Un viaggio di settemila chilometri che cavalca la gobba montuosa della balena-Italia lungo Alpi e Appennini, dal Golfo del Quarnaro (Fiume) a Capo Sud (punto più meridionale della Penisola). Parte dal mare, arriva sul mare, naviga come un transatlantico con due murate affacciate sulle onde ed evoca metafore marine, come di chi veleggia in un immenso arcipelago emerso. Trovi valli dove non esiste l'elettricità, incontri grandi vecchi come Bonatti o Rigoni Stern, scivoli accanto a ferrovie abitate da mufloni e case cantoniere che emergono da un tempo lontanissimo, conosci bivacchi in fondo a caverne e santuari dove divinità pre-romane sbucano dietro ai santi del calendario. E poi ancora ti imbatti in parroci bracconieri, custodi di rifugi leggendari, musicanti in cerca di radici come Francesco Guccini o Vinicio Capossela. Un'Italia di quota, poco visibile e poco raccontata. Le due parti - o forse i due "libri", alla maniera latina - del racconto, Alpi e Appennini, hanno andatura e metrica diverse. Le Alpi sono pilastri visibili, famosi; sono fatte di monoliti ben illuminati e percorse da grandi strade. Gli Appennini no: sono arcani, spopolati, dimenticati, nonostante in essi si annidi l'identità profonda della nazione. Questo racconto di "monti naviganti" è cominciato sul quotidiano "la Repubblica" ed è diventato un poema di uomini e luoghi, impreziosito da una storia "per immagini" della fotografa Monika Bulaj, che ha seguito Paolo Rumiz in alcune tappe di questa avventura.
Maestro incontrastato e leggendario del cinema, Orson Welles manifesta già dall'infanzia il suo talento artistico. Settant'anni fa, nel 1938, il suo adattamento radiofonico della "Guerra dei Mondi" di H.G. Wells suscitò il panico in America, dove gran parte della popolazione credette di essere sotto l'attacco dei marziani, e diede inizio alla sua carriera. In questo saggio l'autore ripercorre, nel testo e nelle immagini in bianco e nero, la vita e i film del regista, la sua ribellione al sistema degli studios, il suo soggiorno in Europa.
Che cosa può ancora fare un'insegnante che ama il suo lavoro? Quali sono le prospettive di un mestiere che non sa nemmeno più riconoscere se stesso? Un racconto-riflessione, amaro e divertito, sulla nuova scuola italiana, le sue follie e il suo declino che pare inarrestabile. Tra aneddoti, curiosità e stridenti effetti comici, il ritratto di un mestiere che davvero "non c'è più", perché è stato strozzato e fatto a pezzi da insensate "parole d'ordine", ingabbiato in un labirinto di "progetti", "strategie educative" e "recuperi", lasciando i suoi protagonisti, insegnanti ma anche studenti, spaesati e delusi, forse anche nostalgici di un mondo in cui le parole "insegnare" e "studiare" non significavano altro che se stesse.
Abbiamo lasciato Lupo e Anatra finalmente sposi nella storia precedente, e ora li ritroviamo in dolce attesa che si schiudano le uova nate dal loro amore. E qui i ruoli si invertono e i mondi si ribaltano: Lupo, filosofo teorico, sempre perso in astrazioni e pensieri profondi, decide di occuparsi direttamente della cova delle uova, lasciando la consorte libera di muoversi per il mondo, per conoscerlo e capire che cosa conti davvero. Iniziano così i percorsi paralleli dei due protagonisti. Lupo bada alle uova, riflettendo sul senso dell'attesa e diventando punto d'incontro per vari personaggi, amici e nemici: un vecchio riccio in pensione afflitto dalla solitudine, una volpe invidiosa, un esercito di gufi benpensanti. Mentre Anatra diventa una giornalista e intraprende un viaggio personale, e tutto femminile, nel crudele e variopinto mondo del potere popolato da struzzi, leoni e chiassosi tacchini, alla ricerca della bellezza e di ciò che è veramente importante...
"Per non essere traditi bisognerebbe tradire prima, avrebbe detto mio padre, ma non ci sono riuscita". Questo è il racconto del viaggio dentro se stessa di una donna senza nome, senza tempo e senza luogo che è tante donne, la madre, le amiche, la figlia, tutte le donne che sono in lei. Ed è il racconto dei tanti tradimenti che può contare nella sua esistenza. A partire dal più grande, che tutti li riassume: quello verso di sé, nella convinzione che la solitudine e la sterilità dei sentimenti l'avrebbero protetta dal dolore.
