Bella, colta, amante della musica e musicista. Un temperamento di fuoco che niente riesce a fermare.Ma Elisabetta Catez (1880-1906) vuole ancora di più:l’infinito,semplicemente! Un “Infinito” che ha un nome,che è presenza e al quale si consacrerà completamente. Dalla penna ardente di padre Marie-Michel la storia di un incontro fra una giovane donna eccezionale e Colui che dimora nel segreto del suo cuore,al di là della festa,dell’amicizia e d’una vita quotidiana brillante. Il volume tratteggia, con un linguaggio molto semplice e diretto, la figura, il pensiero e l’insegnamento della beata Elisabetta della Trinità (1880-1906),monaca carmelitana.In appendice,alcuni testi significativi di Elisanetta e l’itinerario dei sui viaggi.
AUTORE Padre Marie-Michel,carmelitano,dal 1983 divide la sua vita fra contemplazione ed evangelizzazione,soprattutto in mezzo ai giovani. Nel 1984 è fra i fondatori della scuola “Jeunesse-Lumière”,a fianco del padre Daniel-Ange.Nel 1997 fonda insieme a fratel Marie-Van il Carmelo della Vergine Missionaria.Comunità contemplativa,mariana e missionaria,questo nuovo boccio vive della spiritualità di Teresa di Lisieux e di Marcel Van in terra carmelitana.
Francesco vuole diventare grande e chiede ai genitori un orologio. I genitori non esaudiscono il suo desiderio e lui, di nascosto, se lo compera.
L'orologio azzurro fa vivere Francesco un "suo" tempo: Francesco infatti non vuole aspettare, ha troppa voglia di crescere e con l'aiuto del suo amico orologio viaggia nel futuro. Alla fine però decide di ritornare bambino.
La vicenda del cosiddetto "mostro" di Foligno che all'epoca dei fatti è stato considerato semplicemente come uno dei tanti crimini efferati, disponibili all'attenzione mediatica, da servire in pasto all'opinione pubblica come uno dei tanti eventi di cronaca nera che affollano la quotidianità, è stato riletto alla luce delle dinamiche profonde intercorse fra criminale e vittima, mettendo in risalto come, partendo dal profilo dell'autore di reato, in questo caso particolare quello di L. Chiatti, ricostruito a partire dalla biografia del soggetto e dalla storia di vita in cui si è sviluppata la sua personalità, sia possibile giungere alle motivazioni inconsce che hanno spinto una vittima, divenuta in quanto tale criminale, a riprodurre attraverso il crimine l'esorcizzazione della sofferenza repressa fin dal momento della nascita.
Le relazioni familiari relativamente ai diversi modi di fare e di essere e sentirsi famiglia nelle società occidentali del terzo millennio si configurano sempre più come rapporti contrattuali asettici basati sulla ottimizzazione delle performances dei comportamenti dei componenti il nucleo familiare (efficienza) e sulla contrattualità, basata sul conseguimento di risultati funzionali all'auto-mantenimento del sistema familiare (produttività-funzionalità). Gli strumenti più adeguati saranno dunque quelli in grado di cogliere nel percorso evolutivo, eventuali forme di disagio dei soggetti in crescita valutandoli a partire dalla rilevazione del temperamento, del carattere e dell'intelligenza oltre che del livello di maturità.
Il modo di guardare il mondo sembra segnato per Calvino da un orientamento archetipico derivato dalla prospettiva della visione della casa della sua infanzia, arroccata sulle colline liguri e protesa sul mare. Gli occhi che scrutano l'universo nelle sue pagine conservano tracce profonde di questa originaria esperienza visiva e sono rivolti secondo una direzione precisa, per cui lo spazio in ombra (l'opaco) si trova alle spalle e quello illuminato dal sole (l'aprico) di fronte. La linea che separa il regno dell'ombra da quello della luce non è però così netta e invalicabile e opaco ed aprico si confondono e capovolgono continuamente, intersecando in tal modo i confini fra io e mondo, interno ed esterno, dentro e fuori.
L'allevamento del tonno rosso (Thunnus thynnus) rappresenta, ormai da oltre un decennio nel Bacino del Mediterraneo, un'attività produttiva consolidata e contraddistinta da un estremo dinamismo, per le imprese e gli operatori coinvolti nelle filiere dei Paesi produttori. Un altro aspetto positivo è legato alla crescita degli scambi commerciali registrati a livello internazionale sia in termini di volumi che di valori. Anche in Italia l'allevamento del tonno rosso ha riscosso un certo successo polarizzandosi nelle regioni meridionali. Tuttavia, a fianco di componenti positive non trascurabili è importante sottolineare anche la presenza di alcune ombre, che offuscano almeno in parte lo scenario complessivo, legate ai peculiari aspetti inerenti l'impatto che tale attività produce sulla specie e sull'ambiente marino.
Ad inizio del Novecento Hugo von Hofmannsthal, poeta tra i più raffinati del secolo, sfuggendo alla tradizionale definizione di librettista, si accosta alla scena come drammaturgo, metteùr en scene, scrupoloso concertatore della regia, poeta della musica e del corpo. Suo principale interlocutore è il compositore Richard Strauss. Il volume analizza il pensiero teatrale di Hofmannsthal e i primi allestimenti delle sue opere musicate da Strauss, ricostruendo la genesi e le vicende legate allo spettacolo, al ruolo del libretto, dello spazio scenico e della musica. L'ipotesi di Maria Innocenza Runco, tesa a verificare lo scarto tra enunciati poetici e prassi scenica, dimostra come il teatro musicale di Hofmannsthal si schieri, con inevitabili contraddizioni, tra i progetti utopici che hanno contrassegnato quel complesso periodo di "transito" dalle pratiche wagneriane e naturaliste ai postulati simbolisti.
