
Oltre a fornire una guida pratica per interpretare i sogni, il libro spiega che cos'è e come si raggiunge il sogno lucido, cioè il sogno in cui il sognatore è consapevole di sognare. Il presente volume rappresenta quindi il punto d'incontro tra la cultura occidentale, che si è dedicata prevalentemente all'interpretazione dei sogni ordinari, e quella orientale, che ha coltivato soprattutto il sogno lucido.
II testo intende inserirsi nell'attuale tendenza ad avvicinare le materie scientifiche al grande pubblico ed è un invito al dialogo tra le diverse discipline. Viene qui proposto un confronto immaginario tra i più grandi studiosi, neuroscienziati, psicologi, linguisti, filosofi, antropologi, ipotizzando confronti, polemiche e dialoghi mai avvenuti sui rapporti tra biologia e comportamento umano.
Il testo illustra casi clinici di persone che vivono in un Hospice e propone un modo di relazionarsi al paziente alla fine della vita con un approccio psico-corporeo. La relazione di cura viene affrontata con lo sguardo del medico che cerca la modalità più opportuna per curare un sintomo e lo sguardo di una psicoterapeuta che si è formata sull’ausilio di strumenti di cura non verbali (movimento e materiali artistici). In questo libro vengono individuate le peculiarità dei codici espressivi non verbali in un contesto istituzionale che, a contatto con la morte, si reinventa, si trasforma, si adatta, cercando il setting di cura che meglio può rispondere alle angosce della persona alla fine della vita e dei suoi familiari. L’Autrice riporta e traduce concetti noti alla psicanalisi nel contesto particolare e peculiare di un Hospice. Il mandato è una presa in carico globale del paziente e della famiglia, che tenga conto di aspetti fisici, sociali, psicologici, spirituali.
Immaginiamo un grande meteorite che colpisca la Terra. Farebbe un buco enorme. Ecco come il trauma colpisce l’identità della persona. La persona che ha subito molestie sessuali vive un “buco” di umiliazione, vergogna, assenza interna e disperazione. Ciò può commuovere qualsiasi spettatore, ma non ci sono spettatori che hanno una conoscenza intima dell’avvenimento. La vergogna e l’umiliazione della vittima occultano qualsiasi cosa. Questo volume introduce in un mondo interno e nascosto, raramente ammesso o rivelato. Operando una scelta inedita e coraggiosa, queste pagine illustrano la sequenza terapeutica nei dettagli concreti, come un minuzioso diario di lavoro. Nessuna descrizione astratta o teoria generica. Seguendo il modello clinico psico-corporeo, l’autore suggerisce un approccio che coinvolga anche gli aspetti corporei, oltre naturalmente quelli mentali, per osservare e intervenire nel setting clinico. Come un sarto impegnato in un’opera di ricucitura, occorre un’attenzione quasi maniacale alla necessità che tutti i materiali clinici siano sempre in co-evoluzione sincronica: che la mobilizzazione corporea sia coerente con la capacità cognitiva di comprensione e che il tutto sia sempre vissuto all’interno di una relazione terapeutica positiva. Queste pagine di descrizione diretta delle sedute terapeutiche non saranno facili per il lettore. Potrà guardare una realtà che non ha mai conosciuto. Forse alcune persone dovranno saltarle. Gli episodi che hanno perseguitato la vittima sono come un incubo ripetuto e indimenticabile. Il lettore potrebbe reagire dicendo: “Non avrei mai immaginato che qualcosa come questo potesse succedere!”. Sembra intollerabile, ma sappiamo che tutto è reale. (dall’introduzione di J. Liss)
Gli esseri umani si desiderano, cercano, incontrano e amano. Prima o poi vivono insieme e procreano. Costruiscono allora una famiglia per sostenersi reciprocamente. Questo comportamento, immutabile dalla notte dei tempi, rappresenta la risposta emotiva ai bisogni affettivi e sessuali degli uomini e delle donne. Lasciarsi ufficialmente tra marito e moglie rappresenta invece un costume relativamente recente. Molte persone non sanno come affrontare la fine del loro progetto di vita insieme. Vi giungono impreparate e perciò soffrono e fanno soffrire. Fili spezzati affronta il tema dell'amore coniugale e del suo dissolversi sia per rassicurare i genitori che si separano civilmente sia per proteggere i figli nati dall'unione di persone irrisolte, fragili e confuse. Propone le tappe che conducono dall'amore al divorzio e successivamente aiutando i lettori ad entrare nel complesso meccanismo dell'unione e della disunione tra un uomo e una donna. È un testo che può aiutare i consulenti familiari a dare sagge indicazioni a genitori in fase di separazione e che può far trovare agli psicoterapeuti della coppia l'atteggiamento mentale, la strategia terapeutica e le parole per sancire la separazione tra due coniugi arrabbiati tra di loro. Fili spezzati sollecita una rivisitazione del senso dell'amore coniugale da cui genitori, operatori, educatori, psicologi, psicoterapeuti e tutti i professionisti possono e devono partire per conoscere se stessi, per proteggere i figli di coppie infelici...
