Siamo entrati in un tempo novo per la fede e per la Chiesa in Occidente: il tempo della fine della cristianità! Un tempo che sconvolge le nostre certezze e il nostro modo di vivere da credenti. Di fronte a questo scenario, con grande angoscia ci chiediamo: se l'epoca della cristianità è finita, Dio che fine ha fatto? Questo volume, nato per così dire sul campo, frutto dell'esperienza di un vescovo, è un tentativo coraggioso e coinvolgente di ragionare sulla vita della Chiesa e sull'esperienza cristiana nel mondo di oggi. Mentre prova a riflettere sulla complessità della nostra realtà, l'autore, che vanta una lunga esperienza in terra di missione come sacerdote "Fidei donum", attinge a ricordi e incontri con realtà missionarie in alcune giovani Chiese. La freschezza della loro vita ci può aiutare a ritornare agli esordi dell'esperienza cristiana, a riscoprire la bellezza del Vangelo, a non perdere la speranza in un possibile mondo migliore. Soprattutto ci può spronare a gettarci alle spalle quella sorta di "maledizione" che ci siamo inflitti iniziando a pensare che Dio ci abbia dimenticato. No, Dio continua a stare in mezzo agli uomini, e la Chiesa, seppur minoranza, non può che stare dove Dio ama stare, fra le pieghe oscure della storia, là dove la vita si svolge, là dove la gente vive, soffre, lotta e pecca.
La metafora del cammino, profondamente biblica, può essere un'efficace proposta nell'educazione dei giovani alla fede, ma anche degli adulti. Pensarsi nomadi, come ci insegnano le figure bibliche prese in considerazione nel volume, è decidere di non vivere nella banalità dell'ovvio, dello scontato. È scegliere di non arroccarsi sulle proprie sicurezze acquisite, è decidere di uscire fuori dagli schemi per vedere con il cuore e con l'anima ciò che è invisibile agli occhi. Mettersi in cammino è conoscersi e accettarsi per quello che si è, costruire un'immagine di sé stessi reale e riconciliata, accettando di lasciarsi guarire dai mille silenzi e incontri che la strada offre. Integrando il dato biblico-spirituale con riflessioni più esistenziali, l'autore fa emergere le domande del nostro cammino e della nostra vita. Ci regala soprattutto preziosi incoraggiamenti nel percorso di ricerca di Dio e della propria felicità: non lasciarsi ingannare dalle apparenze, non arrendersi al fallimento, non avere paura, non fermarsi, non credere che tutto è perduto per sempre.
Dieci anni fa, Papa Francesco firmava quello che da tutti è stato sempre considerato il documento programmatico del suo pontificato: l'Esortazione apostolica Evangelii gaudium sull'annuncio del Vangelo nel mondo attuale (24 novembre 2013). A dieci anni di distanza dalla pubblicazione di questo documento, pietra miliare del suo magistero, il Papa torna a occuparsi del tema dell'evangelizzazione, dedicando un intero ciclo di catechesi al cosiddetto zelo apostolico o passione per l'evangelizzazione. Se mai ce ne fosse bisogno, questa felice coincidenza non fa altro che attestare come per Papa Bergoglio la Chiesa non ha altro compito se non quello di annunciare la Buona Notizia del Vangelo, cioè che l'amore di Dio è per tutti, non esclude nessuno. La Chiesa non può prescindere da quella che è la sua missione specifica: assumendo lo sguardo di Gesù, annunciare a tutti la bellezza del Vangelo. Papa Francesco, nelle catechesi raccolte in questo volume, oltre a richiamare l'esempio di Gesù e dei primi testimoni del Vangelo, non si stanca di ripetere che l'evangelizzazione è l'ossigeno della vita cristiana. Senza la passione per l'annuncio del Vangelo, la Chiesa si ammala di autoreferenzialità, vive ripiegata su sé stessa ed è destinata a non avere più futuro, perché non sa più generare nuovi cristiani. Presentazione di Armando Matteo.
James Martin, in questo libro, ci introduce a varie forme di preghiera e di meditazione e ci aiuta a ritrovare il centro dell'orazione, che è semplicemente parlare con Dio. A partire da un assunto che sintetizza in questo modo: A volte i libri parlano di preghiera pratiche, tecniche, tradizioni, senza dire ciò che i principianti vogliono sapere di più: Che cosa succede quando una persona prega?, Che cosa dovrebbe succedere dentro di me?, questo Martin aiuta il lettore a non aver paura di porsi le domande essenziali sulla preghiera, così da poter entrare nel colloquio umano divino senza più timori. Con un occhio teso alle persone che sono nuove alla preghiera e, insieme, a incoraggiare le persone che già pregano, Martin risponde alla domanda di fondo che è il centro di ogni nostra relazione intima con Dio, per poi aiutarci a trovare, ciascuno, la propria maniera di pregare, secondo le ricchissime proposte che ci vengono dalla tradizione.
