
Dal fascismo al periodo partigiano
Spiritualità e impegno civile
Archivi e testimoni della Resistenza dei protestanti
Fin dal settembre 1943 la partecipazione alla Resistenza dei membri delle Chiese evangeliche fu, in percentuale, assai superiore al numero dei protestanti d'Italia.
Molti parteciparono alla lotta per la liberazione dal nazifascismo in formazioni quali "Giustizia e Libertà", altri furono invece deportati nei campi di annientamento di Dachau e Mauthausen.
Fu in casa del valdese Mario Alberto Rollier che venne fondato il Movimento Federalista Europeo. E fu il figlio del pastore metodista di Napoli a organizzare la fuga da Lipari di Carlo Rosselli...
Una preziosa raccolta di saggi sul protestantesimo e i movimenti evangelici nell'Italia della Resistenza a opera di noti storici e studiosi.
Testi di Giorgio Spini, Alberto Cavaglion, Giorgio Rochat, Luciano Boccalatte, Giampaolo Romagnani, Giorgio Bouchard .
Oscuro gentiluomo di campagna e membro del Parlamento senza esperienza militare, Oliver Cromwell ideò quell'esercito di nuova concezione, il New Model Army, che sconfisse re Carlo I, poi giustiziato nel 1649 "per aver dichiarato guerra al suo popolo". Le sue vittorie su Scozia e Irlanda diedero vita a una repubblica unita con un unico Parlamento, a capo del quale c'era lui, in qualità di Lord Protettore, avendo rifiutato la corona offertagli. Fu il più significativo e potente capo di stato della Gran Bretagna: fondò l'esercito, la marina e l'impero, incoraggiò la ricerca scientifica, impose la tolleranza religiosa, richiamò gli ebrei, abolì la Camera dei Lord, i vescovi anglicani e i tribunali feudali, dando al suo Paese gli strumenti per diventare un moderno stato parlamentare e una potenza mondiale.
Un ritratto - affettuoso e pieno di humour - della grande Elisabetta, sovrana regnante che rifiutò di diventare regina consorte, massimo monarca inglese di ogni tempo. Ereditato un paese sull'orlo della guerra civile e di religione, Elisabetta regnò per quasi mezzo secolo facendo la differenza: pacificò e fece della debole Inghilterra cattolica una potente nazione protestante - la cui chiesa è oggi la terza tra quelle cristiane -, con il primo governo parlamentare dell'era moderna nonché una marina, una City e una lingua destinate a conquistare il mondo. Di questa madre del mondo moderno, scomunicata da Pio V, papa Sisto V disse: "Guardate come governa! È solo una donna, solo la signora di mezza isola eppure si fa temere da tutti".
Nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia uno straordinario percorso delle tappe più significative della legislazione liberale sulla laicità e sulla separazione fra Stato e chiesa, e un appassionante approfondimento delle concezioni della laicità nel pensiero dei padri della patria (da Camillo Benso di Cavour a Giuseppe Garibaldi, da Giuseppe Mazzini a Carlo Cattaneo e a Goffredo Mameli).
La dura disamina dello stato della fede cristiana in Italia e in Occidente.
La critica di una fede ammorbata dal clericalismo vaticano e dal materialismo marxista.
Per un rinnovamento della religiosità attraverso la laicità dello Stato e una "religione civile".
Nel pensiero di Giuseppe Mazzini (1805-1872), la religione occupa un posto centrale ed è strettamente legata, tramite il disegno provvidenziale, alla lotta politica per l’Unità d'Italia.
La sua concezione religiosa e la sua profonda spiritualità emergono con chiarezza nei quattro saggi proposti in questo volume, risalenti al periodo 1832-1870, che sostanzialmente racchiude l'intero arco della sua vita attiva.
