"J.R.R. Tolkien, il professore che amava i draghi, filologo insigne ed estroso, subcreatore della Terra di Mezzo e dei suoi miti cosmogonici, conservatore, cattolico tradizionalista, antimoderno al punto tale da preferire i fulmini ai lampioni, i cavalli alle automobili, ha insegnato ormai a diverse ad amare il Medioevo e il Fantastico e a non considerarli entrambi qualcosa di negativo, di cui vergognarsi o addirittura "pericoloso". Tolkien, della Evasione del Prigioniero dal carcere della Modernità, ne ha fatto un atteggiamento positivo e costruttivo, indispensabile per uscire indenni mentre si superano tutti gli ostacoli che si frappongono alla libertà." (G. De Turris)
Vivimos un cambio de época, como señala el papa Francisco. Las convicciones creadas por el cristianismo se han disuelto. Y se produce una paradoja. La secularización, alimentada por la incapacidad de transmitir de un modo atractivo la fe, es una oportunidad para proponer la experiencia que tuvieron los primeros discípulos. No fue un conjunto de reglas, nociones o sentimientos lo que les hizo exclamar: «No hemos visto nada igual». Fue Jesús mismo.
Por eso, la forma de testimonio debe ser adecuada al momento histórico. No sirve defender espacios seguros donde se conserve la fe, construir muros. El cristianismo se encuentra y se verifica, a través de la libertad, en un mundo plural. Sin miedo al deseo humano, compartiendo con simpatía el de muchas personas que buscan una respuesta después de derrotas ideológicas y personales.
Lo que cuenta es el nacimiento de un sujeto nuevo: una persona, un grupo de personas que experimentan cómo la presencia de Cristo responde a sus exigencias humanas y transforma la inseguridad en certeza. Son testigos de una alegría imposible. De esa experiencia habla este libro.
Julián Carrón (Navaconcejo, Cáceres, 1950) es sacerdote. En 2004 se trasladó a Milán requerido por don Luigi Giussani, fundador de Comunión y Liberación, para compartir con él la responsabilidad en la guía de este movimiento. Tras el fallecimiento de don Giussani, la Diaconía de la Fraternidad de Comunión y Liberación le nombró presidente en 2005, cargo que ocupó hasta el año 2021. Ha sido profesor de Nuevo Testamento en la Universidad Eclesiástica San Dámaso de Madrid y de Teología en la Universidad Católica del Sacro Cuore de Milán
Edición de los textos al cuidado de Fernando de Haro.
Sappiamo quanto sia difficile capire il capitalismo senza attraversare la Riforma protestante e il suo «spirito». Conosciamo meno invece gli effetti della Controriforma, e cioè quanto le forme teologiche, sociali, etiche della risposta cattolica alla Riforma di Lutero abbiano profondamente condizionato il modo di intendere l'economia e gli affari in Italia e negli altri paesi cattolici. La forte e capillare reazione della chiesa di Roma - che vide in quanto stava avvenendo in Germania la possibilità della propria dissoluzione - riportò indietro di secoli l'approccio al mercato, ai profitti, agli interessi sul denaro. Si dimenticò l'etica economico-finanziaria dei francescani e si incoraggiò una cultura del consumo e della raccomandazione legata al culto e alla mediazione dei santi e della Madonna. In questo saggio innovativo Bruni analizza queste «ombre», ma anche alcune «luci» di quel tempo che si è prolungato fino alla seconda metà del Novecento. Tra queste, particolarmente luminosa fu la nascita dei Monti frumentari, cioè di migliaia di banche del grano che frati cappuccini e vescovi fondarono come strumento per migliorare le condizioni rurali, soprattutto nel Sud Italia; ed è solo un esempio di quella «terra del noi» in cui è possibile scorgere orizzonti nuovi e persino qualche arcobaleno.
La religiosità, la fede come essenza stessa della razionalità. Quindi NON "Credo perché è assurdo", ma "Credo perché è razionale". Ecco il punto di partenza di questo libro che è uno dei cardini della filosofia del movimento di Comunione e liberazione. Un libro che dimostra come il cristianesimo si propone come risposta imprevedibile, eppure pienamente ragionevole, al desiderio dell'uomo di vivere scoprendo e amando il proprio destino. "Il senso religioso" è il primo volume del "PerCorso" che espone il contenuto dei corsi tenuti da Luigi Giussani in oltre quarant'anni di insegnamento.
Per offrire una riflessione ecclesiologica attraverso un procedimento concettuale logico e rigoroso è necessario ricorrere ad alcuni sistemi linguistici ed ermeneutici che offrano dei criteri in grado di esprimere la complessità dell'oggetto-Chiesa, a un tempo mistero di comunione da Dio e in Dio e soggetto storico che è il Popolo di Dio quale lievito di fraternità tra tutti i popoli. L'Ontologia trinitaria è qui rinvenuta come il luogo in cui è possibile assumere un ritmo del pensare e una forma del comunicare capaci di esprimere la Chiesa come una realitas complexa. (Lumen Gentium 8)
Pochissime scoperte di testi patristici possono competere col ritrovamento di 29 omelie di Origene (185-254) sui Salmi nel 2012. Una nuova catalogazione della Staatsbibliothek di Monaco ha messo in luce nel Codice Greco 314 la presenza di quattro omelie note in versione latina e venticinque inedite. L'attribuzione a Origene, oltre alla lista delle opere tramandataci da Gerolamo, trova piena conferma dai contenuti. Dopo l'edizione critica (Berlino 2015), la pubblicazione delle omelie in italiano è affiancata da un testo greco riveduto e da un approfondito commento. La raccolta omiletica più vasta di quel genio della Bibbia che è stato Origene ci documenta il suo cantiere esegetico principale: il Salterio l'ha accompagnato dall'inizio alla fine. Testo di rivelazione profetica, istruzione morale e nutrimento spirituale, i Salmi sono soprattutto per Origene l'espressione della voce di Cristo e della Chiesa, suo corpo mistico.
