Nella primavera del 1944, in una Trieste occupata dall'esercito tedesco e lacerata dall'odio tra italiani e sloveni, due pacifici sposi vengono barbaramente trucidati. Trent'anni dopo uno scrittore, dopo aver ritrovato uno strano gruppo di lettere, prova a ricostruire la misteriosa vicenda.
Siamo in un lebbrosario a Sud dello Stato Pontificio, in un paese remoto. La lebbra è ormai debellata, ma avanza un altro contagio ancora più terribile: la sifilide. Nel lebbrosario retto da un giovane medico, arriva un drappello di nuovi malati: le due caste di contaminati si incontrano e si confondono. Il medico è attratto da una delle ospiti, Bianca Maria. La grazia e l'imprevedibilità della fanciulla, silenziosa e accorta come una lepre, che sembra così lontana da ogni immagine di contagio, accende nel distaccato medico uno scatenamento emotivo più forte del rischio della stessa vita.
Sono storie piccole e grandi: vicende d'amore e di sangue, le prime biciclette, la Grande Guerra, gli scandali e i pettegolezzi, la nascita del fascismo, avventure d'alcova, la guerra civile, l'abbandono del sogno di una società migliore, fino agli anni più recenti: la modernizzazione, l'immigrazione dal sud, le speculazioni, la malavita...
In questo romanzo l'autrice prosegue le avventure del capitano di polizia Florindo Flores, ormai felicemente in pensione. Ma il suo riposo dura poco, perché viene subito richiamato per collaborare alle indagini su una serie di insoluti delitti avvenuti in Sardegna. Così il capitano, con il suo consueto spirito indagatore e metodico, e con la curiosità che lo contraddistingue, si metterà sulle tracce dell'assassino, penetrando a poco a poco in un caso che più sembra intricarsi e più lo appassiona e sollecita le doti della sua intelligenza deduttiva. E infatti scopre che...
"Una famiglia decaduta", scritto nel 1874, è forse il romanzo in cui Leskov riconosce più chiaramente l'attimo tremendo che lega la gioia allo sconforto, quando la felicità si comincia a fare desiderio e timore. E' l'esistenza nella sua pienezza, la semplicità assoluta degli uomini a raccontare come la vita, quanto più ricolma, già decada e dia conto di una fatica ineluttabile, dello sconforto per ciò che deve fallire. E' proprio questa verità, ripetuta in filigrana, pagina dopo pagina, a commuovere i lettori.
Alla vigilia dell'esecuzione Jean Lenoir, un famoso capobanda di Belleville ha voglia di confidarsi indicando a Maigret una "balera da due soldi" dove avrebbe trovato un uomo colpevole di un vecchio assassinio. Dopo un mese dall'esecuzione Maigret incontra per caso un uomo che parla della "balera da due soldi". Al commissario non resta che seguirlo. Sulla Senna, vicino a Morsang, trova questa balera e una festosa compagnia di benestanti parigini che ogni fine settimana si ritrova sul fiume per fare baldoria. Ma troverà anche un nuovo delitto e un'atmosfera angosciosa e assurda, in cui si cammina senza meta, "senza sforzo, senza gioia, senza tristezza, brancolando in una coltre di nebbia".