
"Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare; il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare e la saggezza per conoscerne la differenza" Reinhold Niebuhr
Questo testo di don Marcello Stanzione, uno dei massimi divulgatori di enneagramma in Italia, e della studiosa di teologia Laura Cestari, oblata benedettina all'Abbazia di San Paolo fuori le Mura in Roma, è veramente unico perché presenta l'insegnamento morale del grande apostolo riguardo ai peccati e alle virtù confrontandolo con le passioni, come sono indicate dalla mappa caratteriologica dell'enneagramma. Un libro originale, utile, pratico e concreto per coloro che desiderano sul serio crescere spiritualmente ed eticamente imitando San Paolo.
Un’opera sulla crescita emotiva e affettiva del bambino dai sei agli undici anni.
La realizzazione del volume nasce dall’esperienza diretta dell’Autrice negli incontri con i genitori - generalmente coordinati da uno psicologo - previsti e promossi dalla legge 285/97 (Legge Turco) per favorire una attenta cultura dell’infanzia.
Ogni capitoletto agile e veloce affronta un tema particolare, partendo dall’esperienza e offre contributi concreti.
Il volume è arricchito da una parte di approfondimento, dove vengono offerti spunti, domande e provocazioni agli adulti per riflettere su se stessi, come singoli, sulla propria infanzia e sui propri atteggiamenti rispetto al mondo infantile e come coppia.
Si segnala in particolare il capitolo 25: In un tempo di guerra: le reazioni dei bambini dopo l’11 settembre.
INDICE 1. Diventar grandi – 2. La ricreazione è finita – 3. Regole e autonomia – 4. Padre e papà – 5. Fratelli e sorelle crescono – 6. Sessualità latente – 7. Bambini e bambine – 8. Una grande svolta – 9. Eppure ha paura! – 10. La parte del genitore – 11. La forza del gruppo – 12. Amici per la pelle – 13. Cooperare o competere – 14. Bullismo: che fare? – 15. Il tempo del bambino – 16. Lettura, che passione! – 17. Videogiochi per tutti – 18. Emozioni e benessere – 19. Il teatro dell’io – 20. L’incontro con la morte – 21. Aspettative che accolgono – 22. Una giusta educazione – 23. Lo sguardo che cura – 24. Verso la pubertà – 25. In un tempo di guerra.
Fino a qualche tempo fa il termine autorità era spesso percepito come sinonimo di autoritarismo, collegato com’era a concetti e vissuti di repressione e censura. A partire dalla realtà familiare ormai questa visione sembra essere superata in favore del recupero di una sana autorevolezza, categoria profondamente umana e quindi ancora più necessaria allo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino. L’autrice, con l’aiuto di molti di esempi tratti dalla vita di tutti i giorni, fa comprendere come e perché le regole aiutino il bambino a crescere più sicuro e come siano altrettanto necessari l’ascolto, il dialogo e la compagnia dei genitori.
Un bambino insicuro, sfiduciato è quello che ogni genitore non si augurerebbe mai. Ma come fare con un figlio così? Come rafforzare le sue certezze? Riuscirà a cambiare a sviluppare quelle risorse di fiducia che ogni neonato porta con sé alla nascita? A queste domande il libro risponde secondo lo stile concreto e accessibile a tutti di questa collana: descrive chiaramente le problematiche prese in esame e dà preziose “dritte” ai genitori, chiamati a essere sostegno amorevole alla crescita dei propri figli.
Questo libro rilegge il tema sempre attuale dell’adozione rovesciando la prospettiva comune e partendo dal punto di vista del bambino, il quale – e non va mai dimenticato – ha già subito il trauma dell’abbandono. Le autrici, due psicologhe che operano da anni all’interno dell’Associazione «Amici dei Bambini», affermano subito: “Essere genitori non è un diritto, (né degli eterosessuali né degli omosessuali). Essere figlio, invece, è un diritto di ogni essere umano”. Per questo il libro prende posizione anche sul tema della possibilità di adozione da parte “famiglie atipiche”: single, coppie-gay, famiglie allargate ecc. affermando che “…il minore abbandonato è una persona, che non ha scelto di essere abbandonato ed ha il diritto imprescindibile di crescere ed essere educato in un contesto che possa assicurare – per quanto possibile – una crescita equilibrata. Da qui, serenamente, senza polemiche o “crociate”, nasce il “no” a modelli “familiari” alternativi, non alla luce di una visione ideologica, ma di una valutazione legata al benessere totale del bambino.”
Alla luce delle nuove tipologie familiari, il libro affronta la condizione della matrigna, attraverso capitoli che ne esaminano le dinamiche psicologiche (accudimento dei figliastri, rapporti con il compagno, relazioni con l’ambiente circostante…), con uno stile accattivante e spigliato, scherzoso e piacevolmente leggero. L’ironia del testo, mai banale, cela una sofferenza vissuta da parte dell’autrice che, nel tentativo di cancellare il solito pregiudizio fi abesco della matrigna come strega, lo sostituisce con l’immagine di una donna capace di cure materne.
Paure. Paure che ci portiamo dentro da sempre, come l’abbandono e il dolore. Paure di cui è responsabile la natura, come terremoti e alluvioni, con la complicità decisiva dei comportamenti umani. Uomini che fanno paura perché rubano, violentano, uccidono. Paure motivate, a volte; spesso invece immotivate e alimentate dai mass media. Per affrontare le tossine delle nostre paure quotidiane, che ci avvelenano la vita, il primo anticorpo è l’abilità critica: saperle riconoscere per ciò che realmente sono. E superarle. Precisamente lo scopo di questo libro.
Talora la psicologia travalica i propri limiti e accade che si confonda la direzione spirituale con la consulenza psicologica. Teologia e psicologia devono invece collaborare, ma senza sovrapporsi, perseguendo un obiettivo comune da impostazioni diverse. L'apporto primario della psicologia nella formazione sta nell'aiutare il soggetto a essere vero; ma a questo percorso va affiancato un atteggiamento orante. Non si tratta solo di un cambiamento del comportamento, ma di una conversione dei sentimenti, fino all'identificazione con gli stessi sentimenti di Gesù.
«Imparare a sorridere» è dovere di tutti, è un dovere per tutta la vita. In questo breve saggio l’autore ci offre il suo originale punto di vista sulla ripercussione che un sorriso può avere nella vita professionale, familiare e sociale e l’effetto positivo che produce in ognuno di noi, a qualsiasi età. Il lettore troverà molti motivi per sorridere e per contagiare con il sorriso chi vive con lui.
"Il messaggio che viene trasmesso fin dalla più tenera età è che siamo troppo fragili per affrontare le difficoltà della vita e che è possibile al massimo limitare i danni, facendosi curare. È il paradosso del salutismo, che ha creato nuove forme di dipendenza: più ci si sottopone a cure e controlli, peggio si continua a stare." La nostra cultura è sempre più sensibile al tema della salute, fino all'ossessione. Una ossessione alla base del suo attuale disagio di vivere: più ci si cura e più ci si scopre fragili, ansiosi, impauriti. Da qui la tendenza a esasperare l'aspetto malato delle persone, non solo nell'ambito della salute mentale ma nei contesti più diversi della vita, come la politica, le relazioni affettive, l'educazione. Con effetti devastanti. Nel libro si presentano le molteplici sfaccettature di questa preoccupante novità del nostro tempo, cercando di risalire alle sue radici culturali. La salute a tutti i costi ha comportato un grave impoverimento culturale e spirituale che sta lentamente spegnendo il gusto di vivere dell'uomo occidentale.