Se fino a qualche anno fa era concezione comune parlare di crisi del settimo anno riferendosi al matrimonio, ora le crisi – ci dicono le statistiche – arrivano prima e le unioni, anziché durare una vita, non vanno oltre i tre anni. Sono cambiati i rapporti familiari e i ruoli nella famiglia e nella coppia.
I cambiamenti sociali ed economici degli ultimi decenni fotografano realtà diverse tra loro e differenti dal passato.
Affidarsi alla nostalgia di ciò che fu o recriminare ciò che non è, non aiuta le coppie ad attraversare le crisi e a maturare nel sentimento che le ha portate a scegliersi.
La vita di coppia che gli autori narrano in questo libro è ben lontana da quella lineare e semplice che abitualmente viene rappresentata, per questo l’analisi proposta avviene secondo molteplici angoli visuali.
Il risultato complessivo è un’opera piena di suggestioni e provocazioni, seria e insieme vivace, apparentemente lieve, ma piena di riflessioni profonde. Gli autori affrontano l’argomento da più punti di vista: quello individuale e di coppia, quello dei gruppi e della collettività, sia in chiave di lettura positiva, con particolare riguardo al “romanzo dei sentimenti”, che nelle manifestazioni patologiche. Discutono con chiarezza e competenza di temi in genere di pertinenza di linguisti, sociologi ed etno-psicologi, aiutando il lettore a riflettere sulla differenza esistente tra parole come “fedeltà” e “lealtà”, “sincerità” e “segreto”, “libertà” “post-freudiana” e “post-moderna”, se non addirittura “post-umana”, soffermandosi anche a riflettere su cosa vuol dire essere genitori oggi.
Un libro intriso di una morale laica, reso prezioso dalla leggerezza delle vignette di Giuliana Maldini e dalle citazioni tratte dalla letteratura, dalla musica leggera e dai film.
L'amicizia verso se stessi è egoismo? Le etiche moderne, unicamente rivolte al rapporto con gli altri, hanno rinunciato alla considerazione del rapporto con se stessi. Eppure proprio la sfrenata diffusione dell'egoismo mostra l'urgenza di una riflessione su un corretto rapporto con sé. Conoscere se stessi non è mai stato facile: Schmid parte dall'esperienza della paura, primo stimolo alla conoscenza di sé, per poi inoltrarsi nei molti paradossi dell'individuo moderno. In una sorta di rieducazione ai sentimenti, l'autore ci mostra che qualunque azione sul corpo agisce sull'anima. Recuperando la tradizione dell'ars vivendi, questo libro suggerisce un percorso tra le abitudini, le debolezze e i sentimenti degli esseri umani per giungere a una "ricerca del senso", oggi più che mai essenziale. Avete tra le mani un manuale della vita saggia scritto con leggerezza e agilità da un moderno Montaigne, un filosofo che non ha perso il desiderio di un'arte di vivere nell'epoca della tecnica. In queste pagine la riflessione viene ancorata al quotidiano, per una filosofia come "consulenza" sui temi più urgenti e concreti: la paura, la cura dell'anima e del corpo, il rapporto con la morte, la gioia della vita e l'amicizia quale sua più alta creazione.
