
Che cos'è l'Europa? Un'entità geografica, un patrimonio storico, una costruzione ideologica? Tutto questo insieme: una cosa dai tratti imprecisi ma concreti, che si è venuta formando nel corso dei millenni. A partire dal termine stesso e dalla definizione dell'ambito spaziale, il libro illustra gli snodi, i processi e le trasformazioni principali che hanno condotto all'Europa di oggi: dall'eredità del mondo greco-romano alla diffusione del cristianesimo, allo sviluppo delle città e degli stati, dall'espansione coloniale alle rivoluzioni e ai nazionalismi, dai totalitarismi novecenteschi all'Unione europea.
Che cos'è l'Europa? Un'entità geografica, un patrimonio storico, una costruzione ideologica? Tutto questo insieme: una cosa dai tratti imprecisi ma concreti, che si è venuta formando nel corso dei millenni. A partire dal termine stesso e dalla definizione dell'ambito spaziale, il libro illustra gli snodi, i processi e le trasformazioni principali che hanno condotto all'Europa di oggi: dall'eredità del mondo greco-romano alla diffusione del cristianesimo, allo sviluppo delle città e degli stati, dall'espansione coloniale alle rivoluzioni e ai nazionalismi, dai totalitarismi novecenteschi all'Unione europea.
Gli studi di Zanker sono dedicati in particolare all'arte e alla civiltà del mondo ellenistico e romano, dalla tarda repubblica all'impero. La sua ricerca, fondata su un'analisi del mondo classico, indaga le opere dell'arte antica sia nelle forme decorative sia nelle rappresentazioni individuali, per far luce sui valori condivisi della società, sulle aspirazioni e il gusto delle classi, sui mutamenti delle prospettive culturali.
Cittadino esemplare o eroe dell'intelletto, rappresentante della tradizione o guida in mezzo alle nuove inquietudini spirituali: i modi in cui si presenta l'intellettuale antico sono caratterizzati da una varietà di volti e sfaccettature che trovano esatta corrispondenza nella molteplicità dei ruoli che di volta in volta egli è chiamato a svolgere. In un percorso che parte dall'Atene di età classica per approdare alle grandi trasformazioni occorse nella tarda antichità, Paul Zanker interroga le effigi di Omero e di Menandro, di Cicerone e di Marco Aurelio (ma anche di Cameade o di Cristo), trattandole a tutti gli effetti alla stregua di fonti storiche: non, quindi, come riproduzioni "fotografiche" atte a soddisfare la curiosità di vedere quale fosse la fisionomia dei grandi personaggi del passato, ma come visualizzazioni di valori e di ideali diffusi, testimonianze dell'evolversi del concetto di "cultura" a seconda delle epoche e dei contesti sociali.
Il libro racconta, da un'angolazione poco usuale, la storia di una generazione di giovani intellettuali, dal 1933 attraverso la crisi del '36-'37, sino al dramma della guerra e all'epilogo del '43.
L'analisi del complesso rapporto fra santità femminile, isteria e altri disturbi mentali fra Medioevo ed età moderna: questo l'importante e affascinante oggetto di cui tratta questo libro. Si indaga se le estatiche, le visionarie e più in generale le mistiche - sante, beate o venerabili -, lungi dall'essere in preda a estasi e visioni, fossero in realtà affette da disturbi della personalità e del comportamento. Attraverso una rigorosa analisi delle fonti, l'autore osserva da vicino il comportamento delle donne mistiche con la lente del moderno codice medico e arriva a concludere che la loro condotta può essere spesso ricollegata a standard e profili patologici più o meno documentabili. Un complesso e articolato lavoro di 'intersezione' di fonti agio-biografiche (cronache monastiche, diari, relazioni inedite, resoconti nosografici dei medici coevi alle mistiche censite) e iconografiche (statuette e oggetti devozionali), documenti poco noti ma attendibili e assai convincenti.