Nell'avvento 2024 i giorni di preparazione al Natale hanno un valore particolare, perché sono anche i giorni in preparazione all'inizio ufficiale del Giubileo. Viverli bene significa approfittare meglio di questo tempo. Gli schemi di preghiera proposti, adattabili a vari momenti liturgici ed extraliturgici, prevedono una lettura e un commento su nove momenti per accompagnare la novena di Natale: l'attesa, la porta, il pellegrino, la luce del perdono, la promessa, la notte, la carità, i sogni, il bimbo. Uno strumento utile per non farsi travolgere dal tempo.
Agenda giornaliera con copertina rigida cm 11,5 x 17
In formato tascabile, brani del Vangelo accompagnati da brevi meditazioni, spunti artistici, letterari, musicali e video! Con i podcast per vivere i tempi forti.
Un taccuino personale per interagire individualmente con i Vangeli proposti nel cammino formativo dell’Azione cattolica per gli adolescenti (15-18 anni), pensato per favorire un incontro autentico con la parola di Dio nella preghiera, individuando i tempi necessari e integrando musica, cinema, arte e letteratura.
«L’uomo e il divino non solo rappresenta una sintesi di tutto ciò che María Zambrano aveva scritto fino agli anni Cinquanta, ma costituisce il nucleo da cui si irradia tutto il suo pensiero alla ricerca dell’unità tra religione, filosofia e poesia. Rispetto all’itinerario esistenziale e intellettuale di Zambrano, questo libro si riferisce alla “seconda navigazione” contrassegnata dalla ragione poetica, Che costituisce il nucleo originale della riflessione della pensatrice. Se compito della poesia è aprire i pori al sacro, “l’azione che l’uomo compie è cercare un luogo in cui accoglierlo e dargli forma, nome; collocarlo in una dimora per ottenere lui stesso la sua; la dimora umana, il suo ‘spazio vitale’”. La ragione poetica porta alla luce non una Istoría – nel senso greco del termine –, un computo di sventure o avvenimenti computabili cronologicamente, bensì una “intrastoria”. Se potrebbe sembrare che in quest’opera Zambrano narri una storia cronologicamente intesa – dalla nascita pre-greca degli dèi, alla disputa tra filosofia e poesia intorno ad essi, ad Aristotele e alla sua condanna dei pitagorici, al cristianesimo, alla nietzschiana morte di Dio e alla riapparizione del sacro all’interno del nichilismo –, basta uno sguardo ermeneutico per constatare l’insufficienza di una tale cronologia, perché quanto viene descritto sta accadendo nello stesso tempo, sicché il movimento e lo spazio del movimento coincidono. Zambrano sta disegnando in realtà la topografia dell’Occidente, seguendo le orme dell’unità originaria perduta.»
Dalla Prefazione di Armando Savignano
María Zambrano (1904-1991) è una delle maggiori protagoniste della storia della filosofia del ’900. L’Editrice Morcelliana, che dell’autrice ha pubblicato Donne (2006) a cura di S. Zucal e L’esilio come patria (2016) a cura di A. Savignano, e vi ha dedicato un fascicolo monografico di «Humanitas» 1-2 (2013) María Zambrano. La politica come «destino comune», ha in corso di pubblicazione le Opere.
L'immortalità dell'anima e la risurrezione dei corpi, il giudizio universale e quello individuale, l'inferno e il paradiso sono i temi ricorrenti nei saggi raccolti nel volume, dedicati alle tematiche escatologiche nell'iconografia medievale. Il principale argomento della trattazione è tuttavia la morte, considerata sia nella sua portata analogica - la riflessione cristiana ha conosciuto da sempre differenti accezioni e livelli - che in quella dialettica, che coglie della morte un volto positivo e uno negativo. Prefazione di Severino Dianich. Con un saggio in collaborazione con Agnese Maria Fortuna.
Oltre a essere un capolavoro del Novecento e uno dei libri più letti di sempre, Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien è un'opera-mondo che al suo interno contiene di tutto, dalla filologia alla poesia, dalla filosofia all'etica. Ma per prima cosa parla a noi, uomini del XXI secolo, da destra a sinistra, dagli atei ai credenti, dai pagani ai cristiani, dai modernisti agli antimodernisti. Questo volume vuole essere un commento guidato al capolavoro di Tolkien, capitolo per capitolo, alla luce dei maggiori studi sull'argomento e lontano dalle solite letture manichee e allegoriche che ne hanno svilito l’importanza di “classico”. L'invito è quello di leggerlo sul serio, e magari rileggerlo, per scoprire sempre nuovi spunti, senza ridurlo a santino politico o religioso.