
Scriveva l’autore:«Il contatto con le persone che ricorrono alla consulenza psicologica ci ha fatto maturare la convinzione che le loro difficoltà comportamentali non derivano solo da disturbi intrapsichici o da condizioni sociali sfavo­revoli, ma anche dalla difficoltà a instaurare relazioni caratterizzate da autentiche comunicazioni interpersonali. Processi di alienazione, conflitti interpersonali, rapporti non autentici sono alcune delle conseguenze più frequenti che si riscontrano quando mancano ai soggetti competenze co­municative adeguate. Inoltre, gli stessi interventi terapeutici o le consulen­ze di tipo pedagogico, psicologico, ecc., non portano al raggiungimento delle mete desiderate se le persone, che hanno difficoltà comportamentali, non acquistano contemporaneamente quelle competenze comunicative che permettono loro di introdursi come persone vere nelle relazioni umane».
A ciò si aggiunge la convinzione che la pedagogia e la psicologia non debbano limitarsi al compito d’intervenire solo quando le persone sono afflitte da disturbi o da problemi psichici. A queste, come ad altre discipli­ne, si richiede non solo di promuovere condizioni sociali e politiche che permettano uno sviluppo umano, ma anche di aiutare preventivamente i soggetti a sviluppare le competenze comportamentali necessarie per af­frontare la vita in modo più appropriato.
Nella presente pubblicazione, pertanto, si offre un programma di co­municazione pragmatica per coloro che vogliono migliorare le loro rela­zioni interpersonali dal punto di vista della comunicazione. Si rimane convinti, pe­rò, che una semplice informazione sui temi dell’interazione comunicativa non è sufficiente, per cui il testo propone un intero training che ha come sco­po l’apprendimento comportamentale delle singole competenze relaziona­li. In realtà, il soggetto potrà comunicare nel modo desiderato unicamente se, oltre ad essere informato sulle qualità processuali richieste, sarà sensibilizzato e introdotto alla loro realizzazione pratica.
L’attaccamento morboso, l’instabilità del legame affettivo, la monogamia intermittente, la polifedeltà e la sex addiction: sono questi i nuovi termini che la società è costretta a coniare per capire e interpretare gli amori, i tradimenti e le loro cause, in un insieme di relazioni personali e sociali sempre più all’insegna dell’ambiguità, dove femminilità e mascolinità spesso si confondono mentre l’omosessualità chiede di essere “normalizzata”. L’autore, noto psicoterapeuta, offre una lettura illuminante della situazione nella famiglia e nei singoli, tracciando un percorso per la ricerca dell’amore come costruzione della relazione affettiva primordiale e fondamentale. Particolarmente intenso ed efficace il capitolo dedicato a Marilyn Manson come simbolo di un diffuso ermafroditismo psichico.
Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, è presidente dell’Associazione Psicologi e Psichiatri Cattolici (AIPPC) e direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Interpersonale (ARPCI) di Roma. È docente di psicopatologia presso la Pontificia Università Gregoriana e di psichiatria nell’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” di Roma. Componente dell’Osservatorio Nazionale Salute Mentale - Ministero della Salute. Ha pubblicato recentemente: La mente virtuale (San Paolo); Gli dei morti son diventati malattie (Sodec), Psicologia e teologia in dialogo (San Paolo). Francesca Orlando è una stretta collaboratrice del prof. Cantelmi e ha già collaborato per la redazione di Narciso siamo noi (2005, San Paolo).
Un manuale destinato a genitori e adolescenti che descrive in modo vivace le quattro componenti essenziali dell’autostima dei bambini e ragazzi (il sentimento della confidenza, la conoscenza di sé, il sentimento dell’appartenenza e il sentimento della competenza) con un capitolo dedicato alla competenza dei genitori. Si tratta di un contributo sicuro per i genitori e gli educatori che vogliono favorire lo sviluppo della stima di sé presso i bambini. Il libro dimostra che l’autostima è l’eredità più preziosa che si possa lasciare ad un bambino. Un regalo meraviglioso che sarà per lui come un passaporto per la vita. In Canada la prima edizione del volume ha venduto 25.000 copie.
