
Il volume contiene saggi di autori vari, italiani e ciprioti (Antonella Balsano, Tassos Chatzianastasiou, Camillo Filangeri, Gheorghios Gheorghìs, Stamatìa Laoumtzì, Michalis Pierìs, Mimis Souliotis, Vincenzo Pecoraro) dedicati alla cultura e alla storia di Cipro, la grande isola collocata in una posizione cruciale del Mediterraneo, con la Turchia a nord e la Palestina a oriente, "una pietra gettata in mezzo al mare" - come scriveva il cronista Leonzio Machieràs, padre della letteratura cipriota - di cui ancora si conosce troppo poco. I temi trattati sono, oltre alla situazione attuale dell'isola di Cipro, i rapporti tra Cipro e l'Italia, e, con aspetti finora inediti o poco noti, tra la Sicilia e Cipro nei secoli XV-XVII.
Il mutato contesto internazionale, il ruolo di Stati Uniti e Cina, così come l'affermarsi di nuovi attori a ridosso della regione europea e la rinnovata assertività della Russia di Putin, rendono indifferibile proseguire lungo quel percorso, già immaginato da Spinelli, volto a rafforzare le iniziative comuni di difesa europea. Non si tratta di superare gli eserciti nazionali, custodi di tradizioni ed elemento fondante delle identità nazionali. Quello di cui stiamo discutendo è la necessità di rendere strutturali iniziative in materia di difesa e sicurezza comune affinché l'Unione sia in grado di parlare con una voce singola, autorevole e credibile. Prefazione di Maurizio Molinari.
L'operosa ricerca e l'insaziabile curiosità di Federico Zeri si muovono liberamente nel tempo e nello spazio, dai grandi temi dell'arte ai più minuti o stravaganti aspetti della comunicazione visiva, ravvicinati dalla capacità dell'autore di coinvolgere il lettore e di trascinarlo. Pagine nate in occasioni e tempi diversi acquistano così un'intima unità, animate sempre dalla straordinaria erudiziene, dal costante senso della storia, dalla lucidità interpretativa e dalla puntigliosa foga polemica del grande maestro. I cui intenti, sin dal titolo, risultano palesi: l'"orto" che egli coltiva non è chiuso, non è quell'hortus conclusus che indica l'intimità dei segreti pensieri o il geloso campo di un lavoro intellettuale; bensì è aperto, a disposizione del pubblico e insieme luogo da cui si può indagare in qualsiasi direzione. Il ricco corredo iconografico consente inoltre un puntuale riscontro visivo delle affermazioni dell'autore e fa di questo libro un prezioso strumento per la lettura dell'opera d'arte.
L'autore attraversa cento anni di storia italiana, dall'assassinio di re Umberto I alle inchieste giudiziarie di Tangentopoli, riproponendoli "in diretta", come un testimone che vi abbia assistito o facendo parlare le pagine dei più famosi scrittori e inviati speciali del tempo. Seguendo il filo della memoria collettiva, Collura propone il romanzo di un paese che non finisce di stupire e che nei vizi, come nelle virtù, non si smentisce mai.
Nell'antica Grecia, i cosiddetti "riti" di passaggio celebravano appunto il passaggio di un individuo da un gruppo sociale a un altro. Questo volume si occupa del rito legato ad Artemide Brauronia, in quanto nell'Artemison di Brauron, in Attica, si svolgeva il cerimoniale delle "giovani orse", durante il quale le fanciulle mimavano le movenze di un'orsa per celebrare il passaggio dallo stato di ferinità/verginità, presieduto da Artemide, a quello dell'amore/matrimonio, presieduto da Afrodite. Attraverso un'analisi accurata che esplora il mito, la letteratura e soprattutto i complessi costumi sociali della Grecia classica, l'autore apre lo scrigno di uno dei più misteriosi, ma affascinanti, riti di passaggio di cui sia giunta notizia.
Il 3 aprile 1944, in un piccolo borgo della provincia di Torino, si consumò una delle numerose stragi perpetrate dai nazisti durante i diciotto mesi d'occupazione di gran parte della penisola seguita all'armistizio dell'8 settembre 1943. I morti furono cinquantuno, tutti civili. L'autore rivisita questi tragici avvenimenti in chiave narrativa, ricostruendoli senza ignorarne le pieghe più nascoste. Indaga la memoria di quel giorno percorrendone le zone grigie, come ad esempio quelle di chi cercò semplicemente di sopravvivere. Una vicenda misteriosa, in cui la verità è meno scontata di quanto potrebbe apparire.

