenzione selettiva e aperta.
L'intelligenza emotiva è una delle grandi scoperte della psicologia degli ultimi anni. Il suo impatto in moltissimi settori della vita di relazione è stato rivoluzionario. Ma c'è un ambito in cui l'unica intelligenza veramente indispensabile è quella fondata sull'empatia, sull'attenzione all'altro, sulla tenacia, sull'autocontrollo, sull'abilità di comprendere i sentimenti altrui al di là delle parole: l'intelligenza emotiva appunto.