
Sono luoghi mentali in cui ci si ritira quando si vuole sfuggire a una realtà insostenibile perché angosciosa. Si tratta di zone della mente in cui trionfa l'onnipotenza e, in fantasia, qualunque cosa è permessa. Il sollievo che si ricava dal ritirarsi in questi rifugi comporta però il rischio dell'isolamento e quindi della compromissione delle relazioni con gli altri, e di una perdita di contatto con la realtà, che diventa gravissima nel caso di soggetti con un'organizzazione patologica della personalità. Il volume, ricco di resoconti ed esempi clinici, presenta, su base kleiniana, una teoria dei rifugi della mente, la cui dinamica appare con particolare chiarezza all'interno del trattamento psicoanalitico.
Dopo l'opera di Jung, il maggior contributo alla psicologia analitica è forse costituito dai lavori di E. Neumann, di cui il volume qui tradotto costituisce una summa. Il grande passo avanti che Neumann vuole compiere è la costruzione di una teoria evolutiva della coscienza in cui la storia dello sviluppo psichico individuale coincida con la storia dello sviluppo psichico collettivo dell'umanità, in quanto entrambe percorrono comuni stadi archetipici. L'enorme difficoltà del compito consiste nel fatto che, per la definizione stessa della nozione di archetipo, pare impossibile individuare una dimensione evolutiva, 'prima-dopo', nel mondo archetipico. Ma alla fine di questo libro la nuova concezione apparirà molto convincente e dettagliatamente sostanziata da un'impressionante mole di materiale, proveniente da ogni campo dello scibile, e analizzato da Neumann con quell'aderenza al fatto e quel profondo contatto col moto dialettico del reale che caratterizzano le massime imprese ermeneutiche dell'umanità. L'approccio all'analisi che emerge da queste pagine è fondamentalmente teorico e filosofico, ma questo non deve far pensare al lettore che la dimensione clinica non abbia posto nell'analisi di Neumann. Essa ne costituisce la necessaria controparte, che Neumann non esplicita, ma si limita a ricordare in vari punti.
Nei suoi viaggi in tutto il mondo alla ricerca di un insegnamento che risolvesse il problema del rapporto dell'Uomo con l'Universo, Ouspensky, nel 1915, conobbe George Ivanovic Gurdjieff, che gli rivelò un sistema di insegnamenti di vitale importanza per l'umanità del tempo presente. Questo libro, che riporta con fedeltà gli ammaestramenti orali ricevuti dal maestro e le esperienze vissute al suo fianco per otto anni, può essere paragonato alla testimonianza che Platone ci ha lasciato della vita e delle parole del suo maestro, Socrate. Nella sua diretta semplicità, Frammenti di un insegnamento sconosciuto non solo dà al lettore l'assoluta convinzione che Ouspensky scoprì un sistema di conoscenza valido e reale sull'Uomo e sull'Universo, ma lo assicura inoltre dell'esistenza di un insegnamento pratico per la condotta della vita. Queste pagine non contengono teorie filosofiche o psicologiche, bensì un approfondimento totale dei problemi della vita e delle più dirette istruzioni per il miglioramento dell'esistenza dell'uomo.
Sintesi brillante delle ricerche più recenti nel campo psicoanalitico, sociale e biologico, questo studio getta una luce nuova sul processo psicosomatico. Dopo aver descritto dettagliatamente l'incapacità dei pazienti psicosomatici di descrivere e differenziare gli affetti e di produrre fantasie mentali, l'autore dimostra come gli studi sullo sviluppo infantile e la psicologia dell'Io forniscano le basi per comprendere queste carenze nel funzionamento dell'Io. Particolarmente importante è ancora la nozione del ruolo cruciale svolto dai rapporti umani nella regolazione omeostatica delle funzioni fisiologiche.
È merito anche di questo Testo teorico-pratico, già tradotto in spagnolo e in francese, se la grafologia italiana oggi è entrata a pieno titolo nell'ordinamento universitario italiano (con realizzazioni nelle Università di Urbino e LUMSA di Roma) e si è imposta all'attenzione internazionale. L'originale sistema grafologico di Girolamo Moretti - qui presentato sia nelle sue linee teoriche che nella sua viva e concreta applicazione - emerge come disciplina rigorosa e scienza a servizio dell'uomo. L'idea guida di questa nuova edizione rinnovata e ampliata è di rendere il volume sempre più adeguato e direttamente accessibile al lettore e allo studente; nello stesso tempo, di costituire uno stimolante strumento di consultazione per lo studioso e per il professionista. Le novità qualitativamente rilevanti, riguardano in particolare l'inserimento, all'interno degli specimen delle grafie presentate (che, tra l'altro, si impongono per la loro internazionalità), di indici segnaletici di riferimento. Significativo è il parallelo ampliamento delle didascalie delle figure, con riferimenti ad altri segni presenti nelle scritture e alle combinazioni. Nell'ottica di questa lettura contestuale dei segni grafologici, le dettagliate indicazioni operative offerte nella terza e quarta parte costituiscono un contributo sicuramente originale e unico che differenzia quest'opera da ogni altra.
La Teoria della mente studia la capacità tipicamente umana di spiegare e prevedere il comportamento proprio e altrui mediante l'attribuzione di stati mentali. È un ambito di ricerca interdisciplinare cui contribuiscono principalmente la psicologia e la psicopatologia dello sviluppo. Il volume è una mappa per orientarsi nella ormai imponente letteratura sulla Teoria della mente: dopo un'introduzione che delinea lo stato dell'arte nel settore, presenta i contributi che possono essere considerati veri e propri classici, fino ai più recenti orizzonti della ricerca.
Docente di Biologia applicata e Genetica presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova, Antonio Comparini si focalizza in questo libro sui fondamenti della biologia cellulare, la cui conoscenza è indispensabile per comprendere qualsiasi argomento biologico, e offre un'introduzione alla biologia per gli studenti dei corsi di laurea in Psicologia.
Dalla psiche di un bimbo di 5-6 anni alle dinamiche psicologiche dell’adulto e dell’anziano, uno strumento di base per comprendere le diverse fasi dello sviluppo umano.
I rapporti e le relazioni fra adulti e bambini e fra adulti e adolescenti sono regolati, come in altri casi, da fattori psico-biologici, economici e socio-culturali che si intrecciano e si influenzano. Ripercorrendo e confrontando epoche storiche diverse, è possibile ravvisare analogie ma anche differenze rilevanti nel modo di allevare i bambini e nel tipo di inserimento degli adolescenti nella società. Soprattutto nell’età contemporanea l’adolescente si trova a fronteggiare cambiamenti che avvengono ‘dentro’ (fisici, intellettivi) e cambiamenti nei suoi rapporti con ciò che sta ‘fuori’ (famiglia, scuola, società). Le nuove tecnologie e l’evolversi dei costumi hanno trasformato fortemente le relazioni fra adulti e ragazzi. Mutamenti che richiedono atteggiamenti nuovi, un nuovo linguaggio, strategie differenti rispetto a quelle usate negli anni dell’infanzia. In questo volume sono prese in esame le condizioni che influenzano le relazioni umane nel corso dello sviluppo e sono analizzate le dinamiche psicologiche dell’intero arco vitale, dalla prima infanzia all’età adulta, a confronto con le principali teorie sullo sviluppo della personalità e la costruzione dell’identità.