Vi emergono con chiarezza molti temi chiave del pensiero mazziniano: la critica del papato, che ostacola l'unificazione e l'indipendenza della nazione oltre che l'emancipazione civile e religiosa del popolo; lo stretto nesso tra religione e politica e, contemporaneamente, la distinzione tra potere politico e potere spirituale; gli ideali democratici e repubblicani, la religione del Progresso...
Andrea Panerini (1983), laureato in Storia contemporanea, studia presso la Facoltà valdese di Teologia a Roma in vista del ministero pastorale. Ha pubblicato numerosi volumi di saggistica e di poesia, tra cui si segnalano la curatela dell'inedito di Mazzini L'Italia, l'Austria e il Papa (2005) e la silloge poetica Litanie arabe (2010), entrambi pubblicati da La Bancarella di Piombino (Li).
A partire dal concetto di "lungo Risorgimento", che dilata il processo di costruzione dello Stato nazionale italiano dalla fine del Settecento alla prima guerra mondiale, il volume curato da Corrado Malandrino e Stefano Quirico prende in esame il dibattito storico, politico e culturale che ha preceduto e accompagnato l'Unità nell'intento di rivedere ricostruzioni stereotipate e offrire contributi di ricerca originali. Oltre che a Garibaldi, Rattazzi e all'idea di Italia, ampia attenzione è dedicata al ruolo degli statisti piemontesi nell'edificazione nazionale, in primis Massimo D'Azeglio, nonché all'idea di Europa, in particolare in Mazzini e nell'eroe dei due mondi. Prefazione di Annita Garibaldi Jallet, pronipote del condottiero.
Politici e studiosi alessandrini per l'Unità d'Italia. Prefazione di Corrado Malandrino.
Sotto la ferocia del tallone nazista, un gruppo di studenti dell'Università di Monaco di Baviera distribuisce, tra l'estate del 1942 e il febbraio del 1943, alcune serie di volantini firmati "Weise Rose", "Rosa Bianca", incitando il popolo tedesco a ribellarsi al nazionalsocialismo in nome della libertà, della giustizia e della fratellanza tra i popoli. Il nucleo di giovani resistenti cristiani è costituito dai fratelli Scholl, Sophie e Hans, da Alexander Schmorell, Willi Graff, Christoph Probst e dal professor Kurt Huber, legati tra loro da profonda amicizia. I principali esponenti del gruppo furono ghigliottinati nel 1943, ma la loro vicenda resta un fulgido esempio di altruismo e abnegazione, preziosa testimonianza di un impegno civile al servizio della dignità umana.
L'antenato Jean all'alba della domenica 16 agosto del 1716 s'incamminò in compagnia del cugino Étienne e della di lui moglie dal suo villaggio, alto sopra Fenestrelle, portando con sé il primogenito nato due giorni innanzi.
Marina Jarre
Basato su rigorose fonti documentarie anche inedite, il nuovo libro di Marina Jarre - ultimo della trilogia valdese che comprende Ascanio e Margherita e Neve in Val d'Angrogna - racconta degli abitanti dell'alta Val Chisone del Piemonte, che con la revoca dell'editto di Nantes dovettero farsi cattolici per non essere costretti a emigrare, come invece decisero altri, verso paesi di fede protestante.
La storia del vano tentativo di ritornare alla fede valdese di parte della popolazione locale è la testimonianza di una coraggiosa e disarmata resistenza civile, unica nella storia italiana. Al piccolo Gioele Orcellet, inconsapevole discendente di questi montanari, è dedicato il libro.
Nell'intento di mantenere coesi e motivati gli eserciti, nell'Europa delle guerre di religione i predicatori dei contrapposti fronti confessionali ministri riformati e clero cattolico - utilizzarono la predicazione come risorsa retorica "disciplinante" e, al contempo, si fecero carico di giustificare religiosamente la guerra. Nel volume - che raccoglie gli atti del LI Convegno di Studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia - si riflette su come la retorica del combattimento per la fede, con i suoi numerosi riferimenti biblici, influì sulla mobilitazione armata, sulla pratica religiosa e sulla violenza degli eserciti

