
Il passaggio dal fascismo alla democrazia non coinvolge solo la questione delle violenze perpetrate dai vincitori ai danni dei vinti. A questo aspetto s'intrecciano altri temi - la continuità dello stato tra Italia fascista e post-fascista, il mito della "resistenza tradita", la guerra civile - che fanno della resa dei conti con il fascismo un momento cruciale della storia italiana. Questo lavoro affronta il tema dell'epurazione nella sua globalità, avvalendosi di una vasta documentazione. Dimostra come l'epurazione dei fascisti avvenne in modo discontinuo a seconda delle fasi e delle zone e che essa fu vasta, ma anche molto limitata nel tempo. Impaziente di assolversi da un passato imbarazzante, l'Italia chiuse in fretta i conti con il fascismo.
Antonio Pinelli insegna Storia dell'arte moderna all'Università di Pisa. Ha pubblicato, fra l'altro, "La Bella maniera. Artisti del Cinquecento tra regola e licenza", "Nel segno di Giano. Passato e presente nell'arte europea tra Sette e Ottocento", "Roma instaurata. Arte del Quattrocento alla corte di papi e cardinali". In questo volume analizza il difficile rapporto tra arte e potere, sempre in bilico tra mecenatismo e asservimento, committenza e manipolazione.
Oggetto di questo studio sono le vicende della penisola nel lungo periodo che va dal V secolo dopo Cristo sino all'età di Innocenzo III (1198-1216). Dalle dominazioni longobarda e bizantina fino al coinvolgimento dei Comuni nella lotta fra Papato e Impero, la storia d'Italia si dipana attraverso l'analisi delle istituzioni politiche, dei rapporti con l'Impero e con l'Oriente, del ruolo del Papato nella penisola, delle condizioni di vita della popolazione urbana e rurale, della produzione e diffusione della cultura e del sorgere di nuovi movimenti religiosi. Una visione d'insieme in cui la storia regionale e quella nazionale si integrano e pongono le premesse che caratterizzeranno poi lo sviluppo della nostra storia più recente.
Un quadro storico ricostruito tramite gli strumenti di ricerca più moderni dall'antropologia all'ecologia, dalla tecnologia alla psicologia storica alla demografia sociale. Lo sviluppo dell'economia europea, dalla crisi del VI secolo al decollo del XII, è analizzato a partire da una grande quantità di fonti e rappresenta un punto d'arrivo e di maturazione di una lunga serie di ricerche.
Questa Piccola storia del mondo inizia con la narrazione dei miti sulle origini dell'universo, per giungere, attraverso le tappe principali della vicenda dell'umanità fino ai nostri giorni: si chiude infatti con uno sguardo sull'oggi e un disegno di possibili scenari futuri. Il libro di Demandt risponde a una forte domanda di conoscenza della storia del mondo nella sua interezza, che si dimostra più che mai attuale in un universo culturale profondamente diversificato, ma allo stesso tempo sempre più indotto all'incontro e all'intreccio di culture. Attraverso la storia della cultura e della società, della politica e dell'economia, Alexander Demandt avvia un ragionamento sull'idea di progresso.
Il volume prende in esame l'architettura e l'urbanistica, la scultura, la pittura e la ceramica, illustrandone non solo le evoluzioni estetiche e tecniche, ma anche il loro profondo legame con le vicende storiche, politiche e socio-economiche dell'epoca. L'architettura raggiunge il massimo splendore grazie all'equilibrio fra perfezione tecnica e gioco delle proporzioni matematiche. La scultura è profondamente rinnovata da personalità come Mirone, Fidia, Policleto. Infine nella pittura assistiamo alla formazione e apogeo dello stile classico, che ha al suo centro la rappresentazione plastica della figura umana, e agli esordi dell'espressionismo, con una pittura ricca di chiaroscuri e in uno spazio che comincia a vivere.
La regina Scirin è la moglie cristiana dell'ultimo grande re sasanide di Persia: la sua figura appartiene più alla leggenda e al romanzo che alla storia, poiché è sprovvista di testimonianze concrete relative alla sua biografia. Si tenta, in questo volume, la strada della ricostruzione storica che attraversa la complessa situazione religiosa dell'Iran prima della conquista araba e della diffusione dell'Islam. Si descrive il peso della tradizione cristiana in riferimento alla vicenda dei Magi e della stella, della quale si presentano alcune interpretazioni.
Fenomeno storico su cui gli studiosi del periodo si sono divisi. Questo libro fa il punto sui diversi aspetti di esso. Sintetica guida ai principali indirizzi di ricerca, contiene una bibliografia completa ragionata e aggiornata alla fine del millennio.
Sorta Oltralpe, ben presto la civiltà celtica si affacciò sul Mediterraneo ed ebbe, in questa vasta area, relazioni crescenti di varia natura. Questo volume descrive i passaggi fondamentali della loro storia mediterranea: i Celti e la scrittura, i principi celtici e il Mediterraneo, la formazione della cultura lateniana, l'invasione celtica della penisola italica e le sue conseguenze, l'espansione nei Balcani e i contatti con il mondo ellenistico, i Galati - un isolotto celtico in ambiente ellenistico - e, infine, Roma e i Celti transalpini.
L'ultima opera di uno dei più grandi storici del Novecento. L'analisi impietosa della decadenza della civiltà occidentale scritta nel suo momento più buio, nel 1943. Un grande classico che torna dopo la prima edizione italiana del 1948.
Una storia della Germania in due volumi, dalla caduta dell'Impero romano sino alla recentissima riunificazione dopo la caduta del muro di Berlino. La ricerca si concentra sul rapporto tra democrazia e nazione. La vicenda tedesca, infatti, è segnata dal nazismo e Winkler pone quell'epoca al centro della sua riflessione: non solo scrive pagine di grande rigore ed equilibrio, ma sceglie di misurare tutta la storia tedesca con quell'evento. L'indagine cerca anche di valutare la supposta inevitabilità del fenomeno alla ricerca di tracce nei periodi precedenti che ne motivino l'insorgenza. Un'opera monumentale, ma non un monumento a un paese raccontato senza reticenze, narrandone grandezze e miserie, tragedie e riscatti.