L'approccio allo studio dell'antica Mesopotamia - la "terra tra i due fiumi" che tanto ha contribuito al progresso dell'umanità intera - diventa oggi particolarmente significativo nel clima di sconvolgimento politico e sociale e di guerra al terrorismo mediorientale. Confutando la visone eurocentrica e neocolonialista di gran parte dell'archeologia corrente e la sua dipendenza dalle fonti scritte, il volume rivaluta l'importanza dei dati materiali e archeologici e la loro centralità nella creazione dell'identità nazionale dei vari popoli e della loro sociologia. Attraverso l'impiego di modelli sociologici e antropologici, l'autore ripercorre quindi la storia politica e l'archeologia dell'antica Mesopotamia nei suoi snodi fondamentali.
L'Autore, attraverso le immagini di questo libro, decide di raccontare l'esperienza di fede e di grazia di Medjugorie che ha segnato in modo profondo il suo cammino.
L'Autrice, ricercando nei Manoscritti di santa Teresina, ne ricostruisce l'esperienza e la dottrina della preghiera. Queste pagine si presentano, così, come un utile sussidio per imparare l'arte della preghiera, ma anche per scoprire aspetti nuovi del volto di questa Santa, Dottore della Chiesa.
"Spesso mi immagino di essere su una rupe deserta, e lì, sola con Gesù, con la terra sotto i piedi, dimentico tutte le creature e gli ripeto il mio amore con parole, che per la verità non capisco; ma mi basta sapere che questo gli fa piacere" (Da Consigli e ricordi, citato a p. 46 di Nella prova come nella gioia).
Il presente lavoro fornisce un’ampia panoramica sui molteplici autori cristiani sia occidentali che orientali, ben noti come Agostino, Fulgenzio, Gregorio di Nazianzo e Metodio, ma anche anonimi, come l’autore del Salmo responsoriale e dell’Acatisto, che si sono cimentati nella stesura di opere in versi basate sulla sequenza ordinata delle lettere dell’alfabeto. Si potranno così leggere nella versione originale e nella traduzione italiana i più antichi abecedari cristiani composti tra il III e il VI secolo.
Il volume descrive i comuni urbani e le abbazie cisterceni nell'Italia nord-occidentale, nei secoli XII-XIV L'esperienza del monachesimo riformato dei Cistercensi ebbe un grande successo nell'Italia settentrionale dei secoli XII e XIII. Le fondazioni dei monaci bianchi trovarono l'entusiastico supporto così delle famiglie signorili come dei membri del popolo urbano, oltre che dei vescovi e delle autorità comunali. Al di là delle teoriche proibizioni degli statuti dell'Ordine, le città divennero presto il principale punto di riferimento per le abbazie della regione.
Utilizzando l'approccio relazionale, l'autore mette in luce come la famiglia sia una relazione sociale (non meramente biologica o psicologica) che e' dotata di caratteristiche proprie, uniche e insostituibili.
Vengono affrontati fondamentali problemi dell'età nostra e viene dimostrato sul campo che la Dottrina sociale della Chiesa ha una capacità orientativa insostituibile.
Tutti credono con l'uccisione di Luigi XVI e di Maria Antonietta la Rivoluzione Francese abbai messo in scena l'atto finale della monarchia francese, ma non è così. Il piccolo Luigi XVII, figlio dei re ghigliottinati, venne a lungo tenuto prigioniero dai rivoluzionari e morì, bambino, in circostanze orribili e ancora oggi misteriose. Ma c'è chi crede che sia riuscito a scappare ed abbia vissuto rivendicando il legittimo ruolo di re di Francia.