Agenda 2021 con contenuti di carattere biblico e missionario. I commenti biblici sono di padre Giorgio Marengo, torinese, missionario della Consolata attivo da diversi anni in Mongolia, dall'aprile 2020 prefetto apostolico di Ulan Bator, autore di Sussurrare il Vangelo nella terra dell’eterno Cielo blu. Riflessioni missiologiche sull’evangelizzazione in Mongolia (Urbaniana University Press, 2018).
formato settimanale
pratica, comoda, economica
brossura
copertina plastificata.
Agenda 2021 quotidiana con contenuti di carattere biblico e missionario. I commenti biblici sono di padre Giorgio Marengo, torinese, missionario della Consolata attivo da diversi anni in Mongolia, dall'aprile 2020 prefetto apostolico di Ulan Bator, autore di Sussurrare il Vangelo nella terra dell’eterno Cielo blu. Riflessioni missiologiche sull’evangelizzazione in Mongolia (Urbaniana University Press, 2018).
formato tascabile
copertina cartonata
con elastico e segnacolo.
Agenda 2021 con contenuti di carattere biblico e missionario. I commenti biblici sono di padre Giorgio Marengo, torinese, missionario della Consolata attivo da diversi anni in Mongolia, dall'aprile 2020 prefetto apostolico di Ulan Bator, autore di Sussurrare il Vangelo nella terra dell’eterno Cielo blu. Riflessioni missiologiche sull’evangelizzazione in Mongolia (Urbaniana University Press, 2018).
formato settimanale
pratica, comoda, economica
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con elastico e segnacolo.
Il volume descrive come i massimi filosofi dell'Occidente abbiano affrontato il problema di rendere più vivibile il mondo, elaborando teorie sulla condizione dei singoli individui e sull'organizzazione della vita sociale e fornendo indicazioni su come metterle in pratica. Con rare eccezioni, sono partiti da un acuto disagio per lo stato delle cose, analizzandone i punti deboli e indicando possibili rimedi. Muovendo dall'idea che la filosofi a sia un'attività di problem-solving, e precisamente uno strumento volto a migliorare la vita attraverso la riflessione e l'argomentazione, l'autore presenta la storia della morale dall'antica Grecia a oggi, individuando i mali contro i quali i filosofi hanno indicato di combattere e gli obiettivi che hanno proposto come desiderabili. La filosofia pratica si definisce tale sia perché si occupa dell'azione (praxis) sia perché mira a un cambiamento dell'esistenza concreta; poiché dunque in essa convivono una dimensione teorica (come si può cambiare qualcosa se non lo si conosce?) e una dimensione "militante", il volume si rivolge non solo a chi vuole sapere ma anche a chi vuole occuparsi di sé e degli altri.
Il libro riporta le omelie dell'anno B della messa domenicale delle ore 10 celebrata nella Chiesa del Gesù in Roma dal gesuita padre Ottavio De Bertolis, i cui testi - essendo esse pronunciate a braccio - sono stati ottenuti con meticolosità tramite trascrizione delle registrazioni audio effettuate in diretta ogni domenica dell'anno, comprese le più importanti festività infrasettimanali. Il testo di ogni omelia, ai fini di un pronto riscontro delle citazioni, è preceduto dalle due Letture e dal Vangelo specifici di quella domenica, la disponibilità dei quali in un unico volume conferisce al medesimo anche un valore documentale autonomo. Non solo: proprio in relazione alla sua origine - quale trascrizione di un discorso a braccio, che include anche gesti, tempi di silenzio, toni, che ovviamente non possono essere trascritti - ogni omelia è preceduta dal QR-CODE, attraverso il quale è possibile ascoltare l'audio originale. Per questa sua singolare caratteristica, questo libro si connota anche e ancor più come un libro da ascoltare e si propone come strumento di approfondimento e di riflessione, se non di meditazione, per accompagnare passo dopo passo, omelia dopo omelia, il lettore lungo il proprio cammino di fede. Il piano dell'iniziativa prevede la pubblicazione delle omelie relative agli anni A, B e C, del ciclo triennale del Lezionario Liturgico.
«La collana di perle» offre piccole antologie che presentano le parole più belle scritte o dettate da grandi figure spirituali vissute in epoche e contesti diversi. Le Perle del Mahatma Gandhi raccolgono un gran numero di brevi e folgoranti frasi di un profeta della non violenza profondamente amato, inanellate da un filo: la ricerca della verità. «Non ci potrà mai essere verità dove non c'è coraggio».
Liliana Segre racconta la sua storia a un folto gruppo di liceali. L'occasione è un incontro organizzato a Lugano dalla Goren Ferrari Monti Foundation nel 2018. Dall'espulsione a scuola ai mesi di clandestinità, dal tentativo di fuga in Svizzera al carcere e agli anni nei campi di concentramento, il suo racconto giunge fino al giorno della riconquistata libertà e al lungo e difficile processo di reinserimento nella società. Nel suo discorso - chiaro, lucido e profondo - Liliana Segre rivolge un accorato appello ai ragazzi: non siate mai indifferenti di fronte a ciò che accade, prendete posizione e, soprattutto, scegliete sempre la vita. La prefazione del libro è a firma dello scrittore Giulio Cavalli: la sua è un'intensa orazione antirazzista e antifascista. Cavalli riflette sul ruolo di Liliana Segre come figura esemplare, in un'Europa in cui prevale ormai un "federalismo della responsabilità", la tendenza a guardare solo il proprio orticello anche a scapito del bene comune. Chiude il libro un'intervista a Liliana Segre realizzata dal giornalista Bruno Boccaletti.