Armida Barelli (1882-1952), figura cruciale del cattolicesimo italiano contemporaneo, è stata fondamentale nel proporre una nuova visione della donna, nella Chiesa e nella società. Da giovane prende sul serio la chiamata del Signore e si pone in ricerca. In un tempo in cui per le donne l'opzione era tra matrimonio e vita religiosa, matura una scelta nuova: l'apostolato laicale in forma associata. Da qui anche la sua vocazione alla consacrazione nel mondo con l'Istituto delle Missionarie. Si inserisce nel solco dell'Azione Cattolica portando una decisiva novità nell'organizzare le giovani in un apostolato popolare. Da Milano il suo impegno si irradia nel Paese, dove dà vita alla più numerosa e capillare associazione femminile. È spesso in viaggio tra mille disagi, tanto da sentirsi come "una zingara del buon Dio-. Protagonista della nascita dell'Università Cattolica, affianca Gemelli in un progetto di ampio respiro che unisce l'alta formazione all'apostolato popolare. Con l'Opera della Regalità contribuisce a rinnovare la partecipazione liturgica. Attenta alla storia del suo tempo, la Barelli forma una generazione di donne che si spendono nel campo sociale, sindacale e politico, nella fase fondativa della democrazia in Italia. Favorisce un'emancipazione radicata nella scelta vocazionale e volta a rendere le donne protagoniste della propria esistenza, nella vita familiare e sociale. Le pagine di Ernesto Preziosi, oltre a essere un'accuratissima ricostruzione storica della biografia e di tutta un'epoca, collocano l'opera della Barelli nel quadro della maturazione registrata dal movimento cattolico italiano nella prima metà del Novecento. Una collocazione che evidenzia il rapporto, per lei inscindibile, tra fede in Dio e impegno del cristiano nel mondo, offrendoci una biografia di grande attualità. Prefazione Papa Francesco.
"I mistici sono pericolosi da leggere. Ma è un rischio che si deve correre" diceva Charles Journet. Essi ci dicono le parole che spesso non siamo più in grado di ascoltare e che solo loro sanno dirci, con la loro esperienza di Dio forgiata nel fuoco dell'amore. Ma chi è Dio? Attraverso la saggezza dei mistici anche noi siamo in grado di dare una risposta a questa domanda. A volte però è proprio la "non conoscenza", ciò che di Dio non possiamo o sappiamo dire a restituircene il senso. Il percorso che si propone nel libro è quello di lasciarci guidare dalle parole di Maestro Eckhart, Teresa D'Avila, Thomas Merton e Ildegarda di Bingen per provare a scoprire qualcosa di Dio che finora non immaginavamo nemmeno, riguardo a Lui e la sua persona.
Il discernimento è un'arte. Un'arte forse per troppo tempo dimenticata o percepita più come un fastidio che come qualcosa di essenziale per la nostra vita. Ma non c'è arte migliore per questa, quando si voglia davvero fare i conti con la nostra umanità, con la nostra "necessità" di diventare donne e uomini veri, pienamente realizzati e, soprattutto, pienamente consapevoli di ciò che siamo e che abbiamo voluto essere. Ma il discernimento è un'arte cui non ci si esercita in solitudine, ma insieme a coloro che accompagnano il nostro cammino, trasportati in un pellegrinaggio che non è solo di nostri contemporanei ma di un popolo che viene da lontano e di cui noi facciamo parte: quello umano, quello credente. Queste pagine non raccolgono solo le catechesi di papa Francesco sull'argomento, ma anche un percorso attraverso altri suoi testi, perché ciascuno di noi possa diventare consapevole di questo cammino personale e di popolo, alla luce della Parola. Infine, come sottolinea il curatore Giacomo Costa, «il volume si conclude con una testimonianza: papa Francesco in prima persona racconta come ha scoperto il discernimento e cominciato "ad andare per questo sentiero" senza più abbandonarlo. La pratica del discernimento è chiamata a diventare storia di vita e papa Francesco ci invita non a stare ad ascoltare la sua esperienza, ma a metterci in cammino per costruire la nostra».