Germain Duclos, canadese, è psicoeducatore e ortopedagogista, professore incaricato presso l’Università di Sherbrooke (Quebec) e autore di numerose pubblicazioni su tematiche educative. Le Edizioni San Paolo hanno già pubblicato un’opera di cui è coautore L’autostima degli adolescenti (20062).
Che cosa trasforma un bambino-pulcino in un piccolo tiranno, capace di tenere in scacco la famiglia,e poi – da ragazzo – in un bamboccione insicuro di sé? È possibile “amare troppo” un figlio? In questo libro, scritto con la stessa freschezza e forza dei precedenti Non ho paura a dirti di no , Cuore di papà e Né asino né re, Osvaldo Poli mette in guardia i genitori:anche l’amore di una mamma (ma anche di un papà) verso un figlio può venire snaturato dall’eccesso.Anche in ambito educativo, e quando si vuole bene,è necessario esercitare la virtù della Temperanza.Il testo individua i “virus” psicologici e relazionali che spingono un genitore ad “amare troppo”;analizza le causeche generano tali “virus” (prima tra tutte:l’assenza del padre,imposta dalla madre o cercata dal padre stesso come un rifugio deresponsabilizzante); presenta alcuni “prodotti educativi” di tali “eccessi d’amore” (tra i quali:bambini tiranni,adolescenti insicuri e disadattati, giovani “bamboccioni”...), ma anche le conseguenze (frustrazione, stanchezza, esaurimento e delusione) per le mamme protagoniste di questo “troppo amore”;suggerisce infine strategie,strumenti e metodi per guarire dal “troppo amore”.
AUTORE Osvaldo Poli, psicologo e psicoterapeuta, vive e lavora a Castel Goffredo (Mantova). Si occupa principalmente della formazione dei genitori e della coppia, collaborando con diversi gruppi, istituzioni e riviste.Attraverso incontri formativi e consulenze intende promuovere e sostenere la capacità educativa dei genitori. Fra le pubblicazioni ricordiamo presso San Paolo Non ho paura a dirti di no, Cuore di papà e Né asino né re ; presso Dehoniana:Il genitore equilibrato(1999), Andare d’accordo: la collaborazione fra marito e moglie nell’educazione dei figli (2000), Fratelli e sorelle(2000).
Il libro presenta una serie di 60 esercizi illustrati per scoprire i meccanismi della psicologia. Elementi che spesso sono dati per scontati, ma che invece rivelano molto di sé e della comune natura umana: dalla memoria (e dalla smemoratezza) alle forme di apprendimento, dalle illusioni alla percezione (spesso non obiettiva) della realtà, dal buono (o cattivo) uso dei propri sensi alla capacità (o incapacità) di giudizio... alla ricerca del modo con cui la mente umana opera nel quotidiano, ben al di là di quello che normalmente ci aspettiamo. Un libro che può essere letto con amici, in una serata in compagnia, e “giocato” da ragazzi e adulti.
Stéphane Rusinek è professore di psicologia all’Università Charles de Gaulle-Lille 3 è anche responsabile dell’équipe «Psicologia delle interazioni temporali, emozionali, cognitive». Franck populaire è artista plastico, pittore, illustratore e insegnante di Arti plastiche.
In un cammino che parte dalla filosofia greca e dalla dottrina del peccato originale, confrontandosi con le scoperte della psicoanalisi e delle neuro- scienze, Paolo Ferliga mostra l’importanza che la colpa riveste nella psiche individuale e collettiva. Ispirandosi al pensiero di Carl Gustav Jung, l’autore distingue tra un senso di colpa patologico, da cui è necessario liberarsi, e un senso di colpa archetipico, indispensabile per lo sviluppo psicologico personale.
Senza relazione con la colpa, l’individuo si ammala. Proiettato all’esterno, nel mondo delle immagini virtuali, perde contatto con il corpo e con l’anima, e si chiude in un atteggiamento narcisistico spesso caratterizzato da un’ansia inspiegabile e da una forte tendenza depressiva.
Prendere contatto con la colpa favorisce invece un movimento di introversione, un viaggio dentro di sé che aiuta a ritrovare le proprie energie vitali. La terapia dell’anima fa sì che il senso di vuoto e la disperazione lascino il posto a una vita piena, ricca di sentimenti e di emozioni che merita di essere vissuta con gioia.
DESTINATARI
Un libro per chi vuole conoscersi e conoscere.
