
La storia della famiglia dei Medici, della sua ascesa al potere e della sua espansione, dei difficili equilibri conquistati a spese dell'opposizione interna, degli anni del declino e della decadenza: quattro secoli di avvenimenti narrati con equilibrio e imparzialità. Nel secolo scorso Firenze fu una meta ideale, una sorta di oggetto di culto per gli stranieri che, sedotti dal mito dell'arte, varcavano le Alpi alla ricerca della classicità perduta. Fra loro furono particolarmente attivi gli inglesi, che avevano formato a Firenze una vera e propria colonia, sopravvissuta fino alla Seconda guerra mondiale. Questa storia dei Medici è appunto uno dei frutti più significativi di quell'appassionato interesse. Da questo prezioso insieme emergono i personaggi della politica e dell'arte, protagonisti di vicende emblematiche nella storia di Firenze e dell'Europa fra il XV e il XVIII secolo. Un documento imprescindibile, mai eguagliato per portata, completezza e valore storico, che restituisce uno sguardo autentico e ricco di colore sulla famiglia più ammirata e invidiata di tutto il Rinascimento.
I frequenti cambiamenti di stato d'animo di Mussolini apparentemente non hanno alcun legame né rispetto ai fatti esterni né rispetto al suo stato di salute. I suoi scritti e i suoi discorsi lasciano trapelare poco questa variabilità interiore, tranne che nell'incitazione all'odio di un notissimo discorso del dicembre 1942. Questo libro fornisce un aiuto psicologico all'interpretazione storica, con una lettura piacevole e interessante e un supporto notevole alla ricerca.
"L'Italia invasa" è la storia raccontata in tutti i suoi risvolti della più grande battaglia mai combattuta sul suolo italiano: la campagna militare sostenuta dalle forze alleate contro le truppe tedesche dal luglio del 1943 alla primavera del '45. Descritta in tutti i suoi dettagli, si snoda la storia di una campagna imposta da Churchill ai riluttanti americani, con i suoi eroismi, le sue infamie, le occasioni mancate, le ripicche fra generali e politici, e il molto sangue versato di militari e civili nelle drammatiche battaglie (Anzio, Salerno, Cassino) e nei bombardamenti sulle città. Risaltano le figure dei "signori della guerra": Eisenhower, Alexander, Clark, Patton, Montgomery, Kesserling. E sullo sfondo di un'Italia che morì e tornò a vivere in quegli anni dove accadde di tutto: dalla caduta di Mussolini alla Repubblica di Salò, dalla guerra partigiana alle deportazioni nei lager tedeschi di centinaia di migliaia di soldati italiani.
L'Italia è stata per quasi metà del Novecento una monarchia. Eppure dei Savoia nei libri di storia si racconta pochissimo. La dinastia si è fatta conoscere di più dopo l'esilio, con gli ultimi eredi che hanno fatto parlare di sé occupando per decenni le pagine dei settimanali popolari e prestando il fianco alle cronache rosa e nere. Questo libro tenta di ricomporre due facce dello stesso nome: quella del figlio del re che celebra, incontrando Garibaldi, la raggiunta unità nazionale, e quella di un Emanuele Filiberto che trionfa sul palco di Sanremo al fianco di Pupo. Bisogna ammettere che si tratta di un salto notevole, tanto da giustificare un dubbio: ripensando allo slalom degli ultimi centodieci anni, avranno forse i Savoia sbagliato a ogni bivio?
Che cosa è stata la magia nei secoli, in particolare in quel periodo ritenuto magico per eccellenza, ossia il Medioevo? Quali le relazioni tra magia, scienza e religione, illusione e realtà? Che cosa si intende per magia? Qual è il ruolo del Demonio nella magia? A questi interrogativi il lettore potrà trovare in quest'opera articolati chiarimenti secondo un tracciato storico individuato su documenti e testi poco noti di autori dei secoli XIII e XIV. Una storia della magia che si configura pertanto come una storia della filosofia, della scienza e dell'occultismo nel periodo maturo del pensiero medievale.
La raccolta di studi presentati in questo volume costituisce un omaggio a Fausto Fonzi da parte degli allievi romani che hanno avuto l'opportunità d'essergli vicino nel corso della sua attività di storico e di docente universitario. Alle tematiche care a Fausto Fonzi, che ha contribuito con libertà d'indagine e con rigorosa ricerca scientifica ad ampliare la conoscenza della storia contemporanea (come testimonia la Bibliografia di Fausto Fonzi curata da M. Casella), sono ispirati i saggi raccolti nel volume.
Il volume ripercorre la storia dell'Anci dal 1901 al 1924, evidenziando il grande lavoro svolto da Luigi Sturzo a favore dell'Associazione (di cui fu Vice Presidente per 9 anni), pur fra i tanti impegni da lui presi a livello locale e nazionale. L'appendice riporta i commenti e le relazioni di Luigi Sturzo ad alcuni Congressi dell'Anci.
Il volume è dedicato agli anni della crisi del centrismo degasperiano dopo la sconfitta dell'alleanza democratica del 7 giugno 1952, e narra le vicende che segnarono il passaggio alla politica fanfaniana che preparò, attraverso il profondo travaglio del mondo cattolico e della stessa DC, l'apertura a sinistra. L'autore, avendo partecipato agli importanti eventi di allora come membro della Direzione Nazionale del Partito, a fianco di De Gasperi prima e di Fanfani poi, completa il racconto storico con la sua personale, inedita esperienza.
Forse non è stata mai svolta una ricerca sull'investimento finanziario che il fascismo dedicò alle "investigazioni" della polizia politica. E forse non sarebbe neppure possibile, trattandosi, molto probabilmente, di "fondi riservati". Si può tuttavia avanzare un calcolo presunto, per così dire a campione, e si potrà constatare che si tratta di una spesa molto ingente. È sufficiente prendere, come test d'indagine, le investigazioni svolte per sorvegliare un "fuoriuscito", come venivano definiti gli esuli politici, che era sì un po' speciale, ma che non era certamente l'unico ad essere sorvegliato assiduamente: Luigi Sturzo, fondatore e già segretario politico del Partito popolare italiano. Giacciono nell'Archivio centrale dello Stato, in due diverse collocazioni, oltre mille fogli che si riferiscono a "Sturzo don Luigi, fu Felice, antifascista". Sono questi documenti che costituiscono la fonte inedita del presente lavoro. Questi, uniti alla rivisitazione di altri archivi ed altre fonti, permettono di ricostruire, anno dopo anno, talvolta giorno per giorno, la vita di Sturzo esule a Londra, i suoi viaggi, le sue amicizie, le sue letture, le lettere che scriveva o riceveva, i suoi studi, i suoi pensieri. E anche, pur nella sua schiva riservatezza, la sua spiritualità.