
Il percorso storico e teorico che ha portato ai nuovi modelli della mente: dalle prime concettualizzazioni moderne del nesso sensazione-movimento fino agli sviluppi teorici che sono approdati al ‘paradigma motorio’, sul quale si basano gli approcci più recenti. Il corpo e il movimento, dunque, come punto di partenza e al tempo stesso di arrivo di più di quattro secoli di studio della mente.
È un libro che sta all’incrocio tra diverse discipline: psicoanalisi, filosofia e neuroscienze. Interesserà non solo agli psicoterapeuti, ma anche ai filosofi e altre figure professionali.
Un efficace inquadramento storico della terapia cognitiva, che sta affrontando una svolta decisiva. La metafora della mente come computer, adottata entusiasticamente dal cognitivismo clinico, è ormai considerata una forzatura nella scienza cognitiva non clinica. A questo cambiamento di paradigma corrisponde nel cognitivismo clinico l’apertura di nuove linee di ricerca sulle emozioni, sugli interventi di validazione e accettazione, sui livelli di padroneggiamento volontario degli stati mentali, fino ad arrivare agli studi sugli stati di coscienza.
Giovanni Maria Ruggiero, psichiatra e psicoterapeuta, è socio didatta della Società italiana di terapia comportamentale e cognitiva e autore di numerose pubblicazioni sul trattamento cognitivo dell’ansia e dei disturbi alimentari.
In fondo, la domanda di base della psicoanalisi è la stessa del cinema e del romanzo poliziesco: di chi è la colpa? Dunque, il modo in cui funziona un giallo e quello in cui si dipana un'analisi sono affini e i meccanismi della detective story possono essere a pieno titolo accostati ai metodi dell'indagine psicoanalitica, come fanno, con risultati per nulla scontati, gli autori di questo libro. Si tratta, in entrambi i casi, di una congettura in cui il colpevole non risulta facilmente identificabile. Se il commissario Montalbano o il tenente Colombo procedono guidati da ragione e scienza, sicuri del trionfo della verità, da parte sua l'analista, attento osservatore delle vicende del paziente, è mosso dalla convinzione che il suo intervento interpretativo porterà alla soluzione migliore. Insomma, un testo a più voci che guiderà il lettore in un mondo speciale, dove il modo migliore per conoscere la realtà è mettere in gioco la fantasia.
Abbiamo a volta notizia di evanti delittuosi improvvisi che ci lasciano attoniti, soprattutto quando il delitto, esploso a ciel sereno viene collegato, a qualcuno che apparentemente non ha mai dato segni di follia, di cui tutti parlano in termini elogiativi a che commenta il suo atto con uno sconcertante "Non so cosa mi sia successo, devo aver parso la testa". Eppure l'improvviso atto distruttivo costituisce uno dei capitoli più controversi della psichiatria clinica e forense. Passando in rassegna alcuni dei più famosi casi di delitti subitanei, in cui è stato coinvolto come psichiatra forense, l'autore analizza le differenti teorie succedutesi nel tempo e sostiene che i criteri diagnostici utilizzati non sono adeguati a evidenziare il funzionamento mentale degli autori di siffatti delitti, che deve sempre essere tenuto presente nella valutazione complessiva dell'imputabilità.
Come dimostra la storia della diagnosi di disturbo bipolare, la medicina è spesso stata succube di mode che alla verifica scientifica si sono dimostrate scorrette. Questo libro apre la discussione sulla frequenza eccessiva della diagnosi di disturbo bipolare e sull'impatto negativo del suo sviluppo sul trattamento clinico. Paris analizza la ragione per cui i pazienti sono classificati come bipolari su basi incerte e vengono loro prescritti farmaci di cui non hanno bisogno. Il fatto che lo spettro bipolare sia stato usato per spiegare un'ampia gamma di fenomeni psicopatologici ha avuto come conseguenza che l'effettivo disturbo bipolare si sia quasi dissolto nella varietà degli altri disturbi. Combinando risultati della ricerca ed esperienze personali, Paris documenta il danno dell'eccessivo utilizzo di questa diagnosi ed esplora trattamenti alternativi che potrebbero portare benefici ai pazienti.
Il volume illustra il modello postbioniano del campo analitico, che sta emergendo internazionalmente come un nuovo paradigma in psicoanalisi. Fra i temi trattati, la metafora, la confrontazione, l'influsso di Merleau-Ponty sulla psicoanalisi, la figura di Grotstein, la componente artistica del lavoro dell'analista. Il modello del campo analitico rifiuta di immobilizzare rigidamente i fatti dell'analisi all'interno di un quadro storico o di una visione esclusivamente intrapsichica del soggetto. L'intenzione è invece far emergere la storicità del presente, il modo in cui il campo emotivo inconscio determinato dall'incontro fra analista e paziente prende forma istante per istante. A partire da un sottile gioco di identità e di differenza, analista e paziente sono visti come impegnati in una sorta di "sognare assieme": che dà un senso all'esperienza e fa crescere la mente di entrambi.
Strumenti semplici ed efficaci per interagire al meglio con i propri figli. In questa guida pratica, che affianca "12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino", gli autori presentano un'ampia raccolta di fumetti, esercizi, schede e attività pratiche che, sulla scorta delle più recenti scoperte sullo sviluppo cerebrale, sono finalizzati a fornire un aiuto concreto ai genitori e a quanti si prendono cura di un bambino. Il libro non intende dettare regole né indurre sensi di colpa: l'obiettivo è indicare strumenti efficaci per superare i molti momenti difficili che si possono incontrare ogni giorno nell'interagire con un bambino, ma anche trasformare questi momenti in opportunità per alimentare le risorse e le potenzialità del bambino e dell'intera famiglia. In questo volume troverete: esercizi da fare da soli, con il bambino o con altri genitori, e attività pratiche diverse a seconda dell'età del bambino, fumetti, schemi e illustrazioni che esemplificano con chiarezza le attività e i concetti descritti nel libro, strategie per favorire un equilibrato sviluppo mentale del bambino che possono diventare un vocabolario comune per genitori, educatori e terapeuti.
Oltre a fornire una guida pratica per interpretare i sogni, il libro spiega che cos'è e come si raggiunge il sogno lucido, cioè il sogno in cui il sognatore è consapevole di sognare. Il presente volume rappresenta quindi il punto d'incontro tra la cultura occidentale, che si è dedicata prevalentemente all'interpretazione dei sogni ordinari, e quella orientale, che ha coltivato soprattutto il sogno lucido.
II testo intende inserirsi nell'attuale tendenza ad avvicinare le materie scientifiche al grande pubblico ed è un invito al dialogo tra le diverse discipline. Viene qui proposto un confronto immaginario tra i più grandi studiosi, neuroscienziati, psicologi, linguisti, filosofi, antropologi, ipotizzando confronti, polemiche e dialoghi mai avvenuti sui rapporti tra biologia e comportamento umano.