Il rapporto interumano, fondamentale per la nostra identità, ha la sua matrice nella sessualità, dimensione complessa e profonda che coinvolge il corpo e la mente. Nella dialettica con l'altro sesso entrano in gioco la sensibilità e gli affetti più intimi e nascosti, e non è semplice orientarsi nell'intreccio delle dinamiche uomo-donna: sono infatti tante le bugie sul movimento irrazionale delle passioni che, nella storia, è stato sempre demonizzato e svuotato del suo vero significato. Rivolgendosi sia ai giovani alle prime esperienze sessuali, sia agli adulti, il volume affronta le tematiche legate alla sessualità, smascherando le false ideologie religiose o filosofiche e i molti luoghi comuni che, fin dai tempi più antichi, l'hanno oppressa e svilita, attraverso la negazione dell'identità femminile. Dopo aver ricostruito per grandi tappe l'evoluzione storico-culturale della dialettica tra i sessi, le autrici delineano le fasi evolutive dell'identità sessuale fino all'adolescenza, per poi indagare i vissuti, le dinamiche psicologiche e le problematiche implicate nel rapporto uomo-donna. Completa la trattazione una serie di storie e miti esemplificativi delle passioni, dei contrasti e delle prove che costellano il rapporto d'amore.
Nel febbraio del 1908 Freud ripone grandi speranze in due giovani psichiatri, Carl Gustav Jung e Otto Gross. A maggio redige il certificato d'internamento per Gross, che è preso in cura da Jung per una cura disintossicante da oppio e cocaina. Freud conta di poterlo analizzare in autunno. Non andrà così. I due delfini si analizzano a vicenda. Jung scopre in Gross il proprio gemello. Ma la diagnosi è senza appello: Gross è affetto da dementia praecox. Quindi evade dal Burgholzli e sparisce. Di Freud e Jung si sa molto. E Otto Gross? Questo libro ne analizza le idee e ne ripercorre le tracce: a Graz è precoce e geniale psichiatra folgorato da Freud; a Zurigo c'è la sua ombra dietro il rapporto tra Jung e Sabina Spielrein; a Monaco e Ascona è protagonista della cultura alternativa, e Carl Schmitt lo cita tra i padri nobili dell'anarchia; a Heidelberg, Max Weber non può fare a meno di confrontarsi con le sue inquietanti idee; a Praga è Franz Kafka a subirne decisamente il fascino. Accusato di aver istigato al suicidio due sue amanti, è rinchiuso più volte in manicomio. Apostolo del libero amore e del matriarcato, viene fatto arrestare dal padre e interdetto. Gross morirà di stenti a Berlino, poco più che quarantenne.
Sono passati più di 40 anni da quando la psicologia, trovando un sostegno normativo nell'art. 80 della L. 354/1975, ha fatto il suo ingresso negli istituti di prevenzione e di pena, consentendo nel tempo, di disegnare la peculiarità dell'intervento psicologico in ambito penitenziario. Il recente transito delle competenze dalla sanità penitenziaria al SSN, ha poi posto l'accento sull'importanza di erogare adeguati trattamenti e cure, poiché, occuparsi della salute delle persone detenute equivale a mettere in atto interventi di salute pubblica nell'accezione più ampia del termine. Il volume nasce dall'incontro creativo tra l'esperienza e il "giovanile" bisogno di orientarsi che, tra celle reali e celle culturali, accompagna il lettore nella specificità del contesto ai più precluso. Questa pubblicazione ha, quindi, una duplice ambizione: 1 svolgere una funzione di guida per i giovani professionisti che, chiamati ad una assunzione di responsabilità, intervengono nello specifico penitenziario; 2 illustrare e diffondere all'esterno la capacità della psicologia di intervenire e determinare l'attesa rivisitazione del "sé stile di vita" nella persona detenuta.
Frances Tustin espone in questo saggio i risultati della sua attività terapeutica. La chiarezza del linguaggio, il buon senso e la profonda partecipazione umana con i quali ella tratta la sua materia consentono al lettore di entrare con facilità nel mondo dei bambini psicotici.