Il movimentato passaggio dalla Grande guerra alla pace è spesso associato, in Italia, all'immagine di un Paese che virava senza freno verso quel "sacro egoismo" sempre più incarnato dall'esperienza dell'occupazione di Fiume e dal mito della "vittoria mutilata". Instancabile artefice di un progetto di pace europea e mondiale di ampio respiro fu invece Francesco Saverio Nitti, al governo dal 1919 al 1920, che provò a fare dell'Italia postbellica un elemento importante dei nuovi equilibri di pace mondiali. Sostenitore fin dalla prima ora di un necessario revisionismo dei trattati di pace in senso democratico, affrontò i nodi gordiani della rifondazione europea, dalla necessità di una pace equa con la Germania al reinserimento della Russia bolscevica nel sistema internazionale, e operò in prima persona per garantire le basi di una pace duratura in un Mediterraneo ormai in fiamme. La prematura caduta del suo governo, spesso interpretata come vera e propria fine del liberalismo italiano, significò anche la fine di un'alternativa identitaria nazionale che fino a quel momento aveva fatto da solido contraltare al montare del nazionalismo e al fascismo incipiente.
Xu Guangqi (1562-1633), alto funzionario imperiale vissuto alla fine dell'epoca Ming, è il più celebre tra i letterati confuciani che abbiano aderito alla fede cattolica. Il «dottor Paolo», come venne spesso chiamato usando il suo nome cristiano, fu amico e difensore dei gesuiti che operarono in Cina in quel periodo. Questo libro è una vivida testimonianza della straordinaria sintesi tra culture diverse, tra confucianesimo e cristianesimo, che seppe elaborare, con apertura e originalità, nella sua vita e nelle sue opere. I testi qui raccolti, tradotti integralmente in italiano, in maggioranza per la prima volta, hanno in comune l'idea degli «studi celesti» o dell'«insegnamento celeste», il cui oggetto di studio è il Cielo inteso nel suo senso più ampio, alla ricerca di un sapere al tempo stesso scientifico e spirituale.
“Nel libro del Salterio, secondo l’uso recepito dalle chiese, i penitenti vengono ammaestrati da sette particolari insegnamenti, utilissimi a chi vuole chiedere perdono al Signore … Questi salmi sono gli strumenti più efficaci per la purificazione del nostro cuore, dal pianto alla gioia nel Signore”. (Origene)
Massimo PAZZINI è nato a Verucchio nel 1955. È licenziato in Teologia dogmatica (STAB di Bologna 1982) e in Teologia biblica (SBF di Gerusalemme 1985). Ha conseguito il BA in Lingua ebraica e Lingue semitiche antiche all’Università Ebraica di Gerusalemme (1990) e la laurea in Lingue e civiltà orientali all’Istituto Universitario Orientale di Napoli (1998). Insegna ebraico, aramaico e siriaco allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, Facoltà di Scienze bibliche e Archeologia, dal 1991. È stato professore invitato di siriaco e di ebraico all’Ècole Biblique di Gerusalemme. Accanto a diversi articoli, ha pubblicato: Grammatica siriaca (1999); (con A. Niccacci) Il Rotolo di Rut. Analisi del testo ebraico (2001); Il Libro di Rut la moabita. Analisi del testo siriaco (2002); Lessico concordanziale del Nuovo Testamento siriaco, Jerusalem 2004 (ristampa 2014); (con A. Niccacci e R. Tadiello) Il Libro di Giona. Analisi del testo ebraico e del racconto, Jerusalem 2004; Il libro dei Dodici profeti. Versione siriaca. Vocalizzazione completa, Milano-Gerusalemme 2009; Il libro di Rut. Analisi del testo aramaico, Milano-Gerusalemme 2009; (con S. Cavalli e Frédéric Manns) Tutto è vanità. Il libro di Qoèlet nelle versioni della LXX, della Pesitta e del Targum, Napoli 2015; L’antenata del Messia. Il libro di Rut versioni antiche e moderne a confronto, Napoli 2019; La moabita. Il Midrash Rabbah del libro di Rut, Napoli 2019; Pietà di me, o Dio. I sette Salmi penitenziali nel Midrash Tehillim, Napoli 2020.
Una nuova collana dedicata ai percorsi da compiere a piedi in Italia e in Europa, che si apre con un volume dedicato al Cammino per antonomasia, antichissimo eppure di grande attualità: quello che porta Santiago de Compostela, meta sin dal Medioevo di centinaia di migliaia di pellegrini cristiani e ancor oggi itinerario simbolo di viaggio spirituale. Informazioni storiche e culturali si affiancano a indicazioni di viaggio precise, puntuali e aggiornate, opera di autori esperti.
Tutte le strade, si dice, portano a Roma. La via Francigena, però, non è una strada qualunque: è il cammino percorso attorno all'anno Mille dall'arcivescovo di Canterbury per recarsi dal Papa. Migliaia di chilometri che attraversano paesaggi marittimi e montuosi, pianure e colline, testimonianze di ogni epoca, per giungere infine nel cuore della Città Eterna. Indicazioni precise e informazioni dettagliate rendono questa guida un prezioso invito al viaggio, nell'ambito di una nuova collana dedicata ai percorsi a piedi in Italia e in Europa.
"Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari " - bestseller amato e letto in tutto il mondo - termina nel 2008, quando Enaiat parla al telefono con la madre per la prima volta dopo il lungo e avventuroso viaggio che dall'Afghanistan l'ha condotto in Italia, a Torino. Ma cosa è successo alla sua famiglia prima di quella telefonata? In quali modi è rimasta coinvolta dalla "guerra al terrore" iniziata nel 2001? E com'è cambiata la loro vita e quella di Enaiat da quando si sono ritrovati fino a oggi, al 2020? Ora che non è più un bambino, ma con la stessa voce calda che abbiamo imparato ad amare, Enaiat ci accompagna attraverso la vita sua e non solo, lungo un pezzo di storia che riguarda tutti. Il rapporto a distanza con la madre; la violenza del fondamentalismo; l'amore e le amicizie italiane; il ritorno in Pakistan; un secondo ritorno in Italia; una nuova casa; un dolore lancinante, e la gioia enorme, inattesa dell'incontro con Fazila. Con leggerezza Fabio Geda torna a raccontare una storia pura, delicata e più che mai necessaria, in cui il dolore della perdita si mescola all'ingenua commozione di chi sopravvive. Una storia vera, che ci ricorda come su tutto vinca la solidità degli affetti, la persistenza della nostalgia e del desiderio, capace di superare le distanze.
Verità e Croce, ovvero Scientia Crucis Edith Stein, bambina di intelligenza particolarmente vivace, verso i quindici anni abbandona la fede ebraica di famiglia mentre si protende nel culto della verità. Nel campo della filosofia, che pure abbraccia e insegna, il suo ideale vivente diventa Edmund Husserl, colui che insegna la conoscenza oggettiva. Tuttavia la sete della verità assoluta in lei viene soddisfatta soltanto con l'incontro della Croce di Cristo. Cristo crocifisso sarà suo Sposo: da Lui prenderà il nome religioso di Teresa Benedetta della Croce e da Lui imparerà a morire martire per il suo popolo. Tra l'8 e l'11 agosto 1942, unì il suo sacrificio a quello di Cristo, in una camera a gas di Auschwitz. È stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II nel 1998. Un volumetto che tratteggia l'itinerario di Edith Stein dal desiderio all'incontro con la Verità, fino all'acquisizione della Scientia Crucis, mentre ripercorre il suo itinerario esistenziale.