
Klaus Bernhardt offre a tutti i lettori uno strumento per vincere la lotta contro l'ansia e per tornare alla vita in poche settimane.
«Non occorre stare bene per iniziare a vivere la vita che si vuola, ma occorre iniziare a vivere la vita che si vuole per riuscire finalmente a stare bene» – Klaus Bernhardt
Klaus Bernhardt, psicoterapeuta berlinese esperto di ansia e attacchi di panico, ha messo alla prova le terapie standard per la cura dei disturbi ansiosi ponendole a confronto con le più recenti scoperte scientifiche nel campo degli studi sul cervello e ha osservato come quei sistemi siano oggi antiquati e sorpassati dal progresso delle neuroscienze. Su questo assunto, grazie alle sue ricerche e alla sua esperienza di terapeuta, ha elaborato un metodo innovativo per curare i disturbi dell'ansia acuta che sfrutta in maniera mirata ed efficace i meccanismi del nostro cervello. Dopo aver riscontrato il rapido successo ottenuto dalla sua tecnica su numerosi pazienti, ha racchiuso strategia ed esercizi in un manuale che spiega in modo chiaro come sconfiggere l'ansia in poche settimane attraverso semplici e mirati esercizi.
Eva, Venere e Minerva rappresentano le tre principali tipologie psicosessuali femminili che determinano in maniera differente il potere della donna. Queste tre tipologie si sono differenziate nel corso dell'evoluzione umana per l'effetto combinato di fattori genetici, costituzionali e sociali. Eva personifica il tipo materno, che compie investimenti affettivi sulle funzioni materne e la famiglia, mentre le tipologie femminili di Venere e di Minerva investono sulle proprie capacità fisiche ed intellettive. I riferimenti alla tradizione biblica e mitologica, pur essendo semplicemente metaforici, hanno comunque una duplice pertinenza psicologica. Ognuna di queste tre figure muliebri è rappresentativa di un determinato percorso psicosociologico della femminilità, riferibile alla specificità del romanzo familiare individuale, all'incidenza formativa dei vari stadi di maturazione attraversati e al continuum delle possibili scelte autorealizzative. I grossi mutamenti che si sono verificati nelle funzioni sociali della donna alla fine del Novecento e nel primo decennio del Duemila hanno investito in pieno non solo la famiglia, ma anche le strutture economiche e culturali delle società occidentali, con conseguenze particolarmente gravose per le giovani generazioni. Il lavoro della Hristodorescu è un'avanzata ricerca nel campo della Psicosociologia cognitiva.
L'apprendimento intelligente è una metodologia di gestione ottimale delle risorse intellettive che tutti possono acquisire per migliorare l'efficienza del proprio sistema cognitivo. In effetti, l'energia della mente è potenzialmente illimitata, ma non tutti sanno usarla in modo appropriato per il loro profitto e per il profitto degli altri. La "Teoria dei luoghi" (Tdl) formula alcune ipotesi sulla natura e la struttura della mente umana, partendo dal presupposto che il cervello non è un contenitore in cui vengono immagazzinate, alla rinfusa, le informazioni in entrata, ma una struttura di strutture citoarchitettoniche geneticamente predisposte ad essere organizzate. Il modello neuro mimetico descritto dalla "Teoria dei Luoghi" è il risultato di studi che riguardano non soltanto le Neuroscienze, ma anche la Cibernetica, la Psicologia, la Linguistica e le problematiche connesse all'insegnamento. Nessuna sperimentazione diretta sull'essere umano può accertare con mezzi non invasivi le modalità in cui i processi intellettivi di alto livello (creativo, scientifico, religioso) siano soddisfatti dal comportamento funzionale dei singoli neuroni, all'interno delle strutture alle quali essi appartengono.
L'apprendimento intelligente è una metodologia di gestione ottimale delle risorse intellettive che tutti possono acquisire per migliorare l'efficienza del proprio sistema cognitivo. In effetti, l'energia della mente è potenzialmente illimitata, ma non tutti sanno usarla in modo appropriato per il loro profitto e per il profitto degli altri. La "Teoria dei luoghi" (Tdl) formula alcune ipotesi sulla natura e la struttura della mente umana, partendo dal presupposto che il cervello non è un contenitore in cui vengono immagazzinate, alla rinfusa, le informazioni in entrata, ma una struttura di strutture citoarchitettoniche geneticamente predisposte ad essere organizzate. Il modello neuro mimetico descritto dalla "Teoria dei Luoghi" è il risultato di studi che riguardano non soltanto le Neuroscienze, ma anche la Cibernetica, la Psicologia, la Linguistica e le problematiche connesse all'insegnamento. Nessuna sperimentazione diretta sull'essere umano può accertare con mezzi non invasivi le modalità in cui i processi intellettivi di alto livello (creativo, scientifico, religioso) siano soddisfatti dal comportamento funzionale dei singoli neuroni, all'interno delle strutture alle quali essi appartengono.
Il libro, edito originariamente a Londra nel 1932, parte dal contrapporre all'idea freudiana di uomo scisso sia al suo interno che dal mondo, quella di uomo come un "intero", ossia una interrelazione di parti non separabili l'una dalle altre e strettamente interconnesse tra loro. Costituisce quindi, insieme alla successiva opera "The Successful Error del 1940, la pars destruens" della psicologia basata su una antropologia tomista di Rudolf Allers, il quale opera una critica complessiva delle basi teoriche di quelle che all'inizio del XX secolo venivano chiamate le "nuove psicologie" - la psicoanalisi freudiana e la psicologia individuale di Adler - in contrapposizione alla precendente psicologia sperimentale.