L'AUTORE
Paolo Ferliga, psicoterapeuta di formazione junghiana, insegna Filosofia e Storia al Liceo classico Arnaldo di Brescia e Psicologia dell’educazione alla Facoltà di medicina dell’Università Bicocca di Milano. Fa parte del gruppo condotto da Martin Kalff a Zollikon (Zurigo) per la Sandplay Therapy. Negli ultimi anni ha focalizzato la sua attenzione sull’identità di genere, in particolare maschile, sull’importanza del padre nella psiche individuale e collettiva, sul rapporto tra psicologia del profondo, filosofia e religione. Nel 2005, come risultato di queste ricerche e della sua esperienza clinica, ha pubblicato il libro "Il segno del padre nel destino dei figli e della comunità" (Moretti&Vitali, Bergamo).
Sonia ha lottato per anni contro il cancro e nella sua lunga battaglia ha appreso che le medicine non sono l’unica arma a disposizione: scrivere, leggere, ascoltare musica... ogni stimolo è stato per lei un aiuto importante e un passo verso la conoscenza del proprio io e la guarigione.
«La scrittura è fatica, sollievo, nutrimento, spaesamento, trascendenza. Il suo esercizio quotidiano ci solleva dalla vita e dal suo iter usuale e ci sazia come il pane di cui abbiamo bisogno per vivere. La scrittura ci rende forti, altruisti, provocanti e generosi. Ci commuove e ci adira. Ci nobilita. La scrittura gioca con noi tutte le emozioni della vita. Calarci in quelle emozioni significa rigenerarci.
Non abbiate resistenze, perché la penna fa il resto».
destinatari
Un libro destinato a un ampio pubblico.
l’autore Sonia Scarpante vive a Milano, sposata, con una figlia, nel 1998 vive la drammatica esperienza del tumore al seno che diviene occasione per rimettersi a pensare alla propria vita: un’occasione per guarire dentro e fuori. Oggi Sonia si dedica a comunicare a coloro che incontra che il male è qualcosa che possiamo combattere e vincere, soprattutto quando facciamo verità dentro noi stessi. Chi volesse mettersi in contatto con lei o conoscerla meglio, lo può fare contattandola sul sito internet www.soniascarpante.it o all’indirizzo di posta elettronica: sonia.scarpante@fastwebnet.it
Esponenzialmente in crescita negli ultimi anni, la dipendenza sessuale si caratterizza per un progressivo allontanamento dalla realtà, al punto da giungere a vivere una doppia vita. Chi ne soffre sostituisce una relazione malata con il sesso al rapporto sano con le altre persone.
La sexual addiction ha poi delle forme “specifiche” e più recenti nella cybersex addiction e nella cyber-porn addiction, ovvero le due forme di dipendenza sessuale legate a internet.
Ma come inizia la dipendenza? Come si arriva alla malattia? Quali sono le radici remote? Quali le cause della dipendenza e quali le conseguenze? Come si cura? Guerreschi risponde a queste domande, fornendo esempi concreti di uomini e donne affetti da sexual addiction, analisi, tabelle di autovalutazione e proponendo percorsi terapeutici.
Destinatari
Un volume indirizzato a psicologi, operatori sociali e medici, ma accessibile anche a un pubblico non specialistico.
Autore
Cesare Guerreschi, psicologo e psicoterapeuta, opera nel campo delle dipendenze da più di 20 anni ed è esperto in patologie legate alle dipendenze “classiche”, alle “new addiction”, e naturalmente alla dipendenza sessuale e affettiva. È fondatore e presidente della S.I.I.Pa.C. (Società Italiana Interventi sulle Patologia Compulsive) e ha fondato la Comunità Terapeutica per il Gioco d’Azzardo Patologico. Con le edizioni San Paolo ha pubblicato: Giocati dal gioco. Quando il divertimento diventa una malattia: il gioco d’azzardo patologico (2000) e New addictions (2005).
Punti forti
Il rigore scientifico dell’opera. L’autorevolezza dell’autore, spesso ospite in trasmissioni televisive e già edito con buoni riscontri dalle Edizioni San Paolo. La ricca casistica raccolta nel volume.
Un linguaggio altamente comunicativo.
La presenza di casi concreti, tabelle di autovalutazione e percorsi terapeutici.