La "Strada degli Alpini" è una delle più belle vie ferrate dell'intero arco alpino e corre lungo il gruppo dolomitico del Popèra, nel Comèlico Superiore, in provincia di Belluno. Ancora oggi percorrerla significa percorrere con la memoria una delle pagine più importanti della prima guerra mondiale, quando lungo il Popèra si snodava il confine fra Italia e Austria. Italo Zandonella Callagher descrive un episodio dell'inverno 1916-1917, quando una valanga travolse più di quaranta riservisti impegnati a rifornire l'avamposto incaricato di conquistare il Passo della Sentinella. Il Passo, alla fine, fu conquistato ma all'inizio del 1917 incominciò il cedimento del fronte italiano che verrà spazzato via dalla grande offensiva austriaca nell'ottobre del 1917. Ma l'episodio della valanga per l'autore è semplicemente lo spunto per raccontare un pezzo di prima guerra mondiale combattuta dagli alpini, italiani e austriaci, di scalate effettuate con mezzi oggi impensabili e con la necessità di portare con sé pezzi di artiglieria pesante, rotoli di cavi telefonici per garantire i collegamenti, e approvvigionamenti per sopravvivere mesi in solitudine.
In breve
È possibile pensare ai richiedenti asilo, ai corpi occupati dei palestinesi, ai profughi e ai clandestini senza distogliere lo sguardo dalle differenze e ricondurre le loro biografie al solo stato di ‘rifugiati’? Le matrici sociali e storiche della sofferenza, della memoria e del lutto possono essere pensate senza ridurre il dolore di queste donne e questi uomini entro il perimetro di un meccanismo psichico già scritto, di un solo concetto: ‘trauma’? Roberto Beneduce interroga modelli e categorie che, all’ombra della retorica umanitaria e del sapere psichiatrico, ignorano spesso differenze, responsabilità e ruoli e lasciano irrisolta la questione dell’impunità di chi si è reso colpevole di sofferenze e umiliazioni. L’antropologia e la clinica fanno qui dialogare gli enigmi dell’oblio e della memoria, del trauma e della cura sul terreno di una Storia contesa.
Indice
Introduzione - Per un’antropologia del sottosuolo - 1. «La questione» - 2. Scienze della memoria ed «esorcismi moderni» - 3. Edipo non abita la Storia - 4. Testimoni e vittime fra narrazione, retoriche umanitarie e ripetizione - 5. Le vertebre spezzate del tempo - 6. Memorie smembrate e Corpi Occupati - 7. Un Dio che aiuti a dimenticare? - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi
Dio vuole la patria unita e in ordine, dicevano i militari. Dio è dove c'è giustizia sociale, ribattevano gli studenti. Una patria cattolica non può licenziare i lavoratori, gridavano gli operai in sciopero. Pur di ottenere la civiltà dell'amore cara a Dio, rincaravano i gruppi armati, è lecito sacrificare vite nella rivoluzione. Il peronismo è un movimento umanista e cristiano; no, il peronismo è la via attraverso cui il popolo edifica il socialismo. Tutti in nome di Dio, tutti in nome del popolo. Questo libro indaga l'intreccio di storia politica e religiosa in Argentina, dagli anni Sessanta fino all'ultima dittatura militare, e scopre che all'origine della sua storia è il mito di una nazione cattolica. Un mito divenuto presto una camicia di forza; un mito che, nato per unire, ha diviso fino all'odio fratricida: cattolica si proclamava la dittatura del 1966, cattolica e cresciuta nelle parrocchie era la guerriglia, cattolico il peronismo tornato al potere nel 1973, cattoliche le sue fazioni in guerra tra loro, fino al regime cattolico che pretesero di incarnare i militari giunti al potere nel 1976. Solo allora, dinanzi alla tragedia, una parte crescente della Chiesa e degli argentini iniziò a scoprire le virtù della laicità, della democrazia politica e dello Stato di diritto.
Dal colonialismo al moderno populismo, dai fallimenti del liberalismo ottocentesco ai limiti di quello contemporaneo, dal caudillismo all'autoritarismo, dall'indipendenza ai giorni nostri. Loris Zanatta ricostruisce la storia complessa e affascinante dell'America Latina.