Lo Spirito Santo resta, tra le persone della Trinità, quella meno compresa e meno pregata nell'ambito del cristianesimo, soprattutto di tradizione occidentale. Eppure è figura fondamentale del credere cristiano. Gianni Carozza, in questo libro, intende condurre per mano il lettore, passo dopo passo, a un'esperienza viva dello Spirito Santo, attraverso la meditazione attenta delle Scritture, passando dalla contemplazione della Sua opera nella creazione e nella Chiesa, fino a quella compiuta nel cuore del credente. Un itinerario, più che speculativo, interiore, che vuole introdurre a una familiarità con la Persona, tra le Tre, che più sfugge ai tentativi di definizione, e che, tuttavia, è oggi più che mai importante riscoprire per poter vivere un'autentica esperienza di vita cristiana. Per questo, l'opera in questione può costituire un ottimo strumento per la catechesi nelle comunità parrocchiali e per la preparazione degli adulti al Sacramento della Confermazione. È inoltre un utile sussidio personale per un itinerario verso la Pentecoste.
Una serie di sette volumetti scritti da Enzo Bianchi sotto forma di lettere a un amico. Sette lettere sulla vita spirituale per intraprendere un cammino personale e comunitario sotto la guida di una grande maestro.
L’avventura interiore, la preghiera, l’ascolto, il tempo, il discernimento, la fraternità e la speranza: ecco i temi, uno per ogni volumetto, affrontati da Enzo Bianchi. Ciascuna lettera può essere letta singolarmente o come tappa di un percorso.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
Questo III volume dedicato a Mistica e azione completa la sintesi monumentale di Charles André Bernard sulla fenomenologia della vita mistica cristiana. Come già sanno i lettori dei primi due volumi, non si tratta di una delle tante storie della mistica ma di una riflessione dottrinale sul senso di Dio quale può essere percepito attraverso l’esperienza mistica. Accanto alle «vie dell’interiorità» (I volume) e a quelle della «conformazione a Cristo» (II volume), spesso presentate come paradigma dell’esperienza mistica di Dio, viene qui esplorata una terza modalità della vita mistica: la «mistica apostolica», affrontata prendendo in considerazione direttamente la questione dell’unione a Dio all’interno dell’agire apostolico, sempre alla luce delle due idee guida che emergono da questa trilogia sul Dio dei mistici e ne determinano l’unitarietà: da una parte, ampia continuità dei percorsi mistici a livello di contenuto; dall’altra, molteplicità e complementarità dei punti di vista. La problematica del rapporto tra mistica e azione, abitualmente trattato sotto la forma del contrasto “contemplazione-azione”, ne risulta molto rinnovata.
Charles André Bernard è nato a Berck-sur-Mer (Pas-de-Calais, Francia) nel 1923 ed è morto a Roma il 1° febbraio 2001. Dopo aver compiuto il corso di studi nella Compagnia di Gesù e aver conseguito il dottorato in filosofia e quello in teologia, per molti anni, dal 1961 al 1998, ha insegnato all’Università Gregoriana, formando molti futuri docenti. Professore di teologia, ha dedicato tutte le sue forze allo studio e all’insegnamento della spiritualità, esplorando in pratica tutti i campi di ricerca che consentono di comprendere meglio la vita e l’esperienza spirituale. Il frutto di questo sforzo ininterrotto è rappresentato da numerose pubblicazioni: in particolare il trittico costituito da Teologia simbolica (1984), Teologia affettiva (1985) e Teologia spirituale, giunta alla sesta edizione (2002), che raccoglie l’insieme dei temi della spiritualità cristiana; inoltre La preghiera cristiana (1976), La spiritualità del Cuore di Cristo (1989), Sofferenza, malattia, morte e vita cristiana (1990) e molti articoli di rilievo in riviste specializzate e in opere in collaborazione.
Padre Bernard ha dedicato gli ultimi anni della vita alla stesura della sua opera maggiore, Il Dio dei mistici: I. Le vie dell’interiorità (1996); II. La conformazione a Cristo (2000); III. Mistica e azione (2004). Nel IV volume, postumo (in traduzione), l’autore abbandona la prospettiva fenomenologica dei primi tre, per formulare una Teologia mistica che affronta l’insieme dei problemi posti dalla vita mistica cristiana.
Figura, pensiero e insegnamento di Padre Bernard diventano ora oggetto di studio e di ricerca; per sostenere tale finalità è nata a Roma nel 2002 l’Associazione internazionale “Amici di Padre Bernard”.