Estos escritos espirituales de Edith Stein, carmelita Teresa Benedicta de la Cruz (1891-1942), judía, mártir, están compuestos por dieciséis tratados breves, agrupados en tres partes: Espiritualidad mística, Meditaciones y En torno al Carmelo. En todos estos ensayos está bien marcada la huella del genio Edith Stein en su camino sediento de verdad. De especial importancia son Castillo del alma, resumen de las Moradas de santa Teresa desde el punto de vista fenomenológico y de la psicología guiada por la gracia, y Caminos del conocimiento de Dios. Teología simbólica del Areopagita, como el mejor estudio preliminar, vestíbulo de entrada al camino espiritual trazado por san Juan de la Cruz. Estos dieciséis ensayos reflejan la sed de aquella alma genial, Edith Stein, ansiosa de verdad, de la Verdad. Alejada de Dios cuando su ciencia era incipiente y entregada en plenitud cuando su saber tocó cielo.
En Edith Stein encontramos una mística de la cotidianidad, encarnada en su tarea intelectual, que no deja indiferente a quien se acerca a ella. Entre sus escritos espirituales destaca La ciencia de la Cruz, no incluida aquí por exceder las dimensiones de este volumen y haber sido publicada varias veces en castellano. Además, porque muchos de sus pensamientos se hallan ya en estos ensayos sobre el misterio de la cruz.
Il volume Gli anni dell’infanzia e della giovinezza di Edith Stein, raccontati in un’autobiografia vibrante e di grande sincerità, che svela il suo percorso di crescita personale e professionale e introduce nella vita quotidiana di una famiglia ebrea a cavallo di due secoli. Uno spirito schietto, a volte spigoloso, sempre acutamente autocritico; un ricordo affettuoso della madre, dei fratelli, degli amici e dei compagni di studi, dei superiori e dei colleghi, di tutti coloro che hanno accompagnato per un tratto più o meno lungo il suo cammino giovanile; una profonda coscienza delle proprie radici ebraiche: sono questi gli aspetti peculiari del «romanzo di una vita» intimo e sobrio. Un autoritratto concepito, com’è nella natura di Edith Stein, non per desiderio di autocelebrazione, ma come contributo personale per assolvere il «dovere di rendere testimonianza» a un patrimonio di idee e di esperienze che racchiudono l’eredità di un intero popolo. La nuova collana - Opere complete di Edith Stein – è diretta da: Angela Ales Bello, professore ordinario di Storia della filosofia contemporanea (Università Lateranense), già Decano della Facoltà di Filosofia. Dirige il Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche con sede in Roma, affiliato a The World Phenomenology Institute, U.S.A. Fa parte del comitato di redazione di numerose riviste italiane e straniere. Marco Paolinelli, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, è professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Ha approfondito tematiche di filosofia morale e, nel campo della storia della filosofia, della storia della filosofia tedesca in epoca moderna. In questi ultimi anni, il suo interesse si è concentrato in particolare sulla figura di Edith Stein, filosofa e carmelitana.
Il presente studio intende indagare sul senso dell'essere umano attraverso un metodo sviluppato principalmente da E. Husserl, e poi approfondito dalle sue discepole E. Stein, Conrad Martius e Gerda Walther. Tale metodo d'indagine filosofica, definito fenomenologia, analizza in primis il senso dell'oggetto che si manifesta alla percezione umana e successivamente individua il terreno degli Erlebnisse (ciò che dall'io è vissuto, "vivenzia") permettendo così di cogliere l'essenza della coscienza del soggetto stesso. Il vissuto religioso, in particolare, è studiato da E. Stein, qui anche a confronto con C. Fabro, Gerda Walther e A. Ales Bello che, riprendendo la coscienza dell'essere limitato in quanto essere umano, sviluppano l'analisi dell'Alterità dell'Illimitato come Trascendente ma di cui noi possiamo parlare in quanto ne abbiamo le tracce.
Raccolta di pensieri di Edith Stein, tratti da Scientia Crucis, da La preghera della Chiesa, da La Donna, dalle sue Lettere e da Il mistero del Natale
En el presente volumen se recoge el curso "La estructura de la persona humana" que Edith Stein impartió en la Universidad de Münster durante el semestre de invierno del curso 1932-1933, y que apareció publicado por primera vez en Alemania en 1994, en el marco de los escritos póstumos de la autora que pudieron ser rescatados. En la introducción del libro, los editores alemanes relatan los avatares que rodearon a la salvación del texto y que exponen el método seguido para su posterior reconstrucción.
