
Il 22 febbraio 1943 i fratelli Scholl furono giustiziati per alto tradimento del popolo tedesco in quanto appartenenti al gruppo della Rosa Bianca. Solo quattro giorni prima erano stati arrestati all'Università di Monaco mentre distribuivano volantini. Avevano 24 e 21 anni. Il loro non fu il gesto eroico di un momento. Le lettere e i diari, che coprono un arco di sei anni, ci introducono nel cuore di Hans e di Sophie e ci fanno scoprire un indomabile desiderio di vita che neppure il drammatico contesto del nazismo e della guerra poté soffocare. Quell'ora buia fu la circostanza nella quale sbocciò il fiore di una umanità straordinaria resa feconda dall'esperienza di qualcosa capace di rendere la vita piena di letizia. Fino al sacrificio di sé.
La storia dei fratelli Hans e Sophie Scholl che diedero vita al movimento di opposizione al nazismo e che furono giustiziati il 22 febbraio 1943. Attraverso il racconto della sorella Inge, di amici e di testimoni delle loro ultime ore, emerge una passione per la vita che nemmeno il terrore del regime potè soffocare. «Possiamo veramente chiamarli eroi? Non hanno fatto nulla di sovraumano. Hanno difeso una cosa semplice, sono scesi in campo per una cosa semplice: per i diritti e la libertà dei singoli, per la loro libera evoluzione e per il loro diritto a una vita libera. Non si sono sacrificati per un'idea fuori del comune, non perseguivano grandi scopi. Ciò a cui aspiravano era che gente come te e me potesse vivere in un mondo umano. Il vero eroismo consiste forse proprio nel difendere con costanza la vita quotidiana, le cose piccole e ovvie» (Inge Scholl).
"Quando l'Europa era un campo di prigionia" narra le storie parallele dei componenti di una stessa famiglia costretti alla fuga dall'avanzata nazista in Europa. Da una parte il libro di memorie del padre Otto, scritto nel 1941, dall'altra il racconto del figlio Peter, che insieme alla madre ha affrontato un viaggio attraverso la brutalità della Seconda Guerra Mondiale. Ricordi vividi e feroci arricchiti di documenti storici. Gli Schrag erano dei borghesi ebrei tedeschi. Otto fu internato in condizioni esecrabili in un campo di concentramento nel Sud della Francia, ma con l'aiuto di una donna coraggiosa riuscì a fuggire prima dell'inizio dei massicci trasferimenti di prigionieri verso Est. Anche Peter e sua madre scapparono dal Belgio prima dei rastrellamenti e delle deportazioni ad Auschwitz. I due racconti si alternano e si avvicendano, i due punti di vista si accavallano tra storia e memoria, finzione e verità, coraggio e rassegnazione, fino a formare un'unica struggente testimonianza di chi ha attraversato l'orrore, disseminato per tutto il territorio europeo, lo ha guardato dritto negli occhi ed è riuscito a tornare indietro.
Una sintesi che, ponendo un accento particolare sulla condotta del conflitto e sulle sue caratteristiche, racconta le diverse fasi della seconda guerra mondiale tra il 1939 e il 1945. Dalle "guerre secondarie" - in Polonia e in Francia - che introducono la guerra principale scatenata nel giugno del 1941 contro l'Unione sovietica, si passa all'analisi delle dinamiche che portarono gli Alleati dapprima in posizioni di vantaggio sui diversi fronti e, infine, alla vittoria definitiva. Di particolare interesse risultano le parti dedicate alla discussione dei temi di più vivo interesse nel dibattito attuale, come i bombardamenti, il genocidio e i crimini di guerra.
L'opera. La città che fu il centro dell’Impero d’Oriente per oltre mille anni: un quadro preciso e stimolante delle sue principali trasformazioni urbane sullo sfondo della storia politica, religiosa, culturale ed economica. Scelta come centro dell’Impero d’Oriente nel 324 d.C. da Costantino, Bisanzio mantenne una posizione privilegiata e dominante nel mondo greco-romano e nel Medioevo cristiano, fino alla caduta nelle mani dei turchi nel 1453. Costantino quintuplicò la sua superficie, la suddivise, secondo il modello romano, in quattordici regioni, la dotò, fra l’altro, di un campidoglio, un ippodromo, un foro e una strada principale che la attraversava da est a ovest. In questo volume Peter Schreiner illustra le fasi più importanti dello sviluppo della città, dalla sua fondazione alla conquista ottomana: ogni epoca ha lasciato tracce in questa singolare metropoli.
L'autore. Peter Schreiner è professore emerito di Bizantinistica presso l’Università di Colonia. Inoltre è presidente del Comitato scientifico del Deutsche Studienzentrum di Venezia, membro corrispondente dell’Accademia Austriaca delle Scienze e dell’Accademiadelle Scienze di Göttingen. Ha ricevuto la laurea honoris causa nelle Università di Tarnovo, Belgrado e Sofia.
Esce il terzo volume della raccolta di saggi dedicati alla storia e alla civiltà di Bisanzio da uno dei maggiori studiosi internazionali di bizantinistica. Vi compaiono testi di letteratura bizantina, filologia, paleografia e codicologia e edizioni di manoscritti bizantini che compongono nel loro insieme una riflessione organica sulla ricerca storica bizantinistica, soffermandosi in particolare sul tema della cultura materiale.