Se oggi si parla di crisi del modello culturale occidentale, le radici di questa crisi vanno rintracciate nella storia delle idee degli ultimi due secoli. È in particolare nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale che si assiste a una chiara presa di coscienza di questa crisi. Come sosteneva lo storico inglese Arnold Toynbee, una cultura decadente e in crisi può ancora avere un futuro grazie all'opera di minoranze creative e personalità eccezionali. L'autore vede proprio in quei pensatori cristiani tra le due guerre, oggetto del presente studio, quella minoranza creativa e quelle personalità eccezionali che, avendo coscienza della crisi, si adoperarono a trovare possibili soluzioni. Si tratta ovviamente di posizioni e punti di vista assai diversi tra loro, ma tutti con il comune denominatore di individuare il superamento della crisi nell'abbandono del modello antropologico della modernità e nel recupero delle radici cristiane della cultura. Lo sforzo di questi pensatori appare oggi più che mai attuale. Il recupero delle radici cristiane dell'Europa, come ha sostenuto a più riprese anche papa Benedetto XVI, sembra sempre più l'unica via d'uscita dallo stato di apatia e di perdita di identità in cui è caduta la cultura occidentale.
Kiroi è un cucciolo d'uomo e vive con la sua tribù nel grembo della foresta. Ogni creatura ha un suo luogo, dice lo Sciamano, e quello è il loro. Così è stabilito dalla notte dei tempi. Tuttavia, nonostante i sacrifici allo Spirito della foresta, i pesci nel lago cominciano a scarseggiare, come la selvaggina, le bacche e le ghiande. Così Kiroi decide che è giunto il momento di compiere la sua grande impresa. Età di lettura: da 9 anni.
Alonso è un piccolo puma dell’Arizona. I «visionari» sono gli esseri che, via via, hanno la ventura di incontrarlo: un illustre professore italiano, ispiratore di terroristi e di altri «uomini del lutto»; i suoi figli, uno dei quali votato a una leggendaria clandestinità; un professore americano, che ha la terribile debolezza di voler capire e compatire. Tutti accomunati, nella loro funesta lucidità, da una sorta di pazzia che è come un «buco nella intelligenza, nell’azzurro, dal quale entrano il freddo e la cecità degli spazi stellari». La storia che li lega è un groviglio sconcertante – una «vera storia italiana», osserva sobriamente la narratrice e testimone. Ma il suo fondo è fatto «di silenzio e prodigio»: là dove vediamo apparire e scomparire le tracce del puma, oggetto di un odio irragionevole e di una persecuzione «da una petraia all’altra» o di un amore inerme. La vicenda procede scandita da rivelazioni che ogni volta sembrano elidere le precedenti e introdurre nuove spiegazioni, fra poliziesche e metafisiche, finché sempre più appare chiaro che in questa «tremenda storia di assassini, di visionari e di complici» il delitto da chiarire non è quello di una certa notte in una casa vicino a Prato, ma quell’incessante e incombente «sgarbo agli dèi» da cui ogni altro delitto discende, quel «peccato molto comune agli uomini, ma il più grave di tutti i peccati: il disconoscimento dello Spirito del mondo».
Nella sua scrittura María Zambrano ha sempre dato rilievo all’educazione nel significato più vasto della parola, mettendo anche l’accento su figure di maestri esemplari quale per lei fu il filosofo José Ortega y Gasset e Miguel de Unamuno. In questa raccolta di saggi, alcuni dei quali finora inediti, giunge ad ampliare il tema, mettendo in luce ’educazione nel suo più intimo significato. Si alternano meditazioni sulla pedagogia e il suo legame con la società; sull’importanza del maestro in un mondo in rapido cambiamento; su una giovinezza irrequieta, disorientata e bisognosa diguide che ne sorreggano il cammino.
Il tema Ogm sta tornando prepotentemente di attualità, ora che è decaduta la moratoria imposta dall'Unione europea sulla coltivazione di piante geneticamente modificate e che ci si appresta a riesaminare la relativa normativa. Riassunta nelle sue linee essenziali la questione si pone nei seguenti termini: a distanza di circa undici anni dalla introduzione delle colture commerciali geneticamente modificate, attualmente solo quattro piante Ogm hanno conquistato posizioni di mercato significative (mais, cotone, colza, soia). La maggior parte degli altri nuovi costrutti hanno presentato gravi inconvenienti o sono rimasti allo stadio di progetti, a riprova della complessità intrinseca all'impresa affrontata. Dubbi crescenti sono venuti emergendo circa i vantaggi che gli Ogm offrirebbero in termini economici o agronomici. La posta in gioco è alta ed è necessario riportare il confronto a un livello di verifica scientifica che non lasci spazio ad ambiguità o ad alibi di sorta. Giaculatorie indignate o speculazioni interessate non sono ricevibili. E le accuse di scarsa scientificità che spesso i supporters del transgenico amano rivolgere con disprezzo ai loro interlocutori vanno rispedite al mittente. Facendo ripartire il confronto su un piano di parità, di reciproca attenzione e rispetto. Rinunciando a pregiudizi o preconcetti ideologici.