
E' possibile fare previsioni sul destino dei nostri figli? E curare le ferite precoci in modo che non lascino traccia? Ecco la storia di Gwenn, bambina che voleva diventare androgina; di Jimmy, che voleva sempre dormire con i genitori; di Maria, ragazzina priva di identità; di Marielle, dalla straordinaria capacità di ascoltare e capire gli altri. Storie di bambini difficili, seguiti fin dall'infanzia dal noto psichiatra che indica punti di riferimento per genitori, insegnanti ed educatori.
La autrici rivoluzionano le nostre conoscenze sulle prime forme di interazione bambino-adulto, classicamente centrate sullo studio esclusivo del rapporto madre-bambino, ipotizzando l'esistenza di una triangolazione primaria alla base della comunicazione che il bambino rivolge fin dai primi mesi di vita a entrambi i genitori. Sono descritte sia le modalità di sviluppo normali sia le modalità comunicative patologiche che possono intercorrere tra i membri di questo triangolo primario, la famiglia, intesa come unità di base. Il volume si rivolge sia a psicologi e operatori che lavorano nell'ambito della prima infanzia sia a terapeuti interessati a interventi precoci sulla comunicazione patologica tra il bambino e i suoi partner.
In questo volume Elsa Ronningstam ha raccolto contributi di importanti clinici e ricercatori internazionali sul tema del narcisismo. I disturbi del narcisismo vengono affrontati in relazione all'abuso di sostanze, alle patologie psicosomatiche, alle esperienze traumatiche, all'adolescenza, alle cure psichiatriche, alla terapia di coppia.
Riusciremo mai a capire come è fatta la mente? E saremo in grado di riprodurla artificialmente o di curarla? In questo volume John Horgan accompagna il lettore in un viaggio nell'arcipelago della mente umana, che continua a sottrarsi agli sforzi, tutt'altro che congiunti, di neuroscienziati e psicoterapeuti, filosofi e studiosi di intelligenza artificiale, nuovi darwinisti e fautori della genetica del comportamento. Per dimostrarlo Horgan ci svela la sofisticata crudeltà delle odierne cliniche psichiatriche dove ancora si pratica l'elettroshock, ci mostra i limiti di macchine straordinarie come Cog, il robot di Star Treck, ci spiega che i successi di terapie come il Prozac e la psicoanalisi sono da attribuirsi all'effetto placebo.
E' possibile vedere nella "follia" l'origine del "genio". Oppure il genio per manifestarsi deve avere il sopravvento sulla follia? In questo studio Karl Jaspers, spostando l'analisi dal generale al concreto, e unendo al sapere specialistico nutrito dal contatto diretto con i malati la consapevolezza che "non ci si debba piegare di fronte all'incomprensibile", ripercorre i momenti in cui la malattia entra nella vita dell'artista fino a trasfigurarne l'opera. E' il caso di Strindberg, ossessionato dalla mania di persecuzione, creatore di mondi sempre nuovi in cui finisce per distruggersi. Ma è anche il caso di Van Gogh, ripiegato su se stesso e sulla propria tecnica di pittura, in un continuo che lo porterà alle estreme conseguenze artistiche ed esistenziali.
Nei primi due capitoli l'autrice parla della sua deportazione ad Auschwitz, un orrore indescrivibile narrato subito dopo il suo ritorno, all'età di 25 anni. Poi, tema del volume diventa un altro tipo di esperienza, quella psicoanalitica, sintetizzata così: dall'ascolto sospettoso all'ascolto rispettoso, da uno stare con il paziente sul chi va là a un ascoltarlo con rispetto, facendosi condurre alla scoperta di cosa vuol dire, per lui o per lei, essere quello che è. Il percorso scientifico si snoda toccando diversi argomenti: dal desiderio dell'analista alla telepatia, a come lavorava veramente Freud con i suoi pazienti. Una vivace intervista, che tocca i vari punti della vicenda umana e scientifica dell'autrice, chiude la raccolta.
In questo testo l'autore prende in esame il pensiero di Foulkes, padre della gruppoanalisi, e analizza i suoi limiti teorici per lavorare a un'autentica teoria relazionale della vita psichica e del suo sviluppo.
In questo libro il linguaggio di accademici, esperti di psicologia dello sviluppo e di pedagogia scolastica si intreccia con la voce di insegnanti, presidi, pediatri e psicologi della scuola, fino ad abbracciare le esperienze di terapeuti della famiglia e di neuropsichiatri infantili. "Adolescenti tra scuola e famiglia" offre una prospettiva relazionale su come lavorare per una scuola realmente condivisa: non si può sottovalutare il ruolo della famiglia, e i conflitti tra genitori e insegnanti non si risolvono nell'arroccamento e nella separazione ma nella costruzione comune di una scuola davvero educativa.