
Nel corso dei millenni, l'umanità ha esplorato tutti gli aspetti della guerra e della violenza, sperimentandone gli orrori. Oggi diventa urgente sperimentare modi diversi di relazionarsi, attraverso la comprensione e il rispetto reciproco nelle nostre società. Lo sostiene Pierre-Yves Boily in questo saggio che è anche un grido dell'anima. Ma come compiere collettivamente questo passaggio? Si può tentarlo nella organizzazione del lavoro? Si può andare più lontano della non violenza nei rapporti tra persone, tra gruppi, e tra Paesi? La tenerezza organizzativa o politica, economica e sociale ubbidisce alla stessa dinamica della tenerezza intima? Il testo cerca di dimostrare come questo tentativo può rivelarsi fruttuoso nelle organizzazioni. Un saggio sociale, dunque, comprensibile da tutti per lo stile piano e scorrevole, che può favorire la presa di coscienza della violenza nelle sue svariate forme e il rifiuto della stessa. Nel testo vi si trovano, talvolta, analisi curiose e interessanti, come la distinzione tra aggressività e aggressione: la prima, un meccanismo di protezione molto utile; la seconda invece, fa parte di una dinamica malsana? Senza mai nominarla, il testo è sulle posizioni di rifiuto della globalizzazione, intesa come omologazione e distruzione della libertà individuale. Pur ispirato a principi cristiani, il libro ha tuttavia un'impostazione laica.
Capita, a volte, di dire di sì, anche se questo, stranamente, contrasta con un profondo desiderio di dire di no. Ma quali sono i meccanismi che ci inducono a contrastare persino la nostra volontà? Sono interni o esterni a noi? Bisogna riconoscerli. L'autrice, S. Sperandio, sostiene che imparando a dire di no nei momenti dovuti, si ritrova l'equilibrio tra il senso di responsabilità, il dovere e le regole di comportamento da osservare da una parte, e il benessere, la serenità dall'altra. Dire di no, talvolta, è semplicemente permettersi di assumere la propria libertà di parola, di ascolto di sé e di scelta per essere davvero disponibili. La volontà, liberata da ogni condizionamento interiore ed esteriore, è un privilegio al quale abbiamo diritto per fare delle scelte veramente libere. È importante la conoscenza delle motivazioni che ci inducono a determinati comportamenti; ciò giova senz'altro alla costruzione di una personalità più libera, capace di auto-determinarsi senza subire dall'esterno pressioni di sorta.
Quando sei in conflitto con te stesso o con un'altra persona cosa pensi? Come ti comporti? Alzi la voce e ti fai grande come un leone o diventi pungente come un'ape? Ti immobilizzi come un geco o fuggi dalla situazione come un leprotto? Come "abitare il conflitto" e "accoglierlo per risolverlo", senza cascare nella trappola dell'aggressività o della passività?Questi i temi e le domande che costituiscono lo sfondo e il filo rosso di questo libro. Gli argomenti delle relazioni positive e della gestione dei conflitti vengono trattati attraverso racconti metaforici, dialoghi e attività ludico-didattiche, tre modalità differenti che si completano e si arricchiscono a vicenda. La metafora è uno straordinario mezzo di comunicazione e cambiamento. Al termine di ognuna, una sezione dialogata Dialogo con il maestro stimola a introdurre una riflessione sull'argomento trattato e a condurre il confronto con se stessi e all'interno di un gruppo. Giochi, esercizi e tecniche connesse con i temi presentati nei dialoghi e nei racconti possono infine essere utilizzati per consolidare gli apprendimenti e i messaggi educativi veicolati nella storia o per prepararne il terreno.
Elisabeth Kùbler-Ross, studiosa del passaggio dalla vita alla morte, offre un piccolo libro, in cui il lettore attento può scoprire non soltanto il senso più autentico dell'esistenza, ma anche il significato della morte, momento fondamentale della vita al quale è necessario imparare a guardare con dignitosa consapevolezza e serena lucidità.
"Siete felici come vorreste?" Partendo da questa domanda diretta e un po' spiazzante, Jerry Minchinton illustra le molteplici cause dell'infelicità, spesso generata dalla scarsa fiducia in se stessi e nelle proprie capacità e, conseguentemente, dalla paura di fallire, di sbagliare, di non essere all'altezza delle situazioni. Minchinton, esperto di tecniche atte ad accrescere l'autostima, ha distillato in questo volume i suoi consigli per rafforzare la fiducia in se stessi, stabilire con gli altri rapporti più soddisfacenti, vincere le paure, la timidezza, le insicurezze, la pigrizia mentale, generata dal timore di rimettersi in gioco.
