Cinquant'anni con i libri, sui libri, nei libri. Cinquant'anni per i libri. Romano Montroni è nato in una casa in cui non si leggeva, ma da ragazzo è stato assunto per caso come fattorino alla libreria Rizzoli di Bologna ed è stata la cosa più bella che potesse capitargli: diventato libraio, ha conosciuto moltissimi scrittori e lettori e poi ha lavorato tutta la vita per formare nuove generazioni di librai che amino i libri quanto li ama lui, librai capaci di accendere entusiasmi, nutrire sogni e «sussurrare ai lettori» i libri giusti, quelli che riempiono la vita e a volte la cambiano. In queste pagine Montroni tira le somme della sua esperienza come presidente del Centro per il libro e la lettura e lo fa guardando al futuro: parla di giovani lettori, di scuola, di lettura ad alta voce, di librerie, di biblioteche e naturalmente di librai, di come formarli e come appassionarli. Una testimonianza che ha il fascino di una storia vera e il profumo dei libri nuovi, un'entusiasmante dichiarazione d'amore e di fiducia nella straordinaria potenzialità dei libri e nella infinita felicità dei loro fortunati lettori.
Il primo volume della serie sul Credo Niceno-costantinopolitano unità di base dell'insegnamento cristiano definito e commentato dai Padri della Chiesa. Collezione in cinque volumi di definizioni dottrinali dei Padri della Chiesa organizzate intorno alle frasi-chiave del Credo Niceno-Costantinopolitano. Il primo volume della collana accosta il primo articolo del Credo, cioè la fede in un solo Dio, Padre, Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Punti forti del testo L'accurata traduzione rende il testo fruibile al lettore interessato e in tutti gli ambiti accademici, sia laici sia a vario titolo confessonali. Un'opera unica che offre un agevole reperimento delle fonti importanti della teologia antica per uno studio serio sia di natura storica che teologica.
La docenza, nel sistema scolastico italiano, assume oggi una funzione fondamentale per garantire il successo formativo degli studenti. Necessita di competenze e di conoscenze teoriche ed esperienziali trasversali, in cui life e soft skills si coniugano per accompagnare percorsi formativi che dovranno caratterizzarsi, sempre più, secondo il paradigma dell'inclusione. Il Concorso a cattedra 2020, infatti, richiederà una expertise teorico-pratica inclusiva che i docenti devono saper dimostrare per essere testimoni di continui processi di inclusione. I nuovi docenti dovranno, perciò, saper collegare saperi disciplinari ad aspetti che riguardano la relazione educativa, che, in quanto tale, necessita di professionisti in grado di saper promuovere valori come la cura, l'accoglienza, l'ascolto dei bisogni degli alunni e degli studenti, in modo costante e continuo. Questi professionisti dovranno essere capaci di elaborare nuove forme di alleanza educativa per poter accompagnare gli alunni e gli studenti in una crescita integrale, di saperi e di valori. L'educazione, perciò, deve poter ritrovare centralità nella progettualità degli insegnanti e dei docenti e le nozioni e i saperi devono continuamente veicolare valori, così da dotarsi di senso educativo. Questo manuale, perciò, è uno strumento di studio e, allo stesso tempo, di verifica delle capacità e delle attitudini dei candidati al Concorso 2020, sia per chi si proporrà per la docenza curriculare che per il sostegno didattico, poiché l'insegnamento necessita di una vocazione alla relazione, alla comunicazione di saperi e alla cura degli studenti e degli alunni. Il volume offre contenuti pedagogici, didattici, giuridici, psicologici e, in alcuni tratti anche storici, dando, così l'opportunità ai candidati, di conseguire una formazione completa e pronta per affrontare la trasversalità delle possibili tematiche da affrontare in sede concorsuale. Il volume è stato elaborato e pensato come manuale di riferimento per una preparazione scritta e orale dei contenuti trattati, non privilegiando necessariamente la sintesi, quanto la chiarezza dei contenuti e l'immediatezza nella capacità di comprensione. La suddivisione in sezioni e capitoli, agevola lo studio e la processualità dei contenuti elaborati secondo uno schema organico e consequenziale. Infine beneficia di una sezione innovativa e strettamente connessa alla situazione emergenziale dovuta al COVID-19, che ha permesso l'introduzione di nuove modalità didattiche, facendo emergere criticità e prospettive che rivoluzioneranno, nel futuro, il modo di fare scuola.
