
I volti storici del povero.
Col titolo di Lezioni di metodo storico si pubblica il testo, ricostruito da Luigi Firpo, di uno strumento didattico che Chabod ebbe carissimo negli ultimi vent'anni della sua attività di maestro degli studi di storia. Le Lezioni, mentre costituiscono una preziosa testimonianza sull'uomo Chabod e sul suo modo di educare i giovani all'impegno critico rigoroso, rimangono ancora oggi un insostituibile strumento di lavoro. Federico Chabod (Aosta, 1901-Roma, 1960), uno dei più grandi storici italiani del Novecento.
"Dire senso di nazionalità, significa dire senso di individualità storica. Si giunge al principio di nazione in quanto si giunge ad affermare il principio di individualità, cioè ad affermare, contro tendenze generalizzanti, il principio del particolare, del singolo. Per questo l'idea di nazione sorge e trionfa con il sorgere e il trionfare di quel grandioso movimento di cultura europeo, che ha nome Romanticismo". (Federico Chabod)
Gli itinerari biografici dei rinnegati, di coloro cioè che varcarono volontariamente la frontiera che a partire dal Medioevo ha diviso la cristianità dall'Islam, sulla base degli atti dei processi istituiti presso i tribunali dell'Inquisizione al loro rientro nell'area cattolica (ma c'era anche chi non rientrava affatto...). Il libro ci racconta vite spesso da romanzo, ricostruisce le modalità delle conversioni, cogliendo le implicazioni e le valenze culturali del fenomeno. Tra le altre la nascita dell'individualismo moderno, con la sua indifferenza al credo religioso e alla comunità di appartenenza originaria.
Il politico e il cittadino, il soldato, il sacerdote, il giurista, il contadino, lo schiavo, il liberto, il mercante, l'artigiano, il povero, il bandito: come in un gioco di mille specchi, il volto dell'uomo romano cambia a seconda dei punti di osservazione. Andrea Giardina è professore di Storia romana nell'Università di Roma La Sapienza.
Un libro fondamentale del più grande storico del fascismo. Renzo De Felice (1929-1996) ha insegnato Storia dei partiti politici presso l'Università di Roma La Sapienza. Ha rinnovato con i suoi studi la comprensione del fascismo e della sua parabola storica. Per i nostri tipi ha pubblicato, tra l'altro, "Mussolini. Il mito" (con L. Goglia), "Il fascismo. Le interpretazioni dei contemporanei e degli storici" e "Intervista sul fascismo".
Un profilo di storia e civiltà etrusche, dai secoli bui della protostoria all'età romana. Partendo dal discusso problema delle "origini", Torelli racconta la formazione e le vicende dell'assetto sociale e politico, l'evoluzione del sistema economico e dei rapporti commerciali e infine il progressivo tramonto della potenza e della cultura etrusche, di fronte all'affermarsi della leaderschip romana sulla penisola. In un quadro così storicamente articolato l'arte, la letteratura, la religione, i costumi e tutto ciò che ancora ci affascina di quell'antico popolo acquistano un risalto particolare, grazie anche alle numerose illustrazioni.
Individuate le radici del razzismo nell'ambiente culturale illuministico, nel naturalismo scientifico come nel pietismo religioso, Mosse ne segue il diramarsi nei vari movimenti letterari, scientifici, politici nell'Europa dell'Ottocento e del Novecento, fino a ricostruire le tappe e i modi in cui i nazisti arrivarono alle esecuzioni in massa degli ebrei. Mosse è stato uno storico del nazismo e del fascismo, di cui ha contribuito a rinnovare l'interpretazione. Ha insegnato nell'Università di Madison (Wisconsin) e nell'Università ebraica di Gerusalemme.
I fattori economici e sociali e le concezioni politiche e costituzionali che portarono alla nascita della nazione americana.
Le impressionanti analogie tra la moderna anoressia nervosa e il percorso alla santità di tante figure d'eccezione - da Chiara d'Assisi a Caterina da Siena, da Francesca Romana a Veronica Giuliani - in un affascinante racconto, ampiamente documentato. Rudolph M. Beh (1942) è professore di Storia nella Rurgers University.