El tema del curso, y por tanto de este libro, ocupa un lugar central en el pensamiento de Edith Stein. Ya en su tesis doctoral había abordado la cuestión de la estructura de la persona humana, que más tarde desarrolló en sus obras mayores: Ser finito y ser eterno y Gloria de la cruz.
Ensayos y artículos, inéditos hasta ahora en español, en los que la autora reflexiona sobre la identidad de la mujer y su situación en la sociedad.
Recoge toda una serie de ensayos y artículos, inéditos hasta ahora en español, en los que la autora reflexiona sobre la identidad de la mujer y su situación en la sociedad: los problemas de la vida profesional, con sus dificultades y sus retos; las peculiaridades de su educación; su misión en la Iglesia; la tarea de la estudiante universitaria y, particularmente, de la católica; el lugar específico de la mujer en la vida de un pueblo.
La sorprendente actualidad de estas reflexiones convierte a esta obra en un texto imprescindible para quienes se preguntan sobre la evolución del papel de la mujer en nuestra época.
Nadie duda de que la mujer, como tema, es hoy uno de los de mayor actualidad. Edith lanzó ya en su tiempo un grito profético: "Una sociedad o estamento público o privado que prescinda de la mujer está desperdiciando uno de los valores más seguros de que disponemos los humanos". De ello trata aquí ella: de su formación y proyecció
Essere finito e Essere eterno è ormai annoverato tra i classici della filosofia del nostro secolo. L'analisi di Husserl ha comportato un richiamo dell'attenzione sul tema dell'essenza che non contrasta con una ripresa dei temi classici: così inserendosi nel solco della tradizione metafisica di tipo Aristotelico-tomista, la Stein propone un originale incontro con le analisi fenomenologiche, originate da un 'impostazione chiaramente diversa. Dall'analisi dell'essere reale ed essenziale all'Essere assoluto e di nuovo all'essere singolare, seguendo una linea di sviluppo parabolica, si dipana una ricerca lucida e aperta, che chiama in causa pressoché tutte le principali questioni filosofiche in riferimento alle tappe della storia del pensiero. Ne nasce una sorta di Summa legata da una rielaborazione personale, che non si avvale di un procedimento "deduttivo" bensì "ostensivo" e che, soprattutto, non presume mai di dire la parola definitiva. L'esigenza di una filosofia cristiana, l'utilizzazione del metodo fenomenologico e la rilettura del tema dell'essere, soprattutto in riferimento alla speculazione medievale, rendono l'opera di Edith Stein interessante e attuale, testimoniando altresì un 'indagine aperta, coerente e libera, ma non per questo priva di certezze e di principi dai quali muovere, nell'intento costante di restare fedele a un' analisi autenticamente filosofica e a una verità accolta come dono.
Edith Stein, carmelitana e vittima della barbarie nazista perché di origine ebraica; discepola e assistente di Edmund Husserl; una delle più importanti pensatrici cristiane del XX secolo, capace di una nuova sintesi fra la tradizione classica e il pensiero moderno, è ben nota come teologa e mistica, autrice di opere di profonda spiritualità. Meno nota è invece la sua spiccata propensione verso l'educazione e la sua acuta sensibilità per i problemi inerenti il campo pedagogico. Questo volume vuole appunto evidenziare questo aspetto importante della vita e della produzione della Stein. Si tratta di 17 saggi, in parte inediti, in genere testi di conferenze tenute tra il 1926 ed il 1938, il periodo della vita di Edith Stein precedente e successivo alla sua entrata al Carmelo. Le tematiche sono tutte attinenti l'educazione religiosa e la formazione dei giovani, secondo una concezione dell'esistenza che ha di mira la persona umana nella sua totalità e integralità. La grande apertura e l'ampio respiro Pedagogico, il completamento vicendevole tra dati scientifici e indicazioni didattico-pratiche, mettono in piena luce la sensibilità della Stein nei confronti degli uditori. La struttura dei saggi ha permesso di raccoglierli secondo un criterio contenutistico che privilegia la visuale in cui l'Autrice si pone: 1. Fondamenti teorici del lavoro educativo; 2. I problemi legati alla professione dell'insegnante; 3. La vocazione della donna; 4. L'arte di educare; 5. Formazione della gioventù cattolica. Edith Stein traspare da queste pagine come un'insegnante ricca di straordinarie doti didattiche e di grande fascino. Palpabile è l'onestà del suo atteggiamento di fondo. L'educazione religiosa è per lei tutt'altro che un acritico accumulo di aride nozioni; deve invece puntare all'unità profonda fra insegnamento e vita, forgiando l'attitudine a fare della vita un continuo apprendimento. Di grande spessore risultano le pagine dedicate al ruolo della donna nella società.
