
I testi qui raccolti coprono due secoli di storia dei Balcani, dalla guerra civile ottomana di fine '700 alla ristrutturazione geopolitica tuttora in corso. Una "transizione alla modernità" che è un penoso processo di adattamento, segnato dalla tensione fra le strutture ereditate e i modelli di successo proposti dalla più avanzata esperienza europea. Un processo mai concluso: da condizione normale di esistenza dei piccoli popoli balcanici, la precarietà si è incorporata come tratto caratteristico nelle loro stesse identità nazionali, soggette a pressioni sempre più esplosive.
Carolly Erickson smantella lo stereotipo di spietata tiranna cui Maria Tudor, la prima regina inglese, è da sempre condannata, per rivelarne la vera natura. Emerge così il ritratto contrastato di una donna infelice e sola quanto forte e combattiva, una regina rimasta troppo a lungo nell'ombra nella quale l'appellativo Sanguinaria l'ha relegata.
Una camicia pulita, una frase imprudente, una berretta gialla, un atteggiamento sospetto o sospettabile: alla fine del Cinquecento e nel Seicento poteva essere sufficiente uno di questi elementi per essere sottoposti a processo davanti al Santo Tribunale dell'Inquisizione di Venezia. A volte gli imputati venivano accusati di giudaizzare, vale a dire onorare in segreto le usanze ebraiche, come la celebrazione del sabato o di altre feste rituali, oppure il rifiuto di mangiare carne di maiale o altri cibi proibiti. Spesso al centro dell'attenzione erano i marrani, cioè gli ebrei di origine iberica che avevano subito il battesimo coatto.
Grazie ad una meticolosa ricerca d'archivio, Franzinelli ha ricostruito la cronologia della violenza politica che per quattro anni insanguinò città e paesi d'Italia e sancì la vittoria militare delle squadre d'azione, braccio armato dei Fasci di combattimento. Delineando il ritratto di oltre cento personalità, grandi e piccole, questo volume analizza il fenomeno dello squadrismo, considerandolo, da un lato, come cartina di tornasole della crisi dello Stato liberale e della fragilità della sinistra, dall'altro, come strumento privilegiato di quella pratica dell'intimidazione che fu alla base del successo politico del fascismo.
L'autore, professore all'Università di Gottinga, offre un ritratto a tutto tondo della Cina: un paese da un miliardo e trecentomila persone, un quinto dell'intera popolazione mondiale, distribuite su una superficie di oltre nove milioni e mezzo di chilometri quadrati, con una crescita del PIL che sfiora il 10% annuo, milioni di connessioni a Internet, e quasi due milioni di autovetture vendute ogni anno. Un paese immenso, dalle enormi potenzialità, con un passato lungo e affascinante. Prefazione di Federico Rampini.
Tra il 1945 e il 1989 si è consumato uno dei più lunghi e tormentati conflitti della storia: la guerra fredda. Se alla fine della seconda guerra mondiale le intenzioni comuni di Stalin, Truman e Churchill erano orientate alla realizzazione di un sistema internazionale pacifico e cooperativo, nei fatti i diversi orientamenti di fondo e gli interessi divergenti produssero una situazione completamente diversa: un mondo instabile e sempre sull'orlo di una catastrofe. Le posizioni opposte di USA e URSS rispetto alle grandi crisi internazionali, la nascita della NATO e del Patto di Varsavia, la corsa agli armamenti e lo sviluppo di sempre più sofisticate tecnologie nucleari fecero sì che l'intero pianeta si trovasse diviso tra due poli di uguale forza e potere, in una paradossale situazione di precaria ma in fondo durevole stabilità: la concreta minaccia di uno scontro apocalittico tra due forze di peso analogo rese, infatti, necessarie alcune forme di cooperazione e aiutò a consolidare una linea di continua negoziazione. Con questo libro Lewis Gaddis ricostruisce nei dettagli un'epoca di grandi tensioni e di spaventosi rischi che si è conclusa improvvisamente nel 1989, lasciando dietro di sé un mondo senza equilibrio.
Le grandi battaglie dell’antichità in Italia, nel mondo delle colonie elleniche della Magna Grecia come in quello etrusco e soprattutto latino, fino ai capolavori ineguagliati di arte bellica dell’esercito romano: in questo volume un esperto di storia militare racconta al pubblico, anche non specializzato, oltre duecento scontri armati, non limitandosi alla descrizione della tattica, ma spiegando nei dettagli come, nell’evolvere dei secoli, siano cambiati gli equipaggiamenti, le tecniche di addestramento, le abitudini di vita nell’accampamento... Il risultato è uno spaccato della vita dell’Italia antica, corredato di tante illustrazioni e narrato con stile preciso e appassionante.
Machiavelli o Niccolò Machiavelli è stato testimone e partecipe di avvenimenti e di sentimenti che segnano la nascita del mondo moderno: il tempo delle idee razionali e laiche dell'Umanesimo, delle arti e del "libertinismo" del Rinascimento e di irrisolte contraddizioni religiose e ideologiche. Teorico di un sistema politico di governo fondato sulle "equalità" sociali e su magistrature stabili, e con il sogno di una Italia unita e di uno Stato-Principe promotore e difensore del "vivere civile", Machiavelli è stato osservatore attento e appassionato della "crisi italiana" tra il Quattrocento e il Cinquecento e anche protagonista perdente e profeta disarmato di una Italia dilaniata dai conflitti interni, divisa e terra di conquista. Lucio Villari affronta i momenti fondamentali del pensiero di Machiavelli, le scritture letterarie, la vicenda umana. Una narrazione nel drammatico scenario del Cinquecento fiorentino, italiano, europeo.