“Quell'esperienza sul fondo della piscina ebbe un profondo effetto su di me. Avevo sempre creduto a quello che gli adulti mi avevano raccontato sull'esistenza del paradiso, ma da quel momento in poi io sapevo che era tutto vero” Paolo Graffigna,genovese,apprezzato autore di una serie di romanzi e racconti gialli che hanno come protagonista l'investigatore Rick Master, erede diretto di Sherlock Holmes,sorprende il pubblico della narrativa italiana con romanzo anomalo, ispirato da un fatto di cronaca avvenuto negli Stati Uniti negli anni Cinquanta.E’ la storia di una giovane,Rita,che,dopo aver rischiato da bambina di annegare in una piscina,decide di farsi suora.Giovane,piena di vitalità, capace di affrontare con umiltà e testardaggine le incomprensioni di qualche superiora,mossa da una fede purissima ed entusiasta del lavoro d'insegnante che le viene affidato,un brutto giorno scopre di essere ammalata.La sclerosi a placche le toglie giorno dopo giorno ogni forza,e pur continuando a lottare senza alcun cedimento, gli stessi superiori la convincono che è meglio per lei lasciare l'ordine.Durante una apparente remissione della malattia,si sposa e ha dei figli,riprende il suo lavoro con entusiasmo,si costruisce un'altra vita,sempre generosa,sempre pronta a sopportare tutto quello che il destino le manda.Purtroppo la malattia torna a farsi viva,e questa volta in modo devastante.Lottando contro tutto e tutti,anche le piccole viltà di chi la circonda,non si arrende e,in forma inattesa e sconvolgente,arriva la grazia di un miracolo che la restituisce alla famiglia e alla vita.
AUTORE Paolo Graffigna è nato a Genova nel 1957.Attualmente insegna geografia.Ha pubblicatodiversi romanzi della serie Le inchieste di Rick Master.Ha vinto quattro premi letterari:il Premio G.Gronchi di Pontedera,il Premio Artistico Letterario Internazionale Città di Cava de' Tirreni,il Premio Omaggio a Manzoni.In libreria:Le inchieste di Rick Master(1999),Tre inchieste di Rick Master(Firenze, 2000),Nekrhosyj Il Barone vampiro(Genova, 2002),Sette inchieste di Rick Master(Firenze, 2002).
L’indicazione conciliare dell’Optatam totius prospetta una nuova figura di teologia morale, il cui tema generatore è appunto l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo. Questo incremento ermeneutico, insieme ad altri, sotto più di un risvolto, interessa l’insieme delle articolazioni, formali e materiali, di quell’unica scienza che è la teologia. Il nuovo rapporto tra due di queste, cioè tra la teologia morale e spirituale, è nel presente volume esplicitamente a tema, seguito e rivisitato in alcuni ambiti specifici, quali la riflessione sullo Spirito Santo, la rilevanza etico-spirituale del metodo teologico, l’esperienza della lectio divina. L’abbandono di una prevalente figura minimale ed amartiocentrica dell’etica cristiana e la contestuale prospettazione della sua eccellente altezza interpellano nuovamente il consolidato rapporto tra le due discipline, così invitate ad un certo ripensamento epistemologico, per sovvenire ad una situazione, percepita con crescente disagio.
Questo libro aiuterà il lettore a soffermarsi su alcune parole per ricercare il senso “nascosto” non sempre evidente che soggiace ad ogni pagina della Bibbia: in tal modo si vuole facilitare una lettura più profonda e spirituale.
Il volume è dedicato a 23 luoghi italiani che l'Unesco ha riconosciuto "Patrimonio dell'Umanità" per la loro rilevanza artistica e architettonica. A ciascun sito sono dedicati testi esaurienti che ne ripercorrono la storia e la funzione. Il risultato è una guida rivolta a chi voglia avventurarsi in un viaggio immaginario da nord a sud del nostro Paese. Toccando i centri storici delle più belle città italiane, si possono ripercorrere le tappe essenziali della storia dell'arte italiana.
Introdursi nella dottrina sociale della Chiesa significa introdursi a uno studio semplice e complesso. Semplice, perché l'oggetto di cui essa tratta è la vita sociale dell'uomo e ogni uomo ne fa esperienza e la vive, e dunque può riconoscere che si tratta di lui e dei suoi rapporti con il mondo in cui vive. Complesso, perché la vita sociale è in se stessa strutturata in forma complessa, secondo un intreccio di sistemi che hanno ciascuno interessi e obiettivi diversi, a seconda che abbiano a che fare con la politica, con l'economia, con lo Stato, con il lavoro o con la famiglia, e anche perché - in quanto disciplina scientifica - la Dottrina sociale della Chiesa patisce ancora obiezioni e critiche, specialmente di natura epistemologica. Lo scopo del nostro lavoro - offrire un primo approccio alla dottrina sociale della Chiesa - ne fissa anche i limiti: non risponderemo direttamente a tutte quelle obiezioni in modo specialistico, ma ugualmente - dalla posizione che esprimeremo - sarà possibile ricostruire una via di uscita dalle secche nelle quali la dottrina sociale della Chiesa rischia di impantanarsi. (Prefazione di Ettore Gotti Tedeschi)