Il Calendario di Frate Indovino, giunto alla sua 76^ edizione, mantiene inalterato il suo fascino puntando come sempre sulla saggezza in pillole: segreti per la coltivazione dell’orto e giardino; consigli profusi in ricette gustosissime anche per chi è sempre a dieta; proverbi giornalieri che fanno riflettere; previsioni meteo e movimentazione dei Corpi Celesti; novità in campo medico… il tutto condito con il proverbiale umorismo e l’immancabile letizia francescana!
Quest’anno il Calendario è dedicato al Cantico delle creature di san Francesco: il messaggio di lode al Signore del Poverello di Assisi ci accompagnerà in un percorso di riscoperta di valori e di temi che sono centrali per l’uomo oggi. La custodia del Creato, il dono, la gratitudine e la reciprocità sono infatti il fondamento etico della vita sociale e da sempre risuonano nel canto del giullare di Dio.
Il libro ripercorre alcune delle pagine più belle del Vangelo attraverso personaggi immaginari. Come in un presepe vivente, l'oste, il pastore, una mamma, il contadino, uno dei Re Magi raccontano ciò che hanno visto e udito: la nascita, i miracoli, la sua passione e i suoi insegnamenti. Ventisei racconti brevi per avvicinare i bambini alla religione cristiana. Età di lettura: da 10 anni.
Il problema dei vizi, ben lungi dall’essere scomparso dal panorama culturale odierno, diviene oggetto di trattazione anche da parte della cultura “laica”, in particolare la riflessione filosofica, psicologica e sociologica, che giungono a conclusioni analoghe a quelle della morale classica: indulgere al vizio conduce alla scomparsa del piacere. Alla radice c’è la mancanza di una visione unificata in grado di dare significato alle azioni umane. Il vizio può essere riconosciuto dal soggetto soltanto alla luce di un bene più grande che lo abita.
Giovanni Cucci è laureato in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo l’ingresso nella Compagnia di Gesù ha compiuto gli studi di teologia a Napoli presso la Facoltà S. Luigi e successivamente la licenza in psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ha anche conseguito il dottorato in filosofia. Insegna etica presso lo studentato della Compagnia di Gesù a Padova ed è professore di filosofia e psicologia all’Università Gregoriana.
Durante una memorabile lezione all'università, il grande maestro Roberto Longhi mise nel proiettore due diapositive, l'"Adamo ed Eva" di Van Eyck e l'"Adamo ed Eva" di Masaccio. Le mostrò un paio di volte agli studenti, poi sentenziò: «L'arte europea comincia così...», senza aggiungere altro. Contemporanee eppure diametralmente opposte, quelle due immagini rivelano la nascita del «pensiero in figura» nel Vecchio Continente nei suoi due ceppi, quello fiammingo, il cui destino è prima di tutto luce, e quello latino, votato alla corporeità e al peso della figura. Da questo ricordo personale, Flavio Caroli prende le mosse per raccontare i capisaldi dell'arte europea. Lo stile è quello di sempre, appassionato e poetico, e a parlare sono le opere stesse, che si inseguono e susseguono in un dialogo ininterrotto, o meglio in una corsa, dove le diverse nazioni sembrano contendersi il primato. Così, dopo aver tenuto saldamente la testa della corsa, grazie ad artisti come Bruegel, Rubens e Rembrandt, alle soglie del mondo moderno osserviamo fiamminghi e olandesi lasciare il passo alla grande ritrattistica inglese di Gainsborough e Hogarth. Mentre poi Goya corre fuori dagli schemi e inglesi e tedeschi si contendono il Romanticismo, ecco i francesi andare in fuga: dalla rappresentazione romantica dell'uomo-eroe che si staglia contro la natura nei quadri di Delacroix, fino al ciclone parigino e alla grande stagione impressionista e postimpressionista, pronta a sbaragliare le file artistiche europee con le «ombre colorate» di Monet, la «verità dello sguardo» di Degas o le tele di Cézanne. Ma già è tempo di una nuova sfida, tutta novecentesca, lungo il crinale che divide la figurazione dall'astrazione, con Kandinskij, e oltre. Tra sorpassi, grandi volate e leggendari fuoriclasse, il racconto prende vita attraverso opere straordinarie ospitate oggi nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo. Un viaggio sorprendente che trova la sua conclusione perfetta ai giorni nostri, nell'opera di Kiefer, l'artista che più di altri raccoglie i tratti vincenti dell'arte europea: la potenza tedesca, il futurismo russo, l'eleganza francese, la sapienza italiana. In un'epoca di totale obsolescenza e precarietà, "La grande corsa dell'arte europea" ci ricorda il nostro dovere di gratitudine verso capolavori imprescindibili, che ci fanno sentire un po' eterni e che «a noi destinati a identificare il senso della vita con la poesia e con la bellezza» regalano gioia e appagamento durevoli.
Il prequel de "I pilastri della terra". 17 giugno 997. Non è ancora l'alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell'Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng's Ferry. Dall'altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo che termina dove "I pilastri della terra" hanno inizio.