
Il libro delinea la storia di Radio Vaticana, dalla sua origine alla fine della seconda guerra mondiale. Seguendo il triplice filone della diplomazia, della propaganda, dell'apostolato, fa emergere così, da una prospettiva inedita, il complesso rapporto che la Santa Sede intrattenne con i totalitarismi e con le democrazie, e il suo atteggiamento nei confronti della Shoah e dell'antisemitismo. Attraverso la ricostruzione dei testi delle trasmissioni nelle diverse lingue, sono approfondite le relazioni dell'emittente con i pontefici e la Curia romana, caratterizzate fra l'altro dagli spazi di autonomia che alcune rilevanti figure di speaker radiofonici seppero conquistarsi.
Il cammino della donna verso l'emancipazione e la parità non è di fatto ancora concluso all'inizio del terzo millennio, nonostante le conquiste degli ultimi decenni. Si potrebbe quindi pensare che in passato, e a maggior ragione in un'epoca lontana e arretrata come è stata a lungo considerata quella medievale, alle donne fossero riconosciuti ruoli e spazi ancora più ristretti e limitati. Gli studi di Regine Pernoud hanno al contrario dimostrato che in tale periodo le donne affermarono la loro autonomia e stabilirono il loro potere in diversi ambiti della vita del tempo, raggiungendo posizioni di assoluto prestigio nella medicina, nella religione, nella cultura e nella politica. Per altro, attraverso i profili delle figure femminili che maggiormente si sono distinte, abilmente ricreati sul filo della vivace e ben documentata ricostruzione della studiosa, il lettore potrà disporre di un quadro più completo e corretto della società di questo lungo periodo di storia europea.
Con un gusto e un'arte consumata del raccontare, Régine Pernoud restituisce una dimensione di umanità nuova e sorprendente alla duchessa d'Aquitania, Eleonora, prima regina di Francia e poi d'Inghilterra. Una fantasiosa tradizione ne aveva fatto un mito negativo, la ricostruzione della Pernoud ce ne presenta un altro volto. Vi risaltano la passione appena mitigata dalla prudenza politica, la vigilanza e la previdenza tutte materne, e un'incredibile energia operativa, oltre alla lucidità delle intuizioni, alla capacità di organizzazione e all'abilità nell'amministrare. Ne risulta uno spaccato sull'intero secolo XII, il secolo più ricco di fermenti culturali di tutto il Medioevo; ove fiorisce la letteratura romantica e dove si innalzano le cattedrali di pietra e di idee; il secolo di Bernardo, di Abelardo ed Eloisa... Trapassiamo, grazie alla Pernoud, negli ambienti più disparati di questo secolo; dalle musiche delle corti del Midi ai chiassi della rissosa popolazione studentesca delle rive della Senna; da un Oriente di Terra Santa e di crociati e dal lusso infido della corte bizantina alle acque sempre in tempesta della Manica; dalle nebbiose e verdi città reali d'Inghilterra alla Sicilia normanna, alla Castiglia. I personaggi che vi ritroviamo sono molti: Sugero, Tommaso Becket, Enrico il Plantageneto, Riccardo Cuor di Leone, ma protagonista rimane Eleonora e il filo del racconto il canto dei poeti che ella amò
Eloisa e Abelardo: una coppia indimenticabile vissuta nel secolo di Tristano e Isotta. La loro storia, che ha conosciuto travisamenti e misconoscimenti, è qui ricostruita con rigore attraverso la suggestiva lettura del loro epistolario, in grado di mostrare i due volti dell'umanità medievale: un confronto tra passione e filosofia, fede e ragione, vissuto in una «dialettica di coppia» la cui tensione e densità restano fuori del comune e perciò altamente emblematiche. Lo stile vivace di Régine Pernoud assume come sfondo il secolo XII, caratterizzato da un clima di febbrile ripresa degli studi e da ideali di riforma monastico-religiosa. E inoltre la stagione dell'amor cortese, degli scontri fra eresia e ortodossia, quando l'arte romanica ormai pienamente sviluppata cede il passo ai primi tentativi di «architettura ragionata». Il desiderio di assoluto si snebbia e si umanizza, fornendo le strutture per le grandi somme teologiche della Scolastica. L'amore fra Eloisa e Abelardo è dunque la storia di due amanti che la vita separa e spinge verso una prospettiva di rinuncia. Ma anche dalla privazione l'amore, in un alternarsi di luci e ombre, finisce per trionfare conducendo alla santità.
Tra le glorie dell'antichità e i fasti del Rinascimento si stende la lunga sequenza, quasi mille anni, del Medioevo. Considerato ancora in tempi recenti un'epoca di ignoranza, di abbruttimento, di sottosviluppo generalizzato, un periodo oscuro, fitto di atrocità e di angherie, il Medioevo è ormai da alcuni decenni oggetto di accurate e appassionate rivalutazioni. Alle origini di questa linea si pone il lavoro di Régine Pernoud che con i suoi testi fu tra i primi ad attaccare direttamente gli stereotipi più diffusi sui cosiddetti 'secoli bui'. In questo saggio la storica francese, ben nota per le sue vivaci e coraggiose indagini sugli aspetti più diversi del Medioevo, non propone una rivalutazione cieca, ma una ricerca obiettiva di dati da opporre a tutti quei luoghi comuni che la tradizione ci ha consegnato e che dimostra come proprio in quei secoli si siano gettate le basi per la maggior parte delle conquiste successive. Tramite un affascinante excursus storico si rivelano particolari vivaci, curiosi e poco noti.
Nell'affascinante excursus della Pernoud, all'interno di un taglio storico molto accattivante, si rivelano particolari vivaci, curiosi, poco noti, che contribuiranno a mutare radicalmente il nostro concetto di Medioevo.