L'autore compie un viaggio nell'universo interiore dei bambini cercando di comprendere le ragioni di tanti comportamenti a prima vista inspiegabili. Perché, ad esempio, rifiutano regole comuni o usano strani espedienti per raggiungere i loro scopi? Perché sembrano timidi o arroganti? Il libro analizza il pianeta bambini sollecitando quella voglia di ragionare spesso accantonata dagli adulti per lasciare spazio a risposte preconfezionate e fuorvianti. Se è vero, infatti, che c'è una logica nei bambini, resta necessario e fondamentale individuarla caso per caso.
Stephen Gilligan propone nuovi modi di considerare e risolvere alcuni problemi fondamentali, come la violenza, l'industrializzazione e il dilagare della realtà virtuale, che ci allontana sempre più dal contatto con il mondo vivente. Questo libro-intervista affronta il disagio dell'uomo contemporaneo e le possibili strategie, in una prospettiva lucida e provocatoria, per realizzare nel mondo il senso fondamentale del nostro esistere: il collegamento con la comunità, con lo spirito, con gli esseri umani.
"Un dvd, una lampada al quarzo, una sedia da giardino; ma anche un taglio di capelli, una stanza singola, un biglietto di un treno: un qualsiasi bene ha varie caratteristiche che ci servono per definirlo. E il prezzo è probabilmente una delle più utili, o perlomeno è una di quelle che non trascuriamo quasi mai. Una volta che l'abbiamo fissato, insieme alle altre peculiarità che ci permettono di riconoscere quel bene, il prezzo tende a restarvi appiccicato. Tutto andrebbe bene, basterebbe che i prezzi restassero immutati, come avviene di solito per il peso e le dimensioni degli oggetti. Tuttavia è evidente che i prezzi salgono e talvolta, assai raramente, scendono. Ma come faccio a capire se sono i prezzi che sono saliti oppure sono io di cattivo umore? E soprattutto quanti pacchi di fusilli mi costa una stanza singola?" Paolo Legrenzi spiega cosa succede quando la nostra mente ha a che fare con i soldi, i risparmi, gli investimenti, gli alti e i bassi della vita, le perdite e i guadagni, partendo da una considerazione più generale: a chi rivolgerci per capire cosa è meglio fare? Verrebbe da dire ai consulenti finanziari. Invece, come argomenta in queste pagine Legrenzi, è alla psicologia che bisogna pensare, a quella disciplina che si occupa di tutti i comportamenti umani, e quindi anche del nostro agire economico, dalle scelte più spicciole e quotidiane fino alle decisioni più complesse. Per capire il valore delle cose, come spendere e risparmiare, fare prestiti per i consumi...
In contrasto con la visione tradizionale che vuole che le emozioni debbano sempre essere bandite dal posto di lavoro, l'autore intende rivelare i vari modi in cui le emozioni dirigono i rapporti interpersonali proprio sul posto di lavoro e svelare quale forza ciascuno di noi abbia a disposizione, non solo per acquisire una maggiore consapevolezza di sé, ma anche per avere in mano la capacità di crescere con gli altri. Il libro comprende inoltre una serie di esercizi e una tabella che permette di valutare la propria intelligenza emotiva.
Libby Rees oggi ha dieci anni. Quando i suoi genitori decisero di separarsi, iniziò a scrivere una lista di cose che la aiutavano ad andare avanti senza scoraggiarsi. Il risultato fu un libro, scritto quasi per gioco. La mamma, lieta e commossa di questa iniziativa, inviò le bozze a un piccolo editore scozzese, che ha pubblicato il libro immediatamente. Ed è esploso il caso immediatamente. Il primo a rispondere, non solo le ha fatto un contratto per questo libro, ma anche per altri due sul mondo della scuola.
Di solito si finisce sempre per amare chi non ci ama ed essere amati da chi non ci interessa. Ma non è detto... Molte volte, conquistare colei o colui che si desidera è solo una questione di tattica. Un po' di psicologia, alcune mosse indovinate al momento giusto, un po' di sicurezza in se stessi ed ecco che un sogno d'amore può diventare realtà. "La chiave del vero amore non sta nel rimanere a fantasticare, in attesa che la persona dei nostri sogni ci compaia davanti per magia. Al contrario, implica la scelta di questa persona fra tutte le altre, e poi la sua conquista grazie alle leggi ben note del comportamento umano in campo sentimentale."