
Un viaggio sorprendente alla scoperta di luoghi, personaggi, devozioni ed usanze che fanno di Roma la città dove l'anima incontra l'infinito.
Anche le vacanze meglio programmate, quelle dove tutto funziona alla perfezione, rischiano spesso di essere solo una parentesi che nulla ha a che fare con la vita quotidiana. Abbiamo sì cambiato location, ma ci siamo portati dietro tutti i nostri stress replicandoli in cima a una montagna, in spiaggia o nel bel mezzo di una verdeggiante campagna. Se il tempo delle ferie non ci cambia non serve a nulla, anzi, torniamo al ritmo consueto più affaticati di prima. Non resta quindi che guardare le vacanze dritto negli occhi e provare a pensarle in una prospettiva diversa: non alienazione e fuga, ma rigenerazione per "concimare" il quotidiano che verrà. L'obiettivo di questo libro è proporre, anche in vacanza, qualche spunto per lasciarci illuminare dalla luce della Parola di Dio. Non resta che partire senza dimenticare questo libro: occuperà poco spazio nella valigia, ma potrà offrire orizzonti infiniti al "tempo buono" delle tue vacanze.
Partire da Roma per raggiungere Gerusalemme, fin dal Medioevo, costituisce il coronamento di un percorso di vita. Il presente volume è il diario del Cammino svolto dall'autore sulle tracce di Gesù storico, dentro la lacerazione dello Stato di Israele, nel cuore del conflitto permanente con i palestinesi. Per capire la Shoah bisogna respirare la polvere del deserto lungo la valle del Giordano; per interiorizzare il grido di dolore del popolo palestinese bisogna provare l'esperienza del checkpoint in Cisgiordania ed entrare alle tre del pomeriggio a Gerico. Antonello Menne ha voluto ascoltare il racconto delle due fazioni e capire le ragioni del conflitto. Ma soprattutto, con i suoi compagni pellegrini, ha voluto "sentire" il respiro di Gesù che, cacciato dalla sinagoga di Nazaret, intraprese il percorso a piedi fino a Gerusalemme per compiere il disegno divino e realizzare la più grande rivoluzione della storia dell'umanità.
«Un nuovo viaggio alla scoperta dell'Italia, partendo dai ghiacciai del Monte Rosa fino a Capo Passero, l'estremità più a sud della Sicilia immersa nel blu del mar Jonio. Protagonista assoluto il "Paesaggio italiano" immortalato in tutte le sue declinazioni da Luca e Pepi Merisio. Scatti di bellezze straordinarie affiancati da scatti significativi legati all'emergenza Covid-19 come le grandi metropoli deserte o la solitudine del presidente Sergio Mattarella alle celebrazioni per il 25 aprile e di Papa Francesco alla veglia pasquale. Tante immagini che resteranno nella nostra memoria e che, affiancate a quelle della straordinaria e multiforme bellezza dell'Italia, possono essere il propellente per un cambiamento verso uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale.» (dal saggio introduttivo di Enrico Giovannini)
Il 43° volume della collana fotografica "Italia della nostra gente" prende spunto dal Giubileo dedicato al tema "Pellegrini di Speranza", indetto da Papa Francesco, che si inaugurerà il 24 dicembre 2024 per proseguire per tutto il 2025. Milioni di persone si muoveranno verso Roma, molte di esse a piedi o in bicicletta, percorrendo l'antica Via Francigena. Un tracciato unico al mondo - che in Italia prende il via nei pressi dell'Ospizio del Gran San Bernardo, al confine con la Svizzera, e attraversa paesaggi di una bellezza incommensurabile - ripreso dagli scatti di Luca Merisio e introdotto dal testo di monsignor José Fernández Lago. Oltre all'itinerario principale, nel volume sono proposte alcune varianti della Francigena (Germanica, Aquileiense, del Sud, ecc.) e altri cammini meno conosciuti (ad esempio San Jacopo in Toscana, dei Cappuccini nelle Marche, di San Benedetto fra Umbria e Lazio), tutti ricchi di storia e spiritualità.
Incontriamo, nella storia d'Italia, una lunga serie di sovrani di ogni genere - papi, re, duchi - grazie ai quali la penisola è stata costellata di regge e residenze prestigiose. Grandi architetti come Juvarra, Vanvitelli e Piermarini, affiancati da letterati e da artisti, hanno contribuito a trasporre sul piano della progettazione, dell'estetica, della decorazione le esigenze politiche e di autocelebrazione dei loro committenti. Sfilano così i Palazzi Vaticani e il Quirinale, ì Palazzi Reali di Torino, Genova, Milano, Firenze, Napoli e Venezia, le regge di Caserta, Colorno e Venaria, la villa reale di Monza. E insieme a questi sontuosi edifici incontriamo anche gli uomini che li vollero e che li fecero realizzare come teatro del proprio potere. Il viaggio non s'arresta con la caduta della monarchia, ma giunge al nostro presente: molte di tali regge e residenze, infatti, continuano a parlarci delle nostre identità.