
Carl R. Rogers, nato nel 1902, è una delle voci più originali della psicologia clinica americana. Questo libro, il cui piano è stato approvato da Rogers, raccoglie, intorno al corpo essenziale di una delle sue recenti opere, altri lavori, non ancora apparsi in volume. Ciò ha consentito di presentare il significato del pensiero di Rogers e, al tempo stesso, di sottolineare il carattere spiccatamente evolutivo della terapia centrata sul cliente quale si è venuta precisando nel corso di venticinque anni di discussioni, di lavoro pratico e di ricerca sperimentale.
Che cosa accade durante la lettura? Che ruolo svolge la soggettività del lettore? Come si manifestano in lui emozioni come il piacere, l'interesse, la suspense, l'empatia? Che cosa innesca il processo di identificazione, la condivisione dello stato emotivo dei personaggi, la comprensione dei loro pensieri, sentimenti e desideri, la partecipazione ai loro conflitti? Di ciò si occupa questo volume, esaminando i processi psicologici elementari che fanno della lettura da una parte un atto di comprensione, dall'altra un'esperienza emotiva tra le più universali e stimolanti.
Una storia della psicologia vista dall'esterno, in cui la nascita e lo sviluppo della disciplina sono situati nel loro specifico contesto culturale. La presentazione dei contributi più significativi al progredire delle conoscenze psicologiche ne sottolinea motivazioni e intendimenti originari, evidenziandone i legami con le preoccupazioni e gli interessi di un ambiente e di un momento storico-sociale. Il volume non si concentra sui fondamenti filosofici della psicologia e sulle vicende accademiche, ma piuttosto sui modi in cui le sue diverse branche hanno stabilito i propri rapporti con la società e le sue trasformazioni.
I disturbi dello spettro autistico sono relativamente frequenti - colpiscono circa un bambino ogni 150 nati - e risultano più comuni in età pediatrica di tumori, del diabete e dell'AIDS messi insieme. Negli ultimi anni questo tipo di disturbi ha ricevuto crescente attenzione con diverse proposte di trattamento, non sempre efficaci e scientificamente fondate. Questo volume affronta l'autismo nella sua complessità e fornisce gli strumenti più aggiornati sia per una diagnosi attendibile sia per trattamenti basati su prove scientifiche, secondo le linee guida pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità.
Questo manuale offre un panorama completo della psicologia di comunità, intesa come disciplina scientifica con importanti implicazioni operative, ma anche come prospettiva analitica applicabile a molti ambiti professionali, oltre che alla vita in generale. La presente edizione, riveduta e aggiornata tenendo conto in particolare delle nuove esigenze didattiche, è corredata da utili strumenti per facilitare lo studio, tra cui la definizione di obiettivi di apprendimento, e propone inoltre riflessioni e casi per lo sviluppo delle competenze trasversali. Prefazione di Perkins Douglas Demaree.
La psicologia oggi si muove in due direzioni: verso l'alto, e cioè verso il cervello, studiando le funzioni neurali e le localizzazioni dei processi mentali; verso l'esterno, e cioè verso la società, alimentando le pratiche, e cioè gli aspetti della vita quotidiana che rimandano a saperi psicologici. Ecco allora che disporre dei fondamenti della psicologia significa acquisire non solo indispensabili basi teoriche, ma anche validi strumenti applicativi. In questo volume, qui proposto in una nuova edizione riveduta e aggiornata, Paolo Legrenzi e Alessandra Jacomuzzi affrontano i temi centrali della psicologia generale, aggiornati agli esiti più recenti della ricerca scientifica e presentati secondo le nuove esigenze della didattica universitaria.
Espropriazione, delega, burocratizzazione degli affetti, infantilizzazione e patologizzazione degli ex coniugi, prevalere dei criteri di vittoria e sconfitta, di colpa e punizione: questi ed altri fenomeni connotano con esiti distruttivi l'esperienza della separazione per molti genitori, con evidenti e gravi danni per i figli. Quali sono allora i percorsi che le famiglie in via di separazione possono intraprendere per affrontare in modo "costruttivo" una esperienza comunque destrutturante? E, soprattutto, quali gli interventi che gli operatori socio-sanitari e della giustizia (giudici ed avvocati) devono effettuare a sostegno delle trasformazioni in atto in tali famiglie? Questo libro vuole fornire un orientamento per superare tali difficoltà.
Scopo di quest'opera è mettere in evidenza l'ordine proprio della realtà psichica mobilitata dal fatto istituzionale: mobilitata, cioè elaborata o paralizzata, ma anche appoggiata sull'istituzione. Molto presto, nella storia della loro pratica, gli psicoanalisti sono stati posti di fronte agli effetti dell'inconscio nelle istituzioni, siano esse di cura, di formazione o penitenziarie. Oggi più che mai, molti di essi lavorano nel contesto istituzionale, esercitandovi funzioni di responsabilità, politiche, economiche o terapeutiche.
L AUTORE ESAMINA LE ILLUSTRAZIONI CLINICHE DI KOHUT ED ESPLORA L INTERAZIONE TRA IL LAVORO DI KOHUT ED ALTRI PUNTI DI VISTA, PSICOANALITICI E NEUROBIOLOGICI, CONTEMPORANEI. Il libro propone una efficace ed opportuna integrazione dei contributi, epocali ma spesso marginalizzati, di heinz kohut con i concetti di altri autori psicoanalitici come klein, bion, winnicott, lacan, bollas, e molti altri. Kohut, che era stato il simbolo della psicoanalisi classica, ha avuto un improvvisa svolta di 180 gradi, trascendendo la teoria pulsionale iniziale e mettendo l'e mpatia in primo piano come atteggiamento principale del trattamento psicoanalitico. Mollon dimostra splendidamente come la scoperta di kohut si intrecci con il lavoro di bion e di winnicott in questo campo. Due affermazioni di mollon, in particolare, giustificano da sole l'acquisto di questo libro. La prima h: il punto importante e`che il focalizzarsi dell interpretazione sulla struttura dell'esperienza puo`a volt e dover precedere l'esame del contenuto". La seconda h: "la dimensione pre-simbolica e il bombardamento terrificante degli elementi beta puo`essere alla radice di molti fenomeni che melanie klein...ha attribuito all istinto di morte". Un altra gemma di questo libro h il capitolo sull intersoggettivita. "
Un testo di riflessione psicoanalitica sul trauma in adolescenza. Il trauma in adolescenza e un tema caro alla riflessione psicoanalitica: Freud parla di un secondo tempo del trauma con l'entrata nell'eta adolescenziale collegato ad un primo tempo non mentalizzato e silente che risale all'eta infantile. L'irruzione della pulsionalita genitale vivifica certamente questa eta ma insieme la rende un'eta potenzialmente traumatogena e/o traumatofilica, insomma un'eta a rischio. I vissuti inelaborati dell'arco temporale infantile si riattivano nel grande calderone della potente spinta pulsionale in un tutto magmatico declinato al presente: le gia costituite barriere psiche-soma, mondo interno-mondo esterno, genitori-figli, maschile-femminile sfumano la loro capacita differenziante.