Il libro intende sfatare la tesi che nega alla psicologia tomista, in genere definita "psicologia razionale", qualsiasi valenza applicativa nell'ambito della psicologia clinica. L'autore presenta quindi il contributo di alcuni psicologi come Padre Duynstee, Anna Terruwe e Conrad Baars, i quali hanno invece tratto dalla psicologia tomista molti insegnamenti utili ad inquadrare, tramite la profonda e ricca visione antropologica offerta da San Tommaso D'Aquino, i principali disturbi clinici. Il libro espone quindi in modo sintetico ma esaustivo il lavoro dei tre Autori menzionati, rendendolo per la prima volta accessibile in lingua italiana.
Rudolf Allers (1883-1963), medico psichiatra e filosofo viennese, sviluppa lungo il suo percorso un approccio all'essere umano che partendo dall'analisi dell'esperienza concreta e dalle basi metafisiche della persona arriva ad una proposta pratica delineata in termini di "formazione del carattere" attraverso l'educazione e la terapia. Nella sua opera, Allers recupera le vecchie nozioni di persona e di "essere personale", per così tanti decenni marginalizzate in quanto "metafisiche" e, per ciò stesso, "non scientifiche". Nel presente volume l'autore ricostruisce l'itinerario intellettuale ed esistenziale di questo importante protagonista della psicologia del XX secolo, mettendo in evidenza gli aspetti salienti di una proposta antropologica che ha ancora da dire ai nostri giorni che l'essere umano non è una collezione di fattori e meccanismi psicologici più o meno blandamente connessi, ma è, soprattutto, una persona unica, e una promessa da realizzare.
"Il merito di Roberto Marchesini è di mostrare come la conoscenza dell'antropologia tomista aiuti il professionista a comprendere più chiaramente ciò che incontra e ad individuare una modalità d'intervento pratico che sia conforme alla ragione e alla Rivelazione. La trilogia di Marchesini sul rapporto tra psicologia e cattolicesimo, iniziata con 'Psicologia e cattolicesimo' e proseguita con 'La psicologia e san Tommaso d'Aquino' giunge ora a compimento con il presente scritto. Egli prosegue l'opera di numerosi autori ignorati dalla psicologia ufficiale che hanno tentato di comprendere il disagio, la sofferenza, il disturbo psichico con i principi della filosofia tomista. Benché i passi mancanti siano molti di più di quelli fatti, l'approccio tomista ha il merito di fare chiarezza su numerosi punti oscuri che il riduzionismo delle psicologie e la varietà quasi antinomica della selva delle psicoterapie impediscono di chiarire." (Dalla Presentazione di Stefano Parenti)
Evitare le normali, quotidiani paure, può portare a disturbi d'ansia. Questo testo ne affronta l'approccio psicologico.
"Fatherless" indaga il mondo sommerso dei figli cresciuti senza papà. Dopo aver passato al vaglio i dati delle rilevazioni statistiche, utili per definire numeri e caratteristiche demografiche dei "senza papà", il testo si concentra sulle ricerche psicologiche e sul contributo degli psicologi clinici che ne hanno descritto i tratti salienti. A partire da tali informazioni, l'autore delinea una psicologia dei figli senza papà, sottolineandone peculiarità, rischi e debolezze. Inoltre indica una strada, costituita da introspezione, esercitazioni ed accenni di psicoterapia, utile ad abbandonare le fragilità per abbracciare sicurezza e padronanza di sé. Il volume si conclude con alcuni brevi consigli per le mamme che, da sole, svolgono la funzione genitoriale con uno o più figli. Invito alla lettura di Roberto Marchesini.
I fondamenti delle attuali correnti di psicologia sono stati raramente esplicitati e analizzati. In genere ci si accontenta di preconcetti comunemente accettati, secondo cui, ad esempio, la psicologia nasce con Wilhelm Wundt e la psicoterapia con Sigmund Freud. In quest'opera - unica nel suo genere - il professore Martín F. Echavarría porta allo scoperto le fondamenta filosofiche delle correnti di psicoterapia, evidenziandone così il legame con l'etica e denunciando la "rottura con la tradizione" avanzata da Nietzsche e cavalcata da Freud. Una rottura che ha richiesto diverse correzioni, come quelle suggerite da Papa Pio XII, tuttora, però, per lo più inascoltate.
Allers è considerato uno dei più lucidi ed efficaci critici del sistema psicoanalitico freudiano - Louis Jugnet l'ha definito "l'anti-Freud". All'idea di uomo scisso sia al suo interno che dal mondo, Allers contrappone quella di uomo come un "intero", ossia una interrelazione di parti non separabili l'una dalle altre e strettamente interconnesse tra loro. Inoltre, l'uomo è intimamente legato al mondo che lo circonda. La presente opera, edita a Londra nel 1932, costituisce - insieme a "The Successful Error del 1940" - la "pars destruens" del lavoro di Allers. In questo lavoro l'intellettuale cattolico prende in esame le basi teoriche di quelle che all'inizio del secolo scorso venivano chiamate le "nuove psicologie" - la psicoanalisi freudiana e la psicologia individuale di Adler - in contrapposizione alla psicologia sperimentale della fine del diciannovesimo secolo.