"Ecco, ora si rompono gli indugi e questo lettore, sempre accanto, sempre addosso, sempre alle calcagna del testo, lo si colloca nel testo. Un modo di dargli credito ma, al tempo stesso, di limitarlo e di controllarlo. Ma si trattava di fare una scelta: o parlare del piacere che dà il testo o del perché il testo può dare piacere. E si è scelta la seconda strada." (Dall'introduzione di Umberto Eco).
Nel libro storie che attraversano l'antichità e il Mediterraneo, dall'età del bronzo all'avvento del cristianesimo, dal ritorno di Agamennone e di Ulisse da Troia alla fondazione di Roma, dal processo a Socrate alla battaglia delle Termopili, dalla grandezza dell'impero di Cesare a quello di Augusto, dagli anni di regno di Adriano al sacco di Roma. I grandi protagonisti e i grandi eventi della storia antica, raccontati come se fossero le tessere di un unico grande mosaico, da ammirare nell'unicità dei suoi dettagli ma anche nella complessità del suo insieme.
In occasione del centenario della nascita del generale Carlo Alberto, Rita dalla Chiesa torna in libreria con un toccante ritratto del padre.
Rita Dalla Chiesa
È giornalista e conduttrice televisiva dal 1988, quando iniziò la lunga stagione di "Forum", il popolare programma da lei condotto dal 1988 al 1997 e poi nuovamente dal 2003 al 2013. È stata sposata con Roberto Cirese, dal quale ha avuto la figlia Giulia, e con Fabrizio Frizzi. Ha scritto, tra le altre cose: Mi salvo da sola (Mondadori, 2019).
Hai diciannove anni, il liceo appena concluso, il futuro davanti: ti iscriverai a Filosofia e continuerai ad alimentare le tue malinconie giovanili, o tenterai qualcosa di più «serio» e dal lavoro sicuro come Medicina? E fra qualche anno, quando ti offriranno un contratto di ricerca all'estero, partirai a cuor leggero lasciandoti alle spalle l'adolescenza e una storia d'amore? Già, l'amore: chissà poi se la relazione monogama nella quale ti trovi è un destino ineludibile; non sarebbe più interessante la strada della coppia aperta, o addirittura il brivido selvaggio della solitudine? Da single sarà senz'altro più semplice esplorare i meandri della tua anima, capire se sei deluso dalla grettezza del mondo occidentale o se sei pronto per abbracciare in toto i rasserenanti contorni del capitalismo globalizzato; se desideri isolarti nell'autarchia di una vita in campagna o intraprendere un cammino sulla via della spiritualità. "Cosa pensavi di fare?" è il librogame che ti sottoporrà ai bivi esistenziali di chi ha avuto la sventura di essere giovane negli ultimi vent'anni: un romanzo che racconta l'incertezza dietro ogni scelta nell'era del precariato, fra amore, lavoro e travagli interiori. Dipanando una dopo l'altra le opzioni possibili, i passaggi obbligati, le decisioni sofferte, le scoperte cruciali, Carlo Mazza Galanti ci offre la possibilità di muoverci avanti e indietro lungo la grande storia collettiva di questi decenni: i turbolenti anni scolastici, l'impegno politico, le nuove forme del sentimento e della vita sociale, le improbabili reinvenzioni lavorative, la fine degli ideali. Un giardino dei sentieri che si dividono, percorrendo e ripercorrendo i quali è possibile ricostruire l'immagine sfuggente di una generazione stretta in un'eterna, ansiogena insicurezza.
"Totum et unum" propone un'indagine sulle fonti antiche del pensiero di Giordano Bruno, mettendo in luce la derivazione classica del monismo dell'autore. Bruno, opponendosi ad Aristotele, descrive il principio divino come immanente alla materia e sostiene la tesi dell'unità assoluta del Tutto, che è immobile, immutabile ed eterno in se stesso, ma mutevole e corruttibile nelle forme accidentali di cui si compone. Riprendendo il pensiero dei presocratici, la cosmologia platonica e l'henologia plotiniana, Bruno afferma che la materia è animata dal principio vitale in essa stessa contenuto. Pertanto non esistono dualità, ma i contrari coincidono tra loro e si completano nell'unità del reale.
Scopri all'interno della copertina il gioco "La grande fuga per le vie di Londra". Età di lettura: da 11 anni.