Il 3 febbraio 1917, la giovane Edith Stein scrive a Roman Ingarden: «Una passeggiata filosofica fatta recentemente insieme [con E. Husserl], mi ha dato nuova fiducia. In seguito a questa è avvenuto in me tra l'altro un nuovo passaggio: cioè credo di sapere un po' che cosa è costituzione, ma in rottura con l'idealismo. Le premesse perché si costituisca una natura evidente mi sembrano da un lato una natura fisica assolutamente esistente e dall'altro una soggettività con determinate strutture. . .». Con queste parole è già delineato il programma di ricerca di E. Stein che si esplicita in modo esemplare in questo testo. Esso è contemporaneamente introduttivo, per chi voglia accostarsi ai grandi temi filosofici analizzati con metodo fenomenologico, e conclusivo, in quanto contiene la sintesi dell'itinerario speculativo compiuto dall' Autrice sotto l'influsso del maestro Husserl e portato a termine agli inizi degli anni Trenta. L'Introduzione alla filosofia - pubblicazione del più antico manoscritto della Stein in nostro possesso - venne alla luce immediatamente dopo la dissertazione di laurea dell' Autrice, Zum Problem der Einfühlung, pubblicata nel 1917. Edith Stein non aveva previsto di editare questi fogli, che avrebbero piuttosto costituito il fondamento per studi successivi. Rimasti allo stato di manoscritto, erano così cari all' Autrice che, durante la sua fuga in Olanda, il 31 dicembre 1938, volle portarli con sé, quasi accompagnatore e consigliere silenzioso, e li custodì nella sua cella del Carmelo di Echt.
Nel presente volume viene pubblicato per la prima volta il corso di lezioni - dal titolo La struttura della persona umana - tenute da Edith Stein presso l’Istituto Tedesco di Pedagogia scientifica di Münster, in Westfalia, durante il semestre invernale 1932-1933. Le questioni di antropologia filosofica - che ruotano attorno alla domanda: chi è l’uomo - sono di un’importanza centrale nel pensiero della Stein, ben consapevole delle conseguenze pedagogiche che implica tale ricerca: Sapere cosa siamo e cosa dobbiamo essere e come possiamo arrivare ad esserlo è la questione più urgente per l’uomo. Ha, tuttavia, una rilevanza ancora maggiore per l’educatore e il pedagogista. Educare significa condurre altre persone a diventare ciò che devono essere, sostiene la Stein nel volume. Ricorrendo al metodo fenomenologico di Husserl, l’Autrice sviluppa con sistematicità e coerenza il suo personalissimo pensiero circa la consistenza personale dell’essere umano e la sua natura.
He aquí el escrito más conocido de esta mujer judía, filósofa, convertida al cristianismo, carmelita, mártir del holocaustro nazi, y por fin, santa. Edith Stein escribe esta obra por mandato de sus superiores y con ocasión del IV Centenario de la Muerte de S. Juan de la Cruz. Este dato, junto con la profundidad de su formación filosófica lo avanzado de su propio proceso espiritual y lo cercano que intuye su trágico final, son sin duda el mejor humus para el desarrollo de esta obra. Desde el comienzo de su redacción tiene clarísimo su esquema tripartito: El mensaje de la cruz, la doctrina de la cruz y el seguimiento de la cruz. Por fin, la presente edición, preparada por el P. Javier Sancho Fermín tiene indiscutibles ventajas sobre las anteriores, basadas todas en la preparada un día por el P. Lino Aquesolo: Corrección de numerosos errores, sobre todo en la citación de textos, introducción a pie de página de numerosísimas notas explicativas, y una mayor adaptación del original alemán al español actual.
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