
"Dopo sei anni dalla prima pubblicazione, questo libro ritorna, il dolore che si è caricato su questi anni lo ha reso meno strano, lo pone davanti agli occhi come qualcosa di utile per capire eventi che ci sono apparsi assurdi, demoniaci e hanno persino attivato teorie del maligno che appartenevano a secoli ormai lontani. C'è bisogno di capire che cosa sia questa pulsione nell'uomo, considerare la sua pericolosità, il bisogno del suo controllo, riaprire la necessità di un'educazione sui principi che riguardano il rispetto dell'altro, l'accettazione di quel "Non uccidere" che si propone come imperativo è segno evidente che rappresenta un rischio alto e può portare a fare di ciascuno di noi un assassino." (Vittorino Andreoli)
In molti ambiti della vita quotidiana (la scuola, il lavoro, la politica, lo sport, lo spettacolo) vengono esaltati il desiderio di imporsi, la spinta a primeggiare e perfino la "sana" aggressività. Chi è più sgarbato e arrogante, più si fa notare e meglio si fa largo. A tale malinconica degradazione dei rapporti umani si oppone con forza questo piccolo libro, che rivendica alla cortesia e alla gentilezza il loro pieno spessore culturale. Manifestazione di rispetto, attenzione e sollecitudine per i propri simili, la cortesia è infatti un potente strumento di composizione dei conflitti e di promozione della convivenza, una dimostrazione di intelligenza nel difficile tentativo di comprendere e valorizzare le ragioni altrui.
Corre voce che segni tracciati sul muro di casa siano opera di zingari o ladri. Oppure si dice che una moneta arrugginita immersa nella coca-cola perda la ruggine, che raccogliendo cinquanta chili di scontrini fiscali si può far avere un cane-guida a un cieco, oppure ancora che la Stella di Natale avvelena i bambini poiché essi, attratti dal rosso delle sue foglie, le toccano e poi si mettono le dita in bocca. Leggendo questo libro scopriremo che le dicerie diventano popolari proprio perché si pongono come un sapere e non una fantasia; che proprio per questo molte cose che sappiamo quanto a fondatezza hanno i piedi d'argilla.
Come migliorare la relazione con i bambini? E' l'interrogativo su cui e stato costruito questo libro, che narra teorie educative e storie di vita con la semplicita sapienziale che i bambini trasmettono a chi si accosta loro. Il fascino di questo libro e`di farci entrare nel mondo dei piccoli secondo un'angolatura inusuale, quella in cui ai bambini e`permesso muoversi a proprio agio, seguire il ritmo del proprio corpo, dare vita al gioco e all'incontro. I tem i di questa psicoguida attraversano la vita quotidiana dei bambini, alla ricerca del filo rosso della comunicazione quale trama che crea appartenenza e significato in ogni rapporto educativo. Gli itinerari di dialogo - tra adulti e bambini e tra insegnanti e genitori offrono possibilita concrete pere e la competenza del prenders
La tesi sostenuta dall'autore in questo libro è che abbiamo due menti, una che pensa e una che sente e ambedue interagiscono come fondamentali fonti di conoscenza. Questo saggio, dal linguaggio rigoroso e nello stesso tempo accessibile, offre gli strumenti per comprendere l'intelligenza emotiva e per potenziarla. Non si tratta solo di un saggio di divulgazione psicologica; l'autore, trattando questi temi, offre indicazioni per una maggiore consapevolezza di stati d'animo e di emozioni che, riconosciuti e valorizzati, si trasformano in positività e armonia e risponde così ad alcune domande che la nostra società si pone di fronte al mistero della conoscenza di sé. L'autore è docente di Filosofia pura presso l'Università di Barcellona.
In questo saggio sul sogno Foucault traccia un percorso che da Eraclito va a Platone, Schelling, Novalis, Sartre, Freud, Bachelard passando attraverso riferimenti alla poesia francese e a Shakespeare. Egli esamina e supera le principali concezioni del sogno fino a scorgervi l'a priori storico dell'uomo, lo spazio originario in cui si dispiegano in modo privilegiato la trascendenza dell'immaginario e il movimento della libertà.