Uno scrittore olandese arriva nel maestoso, ma decadente Grand Hotel Europa con l'idea di soggiornarvi per il tempo necessario a placare il suo dolore per la fine della storia d'amore con Clio, un'elegante e appassionata storica dell'arte. Inizia a scrivere del recente passato per fare ordine nei suoi pensieri, perché per dimenticare è necessario prima ricordare e perché, per deformazione professionale, vive davvero le cose solo quando sono sulla carta. Così ripercorre i momenti felici della sua relazione con Clio dal primo incontro a Genova al trasferimento a Venezia, fino all'emozionante ricerca dell'ultimo dipinto di Caravaggio andato perduto. Nel frattempo, durante il suo soggiorno al Grand Hotel Europa, fa la conoscenza degli ospiti dell'albergo, personaggi memorabili che sembrano provenire da un'epoca passata, gloriosa, dalla quale non possono separarsi, e di Abdul, il giovane facchino immigrato in Europa dal suo paese lontano, che invece il passato se lo vuole lasciare rapidamente alle spalle. In un continuo passaggio tra presente vuoto e passato ingombrante, si insinua la riflessione sull'identità europea e sull'opprimente fenomeno del turismo di massa. Ma se è vero che il vecchio continente è rimasto impantanato nella sua Storia e viene considerato dal resto del mondo un affascinante e fiabesco parco d'attrazioni, d'altra parte il futuro, seppur incerto, resta l'unica, necessaria e inevitabile destinazione.
Igino Giordani (Tivoli, 27 settembre 1894 - Rocca di Papa, 18 aprile 1980), Servo di Dio, considerato confondatore accanto a Chiara Lubich del Movimento dei Focolari, è una tra le figure più significative e poliedriche della storia contemporanea. Deputato all'Assemblea Costituente e nella I Legislatura, intellettuale lucido e profondo, scrittore versatile, Giordani fu uno dei più vigorosi attori di eventi civili ed ecclesiali caratterizzanti il cuore del secolo ventesimo e protesi anche oltre. Polemista senza timori e fervido difensore della giustizia, non mancò mai di testimoniare, pur nell'atmosfera convulsa del secondo dopoguerra italiano, la sua fede (vera fonte della sua forza e della potenza del suo messaggio pacifista ed ecumenico). Profeta e costruttore instancabile della pace, con i suoi scritti e con la sua vita. Giornalista attento e voce altisonante per chi non poteva e non sapeva esprimersi, non esitò ad impugnare la sua penna nella difesa della libertà dell'uomo, annullata e calpestata dai regimi totalitari che caratterizzarono l'Europa del '900. Politico fedele al suo compito di realizzatore della giustizia, non ebbe timore a scuotere i governi quando gli interessi particolari e privati prevalevano sul bene comune, e non esitò a criticare in maniera obiettiva i politici del suo stesso partito quando li vide succubi dei compromessi politici. Avvicinarsi a Giordani è trovarsi di fronte ad una figura che affascina ma che nello stesso tempo sconvolge la coscienza per la profondità del suo pensiero. A quarant'anni dalla sua scomparsa, Giordani è ancora qui, con i suoi scritti, e ci propone un messaggio urgente, affascinante e oneroso: un messaggio che non può lasciare indifferenti. Cosa possiamo fare noi per la Pace? «Aprire il cuore come una conchiglia a raccogliere la voce oceanica dell'umanità e mettere a circolare l'amore e la ricchezza... il bene e i beni, sopprimendo gli sbarramenti di razza e classe, le dogane dello spirito, i pedaggi della felicità; vedere nell'uomo, chiunque esso sia, facchino o barone, socialista o liberale, estero o nazionale, bianco o colorato, stesso Dio in effige». Igino Giordani, Le due città L'immagine di copertina è una metafora della vita di Igino Giordani e del suo multiforme pensiero. Una successione di mattoni neri simboleggia la sua immersione profonda nel mondo della politica; i mattoni con i colori dell'arcobaleno che li intervallano rappresentano l'incidenza che il suo pensiero ha avuto nei diversi aspetti della vita (economia, lavoro, spiritualità, ecclesialità, socialità, bellezza, comunicazione...). La disposizione dei mattoni - a raggiera ed a cerchi concentrici - rimanda alla sua visione, ispirata dal carisma di Chiara Lubich, di una relazionalità sul modello trinitario fondata sull'amore reciproco.